Il Rifugio Montebello (Terrazza Salomon) è situato accanto alla seggiovia che sale da Foppolo, con bella vista sulla Val Carisole.
Primo itinerario: In seggiovia
Il rifugio è raggiungibile con una seggiovia quadriposto suddivisa in due tronconi: il primo da Foppolo (m. 1635) alla IVa Baita (m. 1816) ed il secondo dalla
IVa Baita al rifugio.
La seggiovia è in funzione: nella stagione sciistica, nei fine settimana di luglio e tutto il mese di agosto.
I prezzi per l'estate 2015 sono:
IV Baita: € 5 solo andata o ritorno; € 9 A/R
Montebello: € 5 solo andata o ritorno; € 9 A/R
IV Baita + Montebello: € 9 solo andata; € 12 A/R
Secondo itinerario: da Foppolo (sentiero 204)
Con la statale 470 percorriamo il fondo della Val Brembana fino al bivio di Lenna dove lasciamo a sinistra la provinciale 1 che sale al Passo
San Marco e continuiamo sulla destra con la provinciale 2. Ignorate le deviazioni per Carona e San Simone, arriviamo a Foppolo.
Percorriamo Via Moia e Via Cortivo. Parcheggiamo dove l'asfalto termina, di fronte all'ultimo condominio che ha le imposte rosse (m. 1650).
Due cartelli in legno indicano il Passo e il Rifugio Dordona. Su di un altro cartello leggiamo: Strada agro silvo pastorale del Dordona a pagamento.
Munirsi di biglietto presso: Pro Loco, Municipio, Bar Borsotti, Alimentari Gil Market. Info Pro Loco: 0345 74101.
Superiamo una grata per lo scolo dell'acqua e ci incamminiamo in salita. La strada per il momento è ancora asfaltata.
Arriviamo ad una biforcazione dove troviamo una strada che prosegue diritto ed un'altra che piega un poco a destra (m. 1665). In entrambi i casi i segnavia sono stati posizionati una diecina di metri
più avanti. Il percorso più breve è quello alla destra (segnavia 204) qui di seguito descritto. Quello alla sinistra (vedi il terzo itinerario), fa un giro più lungo salendo al Passo Dordona con il
sentiero pedonale 202 per poi proseguire con il 203 verso il Laghetto delle Trote ed il Rifugio Montebello.
Andiamo dunque a destra. Poco dopo troviamo un gruppo di segnavia che indicano davanti con il percorso 204: Monte Bello; a destra con il sentiero 201: Località Foppelle a ore 0.20, inizio sentiero
205 a ore 0.20, Passo della Croce; a sinistra: accesso alle trincee della Prima Guerra Mondiale Linea Cadorna; dietro con il sentiero 201: Passo Porcile e Laghi, Passo Tartano.
Prendiamo la stradina con il fondo in cemento, in leggera salita, a lato della quale ci sono degli alti muri frangivalanghe.
Alla destra vediamo 25 arnie.
Superiamo una curva verso destra (m. 1695). In basso a destra vediamo Foppolo.
Percorriamo un tornante sinistrorso.
Poco in dentro e poco sopra c'è una malga. Un cartello informa che si vende formaggio e ricotta (m. 1720).
Presso una curva verso destra transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione (m. 1730).
Giunti davanti ad una stalla, la strada diventa sterrata e continua con un tornante sinistrorso (m. 1735).
Subito dopo, alla destra, sale uno skilift.
Arriviamo ad un bivio (m. 1745). I segnavia indicano diritto il Sentiero Dordona e con un ampio tornante destrorso la Strada Dordona. Andiamo a destra.
Dopo un tratto con pochissima pendenza, passiamo sotto ai cavi di uno skilift e continuiamo in salita (m. 1755).
Percorriamo un tornante sinistrorso e continuiamo tra radi larici e prati (m. 1765).
Superiamo una canalina di legno per lo scolo dell'acqua, incassata in un'altra canalina di metallo.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1780).
Cominciamo a trovare, di traverso alla strada, altre canaline, interamente di legno, per lo scolo dell'acqua.
Superiamo un ampio tornante sinistrorso (m. 1785).
Per un tratto camminiamo sotto ai cavi dell'alta tensione (m. 1800).
Un tubo di ferro spunta dal fondo della sterrata (m. 1805).
Superiamo una curva verso destra (m. 1825).
Più avanti la pendenza diventa minima (m. 1850).
Presso un tornante sinistrorso lasciamo la sterrata e proseguiamo diritto con il sentiero 204 (m. 1870). I segnavia indicano diritto: Rifugio Monte Bello a ore 0.45/1.00, Val Carisole
a ore 1.30, Lago Moro a ore 1.30/1.40, Corno Stella a ore 2.40; a sinistra seguendo la sterrata: Passo Dordona, Rifugio Dordona.
Il sentiero inizia quasi in piano, tra i prati e qualche larice, e prosegue con pochissima pendenza.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1880).
In basso alla destra vediamo dei baitelli e degli impianti di risalita.
Ignoriamo un sentiero che scende a destra (m. 1885).
Continuiamo con due semicurve sinistra-destra, attorniati da rododendri, arniche, ginepri e felci (m. 1890).
Un ruscelletto che scende dalla sinistra, per un tratto bagna il sentiero e poi continua a scendere alla destra (m. 1895).
Superiamo una semicurva verso sinistra e un tratto bagnato da un altro ruscelletto (m. 1900).
Poco dopo, dell'acqua esce da un tubicino alla sinistra del sentiero e lo attraversa (m. 1905).
Percorriamo una semicurva verso destra.
Ora alla sinistra ci accompagna un muretto a secco, interrotto in alcuni punti.
Poco dopo una semicurva verso sinistra, attraversiamo un torrente che scorre insinuandosi tra le pietre del sentiero (m. 1915).
Proseguiamo in leggera salita.
Percorriamo una semicurva verso sinistra molto ampia (m. 1930).
Su di una roccia alla sinistra vediamo un segnavia a bandierina ed un altro con il numero 2 su fondo giallo. Giriamo a sinistra e vediamo anche il segnavia 204 a bandierina (m. 1950).
Troviamo un altro segnavia 204.
Camminiamo attorniati da diversi cespugli di rododendro (m. 1965).
Su di una roccia alla sinistra ci sono due bolli.
Poco dopo transitiamo sotto ad una seggiovia a quattro posti (m. 1975).
Passiamo tra dei cannoni spara neve.
Percorriamo due semicurve destra-sinistra tra prati pieni di arniche (m. 1985).
Incrociamo un altro sentiero (m. 1995).
Proseguiamo in salita. Troviamo un bollo bianco-rosso.
Presso una curva verso sinistra vediamo il segnavia 204 su di una pietra (m. 2005).
Quasi in piano passiamo accanto ad un cartello che indica il Rifugio Montebello e ci immettiamo su di una sterrata che seguiamo in leggera salita.
Subito percorriamo un tornante destrorso e riprendiamo a salire (m. 2010).
Prima e dopo un ampio tornante sinistrorso, transitiamo per due volte sotto tre cavi dell'alta tensione (m. 2020).
Davanti vediamo il Rifugio Montebello con il caratteristico camino che sembra la sommità di un campanile e la stazione di arrivo della seggiovia.
Dopo un tratto con pochissima pendenza riprendiamo a salire (m. 2045).
Alla sinistra, la seggiovia termina la sua corsa. Subito dopo, in posizione sopraelevata e rinforzato da un alto muro, c'è il rifugio.
Con una curva verso sinistra lo raggiungiamo.
Tempo impiegato: ore 1.15 - Dislivello m. 435
Data escursione: luglio 2018
Terzo itinerario: da Foppolo (sentiero 202+203)
Con la statale 470 percorriamo il fondo della Val Brembana fino al bivio di Lenna dove lasciamo a sinistra la provinciale 1 che sale al Passo
San Marco e continuiamo sulla destra con la provinciale 2. Ignorate le deviazioni per Carona e San Simone, arriviamo a Foppolo.
Percorriamo Via Moia e Via Cortivo. Parcheggiamo dove l'asfalto termina, di fronte all'ultimo condominio che ha le imposte rosse (m. 1650).
Due cartelli in legno indicano il Passo e il Rifugio Dordona. Su di un altro cartello leggiamo: Strada agro silvo pastorale del Dordona a pagamento.
Munirsi di biglietto presso: Pro Loco, Municipio, Bar Borsotti, Alimentari Gil Market. Info Pro Loco: 0345 74101.
Superiamo una grata per lo scolo dell'acqua e ci incamminiamo in salita. La strada per il momento è ancora asfaltata.
Arriviamo ad una biforcazione dove troviamo una strada che prosegue diritto ed un'altra che piega un poco a destra (m. 1665). In entrambi i casi i segnavia sono stati posizionati una diecina di metri
più avanti. Il percorso più breve è quello alla destra (segnavia 204) descritto nel secondo itinerario. Quello alla sinistra, qui di seguito descritto, fa un giro più lungo salendo al Passo Dordona con il
sentiero pedonale 202 per poi proseguire con il 203 verso il Laghetto delle Trote ed il Rifugio Montebello.
Pertanto lasciamo la strada sterrata che ritroveremo al passo e proseguiamo diritto con un'altra stradina. Alcuni segnavia indicano diritto con il
percorso 202: Passo Dordona a ore 1.15, Trincee Storiche, Rifugio Dordona a ore 1.30.
Procediamo in leggera salita su fondo sterrato. In alto a sinistra vediamo una casa. Alla destra ci sono alcuni muraglioni para slavine.
Percorriamo lievi serpentine con un torrente alla sinistra.
Giriamo poi a sinistra e, con un ponticello privo delle sponde, attraversiamo il torrente (m. 1685).
Continuiamo in salita. Nel prato alla destra vediamo una costruzione dell'acquedotto.
Quasi in piano, passiamo tra i muraglioni para slavine sui quali vediamo il segnavia 202 e la scritta Passo Dordona (m. 1695).
Subito dopo, su di una pietra, una freccia rossa con due punte indica il sentiero 202 a destra e dietro. Andiamo a destra in salita.
Passiamo accanto ad un casello dell'acquedotto. Il sentiero piega a destra. Su di una pietra vediamo i bolli bianco rossi.
Su di un albero, una freccia di legno segnala il Passo Dordona con il sentiero 202.
Attraversiamo un prato e proseguiamo in leggera salita tra erba e radi larici. Vediamo un altro cartello che indica il Passo Dordona con il sentiero
202 (m. 1710).
Su due pietre vicine tra loro vediamo una freccia rossa e i bolli (m. 1735).
Torniamo poi a salire tra larici, rododendri e felci. Un cartello su di un larice indica il Passo Dordona (m. 1750).
Camminiamo su fondo pietroso fino ad una curva a sinistra.
Proseguiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera salita.
In basso alla destra vediamo scorrere un torrente.
Continuiamo in salita su fondo pietroso (m. 1765).
Un rivolo passa sotto al sentiero.
Proseguiamo su sterrato e percorriamo una curva a sinistra.
Troviamo un altro rivolo che attraversa il sentiero.
Lasciamo a sinistra un casello dell'acquedotto sul quale vediamo il segnavia 202 e una freccia con due punte (m. 1780).
Seguiamo il torrente. La pendenza è minima.
Torniamo a salire, tra radi larici.
Continuiamo in leggera salita. Troviamo una fila di pietre, di traverso al sentiero, allo scopo di deviare l'acqua verso destra.
Vediamo il segnavia 202 su di una pietra.
Il sentiero prosegue quasi in piano tra l'erba passando accanto a due paletti di legno con i bolli.
Raggiungiamo un pianoro (m. 1820). In fondo a sinistra vediamo una baita e altre costruzioni dell'acquedotto.
Passiamo sotto i cavi dell'alta tensione, scavalchiamo un ruscello a troviamo una palina con dei segnavia che indicano con il sentiero 202, diritto:
Passo Dordona a ore 0.50, Rifugio Dordona a ore 1.20; dietro: Foppolo a ore 0.30.
Subito dopo, seguendo i bolli e una freccia, pieghiamo a destra e con un ponticello di legno attraversiamo il torrente verso destra.
Poco dopo, camminando sopra delle pietre affioranti dall'acqua, attraversiamo verso destra un altro torrente. Un cartello indica il Passo Dordona.
Alla destra ci sono larici e rododendri.
Passando accanto ad un masso con i bolli, giriamo a destra e riprendiamo a salire tra radi larici.
Dopo una curva a sinistra, continuiamo con poca pendenza fino alla successiva a destra oltre la quale torniamo a salire (m. 1835).
Percorriamo due tornanti destra-sinistra.
Un cartello segnala davanti il Passo Dordona e dietro Foppolo. Guadiamo un torrente (m. 1855).
Ora il sentiero, procedendo con poca pendenza, disegna un semicerchio verso sinistra.
Su di una palina, un segnavia indica davanti il Passo Dordona con il sentiero pedonale a ore 0.45 (m. 1870).
Riprendiamo a salire. Aggiriamo alla sinistra una placca rocciosa (m. 1890).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido. Passiamo sotto ai cavi dell'alta tensione.
Dopo un tratto su fondo roccioso torniamo a camminare su sentiero sterrato e quasi in piano percorriamo un tornante destrorso (m. 1900).
Riprendiamo a salire. Il sentiero scorre tra due linee di tralicci che reggono i cavi dell'alta tensione. Un torrente scorre in basso a sinistra in
una gola.
Percorriamo una curva a destra.
Subito dopo ne percorriamo un'altra a sinistra passando sopra ad una placca rocciosa.
Continuiamo con due tornanti destra-sinistra vicini tra loro e transitando sotto alla linea dell'alta tensione di destra (m. 1920).
Dopo alcuni passi quasi in piano riprendiamo a salire.
Il sentiero si sdoppia e dopo una diecina di metri si ricompone.
Percorriamo un tornante sinistrorso subito seguito da uno destrorso all'interno del quale c'è un larice (m. 1935).
Continuiamo con un ampio tornante sinistrorso.
Con poca pendenza superiamo un tratto incassato e riprendiamo a salire.
Dopo una curva a destra proseguiamo con poca pendenza. Alla sinistra scorre un torrente (m. 1955).
Quasi in piano, lo guadiamo mentre passiamo sotto ai cavi dell'alta tensione.
In leggera salita, giriamo a destra, seguendo i tralicci. Vediamo il segnavia 202 su di una pietra.
Percorriamo un tratto in salita.
Proseguiamo con poca pendenza. Alla sinistra ci sono alcune rocce (m. 1975).
Attraversiamo un rivolo.
Torniamo a salire lasciando alla destra uno dei tralicci.
Continuiamo con due curve sinistra-destra vicine tra loro (m. 2015).
Dopo un'altra curva a destra, subito percorriamo un ampio tornante sinistrorso (m. 2025).
Ora alla destra scorre un ruscelletto.
Quasi in piano scavalchiamo un rivolo (m. 2035).
Attraversiamo un avvallamento erboso. Davanti vediamo la piccola croce che indica il passo.
Aggiriamo alla sinistra una pozza oppure una zona acquitrinosa, secondo la stagione.
Proseguiamo in leggera salita e poi quasi in piano passiamo sotto ai cavi dell'alta tensione.
Percorriamo un tratto in leggera salita con delle rocce alla sinistra.
Continuiamo quasi in piano attorniati da alcune pietre (m. 2055).
Passiamo accanto ai ruderi della chiesetta di San Sisto, completamente crollata.
Un segnavia indica dietro il sentiero pedonale per Foppolo fin qui percorso.
Siamo arrivati al Passo Dordona. Di fronte abbiamo la Val Madre in fondo alla quale troneggia il Monte Disgrazia (m. 3678). I segnavia indicano
davanti con il percorso 211: Val Madre, Rifugio Dordona, Incrocio Gran Via delle Orobie a ore 0.10. Alla sinistra ci sono gallerie e trincee della
Linea Cadorna risalenti alla prima guerra mondiale; al centro c'è una madonnina e dalla destra vediamo arrivare la sterrata che avevamo lasciato
all'inizio del nostro cammino.
Con pochi passi verso destra ci immettiamo sulla sterrata e troviamo altri segnavia che indicano: Passo Dordona 2061 m; dietro con il percorso 203:
Lago delle Trote a ore 1.30, Monte Bello a ore 1.50, Passo della Croce incr. 208 a ore 2. Seguiamo la sterrata come indicato da questi segnavia.
Alterniamo due tratti quasi in piano ad uno in legger salita.
In alto a sinistra vediamo un baitello mentre iniziamo a percorrere un'ampia curva verso destra. Un ruscelletto passa sotto alla strada in un tubo.
Presso una curva a sinistra vediamo un laghetto in basso a destra.
Proseguiamo in leggera salita fino ad un'altra curva a sinistra.
Continuiamo in leggera discesa (m. 2075).
Percorriamo un'ampia curva a destra e superiamo un rivolo che attraversa la strada su di un letto di pietre (m. 2065).
Per alcuni metri un altro rivolo scorre alla sinistra.
Poco dopo lasciamo la strada sterrata, che continua la sua discesa verso Foppolo, per prendere il sentiero 203 che si stacca alla sinistra (m. 2060).
I segnavia indicano a sinistra: Lago delle Trote a ore 1.10, Passo della Croce a ore 1.30; dietro: Passo Dordona a ore 0.15.
Oltre ai soliti bolli bianco rossi, a volte con il n. 203, troviamo altri segnavia con il n. 3 su fondo giallo, oppure dei bolli verdi.
Alterniamo due tratti in leggera discesa ad uno quasi in piano.
Torniamo a salire. Il sentiero si divide e subito si ricompone.
Quasi in piano percorriamo un tratto tra le pietre.
Continuiamo dapprima in salita, poi quasi in piano e poi con poca pendenza, attorniati da parecchi cespugli di rododendro.
Camminiamo a mezza costa dapprima in salita, poi in leggera salita e poi quasi in piano.
Percorriamo un breve tratto circondati da una pietraia.
Torniamo a salire lasciando alla destra un solitario giovane larice (m. 2070).
In leggera salita percorriamo una curva a sinistra. In basso alla destra vediamo Foppolo e la strada sterrata (m. 2075).
Risaliamo per pochi metri su di una roccetta agevolati da rudimentali gradini (m. 2090).
Alterniamo due tratti in leggera discesa ad uno in discesa.
Su di una pietra vediamo il segnavia 203 a bandierina (m. 2080).
Proseguiamo in leggera salita.
Percorriamo un lungo tratto quasi in piano.
Dopo una curva a destra troviamo il segnavia 203 a bandierina.
Un cartello indica dietro il Passo Dordona a ore 0.30.
Proseguiamo in leggera salita. Vediamo il segnavia 203 ed una freccia con due punte che indicano le due possibili direzioni.
Quasi in piano, transitiamo sotto alla seggiovia (m. 2090).
Continuiamo in leggera salita tra delle roccette e troviamo il segnavia 3 su fondo giallo. Davanti cominciamo a vedere il rifugio (m. 2105).
Proseguiamo quasi in piano con un erboso pendio che precipita alla destra.
In leggera discesa percorriamo una curva a sinistra oltre la quale continuiamo quasi in piano (m. 2100).
Dopo alcuni passi in discesa superiamo un rivolo, risaliamo e proseguiamo quasi in piano.
Continuiamo in leggera salita. Il sentiero si divide in due tracce parallele che dopo una diecina di metri si riuniscono.
Quasi in piano percorriamo un tratto attorniati da delle pietre. Poi giriamo a sinistra.
Raggiungiamo una vecchia baita priva della porta di ingresso che può fornire riparo in caso di un acquazzone (m. 2110). Accanto c'è una palina con dei
segnavia che indicano a sinistra con il sentiero 204A: Giro dei Laghi di Foppolo, Passo di Valcervia a ore 1.15, Montebello a ore 2.30; diritto con il
sentiero 203: Montebello a ore 0.20, Passo della Croce a ore 0.30, Incrocio 205 per Foppolo a ore 0.30; dietro con il sentiero 203: Passo Dordona a
ore 1, Incrocio 202 per Foppolo a ore 1, Rifugio Dordona a ore 1.30. Proseguiamo diritto in leggera discesa.
Su di una pietra vediamo i segnavia 203 e 204A.
Quasi in piano arriviamo al Lago delle Trote (m. 2109). Lo aggiriamo alla destra passando accanto ad un cartello che indica: Lago delle Trote 2124 m.
e ad santella contenente una croce di ferro.
Guadiamo il torrente emissario del lago che dopo alcuni metri da origine ad una cascata.
In leggera salita arriviamo ad una curva a sinistra dalla quale vediamo il rifugio (m. 2115).
Dopo un tratto in discesa, incassato tra le rocce, proseguiamo quasi in piano.
Percorriamo una curva molto ampia verso destra.
Su di un masso vediamo il segnavia 203.
Proseguiamo con poca pendenza. Ignoriamo un sentiero che retrocede a sinistra in salita.
Scavalchiamo un rivolo.
Percorriamo alcuni brevi saliscendi poi il sentiero si biforca. La traccia alla sinistra continua in leggera salita e quella a destra in leggera
discesa. Andiamo a sinistra (m. 2090).
Dopo alcuni passi in discesa, giriamo a sinistra e quasi in piano ci immettiamo nello spiazzo retrostante il rifugio.
Tempo impiegato: ore 2.45 - Dislivello m. 515 -80
Data escursione: settembre 2015
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