Il Rifugio Mirtillo è situato in posizione dominante sul versante est della Val Carisole e fa parte del comprensorio sciistico Brembo Ski.
Con la statale 470 percorriamo il fondovalle della Val Brembana fino al bivio di Lenna dove lasciamo a sinistra la strada che sale al Passo San Marco e
continuiamo sulla destra con la provinciale 2 in direzione di Foppolo.
Superata Branzi, prendiamo a destra la deviazione che in due chilometri conduce a Carona.
Attraversando il paese troviamo diversi cartelli che segnalano i rifugi della zona. Seguendo l'indicazione degli impianti di risalita della Val Carisole,
prendiamo una strada sulla sinistra con la quale raggiungiamo l'ampio parcheggio accanto alla seggiovia.
La seggiovia biposto è in funzione durante la stagione sciistica e durante l'estate (estate 2009: 11/12 - 18/19 - 25/26 luglio e dall'1 al 23 agosto). Per
informazioni telefonare al 0345 74006 oppure 0345 77052.
La seggiovia sale da Carona (m. 1160) all'Alpe Soliva (m. 1752) in dodici minuti. Il costo del biglietto è di Euro 6 per la sola andata e Euro 8 A/R. Orario:
9-13 e 14-17.
E' possibile salire a piedi percorrendo in ore 1.45 un ampio sentiero nell'abetaia.
All'uscita della seggiovia troviamo due strade sterrate. I segnavia indicano diritto: Rifugio Terrerosse e Rifugio Giretta; verso destra: Baita Siltro e
Rifugio Mirtillo. A destra c'è anche il sentiero 207 che scende a Carona.
Possiamo prendere la sterrata che porta direttamente al Rifugio Mirtillo oppure possiamo fare un giro più lungo passando per il Rifugio Giretta, risalire il
fondovalle della Val Carisole e poi piegare a destra (sentieri 207 e 208).
E' quindi possibile effettuare un giro ad anello utilizzando un percorso all'andata e l'altro al ritorno.
Primo itinerario: dall'Alpe Soliva (accesso diretto)
Seguendo il cartello che indica il Rifugio Mirtillo ci incamminiamo in salita seguendo i fili della corrente. Poi li lasciamo a sinistra e continuiamo in
leggera salita tra i prati.
A destra vediamo un tavolone di legno con relative panche e, più avanti, una piccola croce bianca.
Percorriamo un tratto quasi in piano. A sinistra c'è un cannone spara neve. Poi riprendiamo a salire.
Lungo la vallata vediamo diversi impianti di risalita e i pali che, d'inverno, reggono le reti di protezione per gli sciatori.
Raggiungiamo un bivio (m. 1820). Un cartello indica a sinistra la Baita Siltro. Andiamo invece a destra, in salita tra i prati.
Più avanti la pendenza diminuisce. Il rifugio è già visibile davanti a noi. Poi la stradina piega un po' a destra.
Arrivati all'altezza del rifugio, giriamo a sinistra, passiamo sotto i cavi di uno skilift e i fili della corrente e, con pochi passi in leggera discesa lo
raggiungiamo.
Tempo impiegato: ore 0.30 - Dislivello: m. 198
Data escursione: agosto 2009
Secondo itinerario: dall'Alpe Soliva (variante più lunga)
Seguendo il cartello che indica i Rifugi Terre Rosse e Giretta, prendiamo la sterrata, in leggera discesa, davanti a noi.
A sinistra ci sono dei piloni che, d'inverno, servono a sostenere le reti di protezione.
Al termine della discesa (m. 1727), troviamo sulla sinistra la sciovia Bimby, un tavolo con delle panche e un pozza d'acqua. A destra invece, più in alto tra i
prati, vediamo il Rifugio Terre Rosse (m. 1760).
Con percorso pianeggiante raggiungiamo un cassottello di legno sulla destra. Qui la sterrata si divide e andiamo a sinistra.
Superiamo un rivolo. In alto a destra vediamo il Rifugio Mirtillo che raggiungeremo solo al termine del nostro giro.
Troviamo la stazione di partenza di una seggiovia che sale verso sinistra (m. 1745).
Superiamo un altro rivolo che attraversa la sterrata e ignoriamo una stradina che sale a destra verso due vecchie baite.
Un altro rivolo attraversa il percorso. Continuiamo con pochissima pendenza.
A sinistra una protezione in legno ripara dal sottostante torrente che, poco più avanti, esce da un grande tubo. Sulla destra, accanto a uno skilift in disuso,
c'è il Rifugio Giretta, chiuso da tempo (m. 1780).
Continuiamo in piano e raggiungiamo una cabina dell'energia elettrica.
A sinistra troviamo il punto in cui il torrente viene incanalato. Anche qui ci sono delle protezioni.
In leggera salita, superiamo, uno dopo l'altro, quattro rivoli che attraversano la sterrata. Alla sinistra scorre il torrente che, poco più avanti, presso una
curva a sinistra, passa intubato sotto la strada (m. 1810).
Saliamo abbastanza ripidamente. Poi percorriamo un tratto con poca pendenza, superando un altro rivolo. Torniamo a salire.
Scavalchiamo altri due rivoli e raggiungiamo un bivio (m. 1880). Lasciamo la sterrata che continua verso il Passo della Croce e la Terrazza Salomon (presso la
stazione di arrivo della seggiovia Foppolo-Montebello) e pieghiamo a destra per prendere una stradina più piccola. I segnavia indicano: n. 207 alle nostre
spalle e n. 208 a destra.
Ancora in salita, ignoriamo a sinistra un sentiero che retrocede, a mezza costa, verso il Passo della Croce. Qui ci sono un segnavia a bandierina n. 208 e una
doppia freccia che indica il sentiero da un lato e la stradina davanti a noi dall'altro.
Più avanti su una pietra vediamo ancora il segnavia n. 208.
Superato un altro rivolo che attraversa il cammino, arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano il Sentiero delle Orobie n. 208; a sinistra: Val Sambuzza a ore
1.30, Rifugio Calvi a ore 4.15; alle nostre spalle: Passo della Croce a ore 0.15, Foppolo (sent. 205) a ore 1. Andiamo invece a destra.
Vediamo un rudere alla destra. Poco dopo, in leggera discesa, ne troviamo un altro a sinistra.
Percorriamo una curva a destra, in piano, mentre un torrentello passa in un tubo sotto la stradina (m. 1890). Nei prati alla nostra destra pascolano le mucche.
Superiamo un tratto in leggera salita e uno in piano poi riprendiamo a salire e raggiungiamo un bivio (m. 1925). Andiamo a destra in discesa.
Dopo una curva a sinistra passiamo sotto uno skilift.
Lasciamo a sinistra due baite e riprendiamo a salire (m. 1910).
Ignoriamo un sentiero segnalato che, sulla sinistra tra i prati, si dirige verso Foppolo.
Più avanti, ancora a sinistra, c'è un'area recintata con una Stazione Automatica Nivometeorologica (m. 1935).
Infine, quasi in piano, guadiamo un piccolo torrente e raggiungiamo il rifugio.
Tempo impiegato: ore 1 - Dislivello: m. +248 -50
Data escursione: agosto 2009
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