Il Bivacco Macherio è situato su uno sperone roccioso al centro della conca del Tredenus.
Si tratta di una costruzione in legno all'interno e in lamiera di colore rosso all'esterno. Dispone di 6 posti letto con materassi, cuscini e coperte,
un tavolino, sei sgabelli, un mobiletto, uno scaffale, un fornelletto e alcune pentole e stoviglie.
Nei pressi non c'è acqua che pertanto va recuperata salendo, al Rifugio De Marie o dal torrente che guaderemo varie volte fino a quota m. 2045 dove lo
incontreremo per l'ultima volta all'esterno di un ampio tornante sinistrorso. In seguito potremmo trovare dei rivoli in caso di recenti piogge.
Naturalmente a inizio stagione si può fondere la neve.
Il panorama ci mostra il Pizzo Badile Camuno (m. 2435) alla sinistra, la Concarena (m. 2549) di fronte, il Monte Sablunera (m. 2606) alla destra.
Dietro al bivacco è tutto un susseguirsi di cime e valichi; partendo dalla sinistra abbiamo: le Cime del Volano (m. 2574), il Forcellino del Dosso (m. 2694), la
Cima del Dosso (m. 2795), il Forcellino di Tredenus (m. 2667), la Cima Settentrionale di Tredenus (m. 2786), l'Ago di Tredenus, il Gemello
Settentrionale di Tredenus, il Gemello Meridionale di Tredenus, il Corno delle Pile (m. 2810), la Bocchetta di Cima Meridionale, la Cima Meridionale
di Tredenus (m. 2796), il Passo di Tredenus, il Corno Craper (m. 2552).
Itinerario dal Rifugio De Marie (EE)
Lasciamo la statale 42 della Valle Camonica al km. 92.5.
Attraversiamo Ceto e poi con la provinciale 88 arriviamo a Cimbergo.
Dopo aver attraversato il paese, presso un tornante sinistrorso proseguiamo diritto con Via Don Battista Polonioli all'inizio della quale alcuni
cartelli indicano Redole e Volano.
Subito dopo troviamo un bivio ed andiamo a destra percorrendo un lungo traverso a mezza costa e lambendo alcune case.
Quando la strada diviene sterrata, nei pressi di un bivio, se disponiamo di una vettura normale è opportuno parcheggiare in un piccolo slargo sulla
destra. E' comunque possibile continuare e lasciare la propria autovettura più avanti in alcune piazzole a bordo della strada.
La strada alterna tratti sterrati, selciati, con il fondo in cemento o con brandelli di asfalto, tratti in buone condizioni ed altri accidentati. In
alcuni punti è molto ripida e pertanto è agevolmente percorribile solo con un mezzo 4x4. Salendo a piedi occorre calcolare un'ora per arrivare al
Rifugio De Marie (m. 1435).
Oggi disponiamo di un fuoristrada con il quale arriviamo fino alla Conca del Volano dove troviamo il Rifugio De Marie, altre case sparse, un'area
attrezzata a pic-nic e, alla destra nei pressi del torrente la chiesetta dedicata al Signore delle Cime. Nell'insieme la conca è molto bella
soprattutto per merito delle cime che la circondano: alla destra si impone il Pizzo Badile Camuno con quella caratteristica e inconfondibile fascia
verde sotto la vetta mentre di fronte, alla testata della valle, possiamo ammirare le frastagliate granitiche cime del Gruppo del Tredenus. Lassù,
poco a destra del Forcellino del Dosso, già riusciamo a distinguere quel puntino rosso che ci aspetta.
I segnavia indicano diritto con il percorso n. 16: Bivacco Macherio a ore 3, Rifugio Maria e Franco al Passo Dernal a ore 4.45; diritto con il
sentiero Mons. G. Antonioli: Passo di Mezzamalga a ore 3, Case di Val Paghera a ore 5.30; dietro: Cimbergo a ore 1, Capo di Ponte a ore 2; a destra
con il sentiero 77: Pizzo Badile a ore 2.45 (ferrata nell'ultimo tratto).
Chiediamo il permesso di parcheggiare il nostro mezzo accanto al Rifugio De Marie e contemporaneamente prenotiamo il pranzo per il giorno successivo.
Ci incamminiamo in salita seguendo la strada che ora ha il fondo in pietre e cemento.
Lasciamo a destra la piazzola per l'atterraggio dell'elicottero, una panca di legno, un cartellone che parla della Conca del Volano e l'edificio con i bagni pubblici.
Entriamo in un bosco, formato in prevalenza da larici, e subito percorriamo una curva a destra (m. 1450).
Alla destra vediamo il Pizzo Badile e dietro la Concarena.
Superiamo un tornante sinistrorso e proseguiamo in leggera salita (m. 1465).
Cominciamo a trovare delle canaline in metallo, per lo scolo dell'acqua, di traverso alla sterrata.
In basso alla sinistra, tra gli alberi, riusciamo a scorgere il rifugio (m. 1475).
Ignoriamo un sentiero che si stacca alla sinistra e che, inizialmente, scorre parallelo.
Percorriamo alcune semicurve.
Troviamo alla destra una fontana, l'acqua della quale cade in un tronco scavato. Un ruscello attraversa la sterrata passandole sotto.
Subito dopo, la strada si biforca. Alla sinistra ci sono una casa ed un rudere. I segnavia indicano: Località Falisù 1485 mslm - La via dei rifugi; a
destra: Rifugio Colombè; dietro: Rifugio De Marie; diritto: nessuna indicazione. Seguendo i bolli bianco-rossi e bianco-gialli andiamo a destra con un tornante.
Proseguiamo su sterrato e subito percorriamo una curva a sinistra.
Continuiamo in salita (m. 1510).
All'esterno di un tornante sinistrorso c'è uno slargo (m. 1520).
Presso una curva a sinistra troviamo un paletto con un bollo bianco e giallo e ignoriamo un sentiero che prosegue diritto (m. 1530).
Poco dopo vediamo un bollo bianco e rosso sul tronco di un albero.
Percorriamo un ampio tornante destrorso.
Più avanti, presso una semicurva verso destra, troviamo due cunette che servono per convogliare l'acqua piovana alla destra della sterrata (m. 1560).
Presso un tornante sinistrorso, prendiamo una stradina inerbita e piena di pietre che prosegue diritto (m. 1570). I segnavia indicano a sinistra
seguendo il tornante: Rifugio Colombè a ore 1.15; dietro: Rifugio De Marie a ore 0.20; diritto: P. Mezza Malga, Bivacco CAI Macherio n. 16 a ore 2.50.
Su di un sasso c'è una piccola croce.
Il bosco diventa più fitto. Su di un tronco vediamo un bollo bianco e rosso (m. 1585).
Continuiamo con poca pendenza (m. 1595).
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Poco dopo passiamo accanto ad un tombino con il n. 1602 (potrebbe essere l'altezza del luogo).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1610).
Continuiamo quasi in piano.
Poco dopo una curva a destra, guadiamo un torrente.
Ora la sterrata è sbarrata con tre tronchi collocati in orizzontale che formano una staccionata. Alla destra c'è un cancelletto che, dopo il
passaggio, si richiude da solo.
Continuiamo in leggera salita. Alla destra vediamo la Concarena e, dopo una curva a sinistra, il Badile. Davanti ora ci sono le cime del Tredenus.
Presso un tornante sinistrorso, ignoriamo un sentiero che prosegue diritto segnalato da un paletto con un bollo bianco e giallo. Due scritte in rosso
su dei cartelli di legno attaccati ad un palo indicano a sinistra seguendo il tornante: Malga Dosso, CAI Macherio; diritto: Passo Mezza Malga. Su di
un masso, un bollo bianco-rosso quadrato ed una freccia rossa indicano la direzione per il bivacco (m. 1635).
In salita percorriamo una curva a sinistra.
All'esterno di un tornante destrorso troviamo un tombino (m. 1645).
Percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 1655).
Continuiamo con poca pendenza.
Superato un tornante sinistrorso, torniamo a salire (m. 1665).
Percorriamo altri tre tornanti dx-sx-dx. Il sentiero è sempre molto largo, praticamente una strada (m. 1680).
Proseguiamo con un tratto allo scoperto, comunque attorniati dagli alberi.
Sentiamo il rumore di un torrente e, dopo una curva a destra, lo raggiungiamo e lo guadiamo (m. 1695).
Continuiamo su di una stradina inerbita e percorriamo un tornante sinistrorso.
Troviamo delle pietre nel sentiero.
Con un tornante sinistrorso guadiamo nuovamente il torrente (m. 1705).
Continuiamo su sentiero inerbito, con alberi ai lati.
Superiamo un tornante destrorso.
In leggera salita, passiamo sotto due alberi inclinati verso il sentiero (m. 1720).
Raggiungiamo il torrente e lo attraversiamo con un lungo guado agevolati dalla presenza di pietre nell'acqua; praticamente lo risaliamo per una
diecina di metri prima di uscirne sull'altra sponda (m. 1730).
Dopo un tornante sinistrorso proseguiamo in salita (m. 1740).
Alla sinistra del sentiero vediamo un ometto formato da una pietra collocata sopra ad un masso affiorante dal terreno.
Subito guadiamo il torrente (m. 1750).
Con poca pendenza arriviamo fino ad un tornante destrorso (m. 1760).
Percorriamo un tratto in salita nel bosco.
Torniamo allo scoperto e superiamo un tornante sinistrorso (m. 1770).
Dopo pochi passi entriamo in un fitto bosco e ne usciamo presso un tornante destrorso (m. 1780).
Continuiamo tra radi alberi e con alcune pietre ai lati.
Superiamo un tornante sinistrorso e uno destrorso (m. 1795).
Proseguiamo in leggera salita. Alla sinistra, vediamo un bollo sul tronco di un albero tagliato.
Lasciamo a sinistra una roccia.
Percorriamo un tornante sinistrorso passando sotto ai rami di quattro larici nati dallo stesso ceppo (m. 1805).
Continuiamo in salita tra pochi alberi e cespugli di rododendro.
All'esterno di un tornante destrorso c'è un masso (m. 1820).
Troviamo un masso caduto nella parte sinistra del sentiero il quale, fino al successivo tornante sinistrorso, è bagnato dall'acqua di un ruscelletto.
Continuiamo in leggera salita passando accanto ad un gruppo di betulle nate dallo stesso ceppo.
Presso un tornante destrorso troviamo un piccolo casello dell'acquedotto (m. 1840).
Continuiamo in salita percorrendo due tratti bagnati dall'acqua di un ruscelletto (m. 1860).
Presso una curva a destra superiamo un piccolo guado.
In leggera salita, subito percorriamo una curva a sinistra.
All'esterno di un tornante troviamo un masso con i bolli.
In basso alla sinistra, possiamo ancora vedere il Rifugio De Marie (m. 1875).
Il torrente attraversa il sentiero scorrendo tra e sotto alle pietre.
Camminiamo tra cespugli e alcuni alberi.
Poco prima di un tornante destrorso, un rivolo attraversa il sentiero (m. 1895).
Attorno ci sono alcuni massi.
Dopo una curva a sinistra, continuiamo in salita, ormai definitivamente allo scoperto e attorniati solo da alcuni cespugli.
Davanti, cominciamo a vedere il tetto della Malga del Dosso. Vediamo anche un sentiero che sale dalla destra, sull'altro lato della valle.
Camminiamo su delle pietre tra le quali scorre dell'acqua.
Con un tornante sinistrorso raggiungiamo i ruderi della Malga del Dosso, abbandonata e cadente (m. 1930). Dalla destra arriva l'altro percorso che
avevamo notato poco prima.
Riattraversiamo il torrente camminando su delle pietre (m. 1940).
Il percorso si divide solo per aggirare un larice e subito si ricompone.
Continuiamo in leggera salita su sentiero, tra rododendri e qualche pietra.
Percorriamo un secco tornante destrorso "<" (m. 1955).
Camminiamo tra cespugli e radi larici. In basso alla destra vediamo la malga.
Troviamo dei lamponi. Su di una pietra alla sinistra vediamo i bolli bianco-rossi.
Camminando su delle pietre guadiamo il torrente (m. 1975).
Con due passi in salita superiamo una lastra di pietra e un breve tratto bagnato.
Continuiamo in leggera salita tra i cespugli.
Sentiamo dell'acqua scorrere sotto alle pietre (m. 1985).
Percorriamo un'ampia curva a sinistra.
Attraversiamo il torrente camminando tra le pietre.
In leggera salita superiamo un altro piccolo guado (m. 1995).
Proseguiamo in salita su fondo pietroso.
Percorriamo pochi passi quasi in piano.
Un rivolo attraversa il sentiero passando sotto a delle pietre.
Dopo una curva a sinistra continuiamo con poca pendenza (m. 2010).
Troviamo un altro rivolo che bagna le pietre del sentiero.
Vediamo un bollo bianco-rosso su di una roccia alla sinistra e scavalchiamo un rivolo (m. 2020).
Continuiamo attorniati da cespugli. Attraversiamo un ruscello (m. 2040).
Alla destra vediamo il Badile e la Concarena, dietro il ghiacciaio dell'Adamello, davanti e alla sinistra le cime del Tredenus e il bivacco, in basso
a destra la Conca del Volano con il Rifugio De Marie.
Tra l'erba, percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio all'esterno del quale scorre il torrente. E' l'ultima volta che lo incontriamo e pertanto
è opportuno approfittarne per fare scorta d'acqua (m. 2045).
Proseguiamo in leggera salita tra massi, pietre e cespugli di rododendro.
Lasciamo a destra un grande masso con i bolli.
Percorriamo un tornante destrorso e una curva a sinistra (m. 2055).
Continuiamo con due tornanti, entrambi destrorsi.
Presso un tornante sinistrorso vediamo un bollo rosso su di una pietra (m. 2070).
In salita superiamo uno zig-zag destra-sinistra.
Proseguiamo dapprima in leggera salita e poi quasi in piano.
Camminando su delle pietre superiamo un breve tratto in leggera discesa e continuiamo in leggera salita.
Scavalchiamo un rivolo.
Pieghiamo a destra aggirando una roccia.
Proseguiamo tra rododendri e altri cespugli.
Vediamo un bollo su di una pietra e attraversiamo un rivolo (m. 2090).
Riprendiamo a salire. Da una roccia alla destra scola un altro rivolo.
Con alcuni passi abbastanza ripidi risaliamo una pietra con i bolli (m. 2105).
Continuiamo dapprima in salita e poi con minore pendenza.
Troviamo qualche masso alla destra.
Proseguiamo con il fondo di pietre mentre due rivoli attraversano il sentiero (m. 2115).
Poco dopo anche un ruscelletto lo attraversa, coperto dalle pietre.
Troviamo altri due piccoli ruscelli, il primo asciutto e l'altro con poca acqua.
Lasciamo a destra una parete rocciosa (m. 2130).
Un filo d'acqua scivola sopra una roccetta. Vediamo un bollo su di una pietra.
Con uno zig-zag sinistra-destra passiamo in una strettoia tra due massi oppure, più agevolmente, li aggiriamo alla destra (m. 2140).
Con un secco tornante destrorso "<" terminiamo un lungo traverso e ne iniziamo un altro.
Sentiamo scorrere un rivolo senza riuscire a vederlo (m. 2150).
Dell'acqua scivola sopra delle roccette oblique.
Vediamo un bollo quadrato rosso e bianco su di una roccia (m. 2165).
Continuiamo con una parete di roccia alla sinistra.
Una grossa pietra con i bolli copre la metà di sinistra del sentiero (m. 2175).
In basso alla destra oltre alla Conca del Volano ora vediamo anche i paesi sul fondovalle.
Torniamo a salire. Passiamo tra due massi: su quello a sinistra c'è un bollo bianco-rosso (m. 2190).
Un rivolo attraversa il sentiero (m. 2200).
Dopo un tornante sinistrorso continuiamo quasi in piano. Un rivolo scola dalle rocce.
Su di una roccetta piatta nel sentiero vediamo i bolli.
Proseguiamo in leggera salita. Il sentiero è rinforzato con un muretto di pietre che scende alla sinistra. Alla destra c'è una parete rocciosa obliqua (m. 2210).
Camminiamo su di una roccia piatta e obliqua.
Poco dopo giriamo a destra e proseguiamo su delle rocce lisce oblique bagnate da un rivolo.
Troviamo delle mucche al pascolo.
Davanti ad una roccia, seguendo dei bolli ricurvi, percorriamo un tornante destrorso (m. 2225).
Continuiamo con due tornanti sinistra-destra vicini tra loro.
Percorriamo un tornante sinistrorso, uno destrorso ed uno ampio sinistrorso (m. 2240).
Alla destra ci sono delle pareti di roccia formate da obliqui lastroni. Vediamo il segnavia 16 in un quadrato bianco e rosso.
Continuiamo tra pietre, erba e qualche cespuglio di rododendro.
Il sentiero è rinforzato con delle pietre sul lato a valle.
Un rivolo attraversa passando sotto alla pietre. Incontriamo dei cavalli al pascolo (m. 2250).
Dopo una semicurva verso sinistra proseguiamo con minore pendenza.
Alla sinistra, a circa dieci metri dal sentiero, c'è un grosso masso (m. 2270).
Percorriamo due tornanti destra-sinistra a poca distanza l'uno dall'altro.
Continuiamo tra le pietre con un tornante destrorso (m. 2285).
Superiamo altri due tornanti sinistra-destra (m. 2300). Ormai camminiamo solo tra pietre e qualche ciuffo d'erba.
Presso un tornante sinistrorso troviamo un ometto (m. 2315).
Arrivati davanti ad un masso con bolli, percorriamo un tornante destrorso.
Dopo alcuni passi abbastanza ripidi, in leggera salita superiamo un tornante sinistrorso.
Presso un tornante destrorso vediamo i bolli su di un masso (m. 2325).
Il percorso attraversa una preesistente frana. Aggiriamo alla destra tre pietre (m. 2335).
Troviamo un masso nel sentiero.
Dopo un tornante sinistrorso, proseguiamo in salita (m. 2345).
Con minore pendenza, aggiriamo alla sinistra un masso franato.
Un altro masso caduto nel sentiero ci costringe a tagliare un tornante destrorso con due ripidi passi (m. 2355).
In leggera salita, arrivati davanti a delle pareti di roccia liscia, percorriamo un tornante sinistrorso.
Aggiriamo o passiamo sopra a varie pietre e massi franati e continuiamo con un tornante destrorso.
Tornati davanti, ma più a monte, dalla stessa parete di roccia liscia e obliqua, superiamo un altro tornante sinistrorso (m. 2370).
In salita superiamo un masso che chiude il passaggio e, con qualche ripido passo, tagliamo il tornante destrorso situato poco più avanti (m. 2380).
Subito dopo troviamo un ometto alla sinistra.
Proseguiamo in leggera salita con altri due tornanti sinistra-destra.
In salita, percorriamo un tornante sinistrorso ignorando un sentiero che prosegue diritto tra i massi (m. 2390).
Continuiamo con poca pendenza tra l'erba.
Dopo un tornante destrorso, alla sinistra c'è una alta e liscia parete.
Torniamo a salire. Il sentiero è rinforzato con delle pietre sul lato a valle.
Presso un ampio tornante sinistrorso torniamo a vedere il bivacco (m. 2405).
Sotto una pietra alla sinistra si apre una piccola cavità (m. 2415).
Pochi passi più avanti, in modo abbastanza ripido percorriamo un tornante sinistrorso seguito da uno destrorso in leggera salita.
Aiutandoci con le mani, superiamo un passaggio su di una roccia esposta alla destra (m. 2425).
Pochi passi più avanti, su fondo roccioso percorriamo un tornante sinistrorso. Anche qui ci aiutiamo con le mani seppur in modo più agevole.
Continuiamo in leggera salita con tre tornanti dx-sx-dx (m. 2435).
In salita superiamo uno zig-zag sinistra-destra (m. 2445).
Percorriamo, con la dovuta cautela, una diecina di metri con il sentiero esposto alla destra.
Superiamo poi due coppie di zig-zag sinistra-destra (m. 2455).
Dopo una curva a sinistra continuiamo con un breve tratto quasi in piano, esposto alla destra.
Saliamo un ripido tratto agevolati da rudimentali gradini di pietra.
Percorriamo un tornante sinistrorso e proseguiamo con poca pendenza.
Subito dopo un tornante destrorso, superiamo uno stretto passaggio tra le pietre (m. 2470).
Continuiamo con un tornante sinistrorso seguito da uno destrorso che una frana ci costringe a tagliare poco prima.
Torniamo a salire e lasciamo a sinistra una roccetta obliqua sulla quale vediamo i bolli (m. 2485).
Camminiamo sopra delle pietre. Dopo un tornante sinistrorso ne scavalchiamo delle altre.
In leggera salita riprendiamo il sentiero.
Superiamo un tornante destrorso.
Il sentiero si divide; i bolli indicano il ripido e più diretto percorso verso sinistra ma preferiamo proseguire diritto tra le pietre dapprima quasi
in piano e poi in salita. Ripreso il sentiero, percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2495). Subito lasciamo a destra due massi appoggiati uno all'alto.
Superiamo un ripido tornante destrorso.
Proseguiamo con poca pendenza. Alla destra c'è un ometto.
Subito dopo percorriamo un tornante sinistrorso con il sentiero attorniato da massi franati.
Dopo un tratto quasi in piano riprendiamo a salire con due tornanti destra-sinistra vicini tra loro.
Camminando su terreno poco stabile arriviamo ad un tornante destrorso (m. 2515).
Presso un tornante sinistrorso vediamo un bollo quadrato rosso e bianco.
Pochi passi più avanti, superiamo un tornante destrorso.
Continuiamo con un tornante sinistrorso, tra erba e pietre.
Quasi in piano arriviamo al successivo tornante destrorso.
Percorriamo un tratto con poca pendenza ed uno quasi in piano su sentiero.
Vediamo un ometto alla sinistra mentre procediamo in leggera salita tra le pietre.
Passiamo accanto ad un masso con i bolli e ad un ometto.
In leggera salita riprendiamo il sentiero.
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 2540).
Poco dopo, arrivati di fronte a delle ripide e lisce pareti verticali, percorriamo un tornante destrorso.
Continuiamo con due tornanti sinistra-destra vicini tra loro, camminando su pietruzze e sfasciumi.
Dopo una curva a sinistra percorriamo un breve tratto abbastanza ripido.
In leggera salita riprendiamo il sentiero che, in questo punto, è rinforzato sul lato a valle. Alla destra, dietro al Badile, vediamo spuntare il Lago d'Iseo (m. 2555).
Continuiamo quasi in piano camminando tra pietre e sfasciumi e passando accanto ad un ometto.
Pieghiamo a sinistra. Vediamo i bolli su di un masso.
In leggera salita riprendiamo il sentiero.
Superiamo un tornante sinistrorso.
Ora possiamo effettuare due tornanti destra-sinistra oppure proseguire diritto con una scorciatoia.
In salita superiamo un altro tornante destrorso e continuiamo con poca pendenza.
Percorriamo un tratto ben rinforzato a valle con un muretto di pietre. In questo punto il bivacco non è visibile (m. 2570).
Torniamo a salire tra le pietre e i massi di una vecchia frana.
Passiamo tra alcuni grandi massi situati attorno al sentiero e giriamo a sinistra.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 2580).
Alla sinistra vediamo un enorme masso sporgente verso il sentiero.
Lasciamo un altro masso a destra e, in leggera salita, percorriamo due ampie curve la prima verso destra e l'altra verso sinistra.
Una targa su di un masso ricorda un escursionista deceduto. Alla sinistra c'è una pozza che troviamo asciutta (m. 2590).
Giriamo a destra e torniamo a vedere il bivacco. Su di un masso, il segnavia 16, una freccia rossa e due scritte indicano il Forcellino del Tredenus a
ore 0.20 e il Rifugio Maria e Franco a ore 2.30.
Seguendo i bolli attraversiamo, quasi in piano, una zona con vari massi e pietre.
Passiamo accanto all'asta con la bandiera e raggiungiamo il bivacco.
Tempo impiegato: ore 3.50 - Dislivello: m. 1155 - Difficoltà: Escursionisti Esperti
Data escursione: agosto 2016
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