Bivacco Capanna Dosdè

Il Bivacco Capanna Dosdè è situato al Passo Dosdè, tra la Cima Viola (m. 3374) e la Cima di Saoseo (m. 3265).
Si tratta di una costruzione in muratura di proprietà del CAI di Bormio (tel. 0342 903300).
Risale al 1890 ed è stato ristrutturato negli anni 1955, 1982 e 2023. Dispone di 12 posti letto con materassi, cuscini e coperte, tavolo e due panche.
Dalla sua facciata lo sguardo spazia verso sud sulla Valle d'Avedo (Val Grosina) e sul sottostante Lago Negro; da nord invece arriva l'itinerario di seguito descritto che sale dalla Val Cantone di Dosdè (Val Viola Bormina).

Con la statale 301 che sale da Bormio al Passo del Foscagno, arriviamo ad Arnoga, dove al km 15.6 presso un tornante verso destra, troviamo la deviazione segnalata per la Val Viola.
A sinistra del tornante ci sono due stradine. Prendiamo quella in piano più a destra.
Nei mesi estivi, poco più avanti, dobbiamo pagare 5 euro per poter proseguire in auto fino ai parcheggi: P1 Bivio Campo (km. 1.4 da Arnoga), P2 Cunon (km. 2.7), P3 Bivio Funeira (km. 3.0) e P4 Altumeira (km. 4.2). Generalmente lo spazio è inferiore alle richieste e pertanto è opportuno arrivare qui nelle prime ore del mattino se vogliamo evitare di fare l'intero tragitto a piedi.
In alternativa c'è un servizio navetta con frequenza di circa 30 minuti (solo weekend di luglio e tutti i giorni di agosto; 3 euro andata o 5 euro a/r).
La strada è stretta ma sempre asfaltata. Raggiungiamo il parcheggio P4 dove ci sono circa 50 posti auto e vi lasciamo la macchina.
Da qui la strada diventa sterrata e il traffico vietato agli autoveicoli (m. 2060).

Vari segnavia indicano: Parcheggio Altumeira 2065 m;
- dietro (segnavia 290): Arnoga, Parcheggio e Fermata autobus 1.10;
- dietro (segnavia 128): Baita del Pastore 1.20, Passo della Vallaccia 2.10, Colle delle Mine 2.40;
- davanti (segnavia 292): Alpe Dosdè 0.40, Bivacco Caldarini 2.00, Passo - Capanna Dosdè 3.10;
- davanti (segnavia 290/292): Rifugio Federico Valgoi 0.50, Rifugio Viola 1.20, Passo di Val Viola 2.00;
- a sinistra (segnavia 293.1/293): Baita Caricci 0.20, Rifugio Federico Valgoi 0.55, Rifugio Viola 1.50.
Due cartelli informano se i Rifugi Federico e Viola sono aperti o chiusi.

Ci incamminiamo sulla sterrata in leggera salita tra gli alberi.
Troviamo subito un Crocifisso sulla destra e una stradina che scende a sinistra chiusa da una stanga.
Superiamo una semicurva verso sinistra e poco dopo un'altra verso destra. Alla destra ci accompagna un muro di pietre a secco (m. 2085).

Poco più avanti gli alberi alla sinistra terminano. Lo sguardo si apre sulla vallata, sul fondo della quale scorre il Torrente Viola Bormina, e ci mostra le Cime di Lago Spalmo, la Cima Viola e il Corno Dosdè.
Rientriamo tra gli alberi (m. 2090).
Presso una semicurva verso sinistra troviamo una canalina di legno di traverso alla strada (m. 2100).
Alterniamo alcuni tratti tra gli alberi ad altri allo scoperto.
Attorniati dai prati, percorriamo un'ampia semicurva verso sinistra (m. 2115).
Un rivolo passa sotto alla strada.

Arriviamo alle Baite di Altumeira. Ne troviamo una alla destra della strada ed un'altra poco sotto alla sinistra. I segnavia indicano
- diritto (segnavia 290): Rifugio Viola 1.10, Passo di Val Viola 1.35;
- a sinistra (segnavia 148): Alpe Dosdè 0.30, Rifugio Federico Valgoi 0.40, Passo - Capanna Dosdè 2.50;
- a sinistra: Sentiero Glaciologico Giuseppe Nangeroni, Italo Belloti, al ghiacciaio del Dosdè est.
Potremmo anche proseguire diritto con la strada sterrata sulla quale passano le navette che conducono al Rifugio Viola. Preferiamo evitare la polvere e, come indicato dal segnavia 148, prendiamo la stradina che scende alla sinistra (m. 2125). La sterrata la ritroveremo più avanti dopo che si sarà divisa: a sinistra Val Dosdè e diritto Val Viola.

Presso una curva verso sinistra un torrente passa sotto alla stradina (m. 2120).
Dopo un tratto quasi in piano, superiamo una semicurva verso destra e continuiamo in leggera discesa.

La stradina si riduce a sentiero. Di tanto in tanto troviamo un bollo bianco-rosso.
Camminiamo tra ginepri e mirtilli con un tratto in leggera salita, uno quasi in piano ed uno in leggera discesa (m. 2115).
Proseguiamo con un lungo tratto in leggera salita (m. 2120).
Continuiamo quasi in piano (m. 2130).
Presso un tratto in leggera discesa un ruscelletto attraversa il sentiero.
Proseguiamo con poca pendenza. Un altro ruscelletto attraversa il sentiero.

Lasciamo a destra un masso con i bolli (m. 2140). Alla sinistra vediamo in lontananza l'Alpe Dosdè e il Rifugio Federico, quest'ultimo seminascosto dagli alberi.
Guadiamo un ruscello (m. 2150).
Superiamo due ruscelli che infangano il sentiero.
Attraversiamo altri due ruscelli camminando su delle pietre che affiorano dall'acqua.

Quasi in piano percorriamo due semicurve destra-sinistra e troviamo dei segnavia che indicano
- dietro (segnavia 148): Baite Altumeira 0.15, Parcheggio Altumeira 0.25, Passo di Vallaccia 2.10;
- davanti (segnavia 292): Alpe Dosdè 0.15, Rifugio Federico Valgoi 0.25, Passo - Capanna Dosdè 2.40;
- dietro (segnavia 295): Baita Caricc 0.35, Arnoga 1.35, Passo di Verva 2.50.
Un altro ruscello infanga il sentiero.
Seguiamo una traccia tra l'erba.

Alla sinistra c'è una pozza. Andiamo a destra in leggera salita e raggiungiamo la strada sterrata e dei segnavia che indicano
- dietro (segnavia 148): Baite Altumeira 0.15, Parcheggio Altumeira 0.25, Passo di Vallaccia 2.10;
- dietro (segnavia 295): Baita Caricc 0.40, Arnoga 1.40, Passo di Verva 1.40;
- con la sterrata verso sinistra (segnavia 148): Alpe Dosdè 0.15, Rifugio Federico Valgoi 0.25, Passo - Capanna Dosdè 2.40;
- con un sentiero verso sinistra, poco sopra alla strada (segnavia 295/290): Rifugio Viola 0.50, Passo di Val Viola 1.25.
Seguiamo la sterrata verso sinistra, in leggera discesa.

Un ruscello passa sotto alla strada e si immette nella pozza.
Superiamo una semicurva verso sinistra e continuiamo in lievissima discesa (m. 2160).
Presso un tratto quasi in piano, un ruscelletto attraversa la sterrata dentro una canalina di legno.
Percorriamo una curva verso destra molto ampia e proseguiamo in leggera discesa.
Subito dopo, presso un ampio tornante sinistrorso, un ruscelletto passa sotto alla sterrata (m. 2155).

Alla destra vediamo alcune pietre infilate di taglio al margine della strada.
Subito percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 2150).
Continuiamo dapprima quasi in piano e poco dopo in leggera discesa, attorniati da larici, cespugli e massi.
Superiamo due semicurve destra-sinistra e continuiamo quasi in piano.
Proseguiamo in leggera discesa. Alla sinistra vediamo l'Alpe Dosdè e il Rifugio Federico; in basso scorre il torrente.
Percorriamo un breve tratto in discesa.

Quasi in piano attraversiamo un ponte di legno con un cancelletto da aprire e richiudere dopo il passaggio per non far uscire gli animali al pascolo (m. 2140).
Continuiamo con una curva verso sinistra in lievissima discesa mentre un torrente passa sotto alla strada.
Percorriamo una curva verso destra.

Un cartello avvitato su di un masso, indica quale era la posizione del fronte del ghiacciaio 12.000 anni fa.
Superiamo due coppie di semicurve destra-sinistra.

Lasciamo a sinistra il retro della Baita Dosdè e arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano: Alpe Dosdè (m. 2129);
- a sinistra (segnavia 208): Rifugio Federico al Dosdé 0.10, Alpe Verva 2.40, Alpe Boron 5.40;
- dietro verso sinistra (segnavia 291/293): Baita Caricci 0.30, Baita Orsa 0.45, Arnoga 1.50;
- dietro (segnavia 290): Baite Altumeira 0.30, Arnoga 1.50;
- a destra (segnavia 291/1): Rifugio Viola 1.10, Passo di Val Viola 1.45;
- diritto (segnavia 292/208): Bivacco Caldarini 1.00, Passo - Capanna Dosdè 2.40, Eita a ore 8.
Qui dovremmo proseguire diritto ma preferiamo allungare di una diecina di minuti il percorso e passare anche dal Rifugio Federico. Pertanto percorriamo un tornante sinistrorso aggirando la baita e lasciando a destra una lunga stalla (m. 2135).

Poco dopo troviamo un'altra stalla alla sinistra e vediamo delle mucche al pascolo.
Percorriamo un breve tratto in discesa e continuiamo quasi in piano attorniati dai prati (m. 2130).
Superiamo un altro tratto in discesa.
Quasi in piano percorriamo una curva verso destra.
Dopo un tornante sinistrorso proseguiamo in discesa.
In leggera discesa superiamo tre semicurve: dx-sx-dx.

Quasi in piano attraversiamo il Torrente Viola Bormina su di un ponte in ferro e legno (m. 2120).
Dopo un breve tratto in salita, percorriamo una curva verso destra quasi in piano.
Superiamo due semicurve destra-sinistra. Davanti vediamo il Rifugio Federico.

Proseguiamo in salita e, presso una curva verso destra, troviamo dei segnavia che indicano
- seguendo la sterrata (segnavia 291): Rifugio Federico al Dosdé;
- dietro: Alpe Dosdé 0.05, Rifugio Viola 1.15, Passo di Val Viola 1.50;
- con un sentiero alla sinistra (segnavia 291/293): Baita Caricci 0.30, Baite Orsa 0.50, Arnoga 2.00.
Continuiamo diritto, quasi in piano (m. 2130).

Pochi passi prima di arrivare al Rifugio Federico troviamo altri segnavia che indicano: Rifugio Federico al Dosdé 2134 m;
- dietro (segnavia 291/293): Baita Caricci 0.30, Baite Orsa 0.50, Arnoga 2.00;
- dietro (segnavia 291/1): Alpe Dosdé 0.10, Rifugio Viola 1.20, Passo di Val Viola 2.00;
- davanti (segnavia 292/208): Bivacco Caldarini 1.10, Passo - Capanna Dosdè 2.50, Eita 6.10;
- a sinistra (segnavia 208): Lago di Selva 1.20, Alpe Verva 2.30, Alpe Boron 5.30.

Passiamo davanti al Rifugio Federico e subito dopo troviamo altri segnavia che indicano
- a sinistra: Sentiero Glaciologico;
- diritto: Val Dosdè. Biv. Caldarini, Capanna Dosdè.
Continuiamo diritto, in leggera discesa, con un sentiero tra i prati.
Scavalchiamo un rivolo.
Quasi in piano attraversiamo un altro rivolo su di una passerella con tre assi e giriamo a sinistra.
Pieghiamo a destra e camminando su di una stradina inerbita ci dirigiamo verso un ponte in ferro e legno sul Torrente Viola Bormina. Dopo una curva verso destra lo attraversiamo (m. 2130).
Proseguiamo diritto con un sentiero.

Attraversiamo un rivolo e continuiamo in salita verso sinistra come indicato dai segnavia 292/208: Bivacco Caldarini 1.10, Passo - Capanna Dosdé 2.50, Eita 6.10.
Proseguiamo con poca pendenza seguendo una traccia tra l'erba.

Ci immettiamo su di una sterrata inerbita, che proviene dall'Alpe Dosdè, e la seguiamo verso sinistra (m. 2150).
Passiamo tra alcuni massi.
Quasi in piano percorriamo una semicurva verso sinistra e proseguiamo con poca pendenza (m. 2155).
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Quasi in piano percorriamo una semicurva verso destra (m. 2165).
Continuiamo in leggera salita. Due rivoli attraversano il sentiero (m. 2170).

Proseguiamo in salita. Alla destra troviamo un masso di forma quasi triangolare (m. 2180).
Davanti, in alto, vediamo il Bivacco Caldarini, riconoscibile dal colore rosso. In basso alla sinistra ci sono delle mucche al pascolo (m. 2190).
Continuiamo tra erba, arbusti e qualche alberello.

Un tubo di ferro, per un tratto affiora dalla sterrata (m. 2205).
Dopo una semicurva verso sinistra proseguiamo con pochissima pendenza.
Alla sinistra vediamo un salto del torrente. Giriamo a destra (m. 2220).
Subito dopo, presso un tornante sinistrorso, attraversiamo un ruscello.

Quasi in piano attraversiamo il Torrente Viola Bormina su di un ponte di legno, senza le sponde, sul quale vediamo la scritta "BIV" in rosso (m. 2225).
In salita percorriamo una curva verso destra. In basso alla destra vediamo il torrente.
Attorno ci sono massi e rododendri.
Percorriamo una curva verso sinistra (m. 2260).
Continuiamo con un tornante destrorso molto ampio (m. 2265).
Proseguiamo con poca pendenza (m. 2275).
Seguiamo una traccia inerbita tra erba e cespugli di ginepro.
Continuiamo in salita. Alla destra vediamo il Corno Dosdè (m. 2285).

Arriviamo ad un bivio dove i segnavia indicano
- davanti (segnavia 292): Passo - Capanna Dosdé 2.00, Laghi dei Tres 3.20, Eita 4.45;
- a sinistra (segnavia 294): Bivacco Caldarini 0.30, Passo - Capanna Dosdé 2.30, Eita 5.30;
- dietro (segnavia 292): Rifugio Federico Valgoi 0.30, Alpe Dosdé 0.35, Rifugio Viola 1.30.
Continuiamo diritto (m. 2310).

Con poca pendenza superiamo due semicurve sinistra-destra.
Percorriamo un tratto quasi in piano, uno in leggera salita ed un'altro quasi in piano.
In leggera salita superiamo una semicurva verso destra (m. 2315).
Continuiamo quasi in piano tra prati e qualche pietra.
Proseguiamo con poca pendenza (m. 2320).
Superiamo una semicurva verso destra quasi in piano ed una verso sinistra in leggera salita (m. 2330).

Alla destra vediamo il torrente fare dei salti.
Un rivolo attraversa e bagna la sterrata (m. 2335).
Poco dopo, un altro rivolo sgorga da una sorgente accanto a un masso (m. 2340)
Riprendiamo a salire. Alla destra c'è un masso con i bolli (m. 2345).

La strada gira a destra e i segnavia indicano
- diritto: Bivacco Caldarini 0.40;
- a destra (segnavia 292/208): Passo - Capanna Dosdé 1.40, Laghi di Tres 3.20, Eita 5.00;
- dietro (segnavia 292/208): Alpe Dosdé 0.45, Rifugio Federico al Dosdé 1.00, Rifugio Viola 2.00.
Seguiamo la strada e attraversiamo il torrente su di un ponte (m. 2360).

Dopo il ponte la sterrata si riduce a sentiero. Subito percorriamo una curva verso sinistra passando accanto alla Baita del Pastore: un baitello in legno e lamiera, senza l'uscio, che contiene solo un tavolato di legno e una coperta.
Da questo punto, la vista in fondo alla Val Cantone è chiusa dal gruppo del Saoseo, a destra si impone il maestoso Corno Dosdè, mentre il Bivacco Caldarini, in cima ad un dosso a sinistra, è scomparso alla vista.

Lasciamo a destra un masso piatto.
Per due volte percorriamo pochi passi in discesa e proseguiamo in leggera salita.
Continuiamo dapprima quasi in piano e poco dopo in leggera salita (m. 2370).
Dopo una breve discesa, guadiamo un affluente del torrente e proseguiamo con un breve tratto in salita.
Quasi in piano superiamo tre rivoli che attraversano il sentiero.
Dopo alcuni passi in salita continuiamo dapprima in leggera discesa e poco dopo quasi in piano.
Percorriamo due semicurve destra-sinistra.
Una dopo l'altra superiamo due cunette.
Quasi in piano percorriamo una semicurva verso sinistra (m. 2380).
Proseguiamo in salita.

Lasciamo a sinistra un masso (m. 2380).
Continuiamo con poca pendenza su sentiero inerbito.
Alla sinistra troviamo un piccolo dosso e, subito dopo, un masso sopra il quale sono state impilate delle pietre per formare un ometto (m. 2385).

Continuiamo quasi in piano. Alla sinistra, vicino al torrente, vediamo un grande masso.
Lasciamo a sinistra un altro piccolo dosso.
Percorriamo un tratto in lievissima discesa seguito da un altro in lievissima salita.
Alla sinistra ci sono alcuni grandi massi.
Con poca pendenza superiamo una semicurva verso sinistra.

Poco dopo, accanto ad un masso, troviamo dei segnavia che indicano
- dietro (segnavia 292/208): Alpe Dosdé 1.00, Rifugio Federico Valgoi 1.20, Rifugio Viola 2.00;
- a sinistra (segnavia 292/208): Passo - Capanna Dosdé 1.20, Laghi di Tres 3.00, Eita 4.40.
Giriamo a sinistra ad angolo retto e attraversiamo il prato in direzione del Torrente Viola Bormina (m. 2395).

Raggiunto il torrente lo attraversiamo su di una passerella con due assi di legno.
Sull'altra sponda, pieghiamo a destra e, poco dopo, iniziamo a salire il versante di sinistra, tra erba e pietre.
Procediamo verso un masso triangolare con i bolli e con pietre sovrapposte a formare un ometto (m. 2410).
Dietro al masso ci immettiamo su un sentiero che arriva dal torrente.
Proseguiamo con pochi passi: quasi in piano, in leggera salita e quasi in piano.
Continuiamo in salita.
Percorriamo una curva verso sinistra (m. 2435).
Dopo una semicurva verso destra continuiamo con poca pendenza e scavalchiamo un rivolo.
Proseguiamo in salita. Prima e dopo un tornante sinistrorso, un ruscello bagna il sentiero (m. 2445).
Continuiamo in modo abbastanza ripido. Attraversiamo un rivolo.

Presso un tornente destrorso, con poca pendenza, aggiriamo due massi e riprendiamo a salire (m. 2460).
La pendenza aumenta e, poco dopo, diventa ripida (m. 2470).
Alla destra, più in basso, vediamo un masso (m. 2480).
Vari ruscelletti attraversano e bagnano il sentiero. In leggera salita percorriamo una curva verso destra (m. 2485).
Proseguiamo in salita (m- 2490).
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 2505).
Percorriamo un tratto con poca pendenza (m. 2510).
Superiamo una semicurva verso destra e riprendiamo a salire.

Con una semicurva verso sinistra aggiriamo un grande masso (m. 2525).
Dopo alcuni passi quasi in piano e in leggera discesa, riprendiamo a salire.
Proseguiamo con un breve tratto quasi in piano seguito da uno in leggera salita (m. 2535).
Continuiamo in salita tre erba e pietre, con un po' di neve alla sinistra (m. 2545).

Seguendo un bollo rosso rotondo, guadiamo il torrente verso destra, giriamo a sinistra e ritroviamo il sentiero.
Percorriamo un tratto in leggera salita ed uno in leggera discesa. Ora troviamo bolli rossi rotondi e qualcuno bianco-rosso (m. 2550).
Continuiamo quasi in piano.
Dopo un tratto in salita, proseguiamo con poca pendenza tra le pietre. Dapprima le attraversiamo su sentiero; poco dopo ci camminiamo sopra mentre sotto scorre un ruscello.

Riprendiamo il sentiero in salita, e costeggiamo il torrente alla destra (m. 2555).
Quasi in piano percorriamo un tornante destrorso attorniati dall'erba (m. 2560).
Dopo alcuni passi in discesa e in salita, percorriamo una curva verso sinistra e proseguiamo in salita.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2580).
Dopo pochi passi in leggera salita, saliamo in modo abbastanza ripido.
In lievissima salita arriviamo ad un tornante destrorso (m. 2595).

Con poca pendenza percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio (m. 2605).
Superiamo un tratto in salita.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2610) e una curva verso sinistra.
Continuiamo in modo abbastanza ripido.
Vediamo un gruppetto di cariofillate delle pietraie (Geum reptans L.) già prive dei fiori gialli.

Quasi in piano percorriamo una curva verso destra e proseguiamo con una stradina su pietre ben sistemate (m. 2625).
Dopo un tornante sinistrorso continuiamo in modo abbastanza ripido sempre attorniati da una grande pietraia.
La pendenza diminuisce un poco (m. 2655).
Superiamo una semicurva verso destra e continuiamo ripidamente (m. 2660).

La stradina si restringe a causa di una frana e percorriamo pochi passi, su stretto sentiero, sul lato a valle (m. 2680).
Subito dopo riprendiamo la stradina che attraversa la pietraia in salita.
Proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 2685).
La pendenza diminuisce (2705).
In leggera salita superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2715).
Quasi in piano passiamo accanto ad una pietra triangolare, con i bolli.

Raggiungiamo un nevaio che copre la stradina. Seguiamo i bolli che invitano ad aggirarlo alla sinistra in salita tra massi  e rocce montonate.
Terminati i massi, giriamo a destra tra le pietre, in direzione di un bollo bianco-rosso (m. 2725).
Raggiunto questo bollo, proseguiamo verso sinistra. Subito troviamo un ometto tra le pietre e poco dopo anche una traccia che seguiamo.
Arriviamo ad una grande roccia con i bolli. In basso alla destra vediamo il nevaio (m. 2745).
Continuiamo in salita e giriamo a sinistra tra piccole pietre, come indicato da un bollo bianco-rosso (m. 2750).
Saliamo verso destra dove vediamo dei bolli su di una roccia.
Proseguiamo con poca pendenza su rocce montonate verso un bollo bianco-rosso che vediamo davanti e lo raggiungiamo (m. 2760).

Potremmo continuare diritto verso il prossimo bollo ma, piegando a destra, torniamo sulla stradina che sbuca dal nevaio e la seguiamo verso sinistra in salita (m. 2765).
Poco dopo la stradina finisce un'altra volta sotto alla neve e questa volta risaliamo il nevaio (m. 2770).
Scendendo un po' verso destra, usciamo dal nevaio e continuiamo tra le pietre in salita. Vediamo pochi fili d'erba e alcuni fiorellini che sembrano delle piccole margherite.

Poco dopo riprendiamo la stradina che procede in salita su pietrisco.
La pendenza diventa ripida (m. 2785).
Quasi in piano percorriamo una curva verso destra e riprendiamo a salire (m. 2800).
Proseguiamo con una curva verso sinistra.
Ignoriamo un bollo bianco-rosso che inviterebbe a proseguire diritto e continuiamo in modo più agevole con due semicurve destra-sinistra (m. 2810).
Percorriamo un breve tratto in leggera salita passando accanto ad una roccia (m. 2815).
Presso una semicurva verso destra aggiriamo un'altra roccia.

Raggiungiamo il retro del bivacco sul quale leggiamo: "Tutto ciò che è indimenticabile richiede tempo". Lo aggiriamo. Alla sinistra vediamo la croce di legno tra i massi.
Con vista panoramica sul sottostante Lago Negro e sulla Valle d'Avedo arriviamo alla porta del Bivacco Capanna Dosdè (m. 2824).

Tempo impiegato: ore 3.30 / Dislivello: m. 840 -76 / Lunghezza km. 10
Data escursione: agosto 2024

ESCURSIONI/ASCENSIONI PARTENDO DAL BIVACCO:
  • al Lago Negro (m. 2560) in ore 0.40
  • ai Laghi di Tres (m. 2186) in ore 1.45
  • a Eita (m. 1703) in ore 3.20
  • all'Alpe Dosdè (m. 2129) in ore 2.10
  • al Rifugio Federico al Dosdè (m. 2134) in ore 2.20
  • al Rifugio Viola (m. 2314) in ore 3.20
  • alla Cima Viola (m. 3374) in ore 2
  • alla Cima Saoseo (m. 3265)




Dati del Bivacco Capanna Dosdè

Altezza:
m. 2824
Gruppo:
Alta Valtellina
Ubicazione:
Passo Dosdè
Comune:
Valdidentro - SO
Carta Kompass:
96 B6
Coordinate Geo:
46°22'59.25"N
10°10'52.75"E
Gestore:
-
Telefono gestore:
-
Telefono bivacco:
-
Posti letto:
12
Apertura:
sempre
Pagina aggiornata
il: 23/08/2024
Il Bivacco Capanna Dosdè Panorama poco dopo il parcheggio P4 La Baita dell'Alpe Dosdè Lo stallone dell'Alpe Dosdè Il ponte dopo l'alpeggio Il Torrente Viola Bormina in vista del Rifugio Federico Il Rifugio Federico Valgoi I monti di fronte al Rifugio Federico: La Resa, Forcellina e Foscagno Ponte dopo il Rifugio Federico Un ponticello La Baita del Pastore Il Corno Dosdè Cime di Lago Spalmo e Cima Viola Dugural Una passerella Masso segnavia Gruppetto di cariofillata delle pietraie (Geum reptans L.) con i fiori gialli già caduti Tra le pietre alla sinistra del nevaio Sul nevaio Altro scorcio del nevaio La stradina che attraversa la pietraia La stradina che attraversa la pietraia La croce di legno tra le pietre accanto al bivacco Il Lago Negro visto dal bivacco Interno del bivacco

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