Il Bivacco Caldarini č situato in Val Cantone di Dosdč, su di un pianoro ai piedi della cresta Nord della Cima Settentrionale di Lago Spalmo.
Dalla sua facciata la vista spazia sulla sottostante vallata e sul Rifugio Federico che appare come un puntino in lontananza. Sull'altro lato della valle il
maestoso Corno Dosdč (m. 3233) si impone allo sguardo. Dietro invece scorre la bastionata Cima di Lago Spalmo (m. 3291)-Sasso di Conca (m. 3150) il
cui versante settentrionale, ghiacciato, incombe su tutta la zona.
Il bivacco č una costruzione in lamiera di colore rosso ed č di proprietŕ del CAI di Desio (MI) tel. 0362 628916-620589.
Dispone di 9 posti letto con materassi e coperte, un tavolo, due panche, tre sgabelli e poche stoviglie.
Con la statale 301 che sale al passo del Foscagno, arriviamo ad Arnoga, dove al km 15.6 presso un tornante verso destra, troviamo la deviazione segnalata per la Val Viola.
A sinistra del tornante ci sono due stradine. Prendiamo quella in piano piů a destra.
Nei mesi estivi, poco piů avanti, dobbiamo pagare un pedaggio di 3 euro per poter proseguire in auto fino al parcheggio che precede le Baite di Altumeira.
Generalmente lo spazio č inferiore alle richieste e pertanto č opportuno arrivare qui nelle prime ore del mattino se vogliamo evitare di fare l'intero tragitto
a piedi.
Troviamo alcuni bivi e ci comportiamo come segue:
- al km. 1.6 andiamo a destra.
- al km. 3.2 andiamo a sinistra ignorando la deviazione per la Vallaccia.
- al km. 4.0 andiamo a destra
- al km. 4.2 arriviamo allo slargo dove parcheggiamo.
Da qui in avanti il traffico č vietato agli autoveicoli (m. 2060).
Vari segnavia indicano: le Baite di Altumeira 700 metri piů avanti, il Rifugio Viola a un'ora di cammino, la Val Dosdč, il Bivacco Caldarini, la
Capanna Dosdč,
la Val D'Avedo, la Val Grosina e il Rifugio Federico in Dosdč. Un cartello informa se quest'ultimo č chiuso o aperto.
Ci avviamo sull'ampia sterrata in leggera salita.
Troviamo subito un crocefisso sulla destra e una stradina che scende a sinistra (cartello di divieto di accesso).
Poco piů avanti lo sguardo si apre sulla vallata, sul fondo della quale scorre il Bormina, e sui monti circostanti.
Arrivati alle Baite di Altumeira (m. 2116) troviamo un sentiero che scende a sinistra dapprima verso un posto di ristoro e successivamente fino al torrente,
mentre a destra il sentiero 109 sale verso la Malga Funeira (m. 2241) a ore 0.30, il Colle delle Mine (m. 2801) a ore 3, Livigno a ore 6.15. A destra viene
segnalato anche il Lago di Forbesana. Proseguiamo diritto.
Superiamo il torrente generato da una piccola cascata con un ponticello. A destra ci sono una madonnina e una fontana con l'acqua che esce da una canalina di
legno.
Successivamente troviamo due rivoli che passano sotto la strada.
Piů avanti (m. 2170) troviamo la sterrata che scende a sinistra verso le baite dell'Alpe Dosdč.
I segnavia indicano a sinistra (sentiero 292): Alpe Dosdč a ore 0.20, Rifugio Federico a ore 0.25, Passo Dosdč a ore 3; diritto: Rifugio
Viola. Su una pietra
una scritta in rosso indica a sinistra il Bivacco Caldarini.
Andiamo a sinistra in leggera discesa. Un cartello segnala il divieto di transito agli automezzi non autorizzati trattandosi di una strada agro silvo pastorale.
Alcuni rivoli attraversano la strada passandoci sotto oppure scorrendo in canaline di legno interrate.
Sulla sinistra c'č una pozza d'acqua nella quale si specchiano i monti circostanti (m. 2155).
Camminiamo dapprima tra i prati e poi tra radi larici. Presso una curva a destra su un masso leggiamo una indicazione per il Bivacco Caldarini.
Percorriamo un tratto in piano e un altro in leggera discesa.
Con un ponte di legno superiamo un torrente che scende da destra (m. 2135).
Troviamo poi alcuni rivoli che passano sotto la strada e, guadato un altro piccolo corso d'acqua, arriviamo all'Alpe Dosdč (m. 2129).
Qui tra le poche baite troviamo un bivio. I segnavia indicano diritto (sentiero 292/208): Bivacco Caldarini a ore 1, Passo e Capanna Dosdč a ore 2.40,
Eita a
ore 6; a sinistra (sentiero 208): Rifugio Federico a ore 0.10, Alpe Verva a ore 2.40, Alpe Boron a ore 5.40.
Andiamo diritto. Sull'angolo di una stalla il Bivacco Caldarini č indicato a ore 1.30.
Oltre l'alpeggio, continuiamo con una stradina in piano e poi in leggera discesa tra i prati.
Successivamente il percorso ritorna pianeggiante. Sulla destra troviamo una pietra con l'indicazione per il Bivacco Caldarini nella nostra direzione di marcia.
Alla sinistra invece, oltre il torrente, vediamo il Rifugio Federico.
Continuiamo in leggera salita tra prati e qualche pietra e ignoriamo una stradina che scende a sinistra (m. 2175).
Percorriamo un tratto in salita tra erba, rododendri e qualche pietra. Davanti, in alto, alla destra di un ghiacciaio, č giŕ visibile il Bivacco Caldarini.
In leggera salita superiamo un rivolo che attraversa il sentiero passando in un tubo di ferro.
Subito dopo giriamo a sinistra e, dopo alcuni metri di stradina bagnata, in piano raggiungiamo un ponticello di legno che consente di attraversare l'impetuoso
torrente Viola Bormina (m. 2225).
All'inizio del ponte un bollo rosso e bianco e la scritta BIV invitano a continuare con la stradina. E' possibile perň prendere un sentiero che, senza
attraversare il torrente, continua diritto. I due percorsi torneranno ad unirsi piů avanti con un altro ponticello nei pressi della Baita del Pastore.
- Stradina
Oltre il ponte, continuiamo con la stradina, giriamo a destra e riprendiamo a salire.
Ci allontaniamo un poco dal torrente andando verso sinistra poi pieghiamo a destra e proseguiamo in parallelo al corso d'acqua.
In leggera salita superiamo un pianoro erboso poi, quasi in piano, giriamo a destra e iniziamo ad addentrarci nella Val Cantone di Dosdč.
Continuiamo in leggera salita. Un rivolo bagna il percorso. Alla destra vediamo il torrente compiere dei salti.
Piů avanti raggiungiamo il ponticello oltre il quale la stradina termina davanti alla Baita del Pastore.
- Sentiero
Senza attraversare il ponte, prediamo il sentiero in leggera salita che prosegue diritto a fianco del torrente.
Sulla sinistra troviamo una palina senza segnavia, infilata tra alcune pietre.
Riprendiamo a salire e passiamo alla destra di un piccolo dosso.
Proseguiamo tra erba, rododendri e qualche pietra. Troviamo una pietra con un segnavia e una freccia arancione.
Percorriamo un tratto quasi in piano avvicinandoci al torrente. Un rivolo attraversa il sentiero.
Ci troviamo ora nel piccolo avallamento dove scorre il torrente. Poi lo spazio si allarga. Dopo pochi passi in salita proseguiamo con minore pendenza.
Continuando tra l'erba raggiungiamo la stradina nel punto in cui termina, tra il ponticello e la Baita del Pastore.
La Baita del Pastore (m. 2368) č un cadente baitello in legno e lamiera che contiene solo un tavolato di legno.
Da questo punto, la vista in fondo alla Val Cantone č chiusa dal gruppo del Saoseo, a destra si impone il maestoso Corno Dosdč, mentre il Bivacco Caldarini, in
cima ad un dosso a sinistra, č scomparso alla vista.
Fin qui i percorsi per il Bivacco Caldarini e il Bivacco Capanna Dosdč sono stati identici. Ora perň devono per forza dividersi.
Per andare al Bivacco Caldarini bisogna continuare alla sinistra del torrente mentre per la Capanna Dosdč alla destra.
Andiamo dunque a sinistra quasi in piano tra l'erba. Su una pietra vediamo la scritta BIV CAL e una freccia che indica di proseguire costeggiando il torrente.
Seguendo i bolli rossi e bianchi e pallide tracce di sentiero, raggiungiamo una colata di pietre (m. 2380).
Continuiamo diritto camminando tra le pietre e seguendo i segnavia, in leggera salita.
Poi giriamo a sinistra e iniziamo a salire ripidamente.
Ritroviamo il sentiero alla sinistra della zona franata. Due frecce rosse indicano le due direzioni (m. 2410).
Percorriamo un tratto con un po' d'erba oltre alle pietre. Il sentiero č sempre ripido.
Poi saliamo a zig-zag e raggiungiamo una zona scivolosa con sabbia e sfasciumi (m. 2465). Al ritorno, in discesa, in questo punto occorrerŕ procedere con
cautela.
Poco piů avanti troviamo tre frecce rosse che, una dopo l'altra, indicano verso sinistra una migliore alternativa al vecchio percorso.
Ritroviamo poi il sentiero con il quale compiamo un traverso a sinistra, a mezza costa e con poca pendenza (m. 2480).
Continuiamo poi quasi in piano tra le pietre.
Dopo pochi passi in salita verso destra, giriamo a sinistra e torniamo a vedere il bivacco davanti a noi.
Proseguiamo quasi in piano tra pietre ed erba e successivamente quasi solo tra l'erba.
Infine, dopo pochi passi in leggera discesa e altrettanti in salita, con un ultimo tratto in piano raggiungiamo il bivacco.
Tempo impiegato: ore 1.50 - Dislivello: m. +482 -41
Data escursione: agosto 2009
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