Il Bivacco Pian della Mora è situato presso l'omonima località sulle pendici settentrionali del Monte Bogleglio (Prov. di Pavia).
Il bivacco è una costruzione in legno.
All'interno ci sono una stufa e tre tavoloni di legno con relative panche, alcune sedie e poche stoviglie. Una scala conduce ad un soppalco totalmente privo di arredamento dove una diecina di persone
potrebbero dormire portandosi il sacco a pelo. All'esterno c'è un barbecue con alcune griglie. Mancano acqua e luce elettrica.
Sulla facciata del bivacco c'è una veranda dove troviamo un altro tavolo ed una targa sulla quale leggiamo: "Alla memoria di Carlo Azzaretti (1925-1994) Vice Presidente della Comunità
Montana dell'Oltrepò Pavese dal 1985 al 1990. Questa targa la Comunità Montana dell'Oltrepò Pavese depose per ricordare il suo infaticabile impegno a sostegno della gente della montagna pavese.
14 settembre 2002".
Su di un cartellone della "Via del Sale" leggiamo: "Qui si trova il Rifugio di Pian della Mora; rustico in legno, attrezzato con tavolini e panche di legno, ideale per soste temporanee.
In prossimità del rifugio vi è una distesa di prati verdi circondata da abeti. In certi periodi dell'anno è possibile incontrare la volpe, il capriolo, lo scoiattolo e gli insediamenti della formica rufa.
Venendo da Milano, lasciamo l'autostrada A7 a Castelnuovo Scrivia (km. 54.2).
Dopo il casello giriamo a destra e prendiamo la SP 93. Ad un semaforo andiamo a sinistra.
Giriamo poi a sinistra per immetterci sulla SP 95. Alla prima rotonda proseguiamo diritto, alla seconda andiamo a sinistra, alla terza con una statua nel mezzo continuiamo diritto, come pure
alla successiva dove c'è il Brico.
Prendiamo la SP 99 e passiamo per Viguzzolo e Castellar Guidobono dove la strada diventa la SP 100 con la quale proseguiamo mentre i cartelli stradali man mano ci segnalano: Volpeglino, Monleale,
Montemarzino, Barca, Giarella, Momperone, Pradaglia, Brignano Frascata, Madonnina e San Sebastiano Curone dove al km. 17.2 giriamo a sinistra per Val Curone. La SP 100 continua passando per:
Sant'Antonio, Principessa, Gremiasco (dove attraversiamo il ponte sul Torrente Curone), Colombassi e Fabbrica Curone.
Al km. 25.5 giriamo a sinistra sulla SP 91. Superiamo Castellaro, scendiamo a Cignolo e lasciamo a sinistra le indicazioni per Varzi. La strada prosegue in salita. Prendiamo a destra la SP 90
all'inizio della quale i cartelli indicano Cegni a km. 3 e il Passo del Giovà.
Arrivati a Cegni, seguendo la provinciale, attraversiamo il borgo e lasciamo la macchina nel grande cortile retrostante "La Bottega del Mobile Rustico F.lli Zanocco" (m. 810), in quanto
davanti all'ingresso della stessa lo spazio è già interamente occupato da altre autovetture.
Pochi metri più avanti alla destra troviamo il cartello intitolato: "Due passi nel bosco" che parla del nostro itinerario. Questo cartello è situato all'inizio di una strada sterrata
con divieto di transito ai veicoli (m. 820).
Ci incamminiamo in salita. Alla destra inizialmente vediamo la sottostante vallata e, in lontananza, il M. Penice riconoscibile dalle antenne sulla cima. Alla sinistra c'è il bosco che, lungo il
cammino, alternerà faggi, pini neri, carpini e noccioli.
Proseguiamo nel bosco con delle serpentine appena accennate.
Vediamo un bollo bianco-rosso dipinto su di una pietra nel mezzo della sterrata (m. 860).
Dopo una curva a sinistra continuiamo con poca pendenza.
Su di una pietra alla sinistra vediamo una freccia bianca ed una rossa (m. 875).
Percorriamo un'ampia curva verso sinistra e proseguiamo con delle semicurve appena accennate.
Continuiamo in salita (m. 890).
Superiamo una curva verso sinistra.
Su di un cartello leggiamo: "Azienda faunistico venatoria Cegni Pavia 7, caccia riservata". Alla sinistra c'è il profondo solco scavato da un torrente che scende ripidamente e passa sotto
alla sterrata; lo troviamo asciutto. Su di una pietra vediamo la sigla "K1" in rosso e due frecce, una bianca ed una rossa (m. 910).
Vediamo un piccolo bollo rosso dipinto su di una pietra nel mezzo della sterrata (m. 915).
Presso una semicurva verso sinistra troviamo un altro cartello riguardante la caccia, identico al precedente (m. 920).
Con pochissima pendenza arriviamo ad un bivio (m. 925). I segnavia indicano con un ampio tornante verso sinistra: Rif. Pian della Mora a ore 1.30; dietro: Cegni a ore 0.25; con una sterrata che scende
a destra: Cappellina del Santuario Bocco, Casanova Staffora, Varzi. Continuiamo verso sinistra.
Percorriamo un tornante destrorso ignorando una traccia che prosegue diritto (m. 930).
Di tanto in tanto, troviamo una cunetta, di traverso alla strada, per lo scolo dell'acqua.
Presso un tornante sinistrorso molto ampio, dalla destra si immette un'altra sterrata (m. 955). I segnavia indicano seguendo il tornante: Pian della Mora; dietro: Cegni a ore 0.25.
Percorriamo una curva a sinistra seguita da un tornante destrorso (m. 970).
Continuiamo quasi in piano e presso una curva a sinistra ignoriamo un sentiero che sale a destra (m. 985).
Con poca pendenza percorriamo due curve verso destra, la prima delle quali è molto ampia (m. 995).
Ora la pendenza è impercettibile.
Superiamo un'ampia semicurva verso sinistra (m. 1005).
Presso un tornante destrorso, una traccia si immette salendo dalla sinistra (m. 1010).
Dopo un tratto in salita torniamo a camminare con pochissima pendenza (m. 1025).
Ad una biforcazione proseguiamo verso sinistra prendendo la sterrata in migliori condizioni (m. 1030).
Poco dopo riprendiamo a salire.
Presso una curva a destra la sterrata si sdoppia ma subito si ricompone (m. 1045).
Continuiamo con una curva verso sinistra.
La sterrata prosegue piegando leggermente a sinistra mentre un'altra stradina continua diritto verso il Bivacco Pian della Ciappa. Seguiamo quest'ultima in modo da poter visitare anche
questo bivacco (m. 1050).
Tra le due sterrate c'è un laghetto. Davanti vediamo il Bivacco Pian della Ciappa. Alla destra c'è un prato. Alla sinistra c'è un ponticello di legno con l'accesso bloccato da tronchi per impedirne il
transito.
Seguendo la stradina giriamo a destra e raggiungiamo un grande prato. Alla sinistra, recintato da una staccionata, c'è il bivacco. (m. 1080).
Passiamo davanti al bivacco e al baitello della legnaia e proseguiamo diritto con un sentiero per circa cinquanta metri.
Lasciamo a destra una tettoia sotto alla quale ci sono un tronco scavato nel quale cade l'acqua che arriva da una tubo ed un piccolo tavolo di pietra.
Dietro alla tettoia scorre un ruscello che passa intubato sotto alla sterrata sulla quale rientriamo e proseguiamo verso destra in leggera salita.
Alla sinistra della strada c'è un casello dell'acquedotto recintato nel quale passa l'acqua del ruscello.
Quasi in piano percorriamo un tornante sinistrorso ignorando una sterrata che si stacca alla destra (m. 1090).
Continuiamo in leggera salita.
Ci immettiamo su di un'altra sterrata (m. 1100). I segnavia indicano verso sinistra: Pian della Mora a ore 1; a destra nulla; dietro: Cegni a ore 0.50.
Subito dopo un ruscello attraversa e bagna la sterrata.
Proseguiamo in salita. Ora il bosco è più rado.
Ad un bivio continuiamo diritto come indicato da una freccia gialla, ignorando l'altro percorso alla destra segnalato da un bollo bianco-rosso su di un albero (m. 1120). Saliamo in modo abbastanza
ripido.
Dopo una semicurva verso destra percorriamo un tratto con poca pendenza e riprendiamo a salire (m. 1130).
Incrociamo un'altra sterrata e proseguiamo diritto (m. 1145).
Subito pieghiamo a sinistra.
Poco dopo percorriamo una curva a destra.
Saliamo in modo abbastanza ripido. Sul tronco di un pino vediamo una freccia gialla (m. 1160).
Percorriamo una semicurva verso sinistra incassata nel terreno circostante (m. 1185).
Alla sinistra, per pochi metri, si affianca un'altra sterrata che in questo punto compie un tornante sinistrorso.
Proseguiamo in salita.
Pochi passi prima di raggiungere l'incrocio con un'altra sterrata, vediamo una freccia gialla dipinta su di una pietra che invita a girare a destra. Alla destra ci sono anche due bolli gialli dipinti
sul tronco degli alberi. Andiamo pertanto a destra, in leggera salita (m. 1210).
Percorriamo due semicurve, la prima verso sinistra e l'altra verso destra (m. 1220).
Continuiamo in salita.
Un rivolo passa sotto alla sterrata (m. 1240).
Poco dopo, ad una biforcazione teniamo la destra.
Percorriamo due semicurve destra-sinistra.
Superiamo un'altra semicurva verso sinistra (m. 1265).
Continuiamo con poca pendenza tra radi alberi.
Percorriamo un tornante destrorso molto ampio al termine del quale vediamo una freccia gialla e un bollo sul tronco di un albero.
Dopo un tratto in leggera salita ed uno in leggera discesa proseguiamo quasi in piano. Alla sinistra ci sono un abbeveratoio composto da tre vasche e, poco più in basso, un laghetto. Su di un
albero vediamo un bollo bianco-rosso (m. 1280).
Continuiamo in salita. La parte destra della sterrata è bagnata da un rivolo.
Percorriamo una curva a destra.
La pendenza aumenta (m. 1290).
Alla destra troviamo una vasca in cemento nella quale, tramite un tubo arancione, entra l'acqua che poi bagna la sterrata. Una freccia gialla ricurva preannuncia una curva a destra (m. 1295).
Poco dopo infatti raggiungiamo un incrocio dove i segnavia indicano a destra: Pian della Mora a ore 0.15. Proseguiamo dunque verso destra (m. 1300).
In leggera salita percorriamo una curva a sinistra (m. 1305).
In basso alla destra, tra gli alberi, vediamo ancora il sottostante laghetto.
Continuiamo quasi in piano. Su di un albero c'è un bollo bianco-rosso (m. 1310).
Dopo un tratto in salita proseguiamo con poca pendenza. Su di una pietra vediamo una freccia gialla (m. 1320).
Vediamo un bollo bianco-rosso all'inizio di una curva verso sinistra ed un altro alla fine della stessa (m. 1325).
Continuiamo quasi in piano.
Alla sinistra sale un prato. Un sentiero arriva dalla destra.
In leggera salita percorriamo una curva a sinistra.
Di tanto in tanto vediamo un bollo bianco-rosso.
Alla destra troviamo un caratteristico cumulo conico, nido dalla formica rufa (m. 1345).
Poco dopo ce ne sono altri due, l'uno accanto all'altro. In alto a sinistra, tra gli alberi, vediamo il Bivacco Pian della Mora.
Alla destra ci accompagna una staccionata con paletti di legno e due cavi di filo spinato.
Possiamo prendere una stradina che sale al bivacco o possiamo continuare aggirandolo. In questo secondo caso, poco dopo, arriviamo ad un bivio dove ci immettiamo sulla Via del Sale. Giriamo a sinistra e
raggiungiamo la recinzione all'interno della quale è situato il bivacco.
Tempo impiegato: ore 1.40 - Dislivello: m. 550
Data escursione: aprile 2018
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