Il Bivacco Pian del Lago è situato nei pressi dell'omonimo lago, nel tratto del Sentiero Italia che collega Malghera ad Eita.
Il bivacco è una baita in legno che dispone di quattro letti con materassi e coperte, un tavolo, due panche, una stufa, un fornello con bombola, un
lavandino, un armadietto con stoviglie e fontana all'esterno.
Nel periodo estivo solitamente è utilizzato dai pastori.
Lasciamo la statale 38 a Grosio al km. 76,4. Dopo l'uscita passiamo sotto un ponte e continuiamo diritto per trecento metri. Giriamo poi a destra (Via
Milano) percorrendo la provinciale 27 con la quale raggiungiamo il paese.
Nel centro di Grosio troviamo sulla sinistra le indicazioni per Ravoledo e Fusino e prendiamo questa strada che sale con panoramici tornanti. Giunti
ad un bivio andiamo a sinistra (Via Cima Piazzi).
Superiamo la frazione di San Giacomo e arriviamo a Fusino dove la valle si divide: a sinistra si prosegue verso Malghera e a destra verso Eita.
Andiamo a sinistra.
Paghiamo il pedaggio, infilando tre euro nell'apposita macchinetta, e ritiriamo lo scontrino da collocare sul cruscotto.
Scendiamo sotto la diga che chiude il lago, poi iniziamo a salire tra prati e gruppi di case.
In località Dòsa, dopo km. 3.9 da Fusino, troviamo sulla destra un piccolo slargo e una fontana (m. 1400). Un cartello segnala la stradina in cemento
che sale a Fopp e a Biancadin.
Più avanti troviamo invece sulla sinistra il sentiero 249 per l'Alpe di Piana e l'incrocio con il Sentiero Italia (a ore 1.30).
Man mano che ci addentriamo nella vallata, superiamo vari nuclei di case intervallati da prati e boschi di abeti.
Giunti in Località Sacco (m. 1617) lasciamo a sinistra la stradina che conduce a Guinzana. Qui l'asfalto termina. Continuiamo con una buona sterrata
addentrandoci in un bosco.
Raggiungiamo poi le baite di Campo Pedruna (m. 1703).
Lasciato a sinistra il percorso che porta al Passo di Pedruna, superiamo un ponte, e continuiamo in salita. La strada torna ad essere asfaltata.
Saliamo con alcuni tornanti ammirando sulla destra la bella cascata che precede le baite della Pirla (m. 1850).
Siamo già in vista della conca soleggiata dove sorge l'abitato di Malghera.
Superato un ponticello, lasciamo a sinistra il sentiero per il Grasso di Pedruna, l'Alpe Piana e il lontano Rifugio Schiazzera.
Infine, con un ultimo tratto su fondo sterrato, raggiungiamo Malghera dove possiamo parcheggiare in uno slargo tra la bianca chiesa della Madonna
della Misericordia (o del Muschio) e le case tra le quali c'è il Rifugio Malghera (m. 1964).
Vari segnavia indicano
- diritto con il sentiero 201 S.I.: Casera di Sacco (m. 2008) a ore 0.10, Passo di Vermolera (m. 2732) a ore 2.45, Eita (m. 1703) a ore 5.30;
- diritto con il sentiero 255: Bivacco Strambini (m. 2534) a ore 2, Lago Scapellaccio (m. 2579) a ore 2.20, Passo di Sacco (m. 2730) a ore 2.40;
- diritto con il sentiero 260: Bivacco Pian del Lago (m. 2325) a ore 1.20, Lavazè a ore 2.30, Biancadino (m. 2258) a ore 3.15;
- a sinistra con il sentiero 201 S.I.: Grasso di Pedruna (m. 1917) a ore 0.45, Alpe Piana (m. 1883) a ore 2.45, Rifugio Schiazzera (m. 2080) a ore 8;
- a sinistra con il sentiero 253: Lago di Malghera (m. 2316) a ore 1, Bivacco Malghera a ore 1, Passo Malghera (m. 2542) a ore 1.45.
- a sinistra con il sentiero 258: Fusino (m. 1200) a ore 2.40
Ci incamminiamo quasi in piano verso la chiesa, percorriamo una curva a destra e la troviamo sulla sinistra (m. 1970).
Dopo la chiesa giriamo a sinistra e proseguiamo con la sterrata in leggera salita. Alla destra, più in basso, scorre il Torrente Roasco Occidentale.
Superiamo la prima di una serie di canaline in ferro per lo scolo dell'acqua collocate di traverso alla strada.
Presso una curva a sinistra troviamo un cancello di ferro da aprire e richiudere dopo il passaggio. In una nicchia vediamo una statuetta raffigurante
S. Antonio. Un cartello indica il divieto di transito agli automezzi.
Ora la stradina è rinforzata da un muretto che scende alla destra (m. 1985).
Alla sinistra invece ci accompagna un altro muretto con pietre a secco.
Quasi in piano raggiungiamo la Casera di Sacco, un lungo edificio che troviamo alla sinistra (m. 2008). Sulla destra scende una stradina. I segnavia
indicano
- diritto con il sentiero 255: Bivacco Duilio Strambini a ore 1.50, Lago Scapellaccio a ore 2.10, Passo di Sacco a ore 2.30;
- a destra con il sentiero 201 S.I.: Passo di Vermolera a ore 2.35, Laghi di Tres a ore 4, Eita a ore 5.20;
- a destra con il sentiero 260: Bivacco Pian del Lago a ore 1.10, Lavazé a ore 2.20, Biancadino a ore 3.15;
- dietro con il sentiero 201: Malghera a ore 0.10.
Andiamo a destra in discesa, poi con minore pendenza percorriamo un tornante destrorso all'esterno del quale scende un affluente del Roasco.
Subito dopo alla sinistra troviamo un grande masso.
Percorriamo una curva a sinistra e vediamo su di una pietra il segnavia S.I.
Attraversiamo il torrente su di un ponte con il fondo in cemento e le sponde di legno (m. 1990).
Dopo il ponte giriamo a sinistra.
Riprendiamo a salire. Vediamo un bollo bianco rosso su di una pietra.
Alterniamo due tratti quasi in piano ad altrettanti con poca pendenza. Vediamo dei cavalli al pascolo (m. 2010).
Un rivolo attraversa la stradina passandole sotto.
Uno dopo l'altro, alla destra, troviamo tre mucchi di pietre mentre camminiamo, dapprima quasi in piano e poi in leggera salita, tra prati e cespugli
di rododendro (m. 2020).
Un rivolo passa in un tubo sotto alla stradina.
Percorriamo un tratto con il fondo lastricato e con una canalina per lo scolo alla destra (m. 2040).
Poi la stradina torna ad essere sterrata. Un ruscelletto le passa sotto scorrendo dentro ad un tubo. Davanti vediamo il tetto di una baita.
Altri rivoli attraversano scorrendo in tubi di ferro che affiorano dal terreno.
Lasciamo a destra una pietra che, da lontano, pareva aveva le sembianze di un animale.
Guadiamo un ruscello attorniati da mucche al pascolo.
Poco prima di arrivare alla baita/stalla Mandre Vecchie, la stradina gira a destra (m. 2063).
Continuiamo in salita. Su di una pietra vediamo un bollo bianco rosso.
Percorriamo una curva a destra seguita da tre tornanti sx-dx-sx (m. 2090).
Proseguiamo con delle serpentine appena accennate e ci fermiamo un attimo per osservare un'aquila che volteggia nel cielo.
La pendenza aumenta fino ad un tornante destrorso, poi diminuisce un poco (m. 2105).
Vediamo in basso alla destra la Casera Sacco e sul'altro lato della valle il sentiero che si dirige verso il Bivacco Strambini.
Dopo due curve sinistra-destra vicine tra loro, quasi in piano guadiamo un torrente (m. 2125).
Con poca pendenza superiamo una curva a sinistra e vediamo un bollo bianco rosso su di un masso.
Riprendiamo a salire e percorriamo un ampio tornante sinistrorso passando accanto ad un paletto di legno.
Continuiamo in leggera salita. Davanti vediamo una baita.
Lasciamo alla destra un rudere con un bollo bianco rosso su di una pietra (m. 2150).
Arriviamo alla baita che è in pessime condizioni (m. 2165). Qui troviamo anche un bivio. Su di una palina alcuni segnavia indicano davanti con il
sentiero 201 S.I.: Bivacco Pian del Lago a ore 0.40, Passo di Vermulera a ore 2, Eita a ore 4.45; a destra con il sentiero 260: Lavazè a ore 1.40,
Biancadino a ore 2.30; dietro con il sentiero 201 S.I.: Casera di Sacco a ore 0.30, Malghera a ore 0.40.
Continuiamo in salita.
Presso una curva a sinistra guadiamo un torrente (m. 2170).
Nel prato alla sinistra vediamo alcuni mucchi di pietre.
Dopo un tratto abbastanza ripido proseguiamo con poca pendenza (m. 2205).
Percorriamo una curva a destra e riprendiamo a salire.
Troviamo un bollo bianco rosso e poi tre ometti vicini tra loro che segnalano un sentiero che si stacca alla sinistra. Lasciamo pertanto la stradina sterrata e
prendiamo il sentiero (m. 2230).
La pendenza diventa abbastanza ripida poi, dopo una curva a destra, diminuisce un poco (m. 2245).
Percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 2260-70) e continuiamo con poca pendenza.
Presso una curva a destra troviamo un ometto e vediamo su di una pietra il segnavia a bandierina che indica il Sentiero Italia (m. 2290).
Proseguiamo quasi in piano seguendo tracce tra l'erba. Davanti cominciamo a vedere il bivacco.
Il sentiero ora è più evidente.
Percorriamo pochi passi in leggera discesa e torniamo a camminare quasi in piano. Alla sinistra, più in basso, scorre un torrente.
Dopo pochi passi in discesa lo guadiamo (m. 2300).
Riprendiamo a salire. Percorriamo una curva a sinistra.
Presso la successiva curva a destra troviamo una palina con alcuni segnavia che indicano: Pian del Lago 2320 m.; davanti con il S.I.: Passo di Vermolera a
ore 1.30, Laghi di Tres a ore 2.50, Eita a ore 4.10; dietro: Casera di Sacco a ore 0.45, Malghera a ore 0.55.
Continuiamo in leggera salita e poco dopo raggiungiamo dapprima il bivacco e poi il lago.
Tempo impiegato: ore 1.20 - Dislivello: m. 381 -20
Data escursione: agosto 2015
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