Il Rifugio Baita Fontaneto è situato nella Valle di Campolaro a pochi chilometri dal Passo di Croce Domini.
E' stato ottenuto dalla ristrutturazione di una preesistente malga, effettuata a cura della Sezione CAI di Palazzolo sull’Oglio.
All'esterno c'è un giardino botanico che raccoglie varie specie vegetali alpine.
Il panorama oltre la valle è chiuso dal ripido versante sud del Monte Trabucco (m. 2228) mentre in lontananza verso est appaiono le cime della
Concarena e del Pizzo Badile.
Primo itinerario: da Campolaro (n. 785)
Questo è un percorso interamente esposto a nord e pertanto in ombra nel periodo invernale.
Lasciamo la statale 42 poco prima del km. 81 per prendere l'uscita per Esine-Bienno.
Allo stop andiamo a destra e alla successiva rotonda ancora a destra (SP8) seguendo le indicazioni per il Passo Crocedomini.
Arriviamo a Berzo Inferiore. Ad una rotonda prendiamo a destra Via Grigna (cartello Passo Crocedomini).
Alla successiva rotonda giriamo a sinistra (unica uscita).
Troviamo altre due rotonde e, in entrambi i casi, sempre seguendo le indicazioni per il Passo Crocedomini, andiamo a destra.
Alla rotonda successiva giriamo a sinistra in Via Marconi, che poco dopo diventa la provinciale 345.
Ignoriamo la provinciale 109 che si stacca alla destra.
Arriviamo a Bienno.
Ad un bivio lasciamo a sinistra la strada per Astrio e proseguiamo a destra verso il Passo Crocedomini.
Superiamo le poche case di Degna e l'omonimo torrente.
Presso un tornante sinistrorso incrociamo il sentiero numero 1 che sale a Bazena.
Poco prima di arrivare al km. 71 (i km. sono indicati a ritroso), prendiamo sulla destra la strada che conduce a Campolaro, Via Ponte di Fontanazzo,
all'inizio della quale un cartello segnala la Baita Fontaneto.
Attraversiamo il piccolo borgo di Campolaro, e lasciamo la macchina in uno slargo; ce ne sono alcuni sulla destra per esempio di fronte al civico 17 e
al civico 25 (m. 1440).
Ci incamminiamo in piano tra le poche abitazioni sempre seguendo la strada che più avanti diventa Via Nuova.
Dopo l'ultima casa proseguiamo ancora fino alla prima curva a sinistra, dove sulla destra troviamo la stradina che conduce al rifugio. Qui ci sono due
segnavia che indicano la Baita Fontaneto a 40 e a 45 minuti. C'è anche una piccola croce a ricordo di una persona deceduta.
Superiamo una stanga, che comunque troviamo alzata, ed entriamo nel bosco. Già sentiamo il rumore del torrente che scorre più in basso.
Dopo pochi passi in leggera discesa, continuiamo quasi in piano. Alla sinistra c'è il muro di pietre che fa da rinforzo alla soprastante strada.
Proseguiamo poi in discesa tra gli alberi e superiamo un tornante destrorso (m. 1420). Ora alla sinistra scorre il torrente.
Dopo un tratto in leggera discesa, continuiamo con maggiore pendenza e con un muretto alla destra.
Poco dopo invece, accompagnati da un basso muricciolo alla sinistra, raggiungiamo una casa e la aggiriamo con un tornante sinistrorso. Attorno vediamo
un'altalena e un tavolo in pietra con relative panche.
Subito dopo c'è uno slargo dove troviamo una grande vasca, e le opere di captazione dell'acqua del torrente. C'è anche una madonnina con bambino in
ceramica (m. 1390).
Con un ponte superiamo il torrente mentre dalla sinistra scende un altro corso d'acqua che, nel periodo invernale, forma una cascata di ghiaccio.
Proseguiamo quasi in piano sulla stradina innevata. Camminando nella fresca pineta riusciamo comunque a vedere verso destra il ripido pendio del Monte
Trabucco. Alla destra ci accompagnano i pali che reggono i cavi dell'energia elettrica.
Per un tratto troviamo delle protezioni sulla destra.
Più avanti uno dei pali è situato sulla sinistra della stradina che in questo punto è accompagnata da un basso muretto.
Presso un'ansa della montagna, pieghiamo a destra e superiamo un torrente.
Poco dopo incontriamo un rivolo; anch'esso scende dalla montagna alla sinistra e attraversa la stradina.
Troviamo un altro palo sulla sinistra. Un rivolo attraversa la stradina passandole sotto in un tubo arancio.
Percorriamo varie semicurve poi troviamo sulla sinistra un muro di contenimento realizzato con delle pietre.
Raggiungiamo un ponte di legno con le sponde di ferro e lo superiamo. In questo punto ci sono meno alberi.
Dopo pochi passi in leggera discesa rientriamo nel bosco dove alterniamo un breve tratto quasi in piano ad uno in leggera salita.
Continuiamo poi in piano con un muro alla sinistra.
Dopo una curva a sinistra usciamo dal bosco e attraversiamo un prato dove ci sono due case. Possiamo aggirarle verso destra o prendere un sentiero che
sale a raggiungerle e scende sull'altro lato.
Poco dopo la strada si biforca e andiamo verso sinistra in piano ignorando l'altra stradina che scende verso destra.
Ora i pali della corrente passano dapprima alla sinistra della stradina e poi tagliano nel bosco verso destra.
Attraversiamo un canale. Alla sinistra alcuni gradini in cemento portano verso una piccola presa d'acqua.
Ritroviamo poi i pali che rientrano dalla destra; ora ci accompagnano sul lato sinistro della stradina. Sul primo vediamo in rosso il numero 10 e una
freccia che indica la nostra direzione di marcia.
Raggiungiamo uno slargo e un bivio. Dalla sinistra scende la stradina descritta nel secondo itinerario. I segnavia indicano a sinistra: Malga
Travagnolo a ore 0.10, Casinetto di Valdaione a ore 1.30, Passo del Crestoso a ore 4.20; davanti: Baita Fontaneto a ore 0.10, Serla a ore 0.40,
Prestine a ore 1.50, Bienno a ore 1.40, Bacino di Fles a ore 0.30, Ponte della Singla a ore 2.40; dietro: Campolaro a ore 0.30. Proseguiamo diritto.
Subito dopo sulla sinistra, una grata chiude l'accesso ad un tunnel che entra nella montagna.
Alla sinistra c'è ancora il basso muretto di pietre. Su di un palo vediamo una freccia rossa.
Poi i pali tornano ad essere situati alla destra della stradina. Più avanti vediamo una freccia rossa ed un bollo giallo.
Già in vista del rifugio arriviamo ad un bivio dove i segnavia indicano dietro: Malga Travagnolo a ore 0.20, Casinetto di Valdaione a ore 1.40, Passo
del Crestoso a ore 4.30, Campolaro a ore 0.40; davanti: Bacino di Fles a ore 0.20, Bacino di Novali a ore 1, Ponte della Singla a ore 2.20, Bienno a
ore 1.30; a destra: Serla a ore 0.30, Salice a ore 0.50, Prestine a ore 1.40.
Andiamo a destra in discesa, con il fondo lastricato, accompagnati da una recinzione con pali di legno che reggono una rete a quadrotti e poco dopo
raggiungiamo il rifugio.
Tempo impiegato: ore 0.40 - Dislivello: m. -60
Data escursione: marzo 2012
Secondo itinerario: da Campolaro, Ponte di Fontanazzo (n. 790 + 790A)
Come precedentemente descritto arriviamo a Campolaro.
Attraversiamo il piccolo abitato, lasciamo a destra l'inizio del primo itinerario e proseguiamo in auto.
Presso un tornante destrorso attraversiamo un torrente su di un ponte. La strada diventa sterrata.
Poco dopo raggiungiamo il Ponte Fontanazzo dove lasciamo la macchina in uno slargo accanto ad una madonnina. Qui la strada si divide e i segnavia
indicano: Ponte di Fontanazzo 1460 m; a sinistra: Bazena (segnavia 1), Vaiuga a ore 0.10; a destra attraversando il ponte (segnavia 790): Malga Cogolo
a ore 0.20, Malga Travagnolo a ore 0.40, Baita Fontaneto, Crapa di Vaia a ore 3.10; dietro: Campolaro a ore 0.20, Ronzone a ore 1.10, Prestine.
Andiamo a destra con una sterrata, quasi in piano, e attraversando il ponte, su di un cartello leggiamo: "Ponte del Diavolo altezza mt. 25". Sotto, in
una gola, scorre un impetuoso torrente.
Un cartello informa che siamo nel Parco dell'Adamello. In basso a destra in un prato vediamo un'area di sosta attrezzata.
Entriamo nel bosco e cominciamo a salire. La strada ora è acciottolata nel mezzo e selciata ai lati. Di tanto in tanto troviamo una canalina per lo
scolo dell'acqua.
Torniamo poi a camminare quasi in piano su sterrato (m. 1490).
Un rivolo attraversa la strada su di una base in cemento.
Percorriamo una curva verso destra, con delle protezioni all'interno. Un torrente attraversa la strada passandole sotto in un tubo e, se l'acqua è
abbondante, anche sopra. Alla sinistra ci sono una grande vasca con un rubinetto e un cartello che ricorda che ci troviamo nel Parco dell'Adamello (m.
1495).
La strada continua in leggera salita con il fondo lastricato. Un rivolo la attraversa.
Subito dopo alla sinistra troviamo una piazzola per lo scambio (m. 1505).
Alla destra troviamo un'area adibita a parcheggio ed una bacheca con un cartellone che parla del bosco. La strada piega a sinistra e riprende a
salire.
Lasciamo a sinistra un sentiero che sale verso un'area attrezzata segnalata a 10 minuti.
Continuiamo quasi in piano su sterrato (m. 1535).
Un rivolo attraversa la strada in un canalino.
Riprendiamo a salire con il fondo lastricato percorrendo alcune serpentine.
Al termine del bosco, proseguiamo tra i prati. Alla destra c'è la Malga Cogolo alla quale si accede con una breve sterrata. Qui troviamo un bivio e
due bacheche con tettuccio, una per lato. Un cartellone parla della "pecceta monumentale di Cogolo". I segnavia indicano: Malga Cogolo
1543 m.; a sinistra: Area attrezzata pic-nic, Malga Prato-Vericla, Malga Lavena, Malga Prato a ore 0.30; diritto: Malga Travagnolo a ore 0.20, Casinone di
Arcina a ore 1.30, Crapa di Vaia a ore 2.50; dietro: Campolaro a ore 0.40, Ronzone a ore 1.30, Prestine a ore 1.50.
Subito dopo altri segnavia indicano la prosecuzione verso: Malga Travagnolo a ore 0.25, Località Arcina a ore 0.45, Località Corea a ore 0.40,
Località Valdaione a ore 1.30, Località Sesa a ore 1.00, Baita Fontaneto a ore 0.40. Un segnale stradale indica il divieto di transito agli
automezzi eccetto quelli autorizzati.
Proseguiamo in leggera discesa tra i prati.
Percorrendo una curva verso destra con il fondo lastricato, rientriamo nel bosco.
Dopo la curva la strada torna ad essere sterrata.
Ignoriamo un'altra stradina che si stacca alla sinistra (m. 1530).
Poi la strada, nuovamente lastricata, gira a sinistra. Dopo un tratto in discesa torna ad essere sterrata (m. 1520).
Percorriamo una curva a sinistra con il fondo lastricato.
Dopo la successiva curva a destra la strada ridiventa sterrata e scende con minore pendenza.
Ignoriamo un'altra stradina che si stacca alla destra (m. 1495).
Continuiamo quasi in piano (m. 1490). Su di un albero alla destra vediamo dei segni gialli e blu. Alla sinistra c'è una piazzola per lo scambio.
Proseguiamo in salita.
Alterniamo due tratti quasi in piano ad altrettanti in leggera discesa. In basso alla destra vediamo una baita (m. 1500).
Quasi in piano e con il fondo lastricato arriviamo ad un bivio. Alla destra nei prati vediamo una malga. I segnavia indicano: Malga Travagnolo 1495 m;
davanti: Malga Arcina a ore 0.50, Casinone di Arcina a ore 1.20, Crapa di Vaia a ore 2.30; a destra (790A): Baita Fontaneto a ore 0.20, Serla a ore
0.50, Prestine a ore 2; dietro: Malga Cogolo a ore 0.20, Campolaro a ore 1, Prestine a ore 2.10.
Continuiamo verso destra in discesa tra i prati. Il fondo è lastricato. Troviamo delle canaline di ferro per lo scolo dell'acqua, di traverso alla strada.
Superiamo due tornanti sinistra-destra.
Entriamo nel bosco. Percorriamo un tratto in leggera discesa su sterrato (m. 1460)
Proseguiamo in discesa con il fondo lastricato.
Percorriamo una curva a destra (m. 1450).
Dopo un'altra curva a destra superiamo un tornante sinistrorso (m. 1435).
Un ruscelletto attraversa la strada passandole sotto (m. 1400).
Al termine della discesa ci immettiamo sulla stradina sterrata già descritta nel precedente itinerario (m. 1390). I segnavia indicano a sinistra:
Baita Fontaneto a ore 0.10, Serla a ore 0.40, Prestine a ore 1.50, Bienno a ore 1.40, Bacino di Fles a ore 0.30, Ponte della Singla a ore 2.40; a
destra: Campolaro a ore 0.30; dietro: Malga Travagnolo a ore 0.10, Casinetto di Valdaione a ore 1.30, Passo del Crestoso a ore 4.20.
Andiamo pertanto a sinistra come precedentemente descritto fino al rifugio.
Tempo impiegato: ore 1 - Dislivello: m. +103 -183
Data escursione: luglio 2014
|