Il Rifugio Baita Cornetto è situato sull'assolato versante sud del'omonimo monte con bella vista sulla Conca della Presolana.
La costruzione della baita risale alla fine del 1800 quando era in uso ai pastori ed è stata restaurata all'inizio degli anni 90 dai volontari dell’
Associazione Antincendio Presolana. Un locale con tavoloni e panche rimane sempre aperto.
Saliamo da Clusone verso il Passo della Presolana (m. 1297), che mette in comunicazione la Valle Seriana con la Val di Scalve.
Giunti in Loc. Donico, 700 metri prima di arrivare al valico, troviamo sulla sinistra l'Hotel Spampatti di fronte al quale parcheggiamo la macchina (m. 1260).
Alla sinistra dell'albergo inizia Via Cassinelli, una stradina asfaltata interdetta ai veicoli motorizzati ad eccezione di quelli autorizzati. Vari
segnavia indicano con la Via del Latte: Malga Corzene a ore 0.40, Malga Cornetto a ore 1.10, Località Rusio a ore 3.15; e inoltre: Baita
Cassinelli,
Cappella Savina, Grotta Pagani, Vetta della Presolana. Un altro cartello indica telefono e date di apertura della Baita Cornetto.
Ci incamminiamo in leggera salita tra gli alberi, in parallelo alla provinciale.
Poco dopo la strada diventa sterrata. Alla sinistra c'è un cartellone che parla del Passo della Presolana e dintorni. Alla destra si stacca un'altra
stradina; una freccia rossa e una scritta su di un muro indicano a destra la B. Cassinelli. Andiamo diritto quasi in piano.
Alla sinistra oltre il guard-rail ci sono delle grandi case. Alla destra un cartello intitolato "Conoscere gli alberi" a cura del Consorzio Forestale
Presolana preannuncia che in seguito ne troveremo altri ognuno dei quali parlerà di un albero. Gli escursionisti meno frettolosi potranno così
conoscere meglio gli alberi della foresta (m. 1265).
Alla sinistra ci accompagna una rete metallica. Alla destra troviamo una cabina Enel in disuso.
Proseguiamo con lievi saliscendi e troviamo il cartello che parla del "ciliegio selvatico".
Più avanti, sulla destra c'è una panchina.
In seguito ne troviamo un'altra accanto al cartello che parla dell' "acero montano".
Continuiamo, praticamente in piano, tra prati e alberi con vista, alla sinistra, sulla pista di bob estivo di Donico.
Ignoriamo una sterrata sulla destra, all'inizio della quale c'è un segnale di divieto di transito ai veicoli, che conduce ad una proprietà privata.
Subito dopo, i segnavia indicano a destra un sentiero che porta alla Malga Cassinelli in ore 0.45. Alla sinistra invece ci sono una panchina, il
cartello che parla dell' "abete rosso" e l'inizio di un'altra stradina. Superiamo una stanga che troviamo aperta e proseguiamo tra i prati.
Lasciamo a sinistra l'ultimo di una fila di piloni che reggono un cavo.
In alto a destra, all'interno di una recinzione, vediamo una baita.
Passiamo accanto al cartello che parla del "salice" (m. 1275).
In basso a sinistra vediamo la piazzola per l'atterraggio dell'elicottero e una doppia grande vasca in cemento con funzione di abbeveratoio per gli
animali.
In leggerissima salita proseguiamo tra gli abeti. Alla sinistra troviamo un tavolone in legno con relative panche e alla destra quello che potrebbe
essere un casello dell'acquedotto.
Passiamo accanto al cartello che parla del "ginepro".
Subito dopo ignoriamo sulla destra una stradina chiusa da un cancello verde. Passiamo sotto i cavi dell'alta tensione (m. 1285).
Più avanti, lasciata a sinistra una stradina; presso un tornante destrorso ne troviamo un'altra, sempre a sinistra, chiusa da dei paletti di legno che
reggono una catena (m. 1290).
Vediamo un segnavia a bandierina con il n. 319.
Torniamo a camminare quasi in piano e passiamo accanto al cartello che parla del "maggiociondolo".
Arriviamo ad un bivio (m. 1295). Di fronte c'è una bacheca con una cartina della zona. Vari segnavia indicano a sinistra: Malga Corzene a ore 0.15,
Malga Cornetto a ore 0.45, Località Rusio a ore 2.50, Rifugio Olmo a ore 2, Baita Presolana a ore 1.30, Baita Campo a ore 2, Baita Pozzetto a ore
2.15; a destra: Malga Cassinelli a ore 0.40.
Dopo un tratto in leggera salita, continuiamo quasi in piano e troviamo il cartello che parla del "nocciolo".
Proseguiamo con poca pendenza e percorriamo un tornante destrorso al termine del quale ignoriamo una stradina inerbita che si stacca alla sinistra (m. 1310).
Al successivo tornante il fondo della stradina diventa in cemento.
Pochi passi più avanti, superato un altro tornante, la stradina torna ad essere sterrata.
Una scorciatoia sale a sinistra.
Superato un tornante sinistrorso (m. 1335), troviamo un cartello che parla del "larice".
Subito dopo la scorciatoia rientra dalla sinistra, poco prima di un tornante destrorso.
Presso il successivo tornante destrorso (m. 1355), alla sinistra si stacca la stradina che conduce alla Malga Corzenine mentre davanti una scorciatoia sale nei prati.
Superato un tornante sinistrorso, gli abeti terminano (m. 1375).
In alto a destra nei prati vediamo la Malga Corzene seguita da una pensana. Dalla sinistra rientra la scorciatoia.
Arriviamo ad un bivio (m. 1400). I segnavia indicano diritto con la Via del Latte: Malga Cornetto a ore 0.30, Malga Presolana a ore 1.25, Loc. Rusio a
ore 2.35; a destra: Malga Corzene a ore 0.05.
Proseguiamo diritto accompagnati sulla destra da una recinzione di paletti di legno che reggono tre cavi di filo spinato.
Terminata la recinzione, torniamo a camminare tra gli abeti, dapprima in leggera salita e poi con maggiore pendenza (m. 1450).
Continuiamo poi in leggera salita tra radi abeti alla sinistra e un bosco fitto alla destra.
Troviamo un sentiero che sale a destra (m. 1465). I segnavia indicano diritto: Malga Cornetto a ore 0.20, Malga Presolana a ore 1.05, Località Rusio a
ore 2.25; a destra: Malga Cassinelli a ore 0.40.
Proseguiamo quasi in piano tra prati e radi abeti. In basso a sinistra c'è una pozza.
Alla destra sale un sentiero (m. 1470). I segnavia indicano diritto: Malga Cornetto, Rusio; a destra: Rifugio Olmo, Colle Presolana, Malga Presolana,
Malga Campo, Malga Pozzetto.
Proseguiamo diritto in leggera salita con il fondo stradale in cemento e pietre fino ad una curva a sinistra dove la strada ridiventa sterrata.
Poi, quasi in piano, torniamo a camminare tra gli abeti e troviamo il cartello che parla del "faggio" (m. 1485).
In leggera discesa arriviamo ad una curva a sinistra dove superiamo un rivolo che attraversa la strada.
Poi, in leggera salita, passiamo accanto al cartello che parla del "pino mugo".
La strada prosegue con alcuni brevi saliscendi. Alla destra troviamo un piccolo monumento a ricordo di una persona deceduta.
Percorriamo un tratto quasi in piano seguito da un altro in salita con, alla sinistra, dei paletti di ferro che reggono due cavi.
Poi, con minore pendenza, percorriamo una curva a destra con bella vista panoramica sulla vallata (m. 1495).
Riprendiamo a salire e dopo una semicurva a sinistra, superiamo un tornante destrorso con il fondo in cemento e pietre e con una robusta protezione in
legno alla sinistra.
La strada torna ad essere sterrata e quasi pianeggiante (m. 1510).
Dopo una curva a sinistra, davanti cominciamo a vedere la croce e il rifugio seminascosto da alcuni alberi.
In basso a sinistra vediamo una vasca nel prato.
Infine, con pochissima pendenza, arriviamo al rifugio.
Tempo impiegato: ore 1.15 - Dislivello: m. 263
Data escursione: maggio 2012
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