Il Rifugio Cassinelli (dal mese di ottobre 2018 "Carlo Medici ai Cassinelli") è situato sul versante sud del Pizzo della Presolana.
Primo itinerario: dal Passo della Presolana
Località di partenza della nostra escursione è il Passo della Presolana che mette in comunicazione la Val Seriana con la Val di Scalve.
Lasciamo la macchina alla sinistra della strada (per chi arriva dalla Val Seriana), poco prima del passo (m. 1290).
Prendiamo una strada in salita, chiusa al traffico privato, all'inizio della quale i segnavia indicano con il percorso 315: Rifugio Cassinelli a ore
0.45, Rifugio Olmo a ore 3, Periplo della Presolana, Cappella Savina, Grotta dei Pagani, Vetta della Presolana. Viene anche indicato se il Rifugio
Cassinelli è chiuso o aperto.
Dopo un primo tratto ancora asfaltato la strada diviene sterrata. Alla destra, più in basso, un'altra stradina segue in parallelo e conduce verso due
case, la prima delle quali è in legno.
Superiamo due grate per lo scolo dell'acqua ed entriamo in una rada pineta (m. 1300).
Percorriamo un tornante sinistrorso e subito troviamo una catena che chiude l'accesso ai veicoli.
Proseguiamo in leggera salita.
Al successivo tornante destrorso (m. 1315) lasciamo la sterrata e continuiamo diritto con un largo sentiero come indicato da alcuni segnavia: Malga
Cassinelli a ore 0.45, Malga Cornetto (via del latte) a ore 1.30, Grotta del Pagani a ore 2.
Mentre attraversiamo un prato quasi in piano, troviamo un cartello che indica il "divieto di pascolo" ed un altro a cura della
Comunità Europea sul quale leggiamo: "Rinfoltimento artificiale al fine di favorire l'affermazione di un soprassuolo forestale che rispetti le
caratteristiche stazionali naturali e che svolga funzione protettiva e paesaggistica".
Ci addentriamo in una pineta (m. 1325).
Proseguiamo in salita e troviamo delle radici affioranti dal terreno.
Vediamo un bollo giallo ed un segmento rosso su di una pietra alla destra del sentiero (m. 1350).
Dopo un tratto con poca pendenza continuiamo in salita camminando sopra delle radici.
Troviamo quanto resta di un tronco cresciuto in mezzo al sentiero e tagliato raso terra (m. 1365).
Proseguiamo con maggiore pendenza su fondo roccioso.
Raggiungiamo un traliccio dell'alta tensione posto a cavallo del sentiero (m. 1385). In questo punto, ampi squarci nel bosco consentono una veduta
della sottostante vallata.
In salita rientriamo nel bosco.
Più avanti, ignoriamo un piccolo sentiero che si stacca alla destra segnalato da un bollo giallo su di un albero (m. 1425).
Alla sinistra troviamo una trincea risalente della seconda guerra mondiale (m. 1440).
Proseguiamo in leggera salita. Su di un albero vediamo un segnavia rosso-bianco-rosso.
In mezzo al sentiero ci sono molte radici (m. 1450).
Continuiamo quasi in piano. Il sentiero si divide solo per aggirare un faggio.
Percorriamo un breve tratto in salita camminando su roccette e radici.
Continuiamo con poca pendenza su sterrato (m. 1460).
Il sentiero si divide solo per aggirare un pino.
Proseguiamo quasi in piano. Alla sinistra c'è una roccetta. Saliamo un gradino (m. 1470).
Vediamo una freccia e la scritta Cassinelli su di una pietra.
Continuiamo con poca pendenza.
Alcune radici e roccette formano dei rudimentali gradini (m. 1480).
Gli alberi ora sono più radi. Proseguiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera salita. Davanti e verso destra vediamo la Presolana.
Attraversiamo un prato e poi entriamo in una pineta (m. 1495).
Percorriamo un tratto quasi in piano seguito da uno con poca pendenza e da un altro in salita.
Al termine della pineta troviamo un segnavia che indica dietro: Passo della Presolana a ore 0.45. Qui ci immettiamo in un largo spazio senza
alberi (m. 1525).
Giriamo a destra e saliamo lungo un crinale prativo verso un ben visibile masso davanti al quale una palina segnavia indica diritto con il sentiero
316: Monte Visolo a ore 1.30; a sinistra con il sentiero 315: Rifugio Cassinelli a ore 0.10, Cap. Savina a ore 1.30, Rifugio Olmo a ore 2.15; dietro:
Passo della Presolana a ore 0.45. Poco prima della palina il sentiero gira a sinistra (m. 1550).
Continuiamo in leggera salita tra i pini. Davanti vediamo il Rifugio Cassinelli.
Troviamo un recinto alla sinistra all'interno del quale c'è una grata.
Passiamo accanto ad un grande abbeveratoio in cemento che contiene quattro vasche in metallo.
Dalla sinistra arriva in salita una sterrata. Alla destra c'è il rifugio.
Tempo impiegato: ore 1 - Dislivello m. 278
Data escursione: dicembre 2015
Secondo itinerario: da Donico (Hotel Spampatti)
Saliamo da Clusone verso il Passo della Presolana e giunti in Loc. Donico, 700 metri prima di arrivare al valico, troviamo sulla sinistra
l'Hotel Spampatti di fronte al quale parcheggiamo la macchina (m. 1260).
Alla sinistra dell'albergo inizia Via Cassinelli, una stradina asfaltata interdetta ai veicoli motorizzati ad eccezione di quelli autorizzati. Vari
segnavia indicano con la "Via del Latte": Malga Corzene a ore 0.40, Malga Cornetto a ore 1.10, Località Rusio a ore 3.15; e inoltre: Baita Cassinelli,
Cappella Savina, Grotta Pagani, Vetta della Presolana. Un altro cartello indica telefono e date di apertura della Baita Cornetto.
Ci incamminiamo in leggera salita tra gli alberi, in parallelo alla provinciale.
Poco dopo la strada diventa sterrata. Alla sinistra c'è un cartellone che parla del Passo della Presolana e dintorni. Alla destra si stacca un'altra
stradina; una freccia rossa e una scritta su di un muro indicano a destra la B. Cassinelli.
Andiamo a destra passando accanto ad una cabina Enel, poi in salita tra gli alberi superiamo una stanga che troviamo aperta e arriviamo al termine
della strada (m. 1275).
Proseguiamo con un sentiero in un fresco bosco di conifere, seguendo bolli bianco-rossi e alternando tratti in piano ad altri con poca pendenza.
Poi riprendiamo a salire (m. 1295).
Più avanti lasciamo a destra una buca (m. 1325).
Usciamo dal bosco in un corridoio tra gli alberi dove passano i tralicci dell'alta tensione. Passiamo sotto i cavi e rientriamo nel bosco (m. 1340).
Saliamo in modo abbastanza ripido e, presso uno zig-zag destra-sinistra, troviamo un altro sentiero che si immette dalla sinistra (m. 1350).
Proseguiamo alternando tratti in leggera salita ad altri quasi in piano. Troviamo una piccola radura sulla sinistra (m. 1380).
Camminiamo sopra delle radici e poi troviamo uno slargo erboso alla sinistra, seguito da un altro più grande dove più in basso vediamo una casa
(m. 1400). Cominciamo a trovare come segnavia dei segmenti gialli.
Dopo un tratto in leggera salita tra alberi radi, attraversiamo un prato e rientriamo nel bosco (m. 1410).
Il sentiero si divide e subito torna ad unirsi.
In piano attraversiamo un'altra radura, con bella vista sulla vallata.
Lasciamo a destra un masso con un bollo bianco-rosso e rientriamo nel bosco.
Alterniamo alcuni tratti quasi in piano ad altri con poca pendenza poi riprendiamo a salire.
Dopo una curva a destra troviamo un piccolo sentiero che si immette dalla destra (m. 1435).
Superiamo un altro slargo erboso; in basso a sinistra possiamo vedere, oltre la provinciale, la pista di bob estivo (m. 1445).
Ci immettiamo in un altro sentiero. In questo punto su di una pietra ci sono le tre frecce rosse che indicano le possibili direzioni (m. 1455).
Andiamo a sinistra in modo abbastanza ripido.
Ora gli alberi distano almeno un metro dai lati del sentiero.
Superiamo un'altra piccola radura (m. 1480) e poi sbuchiamo in un grande prato. Il sentiero prosegue verso sinistra al limitar del bosco.
Poi ci immettiamo su di un sentiero più ampio e andiamo a sinistra in leggera salita tra gli abeti (m. 1505).
Come segnavia vediamo un cerchietto giallo su di una pietra (m. 1520).
Poi usciamo allo scoperto e troviamo un bivio (m. 1530). Tutti e due i sentieri portano al rifugio. L'unico segnavia indica il Passo della Presolana
nella direzione dalla quale proveniamo a ore 0.45.
Proseguiamo con una delle due varianti come già descritto nell'ultima parte del primo itinerario.
Tempo impiegato: ore 0.50 - Dislivello: m. 308
Data escursione: maggio 2012
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