Le Case di Bles sono situate in un bosco di larici sul versante meridionale del Corno di Bles (o Cima Bles m. 2750) con bella vista panoramica sul
gruppo dell'Adamello.
Il complesso è formato da due baite circondate da una staccionata. La prima baita è la Capanna Sociale del CAI di Manerbio ed è riservata ai soci. La
seconda baita invece, in posizione leggermente sopraelevata, è un bivacco aperto a tutti.
Il bivacco dispone di: dodici letti con materassi e cuscini, una cassapanca contenente alcune coperte, due tavoli, due panche, una stufa economica con
legna da ardere e un fornello (ma non abbiamo visto la bombola).
Risalendo la statale 42 della Val Camonica o scendendo con la statale 39 dall'Aprica, raggiungiamo Edolo e poi continuiamo verso il Gavia.
Giunti al km. 132.7, prendiamo a sinistra la provinciale 80 con la quale arriviamo a Vione.
Poi, seguendo le indicazioni, andiamo ancora a sinistra e saliamo alla frazione di Canè.
Alla chiesa di San Gregorio, giriamo a sinistra e lasciamo la macchina nei parcheggi attorno al cimitero (m. 1480).
In piano, ci avviamo verso la chiesa e troviamo alcuni segnavia che indicano con il sentiero 84: Salina a ore 0.30, Roccolo a ore 1.30, Tor di Pagà a ore 2.15.
Alla sinistra della chiesa, passando sotto ad un arco, prendiamo Via Trieste all'inizio della quale un cartello indica il divieto di accesso ai veicoli.
Subito la lasciamo per imboccare alla sinistra un ripido viottolo pavimentato con listelli di porfido. Alle pareti delle case circostanti sono stati
fissati dei corrimano.
Saliamo tra case e orti. Giunti alla fine, un cartello semicoperto parrebbe indicare che il nome del viottolo sia Viale dei 40. Qui ci immettiamo su
di una stradetta con il fondo di sampietrini. Non essendoci indicazioni decidiamo di andare a sinistra, in lievissima salita.
Ignorata a destra Via Pergola, prendiamo la stradina successiva all'inizio della quale troviamo un idrante per i pompieri (m. 1515). Sul muro vediamo
il segnavia 84 a bandierina. La pavimentazione è in cemento e pietre al centro e a listelli rettangolari ai due lati.
Più avanti troviamo un'altra mulattiera che si immette salendo dalla destra.
Al termine delle case dell'abitato, la stradina diventa una mulattiera. Alla sinistra c'è un muro di pietre (m. 1525).
Continuiamo in modo abbastanza ripido. Alla destra il bordo della mulattiera è ben rinforzato.
Poi la pendenza diminuisce un poco. Alla destra vediamo una grande casa (m. 1550).
Con il fondo in cemento e pietre, raggiungiamo un trivio dove troviamo una cappella contenente un affresco raffigurante una madonna con bambino.
All'esterno, sulle due pareti laterali, altri affreschi raffigurano San Francesco e S. Chiara. Sul retro invece sono stati riprodotti alcuni versetti
di un salmo. Alla destra della mulattiera troviamo invece un altare con una croce e delle panche in pietra. Un'altra mulattiera proviene dall'opposta direzione (m. 1560).
Proseguiamo in salita verso sinistra passando accanto ad un segnale stradale che indica il divieto di transito ai veicoli. Dietro alla cappella c'è un
casello dell'acquedotto.
Dopo un tratto incassato tra i prati arriviamo ad un bivio (m. 1570). Scritto in bianco sul muro ci sono delle indicazioni: a sinistra si prosegue
verso Saline e Case di Bles; a destra verso Cortebona. Andiamo a sinistra.
Camminiamo tra due muretti di pietre con bella vista alla sinistra sul gruppo dell'Adamello.
Troviamo una canalina in metallo per lo scolo dell'acqua di traverso al percorso.
Il muretto alla sinistra termina e per un po' alla destra ci accompagna un muro (m. 1585).
Terminato anche il muro, proseguiamo tra larici e pini (m. 1595).
Lasciamo un rudere a destra e, poco dopo, un mucchio di pietre dall'altro lato.
La mulattiera si biforca (m. 1620). Continuiamo praticamente diritto con il percorso più largo.
Ora, in alcuni punti, la mulattiera è coperta da cemento (m. 1630).
Troviamo un bollo bianco e rosso. In alto a destra cominciamo a vedere la case di Saline.
La mulattiera compie un tornante destrorso mentre una stradina con il fondo in cemento prosegue diritto (m. 1660).
Giriamo a destra e raggiungiamo le case di Saline (m. 1665). Alcuni cartelli indicano a sinistra: Stambec, Cremia; dietro: Canè. Proseguiamo tra le
case e vediamo i segnavia 3 e 84.
Arriviamo alla fontana, l'acqua della quale cade in un tronco di legno scavato, a sua volta incassato in una vasca di pietre. Qui troviamo anche un
bivio e i segnavia indicano diritto le Case di Bles e a destra il percorso n. 3. Su di una casa alla sinistra leggiamo: "Le vere meraviglie non
costano una lira. Camminare rende lieti. Sotterrate i pensieri ... e i barattoli vuoti. L'aria pura e il silenzio che mancano in città qui si trovano.
Bisogna mantenerli."
Proseguiamo diritto, tra larici e prati, con un muretto di pietre alla sinistra.
Alterniamo alcuni brevi tratti con maggiore o minore pendenza.
Ora il bosco e composto solo da larici.
Proseguiamo con pochissima pendenza. In basso alla sinistra vediamo un grosso masso (m. 1710).
Dopo una semicurva a destra torniamo a salire.
Con un breve tratto incassato nel terreno circostante arriviamo ad una curva a destra oltre la quale continuiamo in leggera salita (m. 1730).
Un rivoletto attraversa il percorso scorrendo in una canalina di legno.
Poco dopo arriviamo alla "Fontana Güciola" raggiungibile con pochi passi verso destra. L'acqua cade in una vasca di ferro e poi origina il piccolo
rivolo. Accanto alla sorgente c'è anche una panchina (m. 1745).
Dopo esserci dissetati riprendiamo il cammino e subito troviamo una biforcazione. Un cartello su di un albero indica a destra le Case di Bles. Andiamo
dunque a destra in salita ignorando l'altro percorso in leggera discesa.
Proseguiamo tra alberi di conifere. Il sentiero è incassato e alla sinistra c'è un muretto coperto dal muschio (m. 1775).
Superate due canaline di metallo per lo scolo dell'acqua, la pendenza aumenta (m. 1795).
La mulattiera, ormai ridotta a stradina sterrata, si biforca (m. 1805). Un cartello con la punta rivolta a destra indica le Case di Bles.
Troviamo una radura alla sinistra. Poi, in leggera salita, con una curva a sinistra, ne attraversiamo un'altra (m. 1825).
Torniamo a salire e rientriamo nel bosco (m. 1840).
Superato un tornante sinistrorso, la pendenza diventa abbastanza ripida.
Troviamo altre canaline di metallo. La pendenza diminuisce un poco (m. 1860).
Alterniamo alcuni tratti di normale salita ad altri abbastanza ripidi.
Su di un cartello appeso ad un albero alla sinistra leggiamo: "1900 Case di Bles".
Troviamo altre canaline per lo scolo dell'acqua. Percorriamo un tratto in salita seguito da un altro abbastanza ripido (m. 1925).
Proseguiamo dapprima con poca pendenza e poi in salita con la stradina incassata nel terreno circostante (m. 1940).
Percorriamo un tratto in leggera salita e proseguiamo in salita con una curva a destra incassata nel terreno (m. 1950).
Dopo un tratto con poca pendenza continuiamo quasi in piano con due semicurve destra-sinistra (m. 1965).
Proseguiamo in salita. Poi, con minore pendenza, giriamo a destra (m. 1975).
Percorriamo una semicurva a destra e una curva a sinistra. Proseguiamo con un tratto quasi in piano seguito da un altro in leggera salita (m. 1985).
Per un attimo davanti tra gli alberi vediamo la croce bianca sulla cima del Corno di Bles.
Percorrendo un tratto allo scoperto, in basso alla sinistra vediamo un fontanino l'acqua del quale cade in un tronco scavato. Alla destra c'è uno slargo (m. 1990).
Rientriamo nel bosco e vediamo il segnavia 66 su di una pietra. Riprendiamo a salire.
Aggiriamo una bassa pietra piatta situata nel mezzo del sentiero (m. 2005).
Saliamo ripidamente fino ad arrivare in una radura (m. 2025).
Continuiamo quasi in piano ignorando un piccolo sentiero inerbito che scende a sinistra.
Ora il bosco è più fitto. Percorriamo una curva a sinistra e dopo un tratto con poca pendenza proseguiamo in salita.
Raggiungiamo un'altra radura e un bivio (m. 2040). Un cartello appeso ad un albero indica Bles a destra. Pertanto ignoriamo la stradina inerbita alla
sinistra e andiamo a destra rientrando nel bosco.
Continuiamo con un tratto incassato tra terreno e mucchietti di pietre.
Percorriamo un'altra curva a sinistra in una radura (m. 2060). Davanti vediamo la croce in cima al Corno di Bles e inoltre il tetto di una baita e la
bandiera che preannunciano l'arrivo alla Case di Bles. Proseguiamo in leggera salita.
Raggiungiamo una fontana, l'acqua della quale cade in una vasca di legno. Accanto c'è una bacheca con tettuccio. Alcuni segnavia indicano dietro con
il sentiero 66: Premia e Vione. Alla sinistra, all'interno di una staccionata di legno, ci sono le "Case di Bles". La prima baita, più grande, è riservata ai soci. Poco più in alto, raggiungibile salendo alcuni gradini c'è la seconda baita, sempre
aperta, adibita a bivacco (m. 2080).
Tempo impiegato: ore 1.45 - Dislivello: m. 600
Data escursione: agosto 2014
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