Il Rifugio Occhi all'Aviolo è situato nei pressi dell'omonimo laghetto e della sua splendida conca, ai piedi della parete nord del
Baitone (m. 3300) e del versante est del Monte Aviolo (m. 2881).
Dal settembre 2003 il rifugio è stato intitolato alla memoria di Alessandro Occhi, tragicamente scomparso l'anno prima a
causa di una slavina su una cascata di ghiaccio in Val Grande. Sandro fu uno dei promotori per la realizzazione sia del Rifugio Aviolo che del
Bivacco Festa.
Con la statale 42 della Val Camonica arriviamo fino a Vezza d'Oglio. Dal centro del paese, esattamente al km. 128 della statale,
prendiamo sulla destra Via Stella, una stradina che scende fino al ponte sull' Oglio. Oltrepassato il fiume risaliamo l'altro versante inoltrandoci nella Val Paghera.
Superato il Rifugio Alla Cascata (m. 1453), continuiamo fino al parcheggio antistante l'ex funivia dell'Enel ove parcheggiamo (m. 1500).
Il sentiero n. 21 parte accanto ad una bacheca e ad una stanga gialla che chiude l'accesso alla funivia.
Un segnavia indica il Rifugio Occhi e il bivio con il sentiero n. 1 a ore 1.30, il Passo Galinera a ore 2.45 e la Malga Stain a ore 4.45.
Saliamo alcuni gradini e ci inoltriamo in una pineta.
Troviamo subito un bivio e andiamo a destra come indicato da un cartello su un albero.
Al successivo bivio, lasciamo l'ampio sentiero, e saliamo ripidamente a sinistra come indica un segnavia (cerchio rosso con il n. 21).
Alterniamo poi alcuni tratti in piano e delle brevi salite, tenendoci alla sinistra del torrente che si sente ma non si vede.
Iniziamo poi a salire in modo abbastanza ripido. Il bosco di conifere è terminato, ora siamo attorniati da cespugli di castagni e altri alberelli.
Raggiunta una parete di roccia, il sentiero piega a destra e continua ripidamente. Di tanto in tanto troviamo dei gradini che agevolano il cammino.
Percorriamo un tratto di sentiero rinforzato con dei tronchi e poi, salendo alcuni gradini, raggiungiamo il torrente.
Continuiamo sulla sinistra e lo sfioriamo nuovamente per poi attraversarlo più avanti quando scende dalla parete alla nostra sinistra.
Ne approfittiamo per dissetarci; l'acqua è freschissima.
Con dei gradini in legno risaliamo un tratto molto ripido, passiamo sotto i fili della funivia, e raggiungiamo un piccolo valico.
Ci abbassiamo di qualche metro. Sulla destra possiamo ammirare un bel panorama sulla vallata.
Poi riprendiamo a salire ripidamente. Alla nostra sinistra c'è una catena passamano utile in caso di neve o ghiaccio. Il sentiero è ampio.
Incrociato un altro rivolo d'acqua iniziamo la salita di un ripido canalone dapprima tenendoci sulla destra e poi a sinistra.
Riattraversiamo il ruscello che forma anche una piccola cascata e arriviamo in cima.
Pochi passi ci portano alla stazione a monte dell' ex funivia.
Ora procediamo quasi in piano, superiamo un torrente con un ponte di legno e raggiungiamo uno spiazzo dove troviamo una
bacheca con una cartina dell'Alta Val Camonica e una galleria chiusa da una grata.
Un segnavia indica sulla sinistra il Rifugio Aviolo.
Riprendiamo a salire dapprima dolcemente e poi, dopo un breve tratto in piano, in modo più ripido.
Troviamo due punti in cui il sentiero è rinforzato con delle traversine di legno; nel primo caso ci sono anche della catene passamano che rappresentano solo una precauzione in più.
Infine, quasi in piano, arriviamo al rifugio.
Tempo impiegato: ore 1.20 - Dislivello m. 430
Data escursione: luglio 2006
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