Il Rifugio Malga Stain è situato in località Belvedere sulle pendici meridionali del Monte Foppa (m. 2404) tra la Val Grandi e la Val Gallinera.
Nell'anno 2002 la malga e le costruzioni adiacenti sono state completamente ristrutturate.
Con la statale 42 risaliamo la Val Camonica fino a Edolo.
Subito dopo il passaggio a livello e di fronte al benzinaio Agip, imbocchiamo sulla destra la strada ampia e asfaltata che sale al Monte Colmo.
Al bivio dopo km. 7.3 andiamo a sinistra e continuiamo fino al km. 10.2 dove, in corrispondenza di un tornante a sinistra, parte dall'altro
lato una stradina asfaltata in discesa accanto a una bacheca che illustra le caratteristiche del rifugio e segnala l'inizio del sentiero n. 1.
Parcheggiamo la macchina all'interno del tornante (m. 1590) e ci incamminiamo.
Dopo aver percorso una diecina di metri in discesa, raggiungiamo le condotte forzate dell'acqua che scendono a Edolo: due enormi tubi
di colore verde, che superiamo con un ponte metallico.
Oltre il ponte con un ampio sentiero in salita, cominciamo il nostro cammino a
mezza costa, lungo lo scosceso versante del monte, inoltrandoci in una fitta pecceta.
Subito ignoriamo un sentiero sulla destra, poi passiamo accanto a un traliccio dell'alta tensione.
La salita è lieve. Quando il sentiero si restringe percorriamo un breve tratto ripido poi, quasi in piano, superiamo un tratto su massi franati.
Continuiamo quasi in piano tra betulle e qualche larice con bella vista sulla sottostante vallata.
Passiamo un cancelletto davanti al quale c'è un caratteristico larice: nato a sinistra del sentiero, il suo tronco vi si è adagiato per attraversarlo e poi è cresciuto sull'altro lato.
Contorniamo una roccia in un tratto un po' esposto e raggiungiamo una sorgente la cui acqua sgorga da un tubicino e passa sotto le pietre che ricoprono il sentiero (m. 1680).
Pochi passi su fondo roccioso e continuiamo su sterrato in leggera salita fino a trovare un altro albero sdraiato sul sentiero: questa volta è un faggio.
Raggiungiamo così uno slargo dal quale si gode una bella vista sulla vallata.
Dopo aver percorso pochi metri in discesa, saliamo con ripidi tornantini su dei gradini di pietra.
Un breve tratto in piano e riprendiamo a salire dapprima con poca pendenza e poi ripidamente aiutati da alcuni scalini di legno e di pietra.
Ancora un breve tratto in piano e poi nuovamente in salita; ora sono le radici di un pino a farci da gradino.
Superati alcuni grandi larici, con tre gradini di legno raggiungiamo un pianoro.
Di fronte a noi una fontana e la staccionata che fa da recinzione all'area del rifugio.
Passiamo accanto a tre piccole baite di pietra e arriviamo alla meta.
Il nome Belvedere dato al luogo in cui sorge il rifugio è sicuramente appropriato.
Alcuni cartelloni posti nei pressi ci mostrano sagoma, nomi e altezze dei monti che possiamo ammirare.
Procedendo da nord verso est vediamo:
- il Monte Foppa (m. 2404), il Monte Aviolo (m. 2881), il Passo di Gallinera (m. 2320), il Corno Givello (m. 2988), il Corno Baitone (m. 3331), la
Cima Adami (m. 3071) e il Corno delle Granate (m.3108);
Sull'altro versante, oltre a una bella vista sulla sottostante vallata, continuando il giro vediamo:
- sopra la Val Rabbia e la Val Malga: il Monte Bombiano (m. 2855), i Corni Duei (m. 2698),
la Cima del Coppetto (m. 2641), il Pian della Regina (m. 2628), il Piz di Olda (m. 2511);
- sopra la Val Paisco: il Pizzo Garzeto (m. 2088), la Cima della Bacchetta (m. 2549), il Monte Elto (m. 2148), il Cimon della Bagozza (m. 2409), il Pizzo
Camino (m. 2491), il Palone del Torsolazzo (m. 2670), il Palone della Sopressa (m. 2583), il Monte Palone (m. 2530);
- verso la Valle di Corteno: il Piz Tri (m. 2308), il Passo Aprica con alcune cime della Valtellina e addirittura il Gruppo del Rosa, il Monte
Padrio (m. 2152), il Dosso sopra il Bagno (m. 2181), l'Altopiano di Mola, il Dosso Turicla
(m. 1838), il Matto della Scala (m. 2333), la Cima Cadì (m. 2449), la Cima Verda (m. 2409) e il Passo del Mortirolo (m. 1896).
Tempo impiegato: ore 0.45 - Dislivello m. 242
Data escursione: ottobre 2006
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