Il Rifugio Baita Alpe Grem è situato sulle pendici meridionali del Monte Grem.
E' possibile arrivare in auto fin nei pressi con una carrozzabile che sale da Gorno oppure a piedi con vari sentieri che partono da Gorno, Oneta e dal Passo Zambla.
Con la statale che percorre la Val Seriana arriviamo fino a Ponte Nossa, poi deviamo a sinistra per prendere la provinciale 46 che sale al passo di Zambla. Al bivio la segnaletica indica Gorno a 3
chilometri e Oneta a 6.
Primo Itinerario: da Gorno in auto fin nei pressi.
A Gorno lasciamo la provinciale per prendere sulla destra (nord) Via Guerinoni con la quale risaliamo il paese fino a uno slargo di fronte a un bar dove la via termina. Continuiamo poi sulla destra
con Via Cornello verso gli alpeggi Grem, Grina e Golla e le contrade S. Giovanni, Cavagnoli e Peroli come indicato da un cartello.
Ad un bivio andiamo a sinistra sempre seguendo la segnaletica. Dopo quota 1100 ignoriamo sulla destra alcuni sentieri ben segnalati (n. 260, 262, 263), che salgono al Monte Golla (m. 1982) e alla Cima
di Grem (m. 2049) nonché al Bivacco Telini (m. 1647), al Bivacco Mistri (m. 1800) e al Rifugio
Baita Golla (m. 1756).
Percorriamo poi un tratto rettilineo su fondo sterrato mentre a sinistra, oltre una valletta, già vediamo la bianca costruzione del rifugio.
Ad una curva a sinistra la strada ritorna asfaltata e riprende a salire.
Al termine della salita la strada compie una curva a destra e ridiventa sterrata. In questo punto, a sinistra, accanto a una panchina, troviamo l'indicazione della mulattiera che scende al rifugio
situato una trentina di metri più in basso.
Altri segnavia indicano la prosecuzione per la Cima Grem a ore 2, il Bivacco Mistri a ore 1.40, il Rifugio
Golla a ore 1.50 e il Bivacco Telini a ore 1.30.
Lasciata la macchina, bastano due minuti per scendere a piedi.
Data escursione: novembre 2007
Secondo Itinerario: da Gorno (Villassio) sentiero n. 249
A Gorno lasciamo la provinciale per prendere sulla destra (nord) Via Guerinoni con la quale risaliamo il paese fino a uno slargo di fronte a un bar dove la via termina. Continuiamo poi a sinistra in
salita; con un paio di curve superiamo Piazza Minatori e arriviamo in Piazza Villassio dove parcheggiamo (m. 690).
In fondo alla piazza, sulla destra, troviamo le indicazioni per la Cima Grem, il Monte Golla e il Rifugio Grem e saliamo con una strada con il fondo in cemento, Via dei Campari.
Attraversiamo una strada asfaltata e continuiamo diritto come indicato da altri segnavia (Baita Grem, Bivacco Telini, Bivacco
Mistri, Cima Grem).
Saliamo alcuni gradini e passiamo sotto un ponte. Su di un muro sono dipinti i segnavia a bandierina di colore rosso bianco rosso con i numeri 263, 262, 249.
Ignoriamo una strada asfaltata sulla destra tra le case e, continuando diritto su di una ripida stradina con il fondo in cemento, raggiungiamo una chiesa (m. 750).
Possiamo arrivare fin qui anche in auto. Al bivio al termine di Via Guerinoni, dobbiamo andare a destra verso gli alpeggi e poi prendere una strada a sinistra al cui inizio ci sono le indicazioni SS.
Trinità e Contrada Peroli. Accanto alla chiesa c'è posto per parcheggiare alcune autovetture.
Attraversata Via SS. Trinità riprendiamo a salire con la nostra stradina.
Ad un tornante troviamo una panchina sulla destra. Sull'altro lato invece cominciamo a vedere l'Alben.
Superiamo altri tornanti e un casello dell'acquedotto sul quale sono riprodotti i soliti segnavia.
Per un breve tratto ci sono delle protezioni sulla destra.
Poco dopo ignoriamo un sentiero che scende a sinistra. A destra c'è un prato.
Superato un gruppo di case, continuiamo in leggera salita con una stretta mulattiera tra due muretti. A sinistra c'è un casello dell'acquedotto; a destra più in basso, scorre un ruscello.
Ad un bivio andiamo diritto tra gli alberi; il percorso ora è più ampio.
Incrociamo per la prima volta la carrozzabile asfaltata che sale fin nei pressi del rifugio (m. 895). La attraversiamo e proseguiamo con una stradina asfaltata arrivando subito ad un bivio nei pressi
di una fontana-abbeveratoio.
Andiamo a sinistra e con un sentiero passiamo accanto ad una cascina sulla quale c'è un affresco raffigurante degli animali accanto a un ruscello e la scritta "Stefano e Mary".
Continuando tra alberi e prati, raggiungiamo nuovamente la strada (m. 930). Un segnavia indica il sentiero 249 per la Baita Grem davanti a noi e continuiamo diritto con un sentiero dal fondo in
cemento tra due recinzioni.
Raggiunta nuovamente la carrozzabile, non ci resta che seguirla verso sinistra tra le case di Basello, per circa trecento metri, fino a un tornante verso destra (m. 965).
Qui la lasciamo per continuare diritto e in piano con una stradina asfaltata. I segnavia infatti indicano da questa parte la Cima Grem, il Rifugio
Golla, il Bivacco Mistri, il Bivacco Telini e la Baita Alpe Grem.
Ignoriamo due stradine che salgono a destra verso una casa e continuiamo in salita tra prati e alcune vecchie cascine.
Su una di queste cascine c'è un affresco raffigurante la Madonna d'Erbia.
Proseguiamo su fondo in cemento con un guardrail a sinistra. Poco dopo arriviamo ad un bivio e andiamo a destra salendo abbastanza ripidamente.
Ignorata una stradina che si stacca a destra, raggiungiamo un tornante e una cascina recentemente ristrutturata.
Ora la strada è sterrata. Al bivio, dopo il successivo tornante, andiamo diritto.
Una stradina scende a sinistra verso una cascina e un segnavia indica davanti a noi l'Alpe Grem.
Più avanti, a sinistra vediamo un'altra casa. Un ruscello passa sotto la strada.
Con maggiore pendenza, seguiamo un muretto e superiamo una casa. Una freccia su di un palo in cemento indica verso destra il sentiero 249 e seguendolo ci immettiamo su di una sterrata andando verso
sinistra quasi in piano (m. 1095).
Ignoriamo alcuni sentierini che salgono a destra e continuiamo con la sterrata superando una stalla e una stradina asfaltata che scende a sinistra.
Lasciamo la sterrata solo quando troviamo sulla destra i cartelli che indicano il Sentiero Etno Naturalistico e la Baita Alpe Grem.
Saliamo tra prati, alberelli e cespugli. Il sentiero quasi sparisce; continuiamo seguendo i segnavia e lasciando a destra una vecchia stalla.
Tra i prati raggiungiamo un'area di sosta dove troviamo una fontana, delle panche, un barbecue e una pietra che può fungere da altare. Sulla destra più in alto c'è una pozza recintata e poco oltre un
tavolo in legno con relative panche (m. 1130).
Davanti a noi cominciamo a vedere il rifugio.
Continuiamo a mezza costa quasi in piano poi, aggirate due anse del monte, riprendiamo a salire tra i faggi.
Quando usciamo dal bosco ci troviamo sotto al rifugio.
Saliamo verso destra con un ripido sentiero dapprima tra alcuni alberi e poi in una pietraia fino a sbucare nel piazzale antistante il rifugio.
Tempo impiegato: ore 1.30 - Dislivello m. 500
Data escursione: novembre 2007
Terzo Itinerario. da Oneta (Plazza) sentieri n. 239-223
Al termine dell'abitato di Oneta, prendiamo a destra (nord) Via Giovanni XXIII, una strada che inizia con una fontana a sinistra e uno slargo adibito a parcheggio sull'altro lato.
Più avanti la strada diventa Via Plazza e prosegue con vari tornanti fino all'omonimo abitato dove termina nell'ampio piazzale di fronte alla chiesa (m. 940).
Un segnavia a cura del Cai indica il Rifugio Grem (ore 1.15 sentiero 239), la Cima di Grem (ore 3.30 sentiero 223), e la Baita Camplano (ore 4 sentiero 223).
In fondo alla piazza, imbocchiamo una stradina che si addentra tra le case verso destra.
Giriamo poi a sinistra e percorriamo un tratto in discesa abbassandoci di una diecina di metri.
Poco prima di arrivare ad una cascina, prendiamo a destra un sentiero che sale ripidamente tra noccioli e altri alberelli.
Da questo punto cominciamo a trovare i segnavia a bandierina di colore rosso bianco rosso, a volte con il numero 239, che ci accompagneranno fino al bivio con il sentiero 223.
Il sentiero di divide e torna subito a riunirsi. Ad un bivio una freccia rossa indica di andare a destra.
Seguendo un muretto alla nostra destra, arriviamo a un incrocio con un altro sentiero e proseguiamo diritto. Nei prati, qua e la, ci sono alcune cascine.
Percorriamo un tratto verso destra con minore pendenza. Tra gli alberi possiamo vedere in basso a destra le sottostanti abitazioni di Plazza.
Ad un bivio seguiamo una freccia che indica di andare a sinistra poi, con due ripidi zig-zag raggiungiamo un altro sentiero e proseguiamo verso sinistra quasi in piano (m. 1045).
Passiamo accanto ad una vecchia stalla e continuiamo con bella vista a sinistra sull'Alben e sulla vallata.
A destra del sentiero c'è un muretto, terminato il quale, in leggera salita rientriamo nel bosco.
A sinistra ci sono due piloni in cemento, forse quanto resta di un vecchio cancello. Più avanti raggiungiamo una bella casa recintata (m. 1065).
Un cartello indica sulla destra la prosecuzione del sentiero 239 verso la Cima Grem.
Dopo un tratto in salita continuiamo in piano ignorando un sentiero che si stacca sulla destra.
Ci addentriamo in una faggeta. Due frecce indicano la direzione dalla quale proveniamo.
Saliamo ripidamente. In alto a destra, oltre gli alberi, intravediamo una casa in un prato.
Due tratti quasi in piano, interrotti da una breve salita, ci conducono a un bivio (m. 1140) dove ci immettiamo sul sentiero 223 (vedi il successivo
itinerario) che proviene dal Passo Zambla. I segnavia indicano a sinistra il Colle di Zambla; a destra la Cima
Grem a ore 2, il Bivacco Mistri a ore 1.30 e la Baita Grem a 15 minuti. C'è anche un cartello che ci informa che percorreremo il Sentiero Etno Naturalistico.
Continuiamo verso destra praticamente in piano. Più in basso rivediamo, dall'altro lato, la stessa casa che avevamo visto prima del bivio.
Ignoriamo un sentiero a sinistra. Dopo pochi passi troviamo un cartello che indica l'Alpe Grem davanti a noi.
Subito dopo un altro sentiero si immette da destra.
Sempre in piano superiamo un cartello con la scritta: "Chi ama la montagna lascia i suoi fiori".
Da destra sembrerebbe arrivare un altro sentiero. Più in basso c'è una casa in un prato alla quale si accede con un sentiero che scende verso destra presso una curva. Continuiamo invece con il nostro
sentiero girando a sinistra.
Poco dopo il bosco termina e troviamo un bivio. Seguendo una freccia che indica l'Alpe Grem andiamo a sinistra risalendo un piccolo dosso e cominciando a vedere di fronte a noi la Cima Grem.
Superiamo una grande pozza d'acqua attorno alla quale ci sono due bacheche con dei cartelloni che parlano dell'ecosistema della pozza, rane, rospi ecc. Altre bacheche le troveremo più avanti.
Da questo punto fino al rifugio incontreremo anche vari cartelli nei pressi di alcuni alberi che ne illustrano le caratteristiche. Iniziativa senza dubbio lodevole che ci consentirà di apprendere
qualcosa in più su alcuni alberi quali abete rosso, acero, agrifoglio, carpino nero, ciliegio selvatico, frassino, maggiociondolo, ecc.
Oltre la pozza, rientriamo nel bosco seguendo una staccionata sulla destra.
Poco dopo tra gli alberi, cominciamo a intravedere la bianca costruzione del rifugio.
Un sentiero che arriva da sinistra si unisce al nostro. Il percorso ora è più largo. Ancora pochi passi e raggiungiamo l'ampio piazzale che precede il rifugio.
Tempo impiegato: ore 1.00 - Dislivello m. 250
Data escursione: novembre 2007
Quarto Itinerario: dal Passo Zambla
Località di partenza di questo itinerario è il Passo di Zambla (m. 1270) raggiungibile con la provinciale n. 27 da Serina (Val Brembana) o con la
provinciale n. 46 da Ponte Nossa (Val Seriana).
Possiamo parcheggiare al passo accanto alla fontana.
Ci incamminiamo in direzione nord con una strada sterrata all'inizio della quale un cartello su di un albero indica davanti a noi il sentiero n. 223
per il Rifugio Grem a ore 2, la Cima Grem a ore 3, e il sentiero n. 238 per la Baita Camplano a ore 3.30. Nella direzione opposta viene invece
segnalato il sentiero n. 501 per la Baita Nembrini e il Monte Alben.
Camminando tra gli alberi, ignoriamo una stradina che sale a destra. Superiamo alcune case. A sinistra c'è una staccionata di legno.
Poi con pochi passi in discesa raggiungiamo un bivio dove non c'è alcuna indicazione. Andiamo a destra.
In leggera discesa raggiungiamo un quadrivio (m. 1251). Sulla sinistra c'è una Santella ovvero una cappellina dedicata alla Madonna di Caravaggio. La
parte anteriore è aperta e contiene tre panche in legno mentre sul fondo c'è l'altare chiuso da una inferriata.
Un cartello identico a quello sistemato al Passo Zambla ribadisce gli stessi itinerari e gli stessi tempi di percorrenza.
Continuiamo diritto superando alcune case; su un pilone vediamo due bandierine di colore rosso-bianco-rosso con i numeri dei sentieri 223 e 238.
Continuiamo in leggera salita, tra alberi e prati, con vista sull'Alben a destra e il Grem davanti a sinistra.
Dopo una stanga che chiude sulla destra una proprietà privata, troviamo un altro cartello su un albero che indica la Cima Grem a ore 2, il Bivacco
Mistri a ore 1.30 e la Baita Grem a ore 1.
La strada gira a sinistra e scende dapprima con il fondo in cemento e poi nuovamente sterrato.
Una stradina arriva da destra; a sinistra ci sono alcune case.
Al termine della discesa (m. 1230) troviamo un bivio. Un segnavia indica a destra il Rifugio Grem.
Andiamo a destra ed entriamo nel bosco.
Da questo punto il sentiero alterna tratti in leggera discesa ad altri quasi in piano.
Lasciamo a sinistra i ruderi di un vecchio baitello.
Presso una curva, superiamo un rivolo che scende dalla montagna alla nostra sinistra.
Poi, con un breve tratto in piano fuori dal bosco, raggiungiamo un bivio (m. 1190). I segnavia indicano a sinistra la Cima Grem e il Bivacco
Mistri e
diritto il Rifugio Alpe Grem.
Continuiamo diritto e rientriamo nel bosco tornando ad alternare lievi discese e tratti in piano. Percorriamo anche un breve tratto in salita.
Superiamo un altro rivolo che, come il precedente, scende dalla montagna e attraverso il cammino.
Troviamo una breve staccionata in legno a destra.
Più avanti raggiungiamo un bivio (m. 1140). Da destra si innesta il sentiero 239 che sale da Oneta.
Continuiamo pertanto come già descritto nell'ultima parte del precedente itinerario.
Tempo impiegato: ore 0.45 - Dislivello m. +50 -130
Data escursione: maggio 2008
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