Il Rifugio Medelet è situato su un largo spazio erboso a cavallo tra la Val Camonica e la Val Trompia sul versante nord del Monte Guglielmo.
Primo itinerario: da Passabocche di Pisogne
Con la statale 510 Sebina Orientale risaliamo il Lago di Iseo fino a Toline di Pisogne dove la lasciamo seguendo l'indicazione per la Val Palot.
Continuiamo costeggiando il lago e raggiungiamo il centro di Pisogne. Arrivati alla stazione ferroviaria giriamo a destra in Via Palini (cartello Val
Palot).
Alla rotonda andiamo a sinistra e poi a destra in Via Romano (altro cartello Val Palot).
Giunti alla chiesa di S. Maria della Neve giriamo a destra in Via della Pace e continuiamo in salita fino al bivio di Dosseno.
Al bivio, accanto a una madonnina e una fontana, troviamo un grande cartello che indica diritto: Sonvico, Fraine, Val Palot e Colle S. Zeno e a
destra: Pontasio, Siniga, Grignaghe e Passabocche.
Andiamo pertanto a destra. Dopo il tornante di Pontasio ignoriamo una strada a destra per S. Carlo. Superiamo la località Siniga.
Ad un bivio lasciamo a destra la strada per Grignaghe; ad un altro bivio presso la trattoria S. Michele continuiamo verso destra.
Superiamo la cascina Canai e poi attraversiamo la frazione Sommo.
Ignoriamo la stradina a sinistra per Sprigole poi, superato il Caffè del Moro, parcheggiamo la macchina in uno slargo di fronte a una bacheca con una
cartina della zona (m. 1297).
Un cartello indica la Val Palot a sinistra; un altro il Rifugio Medelet a destra.
Ci incamminiamo pertanto verso quest'ultima direzione.
Ignoriamo una stradina che scende verso due aree picnic e raggiungiamo un bivio. Un segnavia indica a destra il percorso n. 201 che conduce al Monte
Guglielmo in due ore. Un cartello su un albero segnala, sempre a destra, il Rifugio Medelet.
Seguendo bandierine di colore rosso bianco rosso a strisce orizzontali, con una stradina sterrata in salita ci inoltriamo in un bosco di conifere.
Lasciata a destra l'area picnic n. 4 (m. 1320), raggiungiamo un bivio e seguendo le indicazioni andiamo a sinistra.
Continuiamo alternando alcuni tratti quasi in piano ad altri in salita.
Percorriamo poi un tratto con il fondo in cemento e con delle protezioni a destra.
Più avanti raggiungiamo un cassottello utilizzato dai cacciatori e un piccolo monumento a ricordo di una persona morta in un incidente di caccia.
Ignoriamo un sentiero che ritorna verso sinistra e continuiamo diritto, in piano, passando accanto ai ruderi di un roccolo.
Ben presto torniamo a salire, questa volta in modo abbastanza ripido.
Presso un tornante (m. 1510) trascuriamo una stradina che continua diritto. Ora la salita è lieve.
Più avanti il fondo torna ad essere in cemento.
All'uscita dal bosco vediamo il rifugio davanti a noi.
Tempo impiegato: ore 0.35 - Dislivello m. 258
Data escursione: marzo 2008
Secondo itinerario: da Colle S. Zeno
Questo itinerario parte nei pressi del Rifugio Piardi, raggiungibile anche in auto tramite la stradina che collega Pezzaze a Pisogne.
a) da Pezzase (Val Trompia)
Usciamo dall'autostrada A4 a Ospitaletto (km. 206.2) e prendiamo la SP 19 che percorriamo interamente.
Superato il ponte sul Mella, proseguiamo verso destra con la SP 345 della Val Trompia fino a Lavone dove al km. 25.6 deviamo a sinistra per
prendere la SP 52.
Dopo un chilometro, presso un tornante destrorso, ignoriamo la strada che prosegue diritto per Pezzoro e proseguiamo con la provinciale seguendo le
indicazioni per Colle San Zeno.
Superiamo Pezzaze e Avano e dopo alcuni chilometri arriviamo al Rifugio Piardi (m. 1418).
b) da Pisogne (Lago d'Iseo)
Con la statale 510 Sebina Orientale risaliamo il Lago di Iseo fino a Toline di Pisogne dove la lasciamo seguendo l'indicazione per la Val Palot.
Costeggiamo il lago e raggiungiamo il centro di Pisogne. Arrivati alla stazione ferroviaria giriamo a destra in Via Palini (cartello Val Palot).
Alla rotonda andiamo a sinistra e poi a destra in Via Romano (altro cartello Val Palot).
Giunti alla chiesa di S. Maria della Neve giriamo a destra in Via della Pace e continuiamo in salita fino al bivio di Dosseno.
Al bivio, accanto a una
madonnina e una fontana, troviamo un grande cartello che indica diritto: Sonvico, Fraine, Val Palot e Colle S. Zeno e a destra: Pontasio, Siniga,
Grignaghe e Passabocche.
Proseguiamo diritto e superiamo le due frazioni di Pisogne: Sonvico e Fraine.
Ignoriamo sulla destra la strada per Croce Marino e Passabocche e proseguiamo diritto entrando in Val Palot.
Al successivo bivio giriamo a sinistra seguendo le indicazioni per il Colle di San Zeno che raggiungiamo dopo alcuni chilometri di salita.
Circa duecento metri prima di arrivare al Rifugio Piardi per che arriva da Pisogne, oppure dopo per chi arriva da Pezzaze,
troviamo uno slargo di fronte al quale parte una sterrata nella cui direzione i segnavia indicano: Colle di S. Zeno m. 1434;
diritto (segnavia 393) verso il M. Guglielmo: Malga Vivazzo m. 1238 (3V-327) a ore 0.30, Malga Mattone m. 1269 (3V-327) a ore 0.55, Malga Gale m. 1557
a ore 0.40, M. Guglielmo m. 1948 a ore 1.40, Rifugio Valtrompia a ore 1.20.
Lasciata la macchina ci incamminiamo in salita su di una strada con il fondo in cemento (m. 1420).
Un segnale stradale indica il divieto di transito ai veicoli. La strada ora è coperta da due strisce di cemento parallele.
Continuiamo quasi in piano con il fondo sterrato. Alla sinistra ci accompagna un muretto. Attorno abbiamo prati e alberi alla sinistra, solo alberi alla destra.
In leggera discesa percorriamo una curva verso sinistra.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso destra. Ora ci sono alberi da entrambi i lati (m. 1425).
Arriviamo ad un bivio dove una sterrata prosegue verso sinistra in leggera discesa ed un'altra verso destra in leggera salita. I segnavia indicano
- verso destra (segnavia 3V): Gale a ore 0.40, Monte Guglielmo a ore 1.40, Croce di Marone a ore 3.10;
- verso destra (segnavia 393): Malga Gale m. 1557 a ore 0.30, M. Guglielmo m. 1948 a ore 1.30, Rif. CAI Valtrompia m. 1259 (3V-326) a ore 1.30
- a sinistra non ci sono indicazioni [conduce al Rifugio Valtrompia passando per la Malga Vivazzo di Mezzo e la Malga Mattone]
- dietro (segnavia 393): Colle di S. Zeno m. 1434 a ore 0.10.
Seguiamo la sterrata verso destra, nel bosco.
Poco dopo, troviamo un cartello che indica la Malga Foppella (m. 1430).
Continuiamo quasi in piano e superiamo una sbarra che troviamo aperta.
Proseguiamo in leggera salita.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso destra (m. 1435).
Alla sinistra vediamo una palina gialla del metanodotto. Ora attorno ci sono solo radi alberi e alla destra possiamo ammirare il panorama.
Proseguiamo con poca pendenza.
Quasi in piano percorriamo un'ampia semicurva verso sinistra (m. 1445).
Tra prati e alberi superiamo una semicurva verso destra.
Continuiamo in discesa. In questo punto la sterrata è coperta con due strisce di cemento.
In leggera discesa superiamo una semicurva verso destra (m. 1440).
Passiamo tra i due piloni di cemento che fanno da ingesso all'agriturismo Malga Foppella (m. 1430).
Subito dopo alla destra troviamo le case e le stalle della malga, con il tetto di colore verde.
La strada ora è completamente sterrata.
Proseguiamo quasi in piano, con un muretto in cemento alla sinistra.
Continuiamo in leggera discesa attorniati da prati.
All'interno di una semicurva verso destra vediamo una vasca-abbeveratoio in cemento (m. 1425).
Percorriamo un tratto in leggera salita ed uno in salita.
In lievissima salita superiamo una semicurva verso destra (m. 1430).
In leggera salita percorriamo una semicurva verso sinistra. In basso alla destra, seminascosta dagli alberi, c'è la Cascina delle Capre (m. 1440).
Ora la strada si divide e prosegue con una sterrata alla sinistra e un sentiero alla destra. Possiamo utilizzarli entrambi.
Quando si riuniscono continuiamo sulla sterrata ed entriamo in un bosco (m. 1445).
Subito dopo superiamo una semicurva verso sinistra e riprendiamo a salire.
Proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 1460).
Ignoriamo due sentieri che si staccano alla destra.
Quasi in piano superiamo due semicurve destra-sinistra e continuiamo con poca pendenza (m. 1485).
Percorriamo una semicurva verso destra (m. 1495).
Proseguiamo in salita. La sterrata ora è sconnessa.
Tra gli alberi superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1505).
Torniamo allo scoperto e percorriamo una curva verso sinistra. Un sentiero si stacca alla destra (m. 1510).
Con una curva verso destra aggiriamo un solitario albero (m. 1520).
Proseguiamo quasi in piano attorniati da prati e ignoriamo un sentiero che si stacca in salita verso sinistra.
Percorriamo un tratto in salita (m. 1535), uno quasi in piano ed uno con poca pendenza.
In salita raggiungiamo la Malga Gale (m. 1550). Qui ignoriamo la strada alla sinistra che costeggiando il versante nord del Monte Guglielmo conduce
al Rifugio Val Trompia e proseguiamo diritto verso il Rifugio Medelet.
Lasciamo a destra l'alpeggio (dove vediamo un vitellino appena nato), percorriamo una curva verso sinistra e continuiamo con un sentiero in leggera
discesa.
Percorriamo un tratto quasi in piano ed uno in leggera discesa.
Superiamo una semicurva verso destra.
Dopo un breve tratto in discesa proseguiamo in leggera salita (m. 1550).
Continuiamo quasi in piano. Vediamo un bollo bianco-azzurro
Superiamo una semicurva verso destra e proseguiamo in leggera salita.
In lievissima discesa percorriamo due semicurve sinistra-destra.
Proseguiamo tra gli alberi. Di tanto in tanto troviamo un bollo bianco-azzurro.
Il sentiero si divide e si ricompone aggirando una pietra.
Proseguiamo quasi in piano, seppur con lievi e brevi saliscendi e con alcune serpentine appena accennate.
In leggera salita superiamo due semicurve destra-sinistra.
Attraversiamo un cancello da richiudere dopo il passaggio. Un cartello indica il divieto di caccia (m. 1550).
Percorriamo un tratto quasi in piano ed uno in leggera salita.
Proseguiamo in leggera discesa. Da dietro-destra si immette un altro sentiero.
In leggera salita superiamo due semicurve entrambe verso sinistra, la prima in leggera salita e l'altra quasi in piano.
In salita percorriamo una curva verso destra (m. 1555).
Continuiamo con una curva verso sinistra (m. 1560).
Lasciamo a sinistra la Malga Medelet (m. 1570) e troviamo dei segnavia che indicano, davanti e dietro: Malghe in Rete - Le Creste - Anello 5 - Val Palot.
Proseguiamo con una sterrata quasi in piano. Davanti verso destra vediamo il Rifugio Medelet.
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
In leggera discesa percorriamo una semicurva verso destra (m. 1565).
Dopo un breve tratto quasi in piano, in leggera discesa superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1560).
Continuiamo in leggera salita con una semicurva verso sinistra.
Proseguiamo quasi in piano e, presso una curva verso destra, troviamo un sentiero che sale alla sinistra. I segnavia indicano
- dietro: Malga Gale a ore 0.20, Malga Foppella a ore 0.40, Colle di San Zeno a ore 1;
- con il sentiero alla sinistra (segnavia 201): Punta Caravina a ore 0.45, Rifugio Almici a ore 1.10;
- seguendo la strada verso destra (segnavia 201): Rifugio Medelet a ore 0.05, Passabocche a ore 0.30, Pisogne a ore 3.
Seguiamo la strada verso destra, in leggera discesa nel bosco (m. 1565).
Ad un bivio lasciamo la sterrata e prendiamo il sentiero alla destra.
Poco dopo raggiungiamo il Rifugio Medelet (m. 1555).
Tempo impiegato ore 1.10 / Dislivello m. 185 -50 / Lunghezza km. 3.8
Data escursione: agosto 2024
|