Il Rifugio Madonna delle Nevi è situato in Loc. Riva all'esterno del primo tornante della provinciale 9 che sale da Mezzoldo verso il Passo San Marco.
Inaugurato nell'estate del 1950, ha le caratteristiche di un piccolo villaggio. Le diverse strutture che lo compongono dispongono complessivamente di
130 posti letto. Diverse sono le possibilità di alloggio: in autogestione, bed and breakfast, mezza pensione e pensione completa. Ideale per il
soggiorno di gruppi: associazioni, famiglie, oratori, parrocchie, scuole e squadre sportive in ritiro. Del complesso fanno parte anche una chiesetta,
un campo di calcio a sette con il fondo in sabbia e due campetti sintetici polivalenti per pallavolo e basket.
Primo itinerario: in auto
Con la statale 470 percorriamo il fondovalle della Val Brembana fino al bivio di Lenna (km. 38) dove lasciamo a destra la provinciale 2 per Foppolo e
continuiamo sulla sinistra con la provinciale 1.
Attraversata Mezzoldo, la strada diventa la provinciale 9.
Al km 52.5 in località Ponte dell'Acqua, troviamo alla sinistra il laghetto artificiale e lasciamo alla destra il percorso dell'abetaia descritto nel secondo itinerario.
Al primo tornante, in Località Riva, lasciamo la provinciale e proseguiamo diritto.
Superiamo il ponte presso il quale è stato collocato un busto raffigurante Don Arizzi.
La strada asfaltata prosegue verso alcuni parcheggi e termina al Rifugio Madonna delle Nevi.
Secondo itinerario: dal Laghetto di Ponte dell'Acqua attraverso l'abetaia
Come descritto nel primo itinerario, percorriamo la SP9 fino al km. 52.5 dove troviamo alla destra l'inizio del percorso e alla sinistra il Laghetto di Ponte dell'Acqua al
termine del quale possiamo parcheggiare (m. 1260).
A piedi torniamo indietro sulla provinciale costeggiando il laghetto.
Prendiamo la strada asfaltata (in questo caso alla sinistra) che sale verso l'abetaia.
Superiamo una stanga. Un segnale stradale indica il divieto di accesso ai veicoli non autorizzati. Alcuni segnavia indicano con il percorso 115: Alpe
Terzera a ore 1.15, Passo San Simone (m. 2020) a ore 2.15, San Simone Baita Camoscio a ore 2.30, Monte Cavallo. Il fondo stradale è in pietre e
cemento, alla sinistra c'è una staccionata con pali di ferro e due file di traversi di legno, alla destra c'è un muro di pietre.
Subito dopo transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione e continuiamo in leggera salita con il fondo in cemento.
Poco dopo entriamo nell'abetaia. Alla sinistra c'è il guard-rail (m. 1265).
Con un tratto in salita arriviamo ad un bivio (m. 1280). Lasciamo la strada sterrata che continua diritto in leggera salita e prendiamo l'altra, anch'essa
sterrata, che scende a sinistra accompagnata da una staccionata di legno sul lato a valle.
Dopo un tratto in leggera discesa continuiamo quasi in piano (m. 1270). Alla sinistra, poco più in basso, scorre il Brembo di Mezzoldo e, più in là
oltre alcune case, vediamo la provinciale. Lungo il cammino ci accompagna una fila di pali di legno che reggono dei fili elettrici.
Un sentiero scende a sinistra e
conduce ad un ponticello con il quale è possibile attraversare il torrente.
Proseguiamo con pochissima pendenza su una sterrata inerbita.
Lasciamo a destra un masso.
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Alla sinistra ci sono altri massi.
Percorriamo un tratto quasi in piano (m. 1275).
In leggera salita superiamo una semicurva verso destra e rientriamo nel bosco.
La strada, ora sterrata, procede quasi in piano.
Un cartello segnala una zona di caccia.
Dopo un tratto con poca pendenza, la strada prosegue inerbita, quasi in piano (m. 1285).
Un torrente passa sotto alla strada.
Proseguiamo in leggera salita. Un rivolo attraversa la strada.
Alla destra sale una scala con gradini di pietra e con una protezione-corrimano (m. 1290).
Passiamo sotto ad un ponticello.
Continuiamo con una staccionata alla sinistra fino ad una semicurva verso sinistra.
Davanti cominciamo a vedere il Rifugio Madonna delle Nevi. Alla sinistra abbiamo una fila di alberi e alla destra un prato (m. 1295).
Alla sinistra, oltre la provinciale, vediamo il bar/ristorante Genzianella mentre nel prato alla destra c'è la Baita Stefen dove si vendono burro e
formaggi di loro produzione (m. 1300).
Quasi in piano torniamo a camminare tra gli alberi; fitti alla destra, pochi e piccoli alla sinistra dove il torrente, in questo tratto, scorre
accanto della strada (m. 1305).
La strada si riduce a sentiero. Proseguiamo in leggera salita con il fondo in cemento.
Continuiamo in salita. Il bosco ora è più fitto.
Il sentiero diventa sterrato.
Alcune aperture tra gli alberi alla sinistra consentono di tornare a vedere il rifugio (m. 1310).
Proseguiamo con poca pendenza.
Usciamo dall'abetaia e attraversiamo il ponte sul Torrente della Val Terzera. Il ponte ha il fondo in cemento e le sponde con cinque pali di ferro dipinti di verde che
sorreggono tre file di traversi di legno (m. 1320). I segnavia indicano dietro il sentiero delle abetaie e il sentiero 115 per l'Alpe Terzera a ore 0.40 e il Passo San Simone a ore 2.10.
Dopo il ponte giriamo a sinistra e percorriamo un breve tratto in leggera discesa.
Quasi in piano, attraversiamo un ponte, interamente in legno, sul Brembo di Mezzoldo. Se l'acqua è poca possiamo anche guadarlo.
Un cartellone mostra una cartina e delle foto del Sentiero delle Casere con il quale i segnavia indicano: Casera Azzaredo a ore 3,
Rifugio Balicco a ore 3, Bivacco Zamboni ore 3.10, Casera Terzera a ore 0.50, Casera Siltri a ore 1.20,
Casera Cavizzola a ore 1.50. Altri segnavia indicano,
con il sentiero 111: Lago Cavizzola a ore 1.30, Forcella Rossa a ore 2, Bivacco Zamboni a ore 2; con il sentiero 115V: Casera Terzera a ore 0.50,
Passo San Simone a ore 2.10, Baita del Camoscio a ore 2.30.
Con un sentiero in salita passiamo accanto al baitello del servizi igienici, sbuchiamo sulla strada asfaltata e proseguiamo verso destra in leggera salita.
Alla sinistra c'è una fontana e alla destra il parcheggio del rifugio (m. 1336).
Percorriamo un ampio tornante destrorso e raggiungiamo l'edificio principale del complesso dal quale si può accedere agli altri, ai campi sportivi e alla chiesa (m. 1350).
Tempo impiegato: ore 0.30 - Dislivello: m. 100 -10
Data escursione: settembre 2021
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