Il Bivacco Anghileri Rusconi è situato nei pressi del Passo Confinale (m. 2628), tra la Valmalenco e la Val Poschiavo.
Il bivacco dispone di nove brande a castello complete di materassi, cuscini e coperte.
Per maggiori informazioni contattare il Gruppo OSA Valmadrera. Telefono: 0341 202447 E mail: osavalmadrera@tiscali.it
Lasciamo la statale 38 all'uscita per Sondrio centro (km. 35.4).
Dopo un rettilineo lungo un chilometro e mezzo, ad una rotonda giriamo a sinistra e prendiamo la provinciale 15 con la quale risaliamo la
Val Malenco.
Al km. 13.5 deviamo a destra.
Superate Lanzada e Franscia, proseguiamo per km. 6.3 e con vari tornanti saliamo a Campo Moro. La strada è interamente asfaltata.
Superiamo il parcheggio sottostante il Rifugio Zoia, nei pressi della prima diga, e proseguiamo verso la seconda
diga, quella di Gera.
Lasciamo a sinistra una chiesetta situata all'interno di un'area recintata con una staccionata.
Attraversiamo una galleria lunga circa quaranta metri.
All'uscita troviamo un grande parcheggio e vi lasciamo la macchina. Su un cartello leggiamo:
Comune di Lanzada, parcheggio a pagamento non custodito,
01/06 - 30/09 tutti i giorni
01/10 - 31/05 solo festivi e prefestivi
orario a pagamento 9,00 - 19,00
€ 1,00/ora - tariffa giornaliera € 6,00 - giorni successivi € 2,00/giorno
Paghiamo 6 euro presso l'apposita macchinetta, ritiriamo il ticket da esporre sul cruscotto bene in vista e ci
incamminiamo (m. 2010).
Davanti vediamo la diga; alla sinistra oltre una staccionata c'è un'area di sosta con tavoli e panche;
alla destra una sterrata chiusa da una stanga sale fino i piedi della diga. I segnavia indicano diritto: Giro lago ore 2.30, Alpe Val Poschiavina
a ore 1, Rif. Bignami - Alpe Fellaria a ore 1.
La strada diventa sterrata.
Poco dopo troviamo una stanga abbassata, una bacheca con una cartina e dei segnavia identici ai precedenti ma con l'aggiunta del Bivacco
Anghileri Rusconi.
In leggera salita passiamo sotto ad alcuni cavi. Continuiamo quasi in piano con due semicurve sinistra-destra. Alla destra, dell'acqua scorre
in un canalino.
Proseguiamo con poca pendenza. Presso una curva verso sinistra prendiamo un sentiero che si stacca alla destra. Alla sinistra c'è un muro
di cemento. Troviamo gli stessi segnavia già visti (m. 2035).
Saliamo otto gradini di cemento accompagnati alla destra da un corrimano di ferro.
Il sentiero continua con alcuni zig-zag: dx-sx-dx-sx, rinforzato da muretti di sostegno con pietre a secco.
Superiamo un altro zig-zag sinistra-destra. Proseguiamo in modo abbastanza ripido ed entriamo nel bosco (m. 2055).
Dopo un breve tratto con poca pendenza, saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra.
Aggiriamo una roccia alla destra (m. 2065).
Percorriamo un breve tratto quasi in piano e riprendiamo a salire.
Superiamo una curva verso sinistra (m. 2070).
Un segnavia indica Campo Moro dietro di noi (m. 2075).
Continuiamo con poca pendenza su di una sterrata. Alla sinistra c'è una roccia montonata. Davanti vediamo la diga.
Quasi in piano pieghiamo leggermente a destra ignorando la ripidissima scorciatoia che prosegue diritto (m. 2080).
Poco dopo saliamo in modo abbastanza ripido. Superiamo una serpentina destra-sinistra.
Lasciamo a destra uno slargo e proseguiamo, quasi in piano, con una curva verso sinistra, su una larga sterrata (quella che inizia alla destra,
chiusa da una stanga, nel sottostante parcheggio).
Passiamo accanto a un pannello con una cartina della Valmalenco. Percorriamo un tornante destrorso. Un segnale stradale indica il divieto di
transito ai veicoli. La strada diventa agro-silvo-pastorale e procede in leggera salita, con il fondo in cemento (m. 2100).
Alla destra ci sono delle protezioni metalliche che terminano al successivo tornante sinistrorso (m. 2105).
Continuiamo in salita con le protezioni alla sinistra.
Presso un ampio tornante destrorso lasciamo a sinistra una casa di servizio alla diga. Alla destra ci sono alcuni pannelli che illustrano e raccontano
la storia della diga del Lago di Gera.
Percorriamo un lungo camminamento con il quale risaliamo la diga in diagonale. Alla destra ci sono delle robuste protezioni.
Giunti in fondo giriamo a sinistra e ci troviamo in cima alla diga (m. 2128).
I segnavia indicano
- a sinistra percorrendo il camminamento sopra alla diga: Rif. Bignami a ore 1, Bocchetta di Caspoggio E.E.A. a ore 2.50,
Rif. Marinelli a ore 3.40;
- diritto con il percorso AV (Alta Via) 301-305: A. Val Poschiavina a ore 0.30, A. Gembré a ore 1.10, Giro del Lago ore 3, Bivacco Anghileri Rusconi;
- dietro con il percorso 342: Campo Moro a ore 0.30, Franscia, Lanzada.
Continuiamo diritto con una sterrata, quasi in piano. Alla sinistra ci sono delle protezioni.
Oltre il Lago di Gera, vediamo le pendici orientali del Sasso Moro. Alla destra invece abbiamo le pareti rocciose del Monte Spondascia.
Percorriamo una semicurva verso destra molto ampia.
Le protezioni alla sinistra terminano, comunque la sterrata è larga più di due metri e possiamo procedere in sicurezza.
Percorriamo alcune semicurve
appena accennate.
In leggera salita superiamo due semicurve destra-sinistra.
Quasi in piano percorriamo una curva verso destra. Nel lago vediamo un'isoletta. Subito dopo entriamo in una galleria, prima e dopo la quale, alla
sinistra ci sono delle protezioni verso il lago.
Usciti dalla galleria continuiamo con un ampio tornante destrorso (m. 2135).
Superiamo tre semicurve sx-dx-dx. In alto, sul lato opposto della valle, vediamo il Rifugio Bignami e il Ghiacciaio di Fellaria.
Con il fondo in cemento percorriamo un tratto in leggera discesa.
Continuiamo quasi in piano su sterrato. Le protezioni a valle terminano. Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2130).
Per un tratto, ai lati della sterrata, ci sono massi e pietre franate.
Proseguiamo con poca pendenza e con il fondo in cemento. Una scritta e una freccia su di un masso segnalano l'Alta Via.
Torniamo a camminare su sterrato e superiamo una semicurva verso destra.
Con una semicurva verso sinistra aggiriamo un masso sul quale vediamo il triangolo giallo dell'Alta Via.
Con il fondo in cemento superiamo una semicurva verso destra (m. 2145).
Proseguiamo in salita con un paio di semicurve sinistra-destra.
Presso un'altra semicurva verso sinistra passiamo tra due massi (m. 2160).
Arriviamo ad un bivio (m. 2165).
I segnavia indicano
- a sinistra (segnavia 342-305 v.): Giro del Lago, A. Gembré a ore 0.50, Bivacco Anghileri Rusconi,
Rif. Bignami a ore 1.40;
- diritto (segnavia AV 301-305): A. Val Poschiavina a ore 0.10, Passo di Canciano a ore 1.50, Passo di Campagneda a ore 2.10;
- dietro (segnavia AV 305-342): Diga di Gera a ore 0.15, Campo Moro a ore 0.50.
Alla destra vediamo il numero 2 dentro un quadratino. Prendiamo il sentiero che scende a sinistra.
Poco dopo raggiungiamo il Torrente Valle Poschiavina e lo attraversiamo su di un ponticello in ferro e legno, con le sponde di ferro.
Subito, in leggera salita, percorriamo una semicurva verso destra e un tornante sinistrorso.
Continuiamo con un breve tratto in salita. Una freccia e una scritta in bianco su di una roccia indicano l'Alpe Gembrè.
Quasi in piano percorriamo una curva verso destra.
Proseguiamo in salita. Il sentiero si divide e subito si ricompone.
Il sentiero ora è pietroso. Alla destra abbiamo una parete rocciosa.
Superiamo una semicurva verso destra.
Percorriamo pochi ripidi passi aiutandoci con le mani (m. 2190).
Proseguiamo in salita con rudimentali gradini di pietra.
In leggera salita percorriamo due curve sinistra-destra (m. 2200).
Passiamo tra alcune rocce e vediamo una freccia bianca (m. 2205).
Dopo una semicurva verso sinistra proseguiamo in leggera discesa.
Attorniati da rocce montonate arriviamo ad un bivio dove i segnavia indicano
- a sinistra: A. Gembré a ore 0.30, Passo Confinale a ore 1.40, Bivacco A. Anghileri G. Rusconi;
- a sinistra (segnavia 305 var.): Giro del Lago, A. Gembré a ore 0.30, Rifugio Bignami a ore 1.40;
- diritto (segnavia 301-305): A. Val Poschiavina a ore 0.05, Passo di Canciano a ore 1.50, Passo di Campagneda a ore 2.10;
- dietro (segnavia 342): Campo Moro a ore 1.00.
Andiamo a sinistra e passiamo accanto ad un paletto con il n. 7.
Dopo una curva verso sinistra proseguiamo in discesa. Su di un masso vediamo la scritta Gembré.
Percorriamo un tornante destrorso e, poco dopo, uno sinistrorso (m. 2195).
Scendiamo alcuni ripidi gradini.
Percorriamo un tornante sinistrorso, subito seguito da uno destrorso con protezioni a valle. Continuiamo in discesa (m. 2180).
Proseguiamo con un tratto all'ombra, tra gli alberi alla sinistra e una parete rocciosa alla destra (m. 2175).
Presso un tornante sinistrorso vediamo la diga del Lago di Gera (m. 2165).
Poco dopo percorriamo un tornante destrorso (m. 2160).
Superiamo altri due tornanti: sinistra (m. 2150) e destra (m. 2145).
Ci immettiamo sul vecchio sentiero, in parte scavato nella roccia, che costeggia il lago. Camminiamo quasi in piano (m. 2135).
Alla sinistra il sentiero è protetto con paletti di ferro che reggono due cavi. Superiamo una semicurva verso destra.
Passiamo sotto un enorme roccia che ricopre il sentiero e si sporge verso lago.
Percorriamo una curva verso destra e riprendiamo a salire.
Continuiamo con una curva verso sinistra seguita da un tornante destrorso, quasi in piano e con protezioni verso il lago (m. 2140).
Superiamo una semicurva verso sinistra e proseguiamo con pochissima pendenza.
Dopo un'altra semicurva verso sinistra continuiamo in salita.
All'interno di una curva verso destra molto ampia, troviamo un paletto con il n. 2 (m. 2150).
Percorriamo pochi passi in leggera discesa.
Superiamo una semicurva verso sinistra e continuiamo in leggera salita.
Dopo un breve tratto quasi in piano riprendiamo a salire e superiamo una semicurva verso sinistra.
Poco dopo percorriamo un tornante destrorso e continuiamo con una verticale parete alla sinistra (m. 2160).
Terminata la parete, percorriamo una semicurva verso sinistra e proseguiamo con poca pendenza (m. 2175).
Davanti, torniamo a vedere in lontananza il Rifugio Bignami e il Ghiacciaio di Fellaria.
In due punti, passiamo tra alcune rocce (m. 2180-2190).
Percorriamo un tratto in lievissima discesa con vista sul lago (m. 2195).
Torniamo a salire.
Superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 2205).
Continuiamo in leggera salita con il sentiero attorniato da massi.
Un cartello ricorda di tenere i cani al guinzaglio per la presenza di animali al pascolo, infatti ci stiamo avvicinando all'Alpe Gembré (m. 2210).
Proseguiamo in leggera discesa tra erba e rododendri.
Percorriamo una serpentina sinistra-destra e scavalchiamo un rivolo.
Continuiamo con due semicurve sinistra-destra.
Presso una semicurva verso sinistra attraversiamo il letto di un torrente che troviamo in secca e continuiamo in salita (m. 2205).
Davanti vediamo una cascata.
Per un tratto il sentiero è esposto alla sinistra ma è largo almeno un metro.
Quasi in piano superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 2220).
Percorriamo una semicurva verso destra seguita da una curva verso sinistra. In alto alla destra vediamo il tetto di una baita.
In leggera salita passiamo tra due croci; una di ferro su di una roccia alla sinistra e l'altra di legno alla destra (m. 2225).
Percorriamo un tornante destrorso e proseguiamo in leggera discesa.
Subito dopo, davanti vediamo le baite dell'Alpe Gembré e arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano: Alpe Gembré 2217 m,
- dietro (segnavia 342-305 v.): A. Val Poschiavina a ore 0.30, Campo Moro a ore 1.30;
- a destra (segnavia 342): Passo Confinale a ore 1.10, Bivacco Anghileri Rusconi a ore 1.20, Passo di Canciano a ore 2.40;
- davanti (segnavia 305 var.): Rif. Bignami a ore 0.50, Bocchetta di Fellaria a ore 2.10, Bocchetta di Caspoggio E.E.A. a ore 2.40.
Andiamo a destra in leggera salita.
Proseguiamo quasi in piano, attorniati da prati e subito percorriamo una curva verso sinistra e un tornante destrorso.
Dopo un tornante sinistrorso proseguiamo con poca pendenza.
Raggiungiamo le prime baite dell'alpeggio, una fontana con vasca di pietra e una panchina anch'essa di pietra.
Continuiamo diritto con un sentierino. Alla sinistra vediamo le altre baite.
Percorriamo una curva verso destra.
In salita percorriamo un ampio tornante sinistrorso. Un cartello ricorda di tenere i cani al guinzaglio (m. 2230).
Con poca pendenza superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 2245).
Riprendiamo a salire (m. 2250).
Saliamo alcuni rudimentali gradini di roccia (m. 2265).
Dopo alcuni passi quasi in piano, proseguiamo in modo abbastanza ripido.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2275).
Continuiamo in salita con un tornante sinistrorso (m. 2280).
Superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 2290).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2300).
Saliamo due rudimentali gradini di pietra e poco dopo percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2305).
Dopo un breve tratto con poca pendenza riprendiamo a salire.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2315) e continuiamo in modo abbastanza ripido.
Dopo un tornante sinistrorso proseguiamo in salita (m. 2320).
Percorriamo un tornante destrorso, sempre attorniati da erba e qualche pietra (m. 2325).
Il sentiero si divide in due tracce e si ricompone.
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Lasciamo a sinistra una roccia obliqua.
Poco dopo percorriamo due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 2340).
Salendo, vediamo il sottostante Lago di Gera e le
baite di Gembrè che rimpiccioliscono ai nostri occhi, mentre sull'altro versante possiamo ancora vedere il
Rifugio Bignami e la vedretta di Fellaria.
In leggera salita percorriamo un tornante sinistrorso.
Proseguiamo in salita.
Percorriamo un tornante destrorso tagliabile con un sentierino (m. 2355).
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 2365).
Dopo un tornante sinistrorso proseguiamo con poca pendenza (m. 2370).
Percorriamo un ampio tornante destrorso (m. 2375).
Superiamo due semicurve sinistra-destra e continuiamo in salita (m. 2380).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2385).
In modo abbastanza ripido saliamo dei rudimentali gradini di pietra.
Continuiamo con un tornante destrorso (m. 2390).
Alla destra scorre un ruscello. Per un po' lo costeggiamo (m. 2395).
Il sentiero si divide e si ricompone.
Con un tornante sinistrorso volgiamo le spalle al ruscello e continuiamo in salita.
Poco dopo, davanti torniamo a vedere il Rifugio Bignami e la vedretta di Fellaria.
Percorriamo una curva verso destra (m. 2415).
Proseguiamo con alcune serpentine, in leggera salita, tra vasti prati.
Continuiamo diritto in salita, attorniati da varie cime da entrambi i lati. Davanti, in lontananza vediamo il bivacco.
Di tanto in tanto troviamo un ometto con un bollo bianco-rosso (m. 2425).
Dopo un tratto con poca pendenza proseguiamo quasi in piano. Il bivacco scompare alla vista (m. 2445).
Il sentiero piega a destra, in leggera discesa.
Scavalchiamo un ruscello.
In leggera salita, aggiriamo alla sinistra una roccetta tra l'erba.
Lasciamo a sinistra una grande roccia a strati obliqui (m. 2455).
Continuiamo in salita con un ruscello alla destra (m. 2460).
Proseguiamo con poca pendenza. Per un tratto il sentiero si divide in due tracce parallele (m. 2475).
Continuiamo quasi in piano.
Poco dopo percorriamo una curva verso sinistra e proseguiamo con poca pendenza.
Dopo una curva verso destra riprendiamo a salire tra terreno e pietre.
Arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano
- dietro: A. Gembrè a ore 0.30, Rif. Bignami a ore 1.20.
- a destra: Val Poschiavina, Passo d'Ur a ore 1.40, Passo di Canciano a ore 2.00.
- davanti: Passo Confinale a ore 0.20, Bivacco Anghileri Rusconi a ore 0.30.
Continuiamo diritto con poca pendenza (m. 2480). Scavalchiamo alcuni ruscelletti.
Guadiamo un torrente e pieghiamo un poco verso sinistra.
Torniamo a salire tra erba, pietre e qualche roccetta alla destra. Percorriamo alcune semicurve appena accennate (m. 2490).
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 2505).
Continuiamo attorniati da pietre.
Dopo pochi passi quasi in piano e una curva verso sinistra, riprendiamo a salire (m. 2515).
Percorriamo un'altra curva verso sinistra (m. 2525).
Dopo una curva verso destra continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 2535).
Percorriamo due tornanti sinistra-destra (m. 2540).
Superiamo altri tornanti: sx-dx-sx-dx.
Proseguiamo con un tratto rettilineo (m. 2550).
In leggera salita percorriamo due curve sinistra-destra (m. 2570).
Aggiriamo alla destra una grande roccia (m. 2580).
Continuiamo con un sentierino tra i massi, su uno dei quali vediamo una scritta in rosso poco leggibile (m. 2585).
Il sentiero si allarga e continuiamo sempre diritto (m. 2590).
Proseguiamo in salita. Lasciamo a sinistra un'altra roccia (m. 2600).
Continuiamo con poca pendenza (m. 2610). In alto, alla sinistra, vediamo il bivacco.
Riprendiamo a salire (m. 2615).
Proseguiamo in leggera salita. Il sentiero si divide in due tracce parallele (m. 2620).
Si ricompone e subito nuovamente si divide; teniamo la sinistra, quasi in piano.
Lasciamo a sinistra delle roccette. Percorriamo una curva verso sinistra.
Continuiamo in salita, seguendo una traccia tra l'erba, verso il bivacco che vediamo più in alto.
La pendenza diventa ripida.
Poco dopo raggiungiamo il Bivacco Anghileri Rusconi (m. 2660).
Tempo impiegato: ore 2.15 - Dislivello: m. 750 -100 - Lunghezza Km. 6.3
Date escursioni: agosto 2005 e agosto 2024
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