Il rifugio è situato ai piedi dell’Alpe Rogneda, su di un dosso prativo, di fronte alla chiesetta di S. Stefano.
Una targa in marmo sulla facciata recita: "Antica baita canonica, anno domini 1177, restaurata dal Gruppo Alpini di Tresivio in collaborazione con
simpatizzanti e volontari nell’anno 1985, a memoria degli alpini caduti".
Il rifugio dispone di un locale bivacco, che abbiamo trovato aperto e che contiene sei brande con materassi e coperte, tavolo e panche, camino, un po'
di legna e alcune stoviglie.
Dopo aver superato Sondrio e Poggiridenti, lasciamo la statale 38 al km. 43.3 per imboccare sulla sinistra (nord) la provinciale 21 dir B in direzione Tresivio.
Attraversato il paese, la carrozzabile prosegue in salita passando per Piedo, S. Abbondio e Prasomaso.
In vista di Boirolo, lasciamo la macchina in uno slargo all'interno di un tornante destrorso (m. 1570).
Ammirato il panorama sulla lunga catena delle Orobie che sfilano ben allineate sull'altro versante della valle, ci incamminiamo in leggera salita
lungo la strada asfaltata.
Alla sinistra ci sono le poche case di Boirolo in posizione più elevata rispetto alla strada che è costeggiata da un muretto; alla destra invece
degradano dei prati.
Giunti al termine dell'abitato, la strada diventa sterrata ed un cartello stradale indica il divieto di transito agli automezzi (m. 1580).
Un pannello sulla sinistra riporta una cartina stilizzata e le possibili mete:
A - Boirolo (m. 1580) S.Stefano (m. 1650) Arcin (m. 1770): ore 3.00
B - Arcin (m. 1770) Mara (m. 1940) Rogneda (m. 2310) Rhon (m. 2200): ore 4.30
C - Rhon (m. 2200) Campondola (m. 2214): ore 1.30
D - Campondola (m. 2214) Campo (m. 1675): ore 1
E - Campo (m. 1675) S. Bernardo (m. 1240): ore 1
F - Campo (m. 1675) Fiorinale (m. 1750): ore 1
G - S. Bernardo (m. 1240) S. Antonio (m. 1270): ore 2
H - S. Antonio (m. 1270) Dalico (m. 1355): ore 2
Subito dopo lasciamo a destra una stradina privata chiusa da una stanga. Alla sinistra c'è una pineta rinchiusa da una staccionata e alla destra dei prati.
Il lato destro della stradina è ricoperto da una striscia di cemento. In alto a sinistra vediamo alcune case nei prati.
Proseguiamo in salita tra radi alberi, in prevalenza pini e betulle. Ora la strada è ricoperta da due strisce di cemento e, di tanto in tanto, è
attraversata de una canalina per lo scolo dell'acqua. In questo punto, alla destra, il panorama mostra oltre alle Orobie anche i paesi sul fondovalle.
Ignoriamo una stradina alla sinistra che conduce verso una casa (m. 1625).
Percorriamo un tornante sinistrorso presso il quale troviamo una rudimentale panchina realizzata con mezzo tronco. La stradina torna ad essere sterrata.
Dopo il successivo tornante la pendenza aumenta e ricompaiono le due strisce di cemento.
Percorriamo un altro tornante, aggirando verso sinistra due case poste in bella posizione panoramica (m. 1660).
Un rivolo attraversa passando sotto a delle pietre.
Davanti ci sono dei prati; un tavolo e panche alla sinistra e una rudimentale panchina alla destra. Un cartello informa che siamo in località Biazza (m. 1670).
Al termine del prato, un altro rivolo attraversa il cammino passando sotto a delle pietre.
Alla destra c'è un casello dell'acquedotto. In salita entriamo in una pineta. In questo punto il fondo stradale è lastricato.
Presso una curva a destra troviamo uno slargo e una rudimentale panca (m. 1705). Proseguiamo con le solite due strisce di cemento ai lati.
Dopo una curva a destra (m. 1750), sulla sinistra vediamo delle protezioni realizzate con dei rami di pino. Dalla destra sale un piccolo sentiero.
Sempre a destra c'è un altro casello dell'acquedotto.
Proseguiamo su sterrato in leggera salita. Sulla destra c'è un'altra panchina.
Riprendiamo a salire circondati da un bosco di conifere e ancora con le due strisce di cemento ai lati.
La pendenza poi diminuisce (m. 1790).
Sulla destra c'è una costruzione interrata che probabilmente funge da magazzino e ripostiglio per il rifugio.
Troviamo un'altra panca simile alle precedenti e giriamo a destra lasciando la strada che prosegue verso l'Alpe Rogneda.
Sulla destra c'è una area pic-nic con tavoli e panche. Attraversiamo un prato e raggiungiamo la chiesetta e il rifugio.
Tempo impiegato ore 0.25 - Dislivello m. 236
Data escursione: maggio 2011
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