Odro è situato a sud-est del Pizzo Vogorno, in Val Varzasca, con vista sul sottostante Lago di Vogorno e sulla parte alta del Lago Maggiore.
E' raggiungibile con il sentiero che risale il crinale che separa la Valle del Molino dalla Valle della Porta. E' il più orientale del due sentieri che
da Vogorno salgono a Bardughè.
Alcune delle costruzioni di Odro sono state recuperate dal vecchio alpeggio risalente al 1700 e restaurate nel 1996.
Si tratta di 2 rustici singoli con angolo di cottura, acqua corrente e posti letto, e di un dormitorio più grande per gruppi nel quale non si può cucinare.
Un ulteriore rustico ospita sia la cucina che l'alloggio per il personale. I servizi igienici si trovano in un edificio separato.
Sulla terrazza ci sono una fontana con vasca di pietra e tavoli con panche per mangiare e godersi il panorama.
Inoltre nelle stalle ci sono capre, asini e galline.
Per maggiori informazioni e per prenotare: telefono +41 77 4817760 e-mail info@odro.ch
Venendo da sud, lasciamo l'autostrada A2 al km. 40.5 (uscita 48 Rivera).
Facciamo un giro ad anello in senso orario al termine del quale prendiamo alla destra Via Monteceneri.
Percorriamo questa strada dapprima in salita e poi in discesa e arriviamo a Cadenazzo.
Proseguiamo seguendo le indicazioni per Locarno e Gambarogno.
Ad una rotonda andiamo a sinistra con Via Stazione.
Alla successiva rotonda continuiamo diritto con la Via Cantonale 406.
Superiamo altre rotonde seguendo sempre le indicazioni per Locarno. Troviamo i cartelli che segnalano l'inizio di: Contone e Quartino.
Ad un bivio giriamo a destra seguendo la Via Cantonale 406 mentre la Via Cantonale 405 prosegue diritto.
Attraversiamo il Fiume Ticino.
Alla sinistra vediamo un campo volo.
Ad una rotonda lasciamo a sinistra la A 13 e proseguiamo diritto (prima uscita, indicazioni Tenero - Val Verzasca).
Troviamo il cartello che indica l'inizio di Riazzino.
Ad una rotonda proseguiamo diritto.
Passiamo sotto alla ferrovia.
Poco dopo ad un'altra rotonda giriamo a sinistra in Via S. Gottardo.
Attraversiamo Gordola.
Prendiamo poi alla destra Via Val Verzasca.
Troviamo i cartelli che segnalano Scalate e Berzona.
Ignoriamo la strada per Gordemo che si stacca alla destra.
Alla sinistra vediamo la diga del Lago di Vogorno (altezza m. 220 - lunghezza m. 380) ed entriamo in una galleria.
Percorriamo una seconda galleria seguita da una terza all'altezza della diga.
Ora alla sinistra vediamo il lago.
Superiamo altre tre gallerie.
Troviamo il cartello Berzona.
Percorriamo il viadotto su un fiordo del lago e la settima galleria.
Arrivati a Vogorno troviamo sulla destra l’edificio giallo del garni-ristorante-bar "Pizzo Vogorno".
Subito dopo passiamo accanto alla fermata S. Antonio Vogorno dell'AutoPostale linea 321 Locarno - Tenero - Sonogno.
Dopo un centinaio di metri giriamo a destra in Via S. Antonio.
Al primo bivio, praticamente sul retro del garni giallo, troviamo i segnavia che indicano
- a destra: Alpe Lòcia 3 h 45 min, Pizzo di Vogorno 5 h 40 min; Cap. Borgna 4 h 40 min, Odro 2 h 20 min, Alpe Bardughè 3 h 20 min; Cap.
Borgna 6 h 35 min; Berzona 45 min, Gordemo 2 h 25 min, Tenero FFS 3 h; Alpe Foppiana, Sassariente;
- a sinistra: S. Bartolomeo 45 min, Lavertezzo 2 h 10 min;
- dietro: Vogorno 2 min.
Lasciamo Via S. Antonio che gira a sinistra e proseguiamo verso destra con Via Costa Piana.
Percorriamo cinque tornanti: sx-dx-sx-dx-sx.
Poco dopo il quinto tornante troviamo alla destra il sentiero che inizia con otto gradini e il parcheggio con sei posti auto nel quale lasciamo la macchina
(m. 610). I segnavia indicano
- continuando con la strada: Costapiana 20 min, Corte Nuovo 1 h 35 min, Alpe Bardughè 2 h 55 min; Cap. Borgna 6 h 10;
- con il sentiero: Alpe Lòcia 3 h 15 min, Pizzo di Vogorno 5 h 10 min; Stavello 55 min, Odro 1 h 55 min, Alpe Bardughè 2 h 55 min; Cap. Borgna 6 h 10 min;
Colletta 15 min, Rienza 2 h 20 min,
Corte di Fondo Mognora 3 h 10 min, Cap. Borgna 4 h 15 min;
- dietro: Vogorno 25 min.
Saliamo 41 gradini lastricati.
Ignoriamo un percorso che si stacca alla sinistra e continuiamo diritto come indicato da uno dei vari segnavia di colore bianco-rosso-bianco che ci
accompagneranno lungo il cammino (m. 620).
Percorriamo una curva verso sinistra e continuiamo con un muro alla sinistra e con vista sul Lago di Vogorno alla destra.
Proseguiamo con un sentiero tra gli alberi.
Poco sopra alla sinistra c'è una vecchia stalla.
Percorriamo due curve sinistra-destra lasciando a sinistra un grande castagno.
Continuiamo con un tratto quasi in piano, uno in leggera salita ed uno in leggera discesa. Usciamo dal bosco.
Proseguiamo quasi in piano.
Alla sinistra troviamo una baita con l'insegna "ai spond" e su di un cartello leggiamo: "Capra nera, Latte bianco, Formaggio buono".
Anche in basso alla destra c'è una baita.
Alla destra c'è una cappelletta con affreschi raffiguranti una Madonna col Bambino tra due santi. Alla sinistra ci sono una fontana con vasca in pietra e ad una
panchina. Poco sopra alla sinistra
vediamo un vigneto (m. 625).
Troviamo alla destra una baita con l'insegna "Azienda Vitovinicola Catapicch".
Per un tratto alla destra ci sono dei paletti che reggono una rete di protezione.
Superiamo una semicurva verso sinistra e rientriamo nel bosco.
Con una staccionata di protezione alla destra, saliamo dei rudimentali gradini di pietra.
Poco dopo ignoriamo un percorso che si stacca alla sinistra e continuiamo diritto, in leggera salita, come indicato da un bollo bianco-rosso-bianco.
Su di un cartello in quattro lingue affisso ad una bacheca leggiamo: "Odro. Fieno selvatico e fili sospesi. Questo sentiero conduce alla scoperta di
alcune attività un tempo fondamentali per il sostentamento della popolazione vallerana quali lo sfalcio e il trasporto del fieno selvatico, nonché la
coltivazione della castagna". Ci sono anche una cartina della zona e un elenco dei cartelli, di colore bianco e marrone, che troveremo lungo il cammino (m. 630).
Scendiamo una diecina di gradini di pietra e continuiamo quasi in piano. Vediamo un torrente che alla nostra destra forma una cascatella.
In leggera salita percorriamo una curva verso destra.
Quasi in piano, attraversiamo il torrente su di un ponticello. Come protezione, da entrambi i lati ci sono tre paletti dipinti di verde che reggono due funi. A metà
del ponticello c'è un cancelletto da aprire e richiudere dopo il passaggio.
Proseguiamo in leggera salita e troviamo alla sinistra una cappellina con un affresco raffigurante Gesù che cade sotto il peso della croce. A lato della cappellina
c'è un albero secolare. Su un cartellino bianco e marrone dell'Itinerario Etnografico Odro leggiamo "2 Cappella e scalinata (prossimo: 3. Oratorio)".
Subito percorriamo una curva verso sinistra e proseguiamo in modo abbastanza rapido con gradini di pietra. Alla destra c'è una staccionata di protezione.
Dopo pochi passi quasi in piano e in salita, percorriamo una curva verso destra e riprendiamo a salire ripidamente (m. 635).
Continuiamo con una curva verso sinistra.
Proseguiamo quasi in piano accompagnati da un muro di pietre alla sinistra.
In salita raggiungiamo una chiesa con portico. All'interno vediamo vari affreschi a carattere religioso. Quello centrale raffigura la deposizione dalla croce. Su un
cartello bianco e marrone dell'Itinerario Etnografico Odro leggiamo "3. Oratorio (prossimo 4: Selva castanile)".
Percorriamo una curva verso sinistra quasi in piano e arriviamo ad un bivio dove, accanto ad una fontana con vasca di pietra, i segnavia indicano: Colletta 649 m.;
- a sinistra: Stavello 45 min, Odro 1 h 40 min, Alpe Bardughè 2 h 40; Cap. Borgna 5 h 55 min;
- a destra: Rienza 2 h, Corte di Fondo Mognora 2 h 50 min, Cap. Borgna 4 h; Alpe Lòcia 3 h 10 min, Pizzo di Vogorno 5 h;
- dietro: Vogorno 35 min.
Il nostro sentiero riparte con un tornante destrorso in salita.
Superiamo una semicurva verso sinistra e rientriamo nel bosco.
Continuiamo con altre due semicurve sinistra-destra.
Percorriamo due tornanti sinistra-destra su gradini di legno e pietra, lasciando a sinistra una vecchia baita di pietre (m. 680).
Su dei blocchi di roccia troviamo il cartellino "4. Selva castanile (prossimo 5: Percorso di crinale)". Superiamo una semicurva verso sinistra.
Continuiamo salendo dei gradini di pietra (m. 685).
Percorriamo due tornanti sinistra-destra e una curva verso sinistra (m. 695).
Su gradini di legno superiamo un tornante destrorso (m. 700).
Dopo un breve tratto con poca pendenza percorriamo due tornanti sinistra-destra salendo dei gradini di legno e pietra.
Su di un masso troviamo un altro cartello "5. Percorso di crinale (prossimo 6: Fili sospesi a Stavéll)" (m. 705).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 710).
Presso un tornante destrorso saliamo dei gradini di pietra. Ora lasciamo i castagni e proseguiamo tra le betulle (m. 715).
Su dei gradini di legno percorriamo un ampio tornante sinistrorso.
Proseguiamo con un tratto su gradini di pietra (m. 720).
Percorriamo tre tornanti dx-sx-dx (m. 725-730).
Saliamo altri gradini di legno o di pietra.
Continuiamo con un tornante sinistrorso (m. 745).
All'esterno di un tornante destrorso troviamo una catasta di legna con tettuccio (m. 750).
Al successivo tornante, sinistrorso ne troviamo un'altra (m. 755).
Proseguiamo con un tornante destrorso salendo gradini di pietra (m. 760).
Lasciamo a sinistra una vecchia cascina (m. 765).
Percorriamo un tornante sinistrorso con dei gradini di legno.
Presso un tornante destrorso troviamo la terza catasta di legna con tettuccio (m. 770).
Continuiamo su gradini di legno.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 780).
All'esterno di un tornante destrorso troviamo una vecchia baita/stalla (m. 785).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 795).
Presso un tornante destrorso vediamo un segnavia bianco-rosso-bianco ricurvo dipinto su di un masso (m. 800).
Continuiamo con un tornante sinistrorso (m. 805).
Presso un tornante destrorso troviamo un segnavia ricurvo (m. 810).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire (m. 815).
Percorriamo un tornante sinistrorso e dopo pochi passi uno destrorso (m. 825). Frattanto il bosco è tornato ad essere composto da castagni.
Saliamo una serie di gradini di legno (m. 830).
Continuiamo con due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 855).
Percorriamo altri tornanti sx-dx-dx (m. 860).
Saliamo due serie di gradini di legno (m. 885).
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 895).
Continuiamo con due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 900).
Presso un tornante destrorso troviamo una panchina e il cartello "6. Fili sospesi a Stavéll (prossimo 7: Azienda montana agrituristica Odro)".
Proseguiamo con poca pendenza su un prativo largo crinale verso le baite/stalle di Stavello (m. 905).
Camminiamo inizialmente con alberi alla sinistra e una vecchia staccionata di legno alla destra e poco dopo tra due vecchie staccionate (m. 915).
Lasciamo a destra le prime baite/stalle.
Proseguiamo in modo abbastanza ripido lungo il margine destro dell'alpeggio mentre le altre baite/stalle sono alla sinistra.
Troviamo dei segnavia che indicano: Stavello 925 m.;
- davanti: Odro 1 h, Alpe Bardughè 2 h; Cap. Borgna 5 h 15 min;
- dietro: Colletta 25 min, Vogorno 55 min.
Tra due staccionate di legno, percorriamo una curva verso sinistra seguita da due semicurve destra-sinistra con le quali aggiriamo l'ultima baita/stalla della parte
bassa dell'alpeggio (m. 945).
Tra gli alberi percorriamo una curva verso destra.
Dopo una curva verso sinistra torniamo allo scoperto e saliamo dei gradini di legno.
Raggiungiamo la prima baita/stalla del secondo gruppo sulla quale, incisa nel legno, leggiamo la scritta verticale: "Stavello". Giriamo a sinistra
e raggiungiamo le altre baite/stalle.
Alla sinistra troviamo una bella baita con terrazza, tavolo, panche e pergolato con glicini: "Casa Raphael". Accanto ci sono altre baite e il cartello
che indica Odro. C'è anche un orticello recintato (m. 955).
A monte delle baite percorriamo quattro curve dx-sx-dx-sx vicine tra loro e rientriamo nel bosco (m. 965).
Continuiamo con una curva verso sinistra seguita da un tornante destrorso.
Percorriamo un tratto con una rete a quadrotti alla destra e un muro di pietre poco sopra alla sinistra (m. 980).
Per un altro tratto il sentiero è incassato nel terreno circostante (m. 990).
Con una semicurva verso sinistra aggiriamo un masso con i bolli.
Percorriamo due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 1000).
Dopo un tornante sinistrorso continuiamo con uno destrorso ignorando un sentiero che si stacca alla sinistra (m. 1005).
Un rivolo scende dalla sinistra e attraversa il sentiero.
All'esterno di un ampio tornante sinistrorso vediamo un torrente formare una cascatella (m. 1015).
Con quattro gradini di legno percorriamo un tornante destrorso (m. 1025).
Superiamo un tornante sinistrorso. Il bosco diventa più rado (m. 1030).
Presso un tornante destrorso vediamo il segnavia bianco-rosso-bianco ricurvo (m. 1035).
Superiamo un tornante sinistrorso anch'esso con il segnavia ricurvo, seguito da un tornante destrorso presso il quale ignoriamo un sentiero che si stacca alla sinistra in leggera
salita (m. 1045).
Subito dopo percorriamo un tornante sinistrorso.
Continuiamo con un tornante destrorso (m. 1055).
Dopo una semicurva verso destra, alla sinistra troviamo delle lisce lastre di roccia oblique sopra alle quali scivola un ruscello (m. 1060).
Troviamo due pietre collocate di traverso al sentiero per dirottare l'acqua a valle.
Alla destra, oltre una rete, vediamo il retro di una baita. Secondo la cartina potrebbe essere la baita più alta di Pidöö (m. 1075).
Percorriamo un tornante sinistrorso su gradini di pietra e con una rudimentale staccionata alla destra (m. 1085).
Presso un incrocio di sentieri il segnavia bianco-rosso-bianco ricurvo indica a destra. Diritto non ci sono indicazioni. Alla sinistra su di un masso
leggiamo: "Privato".
Andiamo dunque a destra (m. 1090).
Presso un tornante sinistrorso vediamo un masso accostato ad un tronco (m. 1095).
Subito dopo, presso un tornante destrorso, troviamo delle pietre sul sentiero allo scopo di deviare alla sinistra l'acqua piovana.
Continuiamo con un tornante sinistrorso.
Dopo alcuni gradini proseguiamo con poca pendenza fino ad un tornante destrorso oltre il quale riprendiamo a salire (m. 1105).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1110).
Presso un tornante destrorso troviamo un cartello di legno che indica a destra "Odro". Qui c'è anche un segnavia bianco-rosso-bianco
ricurvo. In basso alla sinistra,
tra gli alberi riusciamo a scorgere in lontananza il Lago Maggiore e il Lago Vogorno (m. 1120).
Nel sentiero troviamo una pietra infissa di taglio per deviare a valle l'acqua piovana.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1120) ed uno destrorso (m. 1125).
Alla destra, sull'altro lato della valle, vediamo un alpeggio con le baite/stalle tutte raggruppate l'una accanto all'altra.
Percorriamo un tornante sinistrorso passando tra alcune rocce (m. 1135).
Nel sentiero troviamo un'altra pietra infissa di taglio per deviare l'acqua piovana.
Percorriamo un tornante destrorso e torniamo a camminare attorniati dalle betulle.
Continuiamo con un tornante sinistrorso (m. 1140).
Alla sinistra vediamo in lontananza il Lago Maggiore.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 1145).
Subito dopo lasciamo a sinistra una liscia roccia obliqua.
Proseguiamo con due tornanti sinistra-destra.
Alla sinistra troviamo una vecchia baita recintata (m. 1160).
Un rivolo attraversa il sentiero (m. 1165).
Percorriamo un tornante sinistrorso.
Riattraversiamo il rivolo e continuiamo con un tornante destrorso (m. 1170).
Lo attraversiamo nuovamente per la terza volta.
Poco dopo, in alto, vediamo la bandiera posizionata accanto alle prime baite di Odro.
Percorriamo un tornante sinistrorso. Ora il sentiero è attorniato da prati e da pochissimi alberi. In basso a sinistra vediamo il Lago di Vogorno (m. 1180).
Continuiamo con un tornante destrorso.
Alla destra vediamo, in lontananza, una cascata.
Con un tornante sinistrorso aggiriamo l'ultima betulla e proseguiamo in modo abbastanza ripido attorniati dall'erba (m. 1190).
Presso una curva verso destra un rivolo attraversa il sentiero.
Vediamo un segnavia ricurvo presso un tornante sinistrorso (m. 1195).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1200).
Saliamo alcuni rudimentali gradini di roccia.
Continuiamo tra l'erba accompagnati alla sinistra da un ruscelletto (m. 1210).
Presso un tornante sinistrorso troviamo il telaio di legno che conteneva un cartellone che ora non c'è più.
Percorriamo due tornanti, destra (m. 1215) e sinistra (m. 1220).
Proseguiamo con poca pendenza. Alla destra vediamo la scritta "Odro" incisa su di una tavola di legno.
Dopo un tornante sinistrorso riprendiamo a salire.
Lasciamo a sinistra quattro pannelli solari e raggiungiamo Odro (m. 1230).
Tempo impiegato: ore 2 / Dislivello: m. 620 / Lunghezza km. 2.8
Data escursione: maggio 2024
Troviamo tutte le baite chiuse e su di una lavagna leggiamo che la stagione inizia la prossima settimana. Forse abbiamo incrociato i guardiani che scendevano mentre
noi salivamo. A fare gli onori di casa ci pensa un bel micione che, in cambio di qualche pezzetto di prosciutto e alcune coccole, ci fa compagnia finché rimaniamo.
Nella vasca sotto alla fontana troviamo, al fresco, una dozzina di lattine con bevande assortite che possiamo acquistare al costo di franchi 6 cadauna.
Saliamo poi al museo situato a quota 1310 lungo il sentiero che prosegue per Bardughè. Lo troviamo chiuso ma c'era da aspettarselo vista la mancanza dei guardiani.
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