Rifugio Il Dosso

Il Rifugio Il Dosso è situato all'Alpe Arza in Alta Val Bognanco.

In auto
Da Milano prendiamo l'autostrada A8.
Ad un bivio proseguiamo verso sinistra con la A26/E62 (mentre a destra la A8 continua verso Varese). Poco dopo dobbiamo pagare il pedaggio.
Al bivio successivo (km. 21.6) andiamo a destra verso Gravellona Toce (a sinistra invece si prosegue verso Genova).
Al km. 166.5 dobbiamo pagare un altro pedaggio.
Dopo il casello la strada diventa la statale 33 del Sempione.
La percorriamo fino al km. 122 dove usciamo seguendo le indicazioni per Bognanco-Domodossola.
Ad una rotonda proseguiamo per Domodossola.
Troviamo il cartello Domodossola e prendiamo la strada a destra.
Giriamo a destra sulla SP 166 (indicazione Bognanco).
Ad una rotonda giriamo a sinistra e passiamo sotto al ponte della ferrovia (Via Gentinetta, indicazione Bognanco).
Ad un'altra rotonda giriamo a sinistra e prendiamo la Tangenziale Generale Dalla Chiesa.
Superiamo 3 rotonde proseguendo diritto. La strada diventa Via Salvo d'Acquisto.
Giriamo a sinistra su Via Giuseppe Di Vittorio (indicazione Bognanco).
Giriamo poi a sinistra (indicazione Bognanco) sulla SP 68 della Val Bognanco che costeggia il Fiume Bogna e lo attraversa varie volte.
Passiamo per: Torno, Gabbia, Pianezza, Messasca, Campeglio, Bognanco Fonti, Possetto, Camisanca, Boco, San Lorenzo, Croce e Graniga.
Lasciamo a sinistra la strada per La Gomba.
Passiamo per Alpe Vercengio, Cimalora e Mer.

Arriviamo a San Bernardo. Troviamo i primi parcheggi e, alla sinistra, la bianca chiesetta dell'Oratorio di San Bernardo alla Guarda risalente al 1680.
Poco dopo arriviamo ad un bivio dove i segnavia indicano
- a sinistra (segnavia D00): Lago di Ragozza 1 h 20, Rif. Gattascosa 1 h 25, Passo di Monscera (Via del Monscera - Via Stockalper - Via Alpina It Blu) 1 h 55;
- a sinistra (segnavia D12): Costa del Dente 1 h 45, Lago di Oriaccia 2 h 40, Passo di Oriaccia 3 h 15;
- dietro (segnavia D00): Gomba 0 h 50, Graniga 1 h 10, San Lorenzo (Via del Monscera - Via Stockalper) 1 h 25;
- diritto (segnavia D08): Arza 0 h 40, Alpe Monscera 1 h 25, Passo Monscera (Via del Monscera - Via Stockalper) 1 h 50;
- diritto (segnavia D10): Alpe Paione 0 h 45, Lago di Paione inf. 1 h 20, P.so di Paione 2 h 20;
- diritto (segnavia D08 GTA): Alpe Casariola 1722m 1 h 00, Alpe Dorca 1874m 1 h 25, Passo di Variola 2235m 2 h 50.
C'è anche un cartello di legno che indica diritto il Rifugio Il Dosso e informa se è aperto o chiuso.
Alla sinistra si va al Rifugio San Bernardo e al grande parcheggio gratuito.
Andiamo a destra con alcuni saliscendi.
Presso un tornante destrorso attraversiamo un ponte sul Rio Rasega.
Proseguiamo in salita con alcune curve e tornanti fini a trovare alla sinistra il Rifugio Il Dosso e il relativo parcheggio.

Naturalmente da San Bernardo in poi possiamo anche camminare seguendo la strada poco trafficata e arrivare al rifugio in circa 40 minuti.
 
Giro ad anello in senso orario.
Voglio anche proporre un bel giro ad anello con partenza e arrivo nel parcheggio di fronte al Rifugio San Bernardo.
Attraverseremo un bosco superando su delle passerelle vari ruscelli e poi la torbiera di Gattascosa. Passeremo accanto al Lago di Ragozza. Arriveremo al Rifugio Gattascosa oltre il quale proseguiremo con una sterrata. Faremo una deviazione che ci porterà al Lago Monscera e al Passo Monscera dove, se il cielo sarà limpido, potremo vedere le Alpi Svizzere. Tornati sulla sterrata passeremo per l'Alpe Monscera. Visiteremo l'Alpe Arza. Passeremo per il Rifugio Il Dosso e torneremo a San Bernardo.

Al bivio dopo l'Oratorio di San Bernardo andiamo a sinistra in leggera salita.
Lasciamo a sinistra un grande masso.
Poco dopo troviamo
- alla sinistra: i bagni, una fontana e con un breve tratto in salita il grande parcheggio gratuito (m. 1640);
- alla destra: il Rifugio San Bernardo (m. 1635);
- diritto: la stradina sterrata con la quale inizia il nostro giro.
I segnavi indicano - dietro (sentiero D12): Costa del Dente 1 h 45, Lago di Oriaccia 2 h 40, Passo di Oriaccia 3 h 15;
- davanti (sentiero D00): Lago di Ragozza 1 h 15, Rif. Gattascosa 1 h 20, Passo del Monscera (Via del Monscera - Via Stockalper - Via Alpina It Blu) 1 h 50.
Ci sono anche due cartelloni: uno che elenca e descrive i sentieri e l'altro che mostra una cartina geografica della zona e parla della Strada Romana, Sentiero Stockalper. Vi leggiamo: "Siamo nella parte alta della Valle Bognanco dove la valle si apre in vaste 'conche glaciali'. Qui è caratteristica la presenza di laghi naturali, torbiere e grandi pascoli. Le cime che contornano questi altipiani, anche se non elevate, offrono panorami che non sfigurano al cospetto dei vicini 4.000 delle Alpi. L'accesso a questa zona avviene attraverso le frazioni di Bognanco da dove, oltre al percorso del 'Sentiero Stockalper',  si sale anche con una strada asfaltata che porta nel pianoro di San Bernardo. La zona alta è attraversata da itinerari internazionali come il Sentiero Italia (SI), la Grande Attraversata delle Alpi (GTA), La 'Via Alpina' ed il 'Sentiero Stockalper'. In ognuno di questi percorsi non mancano dei buoni rifugi."
Ci incamminiamo su di una stradina sterrata che, quasi in piano, si addentra in una pineta. Un segnale stradale indica il divieto di transito ai veicoli.

Troviamo una santella all'esterno di una semicurva verso destra. Continuiamo in leggera salita con varie semicurve appena accennate. Di tanto in tanto troviamo un bollo bianco-rosso (m. 1640).
Superiamo una semicurva verso destra (m. 1655).
Percorriamo una curva verso sinistra incassata nel terreno circostante (m. 1660).
Dopo pochi passi in leggera discesa proseguiamo in leggera salita.
Superiamo due semicurve destra-sinistra e continuiamo quasi in piano (m. 1665).
Dopo altre due semicurve destra-sinistra proseguiamo con poca pendenza.
Quasi in piano percorriamo una curva verso sinistra molto ampia.

Ad un bivio, i segnavia D00 indicano a destra: Via Alpina, Via del Monscera, Via Stockalper, Rifugio Gattascosa.  Pertanto lasciamo la sterrata e prendiamo il sentiero in leggera salita alla destra (m. 1670).
Con un torrente alla destra percorriamo un tratto quasi in piano, uno in discesa ed uno in salita.

Dopo una curva verso destra attraversiamo il torrente su di una passerella formata da quattro assi (m. 1675).
Percorriamo una curva verso sinistra in salita e continuiamo con poca pendenza su di un largo sentiero.
Quasi in piano aggiriamo un albero nel mezzo del sentiero.
Continuiamo in leggera salita. Alla destra, vediamo un masso tra gli alberi (m. 1685).

Lasciamo a sinistra uno slargo e rientriamo nel bosco (m. 1690).
Alla sinistra ci sono due massi.
Aggiriamo quanto rimane di un tronco segato a circa 160 cm. dal suolo.
Proseguiamo in salita.
Vediamo delle roccette che affiorano alla sinistra del sentiero.
Con poca pendenza percorriamo due curve sinistra-destra (m. 1700).
Alla destra affiorano altre due roccette.
Allo scoperto attraversiamo uno slargo e, dopo una semicurva verso sinistra, rientriamo nel bosco.

Superiamo un torrente camminando su dei tronchi di legno (m. 1715).
Attraversiamo uno slargo e proseguiamo tra radi alberi con il torrente alla nostra destra (m. 1725).
La pendenza aumenta. Attorno al sentiero ci sono varie pietre.

In leggera salita arriviamo ad un bivio. Seguendo un bollo bianco-rosso andiamo a destra in salita su rudimentali gradini di pietra (m. 1730).
Subito dopo, in leggera salita, percorriamo una curva verso sinistra.

Presso una curva verso destra, riattraversiamo il torrente su una passerella realizzata con tre assi (m. 1735).
Subito percorriamo una curva verso sinistra e continuiamo dapprima in salita e poco dopo con poca pendenza.
Aggiriamo una roccetta alla sinistra (m. 1740).
Superiamo due semicurve sinistra-destra.

Subito troviamo un cartello, affisso ad un masso, che parla del Lago di Arza (m. 1745).
Superiamo altre due semicurve sinistra-destra.
Quasi in piano percorriamo una semicurva verso sinistra e proseguiamo in leggera salita attorniati da vari massi e roccette (m. 1750).
Continuiamo con una semicurva verso destra quasi in piano.
In salita percorriamo una curva verso sinistra e una semicurva verso destra.
Proseguiamo con poca pendenza.
Percorriamo una curva verso sinistra (m. 1755) e una verso destra (m. 1760).

Pieghiamo a sinistra e continuiamo in salita lasciando a sinistra uno slargo allo scoperto. Vediamo una lastra di pietra addossata ad un albero.
Pieghiamo a destra e proseguiamo sempre con lo slargo alla sinistra (m. 1765).
Alla sinistra vediamo un bollo su di una roccetta che affiora del terreno.
Pieghiamo a destra e proseguiamo con pochi ripidi passi.

Continuiamo in salita su delle pietre seguendo un bollo bianco-rosso ma possiamo anche aggirarle con un sentiero più a destra (m. 1775).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido, tra le pietre, agevolati da alcuni rudimentali gradini (m. 1785).
Continuiamo tra cespugli e arbusti oltre agli alberi, in prevalenza larici (m. 1795).
Proseguiamo con una serpentina dx-sx-sx-dx-sx.
Il sentiero continua incassato tra pietre e terreno, con alcuni rudimentali gradini di pietra (m. 1805).
In salita percorriamo una curva verso sinistra.

Percorriamo due tornanti destra (m. 1815) e sinistra (m. 1820).
Proseguiamo in leggera salita con una curva verso destra.
Continuiamo con alcuni passi quasi in piano.
Presso una semicurva verso sinistra aggiriamo un masso piatto (m. 1825).

Su di una passerella formata da due assi attraversiamo un torrente.
Continuiamo tra massi e cespugli dapprima in leggera salita e poco dopo quasi in piano.
Attraversiamo una passerella con tre assi.

Proseguiamo in leggera salita con un ruscelletto alla nostra sinistra.
Poi lo attraversiamo su di una passerella con due assi mentre alla destra scorre il torrente (m. 1835).
Dopo un'altra passerella, percorriamo una curva verso destra e continuiamo con il torrente alla nostra destra.
Proseguiamo quasi in piano. Troviamo dei cespugli di rododendro. Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Percorriamo una semicurva verso sinistra e poco dopo una verso destra.

Gli alberi terminano. Camminiamo su di una passerella con due assi. Continuiamo quasi in piano.
Ora attraversiamo la Torbiera di Gattascosa su di una passerella di legno (lunga circa 120 metri) attorniati da terreno paludoso.
Giunti in fondo continuiamo diritto su sentiero.
Alla sinistra scorre ancora il ruscello.
Percorriamo un breve tratto su un'altra passerella.
Proseguiamo con poca pendenza su sentiero (m. 1840).
Superiamo due semicurve destra-sinistra.

Continuiamo in modo abbastanza ripido.
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Il sentiero si divide e poco dopo si ricompone (m. 1845).
Proseguiamo in salita tra giovani larici.

All'esterno di una semicurva verso destra, troviamo un paletto con i bolli (m. 1855).
Continuiamo con delle serpentine appena accennate.
Lasciamo a sinistra un grande masso. Su un cartello leggiamo: "Torbiera Gattascosa" (m. 1870).
La pendenza aumenta.
Proseguiamo in leggera salita (m. 1885).
Il sentiero si divide solo per aggirare un albero e si ricompone.
Attorniati da alcuni massi percorriamo una curva verso sinistra (m. 1900).
Continuiamo tra radi larici e rododendri.

Percorriamo un tornante sinistrorso e proseguiamo in salita (m. 1905).
Continuiamo quasi in piano.
Riprendiamo a salire. Il sentiero si divide, aggira due alberelli e si riunisce (m. 1920).
Proseguiamo allo scoperto, con gli alberi solo alla sinistra (m. 1925).
Superiamo due semicurve sinistra-destra aggirando una roccetta.
Percorriamo una curva verso destra e alcune serpentine (m. 1935).

Il sentiero si divide in due tracce che si intersecano. In basso alla sinistra vediamo il torrente.
Riunitesi le due tracce, saliamo in modo abbastanza ripido (m. 1950).
Continuiamo con poca pendenza (m. 1960).
Il sentiero si sdoppia e poi si ricompone.

Raggiungiamo il Lago Ragozza che vediamo alla sinistra. Il sentiero lo costeggia tra rododendri e arbusti (m. 1965).
Attraversiamo un rivolo su due pietre piatte (m. 1975).
Seguendo i bolli, proseguiamo in salita tra pietre e arbusti (m. 1990).
Dopo pochi passi quasi in piano, superiamo una semicurva verso sinistra e riprendiamo a salire.
Alcune radici formano dei rudimentali gradini (m. 1995).
Percorriamo un breve tratto quasi in piano e uno in salita su fondo roccioso.
Proseguiamo in leggera salita su sentiero sterrato (m. 2000).
Continuiamo in discesa con vista sul Rifugio Gattascosa.
Attraversiamo un rivolo passando su di una pietra piatta (m. 1995).

In salita raggiungiamo il Rifugio Gattascosa (m. 2000).
I segnavia indicano
- a destra (segnavia D00): Passo del Monscera 0 h 30, Zwiscbergen (CH) 1 h 50, Gondo (Via del Monscera - Via Stockalper - Via Alpina it. Blu) 3 h 10;
- a sinistra: B.tta di Gattascosa 0 h 25, Passo di Oriaccia 1 h 30, Rif. Alpe Laghetto 3 h 00;
- dietro (segnavia D00): Lago di Ragozza 0 h 05, San Bernardo 1 h 00, Gomba (Via del Monscera - Via Stockalper - Via Alpina it. Blu) 1 h 50;
- a destra (segnavia D08): Alpe di Monscera (Via del Monscera -Via Stockalper) 0 h 25, Lago di Arza (Agro) (Sentiero dei Laghi) 0 h 50, Alpe Paione 0 h 55.

Lasciamo a sinistra il Rifugio Gattascosa e continuiamo su di una sterrata in lievissima salita.
Tra radi alberi percorriamo due curve sinistra-destra.
Guadiamo un torrente.
Proseguiamo in leggera salita.
In leggera discesa superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2005).

Nell'incavo di un tronco vediamo la statuetta di una Madonna.
Quasi in piano percorriamo una curva verso destra e continuiamo con poca pendenza (m. 2005).
Dopo una curva verso sinistra proseguiamo quasi in piano.
All'interno di un'ampia curva verso destra c'è un prato.
Continuiamo con poca pendenza.
Un rivolo passa sotto alla strada.

Ad un bivio (m. 2015) i segnavia indicano
- a sinistra (segnavia D00): Passo del Monscera 0 h 20, Zwiscbergen (CH) 1 h 40, Gondo (Via del Monscera - Via Stockalper - Via Alpina it. Blu) 3 h 00;
- dietro (segnavia D00): Rifugio Gattascosa 0 h 10, Lago di Ragozza 0 h 15, San Bernardo (Via del Monscera - Via Stockalper - Via Alpina it. Blu) 1 h 10;
- diritto (segnavia D08): Alpe di Monscera (Seguire la pista) 0 h 15, Lago di Agro (Deviazione su sentiero D08a) 0 h 40, Alpe Paione (Seguire la pista) 0 h 45.
Lasciamo la sterrata (pista), che prosegue diritto e che ritroveremo più avanti, e andiamo a sinistra in modo da vedere anche il Lago Monscera e il panorama dal Passo Monscera.

Camminiamo in leggera salita tra larici e rododendri.
Attraversiamo un ruscelletto.
Superiamo una semicurva verso sinistra e continuiamo in salita.
All'esterno di una semicurva verso destra ci sono dei prati (m. 2040).
Proseguiamo dapprima quasi in piano (m. 2050) e poco dopo in leggera salita tra mughi, rododendri e radi alberi.
In salita superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2060) e altre due semicurve destra-sinistra (m. 2065).
Quasi in piano percorriamo una semicurva verso destra e proseguiamo in salita (m. 2070).
Attraversiamo una radura dove troviamo della neve.

Raggiungiamo il Lago Monscera e lo costeggiamo lasciandolo alla destra (m. 2075).
Ad un bivio teniamo la destra accompagnando il lago fino in fondo.
Ora, seguendo una traccia tra l'erba, saliamo in modo abbastanza ripido verso il Passo Monscera.
Transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione.
Dalla sinistra arriva l'altro sentiero che avevamo ignorato accanto al lago (m. 2095).

Raggiungiamo il Passo Monscera (m. 2103) dove troviamo: un altro traliccio, il cippo di confine S3/I1931 e dei segnavia che indicano
- davanti (D00): Zwiscbergen (CH) 1 h 20, Gondo (Via del Monscera - Via Stockalper - Via Alpina it. Blu) 2 h 40;
- dietro (segnavia D08): Alpe Monscera 0 h 20, Alpe Paione 0 h 50, San Bernardo 1 h 25;
- dietro verso sinistra (da dove siamo arrivati) (segnavia D00): Rifugio Gattascosa 0 h 20, Lago di Ragozza 0 h 25, San Bernardo (Via del Monscera - Via Stockalper - Via Alpina it. Blu) 1 h 20.
Purtroppo il panorama verso la Svizzera è abbondantemente coperto dalle nuvole.

Scendiamo prendendo un sentiero un poco più alla sinistra rispetto a quello fatto in salita. Questo sentiero non raggiunge la riva del Lago Monscera ma ne costeggia il lato Nord tenendosi alto rispetto alla sue sponde.
Attraversiamo senza problemi una zona con delle pietre franate (m. 2085).
Percorriamo un breve tratto in leggera salita. Alla destra vediamo un traliccio. Continuiamo in leggera discesa.
Il sentiero diventa una sterrata inerbita e attorniata da prati (m. 2075).

Ad un bivio possiamo prendere entrambi i percorsi e scegliamo quello alla destra.
Proseguiamo dapprima in leggera discesa e poi in discesa. In basso vediamo la sterrata che avevamo lasciato per andare a vedere il Lago e il Passo di Monscera.
In leggera discesa la raggiungiamo. Qui non ci sono segnavia me li vediamo alla sinistra in lontananza. Alla destra si torna al Rifugio Gattascosa. Andiamo a sinistra inizialmente con pochi passi in discesa e in salita per superare un ruscello (m. 2010).
Quasi in piano percorriamo una curva verso destra.
Superiamo una semicurva verso sinistra seguita da un'ampia curva verso destra.

All'interno di una semicurva verso sinistra si immette l'altro percorso. Qui ci sono dei segnavia che indicano
- dietro verso sinistra (segnavia D08): Lago di Monscera (Via del Monscera variante Via Stockalper) 0 h 15, Passo di Monscera (Via del Monscera variante Via Stockalper) 0 h 20, Zwiscbergen (CH) (Via del Monscera - Via Stockalper) 1 h 40;
- diritto (segnavia D08): Alpe Monscera 0 h 05, Alpe Paione (Ristoro Il Dosso) 0 h 30, San Bernardo (Ristoro Alpino) 1 h 10;
- dietro: Gattascosa 0 h 20, Lago di Ragozza 0 h 30, S. Bernardo 1 h 10.
Continuiamo in discesa seguendo la sterrata (m. 2010).

Superiamo due semicurve sinistra-destra. Alla destra, in lontananza, vediamo il Rifugio Gattascosa.
Continuiamo in leggera discesa con un'altra semicurva verso destra.

Troviamo dei segnavia che indicano: Alpe di Monscera 1971;
- a sinistra (Sentiero dei Laghi): Lago di Arza (Agro)  0 h 25, Lago di Paione Inf 1 h 30.
Alla destra vediamo gli edifici dell'alpeggio. Facciamo una piccola deviazione verso destra. Percorriamo due semicurve destra-sinistra ignorando una sterrata alla destra e raggiungiamo il piccolo alpeggio (m. 1975). Poi torniamo indietro e riprendiamo la nostra sterrata.

Un segnale stradale indica in 15 km/h la velocità massima per i veicoli.
Presso un tornante destrorso, nei prati alla sinistra vediamo un grande ometto, praticamente un monumento. Andiamo a vederlo e poi torniamo indietro.
Percorriamo un tornante sinistrorso e proseguiamo in discesa.
Continuiamo in leggera discesa con la sterrata coperta da ghiaietto.
Percorriamo una curva verso sinistra (m. 1955) seguita da una semicurva anch'essa verso sinistra (m. 1950).
Superiamo altre due semicurve destra-sinistra.

Quasi in piano, presso una curva verso destra, guadiamo il Rio di Arza (m. 1935).
Dopo pochi passi, alla sinistra troviamo dei segnavia su di un palo piegato, che indicano con il Sentiero dei Cacciatori: Alpe Arza il Dosso 0 h 30, San Bernardo 1 h 05, Lago di Paione Inf 1 h 25. Seguiamo la sterrata.

Entriamo in un bosco di larici (m. 1930).
Vediamo parecchi cespugli di rododendro.
Continuiamo in discesa su asfalto (m. 1925). Di tanto in tanto troviamo una canalina, per lo scolo dell'acqua, di traverso alla strada.
Superiamo una semicurva verso destra.
Un torrente passa sotto alla strada (m. 1900).
La strada torna ad essere sterrata. Proseguiamo in leggera discesa (m. 1890).
Passiamo accanto ad un cartello che indica il divieto di caccia. Superiamo due semicurve sinistra-destra.

Un ruscello passa sotto alla strada, ma anche sopra in una canalina nel caso di acqua abbondante (m. 1880).
In discesa percorriamo una semicurva verso destra (m. 1870).
Ora alla sinistra ci accompagna un muro di pietre a secco.

Vediamo un pino apparentemente cresciuto sopra ad un masso (m. 1855).
Proseguiamo in leggera discesa attorniati da ginepri e cespugli.
Percorriamo una curva verso sinistra molto ampia (m. 1850).
Continuiamo su asfalto e percorriamo una curva verso sinistra (m. 1845).

Subito dopo, presso un tornante destrorso, possiamo evitare il guado di un torrente salendo alcuni gradini alla sinistra e passando su di un ponticello interamente in legno (m. 1840).
Continuiamo su sterrato coperto da ghiaietto. Superiamo una semicurva verso sinistra.

Lasciamo a sinistra un casello dell'acquedotto e dopo alcuni passi su asfalto torniamo a camminare su sterrato (m. 1820).
Alla sinistra vediamo un tubo che sbuca tra pietre ammucchiate.
Passiamo accanto ad un altro cartello che segnala il divieto di caccia.

Troviamo dei segnavia che indicano
- dietro (segnavia D08): Alpe di Monscera (Via del Monscera variante Via Stockalper) 0 h 40, Passo di Monscera (Via del Monscera variante Via Stockalper) 1 h 00, Rifugio Gattascosa 1 h 00;
- a sinistra: Lago di Arza (Agro) (Sentiero dei Laghi) 0 h 35, Passo di Monscera (Sentiero dei Cacciatori) 1 h 15, Rifugio Gattascosa (Sentiero dei Cacciatori) h 1;
- davanti: Alpe Arza il Dosso (Via del Monscera variante Via Stockalper) 0 h 05, Alpe Paione (Sentiero dei Laghi) 0 h 10, Lago di Paione inf. (Sentiero dei Laghi) 0 h 45;
- a sinistra: Fortini Militari.
Continuiamo diritto, in discesa, su asfalto (m. 1800).
Un segnale stradale indica in 15 km/h la velocità massima per i veicoli.
Alla sinistra c'è un grande masso piatto (m. 1780).

Subito dopo, presso un tornante destrorso troviamo una cartina della zona e dei segnavia che indicano
- dietro (segnavia D08): Alpe di Monscera 0 h 40, P.so di Monscera 1 h 05, Rif. Gattascosa 1 h 05;
- diritto (segnavia D10): Alpe Paione 0 h 05, Lago di Paione inf. 0 h 40;
- a destra seguendo il tornante (segnavia D10): Alpe Arza 0 h 05, S. Bernardo 0 h 35.
Seguiamo il tornante della strada.

Presso una curva verso sinistra, alla destra esce la sterrata che conduce ad Arza. Facciamo anche questa piccola deviazione a andiamo a vedere. Vi troviamo poche case, una fontana e una veduta dall'alto sul Rifugio Il Dosso. Poi torniamo indietro e riprendiamo la nostra strada (m. 1770).

Percorriamo una curva verso sinistra (m. 1760).
Troviamo un altro cartello di divieto di caccia.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1755).
Ignoriamo una sterrata inerbita che si stacca alla sinistra (m. 1750).
Proseguiamo in leggera discesa.
Nel prato alla sinistra vediamo una baita con bandiera.
Percorriamo due curve sinistra-destra (m. 1735).

All'esterno di un tornante sinistrorso troviamo il Rifugio Il Dosso e il relativo parcheggio (m. 1725).

Lasciato a destra il Rifugio il Dosso, continuiamo in discesa con una curva verso destra e un tornante sinistrorso presso il quale rientriamo nel bosco.
Percorriamo altri due tornanti destra-sinistra (m. 1710).
Continuiamo in leggera discesa con un tornante destrorso (m. 1700).
Proseguiamo in discesa con due tornanti sinistra-destra (m. 1690) seguiti in leggera discesa con uno sinistrorso (m. 1680).
Continuiamo in discesa. Per un tratto alla sinistra abbiamo un muro a secco.
Dopo una semicurva verso sinistra, percorriamo un tornante destrorso (m. 1660) e uno sinistrorso (m. 1650).

Proseguiamo in leggera discesa e, presso un tornante destrorso, troviamo dei segnavia che indicano
- dietro (segnavia D08): Alpe Arza (Rifugio il Dosso) 0 h 20, Alpe di Monscera (Via del Monscera variante Via Stockalper) 1 h 10, Passo di Monscera (Via del Monscera variante Via Stockalper) 1 h 35;
- a sinistra (segnavia GTA): Alpe Casariola 0 h 40, Dorca 1 h 05, Passo di Variola 2 h 30;
- a sinistra (segnavia D10): Alpe Paione 0 h 35, Lago di Paione inf. 1 h 10, Passo di Paione 2 h 10;
- seguendo il tornante (segnavia D08): San Bernardo 1628m (GTA) 0 h 15, Alpe il Laghetto 2039m  2 h 20, Alpe Campo 1895m (GTA) 2 h 30.
Seguiamo il tornante in discesa (m. 1630).

Troviamo una panchina alla destra della strada. Subito dopo, in piano, presso un tornante sinistrorso, attraversiamo un ponte sul Rio Rasega.
Continuiamo su asfalto.
Riprendiamo a salire e rientriamo nel bosco (m. 1615)
Proseguiamo con poca pendenza.
Superiamo delle semicurve sx-dx-sx. Continuiamo con una semicurva verso destra in leggera discesa e una verso sinistra quasi in piano (m. 1620).
In leggera discesa lasciamo a sinistra una grande roccia.

Quasi in piano superiamo una semicurva verso destra e continuiamo in leggera salita. Dalla sinistra si innesta una sterrata inerbita (m. 1615).
Continuiamo quasi in piano. Troviamo una panchina di pietra alla destra. Troviamo anche un cartello che segnala il divieto di caccia. La strada ora è sterrata.
Alla destra, dietro a una panca, c'è un prato.

Proseguiamo in salita con alcune semicurve appena accennate.
Superiamo altre due semicurve sinistra-destra (m. 1625).
Un segnale stradale, rivolto a chi procede in senso contrario, indica il limite di velocità di 15 km/h.

Subito dopo arriviamo ad un bivio dove troviamo i vari segnavia già elencati a inizio pagina. Diritto si va verso l'Oratorio di San Bernardo e a destra verso il Rifugio San Bernardo (m. 1635) e il grande parcheggio dove avevamo lasciato la macchina (m. 1640).

Tempo impiegato: ore 3.50 / Dislivello: m. 520 -520 / Lunghezza km. 11.5
Data escursione: giugno 2024

PARZIALI: tempo h. dislivello m. distanza km.
Rifugio San Bernardo - Rifugio Gattascosa 1.40 375 -15 4
Rifugio Gattascosa - Rifugio Il Dosso 1.40 115-390 5
Rifugio Il Dosso - Rifugio San Bernardo 0.30 30-115 2.5
TOTALE 3.50 520-520 11.5
ESCURSIONI PARTENDO DAL RIFUGIO:
  • Alpe Paione 0 h 20
  • Lago di Paione inf. 0 h 55
  • Alpe di Monscera 0 h 55
  • Passo di Monscera 1 h 20
  • Rifugio Gattascosa 1 h 20
  • Rifugio San Bernardo 0 h 30






Dati del Rifugio Il Dosso

Altezza:
m. 1725
Gruppo:
Piemonte
Ubicazione:
Sotto l'Alpe Arza
Comune:
Bognanco - VCO
Coordinate Geo:
46°09'27.20"N
8°11'02.40"E
Gestore:
Antonio Pilatti
Telefono gestore:
366 2630583
Telefono Rifugio:
340 5830030
348 8678958
Posti letto:
40
Apertura:
sempre
Pagina inserita
il: 08/08/2024
Rifugio Il Dosso Oratorio di San Bernardo alla Guarda risalente al 1680 Il Rifugio San Bernardo Qui inizia il giro ad anello in senso orario Santella Passerella Passerella Passerella Panorama dal bosco Altra passerella Attraversamento Torbiera Gattascosa Panorama Lago Ragozza Lago Ragozza Lago Ragozza Lago Ragozza Rododendri accanto al lago Il Rifugio Gattascosa Insegna del Rifugio Gattascosa Fontana Croce e panchina in posizione panoramica Tavoli e panche Continuiamo con la sterrata oltre il Rifugio Gattascosa Madonnina nel tronco di un larice Facciamo una deviazione verso il Lago Monscera Lago Monscera Il Lago Monscera, salendo verso il Passo Monscera Passo di Monscera e panorama coperto dalle nuvole Tornati sulla sterrata, visitiamo l'Alpe Monscera Alpe Monscera Ometto monumentale Un guado Un altro guado, questo però ... possiamo evitarlo passando su un ponticello Grande masso piatto Alpe Arza Il Rifugio Il Dosso visto dall'Alpe Arza Insegna Interno del Rifugio il Dosso

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