Bivacco Baita Le Rai

Il Bivacco Baita Le Rai è situato a monte di Branzi, sul sentiero 117, al termine di una radura.
Si tratta di una baita in muratura, di proprietà del comune di Branzi, che dispone di un tavolone con relative panche, una panca più piccola e dei ciocchi di legno utilizzabili come sgabelli, un camino con legna da ardere, un lavandino con acqua corrente. Sul tavolato del soppalco, raggiungibile con una scala a pioli, ci sono cinque materassi. Nel locale bagno ci sono una turca e un lavandino.
Il panorama di fronte al bivacco mostra le cime attorno a Foppolo mentre alla sinistra c'è il Monte Secco.

Con la statale 470 percorriamo il fondovalle della Val Brembana fino al bivio di Lenna dove lasciamo a sinistra la strada che sale al Passo San Marco e continuiamo sulla destra con la provinciale 2 in direzione di Foppolo.
Arrivati a Branzi, al km. 38 della provinciale, lasciamo la macchina alla destra nel Piazzale Caduti per la Patria accanto alla caserma dei carabinieri e di fronte al cimitero (m. 840). Il sentiero 117A inizia cento metri prima alla sinistra.

Torniamo indietro a piedi e prendiamo il sentiero. I segnavia collocati in cima ad un alto palo indicano con il percorso 117A: Frazione Prati (Branzi) a ore 0.40, Valrobà (Valleve) a ore 0.50, Monte del Colle a ore 3.30.
Con il fondo di sanpietrini giriamo a destra e saliamo 24 gradini. Alla destra c'è una ringhiera che funge da protezione e corrimano. Alla sinistra c'è una vecchia casa a quattro piani.
Al termine della scala troviamo dei vecchi segnavia in legno che indicano: San Simone km. 12, Fopoll km. 12, Rifugio Gremei ore 4, Päer km. 8, Carona km 6.
Superiamo una grata per lo scolo dell'acqua e proseguiamo in salita tra gli alberi con una mulattiera inerbita (m. 845).
Un rivolo scorre sotto ad una grata.
Alla sinistra ci accompagna un muretto di pietre. (m. 860).
Superiamo un altro rivolo che attraversa la mulattiera. Vediamo un bollo bianco rosso.

Lasciamo a sinistra una vecchia cascina. Sul tronco di un albero c'è un bollo rosso (m. 870).
Proseguiamo con minore pendenza. Vediamo un bollo bianco rosso. Alla sinistra c'è una vasca sotto ad un masso.
Torniamo a salire. Gli alberi sono radi. Alla destra, sull'altro lato della valle, vediamo la Cascata Borleggia con effettua bel salto di 250 metri prima di gettarsi nel Brembo tra le case di Branzi.
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire. Di tanto in tanto troviamo un bollo bianco rosso.

Alla sinistra c'è una fontana con vasca in cemento; nel prato alla destra pascolano delle mucche. Alcuni rivoli attraversano la mulattiera (m. 895).
Continuiamo quasi in piano. Davanti vediamo delle case. Con uno zig-zag sinistra-destra aggiriamo una stalla (m. 905).
Proseguiamo in leggera salita. Alla sinistra c'è un muretto e alla destra una rete metallica.
Dalla destra sale un sentiero a gradini. Ora alla destra c'è una siepe.

Arriviamo ad un bivio dove troviamo un tavolo con relative panche (m. 925). I segnavia indicano a sinistra in salita con il percorso 117A: Belfiore a 0.20, Frazione Prati a ore 0.30; diritto in discesa: Branzi centro a ore 0.15, dietro: Via San Rocco a ore 0.20. Andiamo a sinistra.
Su di una pietra vediamo il segnavia 117A a bandierina.
Percorriamo un breve tratto quasi in piano. Alla sinistra ci sono una casa, dei baitelli ed un traliccio (m. 935).
Continuiamo in leggera salita. In basso alla destra scorre un torrente; lo sentiamo senza riuscire a vederlo tra gli alberi.
Pochi passi più avanti alla sinistra ci sono un cancelletto e l'insegna: "Cà del Martur".

Entriamo nel bosco e proseguiamo quasi in piano. Vediamo un bollo rosso su di un masso alla sinistra.
Percorriamo una semicurva verso destra.
Alla destra ci sono delle protezioni con otto paletti di ferro che reggono tre cavi (m. 940).
Continuiamo con poca pendenza. Alla sinistra c'è un tronco steso raso terra come rinforzo.
Torniamo a salire.

Ignoriamo un ripido sentiero che si stacca alla sinistra (m. 955).
Subito dopo, da una spaccatura nella roccia sgorga un rivolo.
Alla destra su di un muretto di pietre vediamo il segnavia 117A a bandierina.
La mulattiera è bagnata nonostante che alcuni canalini mandino verso destra una parte dell'acqua. Poco dopo troviamo il punto in cui sgorga dal terreno (m. 970).
Percorriamo poi un altro tratto bagnato e risalendo la mulattiera troviamo il rivolo che scende dalla sinistra e, almeno in parte, la attraversa in un canalino (m. 990).
Bisogna dire che nei giorni precedenti la nostra camminata è caduta molta pioggia, probabilmente in altri periodi la mulattiera potrebbe essere asciutta.
Continuiamo in leggera salita.

Presso un bivio troviamo due panche di legno e due serie di segnavia che indicano a sinistra con il 117A: Fraz. Prati a ore 0.20/0.30, Chiesa di Valleve a ore 0.45/0.50, Giro del Ruc; dietro: Belfiore a ore 0.15, Branzi a ore 0.50. Ignoriamo il sentiero che prosegue diritto in discesa e continuiamo in salita verso sinistra.
Poco dopo, alla sinistra, un tratto senza alberi consente una veduta sulla Cascata Borleggia (m. 1005).
Subito percorriamo un tornante destrorso seguito, poco dopo, da uno sinistrorso.
La pendenza aumenta. Superiamo un tornante destrorso.

All'esterno di un tornante sinistrorso c'è un masso sporgente verso il sentiero sotto al quale è stato collocato un quadro raffigurante la Madonna (m. 1025).
Il sentiero si divide in due tracce, che si intersecano un paio di volte aggirando dei cespugli, e poi si ricompone.
Continuiamo con uno zig-zag sinistra-destra (m. 1035).
Presso una curva a sinistra troviamo una pietra con un incavo circolare.
Torniamo a salire. In questa zona ci sono meno alberi. Percorriamo un tornante sinistrorso con il sentiero che si divide per aggirare un albero da entrambi i lati (m. 1045).
Passiamo tra due roccette. Su quella alla destra c'è un bollo bianco rosso.

Ci immettiamo su di una sterrata (m. 1055). I segnavia indicano con il 117A, a sinistra: Branzi a ore 0.30; a destra: Incrocio 117 per Forc. Torcola Vaga a ore 0.20, Chiesa di Valleve a ore 0.40. Anche su di un masso ci sono delle indicazioni e una freccia che invitano a proseguire verso destra. Andiamo dunque a destra, quasi in piano.
Troviamo subito altri segnavia, in alto a sinistra, affissi al tronco di un albero, che indicano davanti: Prati (Branzi) a ore 0.15, Valrobà (Valleve) a ore 0.25, Monte del Colle a ore 3, Valleve a ore 0.40, Giro del Ruc; dietro verso destra: Belfiore (Branzi) a ore 0.10, San Rocco (Branzi) a ore 0.20. Continuiamo diritto.
Alla destra c'è una staccionata protettiva verso valle.

Percorriamo una curva a destra e, su di un ponte con il fondo in cemento, attraversiamo un torrente. Su una delle sponde leggiamo la scritta in verticale: "Val del Sole".
In basso alla destra vediamo una chiesa e un gruppo di case.
Continuiamo su sterrato, in leggera salita, e attraversiamo una zona disboscata. Alla destra, sul lato opposto della valle, vediamo la strada che da Branzi sale a Valleve.
Percorriamo un tratto quasi in piano nel quale due ruscelletti attraversano la strada passandole sotto (m. 1065).
Proseguiamo con poca pendenza. Troviamo delle canaline per lo scolo dell'acqua di traverso alla sterrata.
Alla destra ci sono delle protezioni (m. 1075).
Per un tratto la sterrata è coperta da due strisce di cemento in corrispondenza del passaggio delle ruote.

Troviamo alla destra una cappelletta con la facciata rivolta a valle (m. 1095). All'interno ci sono degli affreschi raffiguranti: lo Spirito Santo, la Madonna del Santo Rosario con il Bambino in braccio, San Pietro, San Francesco, San Rocco e l'Angelo Custode. Una scritta ricorda che la cappelletta è stata edificata nel 1634 e restaurata nel 1997.
Continuiamo quasi in piano con protezioni a valle. Alla sinistra ci sono la vecchia cascina "La Tegia" e subito dopo un acquedotto.
Proseguiamo con poca pendenza.
Un rivolo passa sotto alla strada nel mezzo della quale ci sono due tombini, uno accanto all'altro.
Alla sinistra ci sono dei prati e alla destra il bosco. Troviamo un'altra coppia di tombini.
Alla destra, poco più in basso, vediamo un orto recintato.

Arriviamo a Prati (m. 1105). Vediamo il segnavia 117A a bandierina e il cartello Via Prati. Alla sinistra ci sono delle case e il B&B "Cà de L'Ors". C'è anche una cappellina, risalente al XIV° secolo, con un affresco raffigurante una Madonna con Bambino tra San Carlo e Santa Teresa.
Continuiamo in leggera salita. Presso una curva a destra un torrente passa sotto alla strada. Ai lati ci sono delle protezioni.
Subito percorriamo un tornante sinistrorso.
Superiamo una curva a destra seguita da una a sinistra molto ampia.
Alla successiva curva a destra un ruscello attraversa la strada passandole sotto (m. 1130).
Alla destra ci sono dei paletti di metallo che reggono un cavo.
Troviamo un altro ruscello che entra in una grata e passa sotto alla strada.

La sterrata prosegue con due strisce di cemento in corrispondenza del passaggio delle ruote (m. 1140).
Torniamo a salire.
Un altro ruscelletto entra in una grata a passa sotto alla strada.
Le due strisce in cemento terminano, ora la strada è interamente sterrata.

Poco dopo troviamo il sentiero 117 che sale a sinistra, inizialmente con alcune pietre disposte a gradino (m. 1155). I segnavia indicano a sinistra: Loc. Fopa redunda a ore 0.45, Baita Le Rài a ore 1.15, Casera Monte del Colle a ore 1.50, Monte Colle a ore 2.20, Forcolino di Torcola, Fopa l'Ors croce; diritto: Fraz. Vendullo a ore 0.05, Valleve 0.15, Giro del Ruc; dietro: Fraz. Prati a ore 0.05, Fraz. Belfiore a ore 0.20, Branzi centro a ore 0.40.
Con poca pendenza arriviamo ad un tornante sinistrorso e proseguiamo in salita.

Entriamo in una pineta (m. 1160).
Superiamo un tornante destrorso incassato nel terreno circostante (m. 1170).
Il sentiero si divide e subito si ricompone.
Continuiamo su fondo roccioso.

Per evitare di risalire una roccia in verticale per circa un metro, la aggiriamo alla destra con un sentierino un po' esposto.
Dopo un tornante sinistrorso proseguiamo in leggera salita con delle serpentine.
Percorriamo un tornante destrorso e continuiamo in salita (m. 1195).

Attraversiamo un torrente, che scende dalla sinistra, su di un ponticello con il fondo selciato e due staccionate ai lati (m. 1205).
Continuiamo dapprima con poca pendenza e poi in salita camminando sopra delle radici affioranti dal terreno.
Dopo un tratto in leggera salita proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 1215).
Una traccia esce alla sinistra, segue il sentiero in parallelo e poi rientra presso uno zig-zag sinistra-destra (m. 1235).
La pendenza diminuisce un poco.
Presso un ampio tornante sinistrorso vediamo un segnavia a bandierina su di una pietra.
Superiamo un tratto abbastanza ripido con il sentiero incassato nel terreno circostante.
La pendenza diminuisce un poco e dopo alcuni passi percorriamo un tornante destrorso. In questo punto il sentiero pare quasi scavato da un torrente (m. 1260).
Troviamo un ometto formato da alcune pietre collocate sopra al tronco tagliato di un albero. Il sentiero si divide e si ricompone dopo aver aggirato due alberi.

Lasciando a destra un ruscelletto, percorriamo un tornante sinistrorso. Continuiamo con una curva a destra e un altro tornante sinistrorso (m. 1290).
Una roccetta affiora nel sentiero.
Percorriamo delle serpentine incassate tra roccette e radici affioranti.
Dopo alcuni passi quasi in piano proseguiamo in leggera salita. Ci troviamo in una pineta con alberi alti e ritti. Su di un tronco vediamo un bollo bianco rosso (m. 1310)

Con alcuni passi in leggera discesa raggiungiamo un ansa della montagna dove percorriamo un tornante sinistrorso e riprendiamo a salire.
Presso un tornante destrorso camminiamo su di una roccia a lastre (m. 1320).
Il sentiero si divide per aggirare una grossa pietra e si ricompone (m. 1335).
Continuiamo in modo abbastanza ripido. Aggiriamo un'altra pietra nel mezzo del sentiero.
Superiamo un tratto incassato tra radici e roccette.
Dopo un tornante destrorso la pendenza diminuisce un poco. Vediamo un bollo bianco rosso su di un tronco (m. 1350).
Percorriamo un tornante sinistrorso.
Aggiriamo un masso situato in mezzo al sentiero (m. 1360).
Ora il fondo del sentiero è in parte sterrato e in parte roccioso.
Il sentiero si divide solo per aggirare un pino da entrambi i lati.
Vediamo parecchie radici affioranti.

Raggiungiamo la radura di Fopa Redunda ai margini della quale ci sono alcuni acervi di formiche; altri li troveremo più avanti ai lati del sentiero (m. 1375).
Attraversata quasi in piano la radura, in leggera salita rientriamo nel bosco. Su di un masso vediamo il segnavia 117 a bandierina.
Dopo un tratto quasi in piano proseguiamo con poca pendenza.
Vediamo altre radici affioranti dal terreno (m. 1395).

Il sentiero si divide in due tracce parallele; quella alla destra scorre un poco più in alto rispetto all'altra. Poi si ricompone prima di un tornante destrorso.
Dopo un breve tratto in leggera discesa proseguiamo quasi in piano.
Percorriamo una semicurva verso sinistra e continuiamo con poca pendenza.
Riprendiamo a salire ma solo per pochi passi e vediamo un bollo bianco rosso su di una pietra.
Quasi in piano percorriamo una curva a sinistra e troviamo due tronchi collocati raso terra, alla sinistra, come rinforzo.
Dopo un tratto con poca pendenza proseguiamo in salita e ben presto in modo abbastanza ripido (m. 1410).
La pendenza diminuisce un poco.

Giriamo a destra, trascurando un sentiero più piccolo che prosegue diritto (m. 1445).
Raggiungiamo un masso con i bolli. Lo possiamo aggirare da entrambi i lati.
Poco dopo percorriamo un tornante sinistrorso.
Continuiamo con altri due tornanti destra-sinistra (m. 1460-1470).
Attorno al sentiero ci sono alcune roccette.
Dopo un tratto con poca pendenza continuiamo quasi in piano.
Presso una curva a sinistra scavalchiamo un ruscelletto.

Con una curva a destra ci immettiamo in una grande radura (m. 1490).
La attraversiamo in salita seguendo tracce di sentiero.
In alto verso sinistra vediamo la Baita Le Rui.
In cima alla radura troviamo una fontana con una vasca di metallo inserita in un'altra di legno. Il sentiero si divide e andiamo a sinistra (m. 1520).
Attraversiamo un rivolo.
Vediamo un tubo rosso che affiora dal sentiero.
Poco dopo raggiungiamo il bivacco.

Tempo impiegato: ore 2 - Dislivello: m. 690
Data escursione: luglio 2017

ESCURSIONI PARTENDO DAL BIVACCO:
  • alla Casera di Monte Colle (m. 1732) in ore 0.35
  • al Bivacco Monte Secco (m. 1835)
  • al Passo di Monte Colle (m. 1941)
  • al Forcolino di Torcola Vaga (m. 1856)








Dati del Bivacco Baita Le Rai

Altezza:
m. 1530
Gruppo:
Val Brembana
Ubicazione:
sul sentiero 117,
al termine di
una radura
Comune:
Branzi - BG
Carta Kompass:
104 A4
Coordinate Geo:
46°00'25.50"N
9°44'23.90"E
Gestore:
Comune di Branzi
Telefono gestore:
-
Telefono bivacco:
-
Posti letto:
tavolato
Apertura:
sempre
Pagina inserita
il: 09/07/2017
Il Bivacco Baita Le Rai Interno del bivacco I segnavia sono in cima al palo Quadro con Madonna sotto ad un masso sporgente verso il sentiero Cappella risalente al 1634 Affresco in una cappella in località Prati Ponticello Nella pineta La radura di Fopa Redunda La fontana poco prima del bivacco Panorama sui monti attorno a Foppolo Insegna Il bivacco e il Monte Secco

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