Rifugio Maria Luisa

Il Rifugio Maria Luisa è situato poco a valle del Lago Toggia in Val Formazza.
Ricavato da alcune strutture utilizzate per la direzione lavori durante la costruzione della diga del Lago Toggia, venne aperto nel 1937 e dedicato alla memoria di Maria Luisa Milani moglie del primo presidente del CAI di Busto Arsizio (VA).

Da Milano prendiamo l'autostrada A8.
Ad un bivio proseguiamo verso sinistra con la A26 (mentre a destra la A8 continua verso Varese).
Al bivio successivo (km. 21.6) andiamo a destra verso Gravellona Toce (a sinistra invece si prosegue verso Genova).
Dopo il casello la strada diventa la statale 33 del Sempione. La percorriamo fino a Crodo (km. 128.2) dove la lasciamo per proseguire con la statale 659.
Al km. 8.5, ad un bivio, andiamo a destra seguendo le indicazioni per Formazza.
A Baceno (km. 13.9) giriamo a destra, sempre sulla 659, come indicato da un cartello che segnala Formazza a 20 chilometri.
Attraversiamo dapprima il comune di Premia e poi quello di Formazza, entrambi suddivisi in varie frazioni.
Al km. 40 passiamo accanto alle Cascate del Toce.
Continuiamo fino al km. 41.7 e raggiungiamo la frazione di Riale.

A Riale troviamo subito un albergo alla destra ed un parcheggio a pagamento alla sinistra nel quale lasciamo la macchina (m. 1735).
Ci incamminiamo quasi in piano verso il borgo e la chiesetta eretta in cima ad un dosso in ricordo di quella di Morasco rimasta sotto le acque del lago artificiale.
Troviamo un cartello che mostra una carta della zona ed elenca le innumerevoli possibili escursioni.
Ad un bivio i segnavia indicano: Riale di Sotto (m. 1733); diritto con il percorso G00: Lago di Morasco a ore 0.35, Alpe Bettelmatt a ore 1.45, Passo di Gies a ore 3; a destra con il percorso G00: Rif. Maria Luisa a ore 1.20, Lago Toggia a ore 1.25, Passo San Giacomo a ore 2.20. Andiamo a destra con una strada sterrata.

Dopo un breve tratto lasciamo la strada, che prosegue con vari tornanti, e prendiamo il sentiero che si stacca alla sinistra all'inizio del quale i segnavia indicano con il percorso G24: Lago Kastel a ore 1.30, Laghi Boden a ore 2.10, B.tta di Vallemaggia a ore 3.05; con il percorso G20: Rif. Maria Luisa a ore 1.20, Lago Toggia a ore 1.25, Passo San Giacomo a ore 2.20.

Con una passerella di legno attraversiamo un ruscelletto.
Saliamo con dei gradini realizzati inserendo di taglio delle assicelle di legno nel terreno e con altri gradini di pietra.
Continuiamo su sterrato.
Percorriamo una curva a sinistra e proseguiamo quasi in piano (m. 1750).
Dopo alcuni passi in discesa, scavalchiamo un rivolo e torniamo a salire con dei gradini.
Percorriamo una curva a destra ed un tornante sinistrorso (m. 1770).
Continuiamo con uno zig-zag destra-sinistra.
Su di una roccia alla destra vediamo un segnavia rosso-bianco-rosso.

Con dei gradini di legno superiamo un ampio tornante destrorso subito seguito da un ampio tornante sinistrorso (m. 1780).
Di tanto in tanto saliamo altri gradini.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 1805).
Alla sinistra vediamo Riale, la chiesetta sul dosso e la diga del Lago Morasco.
Continuiamo con tre tornanti: dx-sx-dx.
Superiamo un canalino il legno per lo scolo dell'acqua.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1815).

Dopo quattro gradini in discesa, torniamo a salire con altri gradini (m. 1830).
Proseguiamo quasi in piano.
Scendiamo un poco, attraversiamo un rivolo e risaliamo.
Scavalchiamo un altro rivolo. Troviamo altri gradini di legno.

In modo abbastanza ripido superiamo un paio di zig-zag destra-sinistra (m. 1840).
Un canalino per lo scolo dell'acqua precede il successivo zig-zag destra-sinistra (m. 1850).
Continuiamo con un altro zig-zag destra-sinistra all'esterno del quale scorre un rivolo.
Giriamo a destra (m. 1860).
Continuiamo con poca pendenza e superiamo due canalini di legno per lo scolo dell'acqua.
Percorriamo un'ampia curva a destra.

Un rivolo attraversa il sentiero scorrendo sotto ad una passerella di legno realizzata con tre tronchi. Alla sinistra c'è una corta protezione (m. 1870).
Subito percorriamo uno zig-zag destra-sinistra.
Torniamo a salire con dei gradini di legno.
Ormai ci siamo alzati abbastanza per poter vedere alla sinistra, sopra alla diga, anche il Lago Morasco.

Dopo una curva a destra, ci immettiamo sulla strada sterrata (m. 1885).
La strada effettua subito un tornante destrorso e, seguendo un bollo rosso-bianco-rosso, la lasciamo per proseguire diritto con il sentiero.
Con pochi passi in discesa scavalchiamo un rivolo e torniamo a salire.
Continuiamo con dei gradini. In alto, davanti, vediamo un tornante della strada rinforzato a valle con un muro di pietre.
Percorriamo un tornante destrorso.
Un rivolo attraversa il sentiero scorrendo in un canalino di pietre.
Superiamo un tornante sinistrorso.
Continuiamo con due serpentine appena accennate destra-sinistra (m. 1900).
Dopo un tornante destrorso percorriamo altre lievi serpentine: sx-dx-sx.

Presso un tornante destrorso ignoriamo un piccolo sentiero che prosegue diritto (m. 1915).
Saliamo alcuni gradini di legno.
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra.
Troviamo altri gradini.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1925).
Man mano che saliamo vediamo sempre meglio il Lago Morasco.

Ci immettiamo sulla sterrata e la seguiamo verso sinistra in leggera salita. Subito percorriamo un'ampia curva a sinistra mentre un ruscelletto l'attraversa passandole sotto (m. 1940).
In basso alla sinistra vediamo il Lago Morasco, i tetti di Riale e il parcheggio nel quale abbiamo lasciato la macchina.
Poco prima di un tornante destrorso, lasciamo la sterrata e riprendiamo il sentiero che sale a destra con dei gradini di legno (m. 1955).
Subito superiamo un tornante destrorso.
Dopo un breve tratto con poca pendenza, salendo dei gradini proseguiamo con un'ampia curva a destra.
Continuiamo con un tornante sinistrorso.
Percorriamo un tratto con poca pendenza.
Saliamo alcuni gradini.

Attraversiamo la sterrata e riprendiamo il sentiero che ben presto si biforca: una scorciatoia gira subito a destra, il percorso ufficiale poco dopo (m. 1970).
Poi le due tracce si ricongiungono (m. 1985).
Poco dopo superiamo uno zig-zag sinistra-destra.
Percorriamo un ampio tornante sinistrorso con dei gradini, seguito da un tornante destrorso (m. 1995).
Continuiamo con uno zig-zag sinistra-destra.
Superiamo un tornante sinistrorso.

Proseguiamo su fondo roccioso.
Presso un tornante destrorso saliamo dei gradini scavati nella roccia.
Il sentiero si divide in due tracce che dopo alcuni metri si riuniscono.
Poco dopo nuovamente si scompone (la traccia principale è quella alla sinistra) e questa volta si ricompone dopo una diecina di metri presso un tornante sinistrorso molto ampio attraversato da una fila di pietre collocate di taglio per lo scolo dell'acqua (m. 2015).
Percorriamo una curva a destra. Alla sinistra ci accompagna un rivolo (m. 2025).

Riattraversiamo la strada sterrata e riprendiamo il sentiero (m. 2035).
Superiamo un tornante destrorso con dei gradini.
Continuiamo con poca pendenza. Presso un tornante sinistrorso, un altro sentiero arriva dalla destra.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro.

Incrociamo la sterrata e proseguiamo con il sentiero (m. 2055).
In salita superiamo uno zig-zag sinistra-destra.
Dopo una curva a sinistra continuiamo con due tornanti destra-sinistra vicini tra loro.

Attraversiamo la sterrata e continuiamo con il sentiero a gradini (m. 2070).
Subito percorriamo un tornante sinistrorso.
Troviamo delle pietre infilate di taglio nel terreno per lo scolo dell'acqua.

Raggiungiamo il tornante sinistrorso della strada, con un muro di rinforzo sul lato a valle, che già precedentemente avevamo notato (m. 2090). Qui il sentiero effettua un tornante destrorso senza immettersi nella strada.
Passiamo tra due basse roccette.
Il sentiero si divide e, dopo una diecina di metri in leggera salita, si ricompone.
Alterniamo due tratti in salita ad uno con poca pendenza.

Attraversiamo la strada sterrata. Vediamo un bollo rosso-bianco-rosso. Riprendiamo il sentiero che ora scorre tra i prati (m. 2115).
Continuiamo in leggera salita. Alla sinistra c'è una pozza, davanti vediamo una piccola parte della diga del Lago Toggia, alla destra passa la sterrata.
Ci troviamo in un piccolo avvallamento.
Dopo un tratto quasi in piano torniamo a salire tra cespugli di rododendro.
Percorriamo una semicurva verso destra. Davanti, in lontananza, vediamo una casa.
Il pendio alla sinistra precipita in un mare di rododendri e ginepri (m. 2135).
Scendiamo verso la sterrata che vediamo in basso alla destra.
Passiamo accanto ad un'alta palina gialla e nera con delle tacche per segnalare l'altezza della neve.

Ci immettiamo sulla sterrata e la seguiamo verso sinistra, quasi in piano (m. 2130).
Continuiamo con poca pendenza. In basso alla sinistra c'è il valloncello dal quale siamo appena usciti mentre alla destra c'è una parete di roccia.
Percorriamo tre semicurve.
Proseguiamo quasi in piano (m. 2150).
Alla sinistra vediamo un grosso tubo verde, appoggiato su dei muretti di pietra, che attraversa la valle. Un altro scende dalla destra e passa sotto alla sterrata.
All'esterno di un tornante sinistrorso, in posizione sopraelevata, c'è una casa. Un rivolo attraversa la strada passandole sotto.

Subito dopo un'altra sterrata si stacca alla destra. Una freccia bianca ed una scritta sulla roccia indicano a destra il Lago Nero e il Tamier Pass. Sul lato sinistro della strada una palina reca vari segnavia che indicano
- davanti con il percorso G20: Rif. Maria Luisa a ore 0.05, Lago Toggia a ore 0.10, Passo San Giacomo a ore 1.05;
- dietro con il percorso G20: Riale a ore 0.45, Cascata del Toce a ore 1.15, Ponte a ore 2.25;
- a destra con il percorso G24: Laghi Boden a ore 0.55, B.tta di Val Maggia a ore 1.50, Robiei a ore 3.55;
- a destra con il percorso G22: Lago Kastel a ore 0.15, Lago Nero a ore 1.40, Passo Tamier a ore 4.
Davanti vediamo la diga del Lago Toggia e la casa dei guardiani. Proseguiamo diritto.

Più avanti percorriamo una curva a sinistra ignorando la strada che prosegue diritto, costeggiando il torrente, verso la diga del Lago Toggia.
Con un ponte attraversiamo il Torrente Roni. Sulla sponda sinistra del ponte c'è una costruzione chiusa.
Proseguiamo con due curve destra-sinistra.
Davanti vediamo il Rifugio Maria Luisa.
Lasciamo a destra una baita, aggirabile da entrambi i lati.
Poco dopo raggiungiamo il rifugio che è situato all'esterno di un tornante destrorso.

Tempo impiegato: ore 1.15 - Dislivello: m. 435
Data escursione: settembre 2016

ESCURSIONI PARTENDO DAL RIFUGIO:
  • al Lago Toggia in ore 0.05 (segn. G20)
  • al Passo S. Giacomo in ore 1 (segn. G20)
  • alla Capanna Corno Gries in ore 2.10 (segn. G20)
  • al Lago Kastel in ore 0.15 (segn. G22)
  • al Lago Nero in ore 1.40 (segn. G22)
  • al Passo Tamier in ore 4.00 (segn. G22)
  • ai Laghi Boden in ore 0.55 (segn. G24)
  • alla B.tta di Valmaggia in ore 1.50 (segn. G24)
  • a Robiei in ore 3.55 (segn. G24)
  • a Riale in ore 0.50 (segn. G20)
Dati del Rifugio Maria Luisa

Altezza:
m. 2160
Gruppo:
Piemonte
Ubicazione:
Loc. Valtoggia
Comune:
Formazza - VCO
Carta Kompass:
89 D2
Coordinate Geo:
46°26'05.00"N
8°25'40.50"E
Gestore:
Giada e Lorenzo
Telefono:
0324 63086
Posti letto:
52
Apertura:
gennaio-aprile
luglio-settembre
Pagina aggiornata
il: 01/01/24
Il Rifugio Maria Luisa Dal sentiero vista su Riale e sulla Diga del Lago Morasco Il Lago Toggia Il Lago Kastel Il Lago Boden sud Il Lago Boden nord I Laghi Boden e il Lago Kastel

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