Sentiero del Viandante

3 - da Lierna a Varenna (variante bassa)

Lasciamo la statale 36 al km. 57.5 per prendere la provinciale 72 che segue il Lago di Lecco.
Superiamo Abbadia, Mandello, Olcio e arriviamo a Lierna dove al km. 67.2 lasciamo la provinciale e giriamo a destra in Via Parodi.
Dopo un centinaio di metri andiamo a sinistra in Via Panizza e raggiungiamo la stazione ferroviaria nel cui parcheggio lasciamo la macchina (m. 225).

Entriamo nella stazione e con il sottopassaggio attraversiamo i binari.
Risaliti, camminiamo sulla pensilina verso destra (direzione Lecco). Giunti in fondo ci immettiamo su una sterrata e andiamo a sinistra.
Poco dopo percorriamo una curva verso destra e proseguiamo con un viottolo in leggera salita.
Lasciamo a sinistra un prato e proseguiamo tra due recinzioni (m. 245).
In lievissima salita raggiungiamo un tubo giallo piegato a "Ո" che impedisce il passaggio dei veicoli, ci immettiamo su Via Manzoni e andiamo a sinistra in leggera salita (m. 255).
Alla destra c'è un piccolo parcheggio.
Ignoriamo una stradina che scende a sinistra.
Camminiamo in leggera discesa tra case e recinzioni.

Raggiungiamo uno slargo. Un cartello informa che siamo in Loc. Giussana. Alla sinistra ci sono due panche e una fontana. Alla destra vediamo un mosaico a firma L. Marzatico che raffigura S. Chatarinae. Prendiamo la strada accanto al mosaico in leggera salita (m. 245).
Troviamo un bivio. Lasciamo a destra Via Ciserino e, come indicato dal segnavia del Sentiero del Viandante, andiamo a sinistra in Via Regoledo. Qui ci immettiamo nel Sentiero del Viandante nel punto in cui lo avevamo lasciato al termine della precedente tappa Abbadia - Lierna. Da questo punto fino a Còria troveremo oltre ai pochi segnavia del Viandante anche parecchi segnavia 74 a bandierina.

Dopo pochi passi quasi in piano arriviamo ad una biforcazione e andiamo a sinistra passando tra due tubi gialli piegati a "Ո" che consentono il transito solo ai pedoni.
Continuiamo su una mulattiera con recinzioni alla sinistra e un muro di pietre a secco alla destra.
Percorriamo una curva verso sinistra.
Proseguiamo in leggera salita con una rete metallica alla sinistra ed il muro di pietre a secco alla destra. In alto ci sono i cavi dell'alta tensione. Alla sinistra vediamo il Lario e il Monti Crocione e Tremezzo.
Davanti a un traliccio giriamo a destra (m. 265).
Dopo una curva a sinistra, quasi in piano attraversiamo uno slargo sterrato. Alla destra c'è un alto muro in cemento.

Con una sterrata in leggera salita andiamo ad immetterci su di una strada asfaltata (Via Carducci). Troviamo il segnavia 74 e quello del Sentiero del Viandante e andiamo a sinistra in leggera discesa (m. 275).
Alla sinistra abbiamo un bosco e alla destra un muro.
Presso una semicurva verso sinistra, alla destra troviamo una vecchia costruzione, parte in cemento e parte in mattoni.

Poco dopo, come indicato dai segnavia, prendiamo un sentiero che si stacca alla destra all'inizio del quale per alcuni metri il fondo è in cemento a alla sinistra c'è un corrimano in legno (m. 270).
Entriamo nel bosco. Quasi in piano e con una staccionata di legno alla sinistra percorriamo due curve destra-sinistra.
Ad una biforcazione andiamo a sinistra in leggera discesa.
Continuiamo quasi in piano. Alla sinistra ci sono dei paletti di legno che reggono due cavi e alla destra una fila di pietre.

Alla destra troviamo un masso con un bollo bianco-rosso.
Lasciamo a sinistra un cancelletto realizzato riciclando la vecchia rete di un letto.
Proseguiamo senza recinzioni, nel bosco.
Continuiamo in leggera salita. Ignoriamo un sentiero che sale a destra.
Dopo un breve tratto in leggera discesa proseguiamo quasi in piano e vediamo il segnavia 74 su di una pietra.
Tra gli alberi alla sinistra riusciamo a scorgere il lago.
Alla destra abbiamo un muretto di pietre a secco.

Incrociamo una mulattiera. Alla sinistra c'è un cancelletto e alla destra un rudere. Proseguiamo diritto come indicato dalla targhetta arancione del Sentiero del Viandante e dal segnavia 74 (m. 270).
Alla destra abbiamo ancora il muretto di pietre a secco.

Attraversiamo un tratto privo di alberi, nel quale ci sono i pali che reggono tre cavi della corrente, e rientriamo nel bosco.
Percorriamo un tratto in salita, uno quasi in piano e uno breve in leggera discesa (m. 280).

Continuiamo quasi in piano e, presso una semicurva verso sinistra, troviamo un sentiero che si immette salendo dalla sinistra. Su di una pietra vediamo una freccia e la scritta bianca "B Varena Lierna" che probabilmente segnala il confine tra Lierna e Varenna. Proseguiamo diritto con un breve tratto abbastanza ripido.
Troviamo il segnavia 74 e continuiamo in salita.
Ignoriamo una traccia che scende alla sinistra (m. 295).
Passiamo accanto ad un ometto. Vediamo un altro sentiero che scorre parallelo, poco sopra alla destra (m. 300).
Alla sinistra c'è un cavo appoggiato su di una fila di pietre.
Superiamo due semicurve sinistra-destra vicine tra loro.
Percorriamo un tratto abbastanza ripido (m. 310).
Continuiamo quasi in piano. Vediamo un ometto alla destra del sentiero.

Superiamo una semicurva verso sinistra in salita. Alla destra c'è una verticale parete di roccia ingabbiata in una rete allo scopo di prevenire eventuali cadute di pietre. Alla sinistra ci sono delle protezioni a valle realizzate con paletti di ferro che reggono due cavi (m. 320).
Proseguiamo in leggera salita.

Raggiungiamo un tavolo in legno con relative panche. Alla destra troviamo una piccola bacheca con un foglio che fornisce buoni e ovvi consigli all'escursionista come: non andare da solo, non uscire dai sentieri, non abbandonare rifiuti ecc.  Alla sinistra, protetti da una staccionata, possiamo ammirare il panorama sul Lago di Lecco, Lierna e la piccola penisola con il "Castello" (m. 330).
Tra il tavolo e una roccia liscia obliqua, il sentiero riparte in salita verso destra indicato dal segnavia 74 e dalla targhetta del Sentiero del Viandante.
Subito percorriamo un tornante sinistrorso seguito da pochi passi in piano ed altrettanti con poca pendenza.

Riprendiamo a salire e, all'esterno di un tornante destrorso, troviamo una piccola croce e una targa a ricordo di un escursionista perito (m. 335).
Continuiamo in leggera salita con un tornante sinistrorso incassato nel terreno circostante.
Proseguiamo in salita.
Superiamo una semicurva verso destra. Alla sinistra vediamo il lago (m. 345).
Saliamo alcuni rudimentali gradini di roccia.
Percorriamo un breve tratto in leggera discesa prestando attenzione al buco alla sinistra del sentiero.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso sinistra.
Percorriamo una curva verso destra e un tratto in leggera salita incassato nel terreno circostante.

In salita percorriamo quattro tornanti: dx-sx-dx-sx vicini tra loro (m. 350-355).
Superiamo un breve tratto in leggera salita.
Percorriamo una curva verso destra in salita, su fondo roccioso.
Continuiamo con un tornante sinistrorso, in modo abbastanza ripido e su rudimentali gradini.
Con poca pendenza superiamo due semicurve sinistra-destra. Tra gli alberi alla sinistra riusciamo a scorgere il lago.
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Percorriamo un breve tratto in modo abbastanza ripido, tra le rocce.
Proseguiamo in salita.
All'esterno di un tornante destrorso c'è un muretto di pietre a secco (m. 375).
Saliamo dei rudimentali gradini di pietra.

Dopo una curva verso sinistra, ignoriamo un sentiero che si stacca alla destra. Sul muretto leggiamo la scritta: "Nero". Alla sinistra un cancelletto conduce in un prato nel quale vediamo una santella e la Cascina Neri (m. 385).
Ora camminiamo tra due muretti di pietre a secco.
Continuiamo con pochissima pendenza. Alla sinistra oltre gli alberi, vediamo un prato con degli ulivi e i Monti Tremezzo e Crocione sulla sponda opposta del lago (m. 395)
Alla sinistra riparte il muretto a secco.
Un albero si protende, da destra verso sinistra, sul sentiero (m. 405).
Superiamo una semicurva verso destra.

Quasi in piano percorriamo un tornante sinistrorso attraversato dal Torrente Valle della Pianca che troviamo praticamente asciutto (m. 410).
In salita percorriamo un tornante destrorso molto ampio, troviamo un segnavia bianco-rosso ricurvo e trascuriamo un sentierino che prosegue diritto (m. 415).
Per un tratto il sentiero è incassato nel terreno circostante.
Proseguiamo con pochissima pendenza.

Aggiriamo alla destra una pietra che ostruisce parzialmente il sentiero (m. 430).
In salita percorriamo due curve sinistra-destra vicine tra loro.
Poco dopo percorriamo un tornante destrorso (m. 435).

In leggera salita percorriamo un ampio tornante sinistrorso all'esterno del quale c'è un tronco collocato orizzontalmente. Tra gli alberi del bosco vediamo alcuni maggiociondoli che danno un bel tocco di colore a primavera (m. 440).
Superiamo una serpentina sinistra-destra.
Dapprima in salita e poco dopo in modo abbastanza ripido saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra.

In leggera salita arriviamo ad un bivio. Il sentiero alla sinistra è sbarrato e andiamo a destra (m. 465).
Saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra.
Continuiamo con poca pendenza. Uno spazio privo di alberi alla destra del sentiero consente di vedere il Lario, i Corni di Canzo e altre cime.
Con il sentiero incassato nel terreno circostante superiamo due semicurve sinistra-destra e un tornante sinistrorso (m. 480).
Su di una pietra vediamo due segnavia 74.
Proseguiamo con delle semicurve: dx-sx-dx-sx-dx-sx e con vista sul Promontorio di Bellagio (m. 500).
Continuiamo in modo abbastanza ripido. Superiamo altre semicurve.

Aggiriamo una pietra, con il segnavia 74, situata nel mezzo del sentiero (m. 505).
In leggera salita arriviamo ad un tornante destrorso con vista panoramica su Bellagio, il Monte Crocione e il Monte Tremezzo e lo percorriamo ripidamente con alcuni gradini di pietra.
Proseguiamo subito con un tornante sinistrorso, con minore pendenza, tra radi alberi.
Torniamo a salire ripidamente, su fondo roccioso (m. 520).
Continuiamo in salita con vista su Bellagio e su parte dei tre rami del Lario (m. 525).
Percorriamo una curva verso destra (m. 530).
Proseguiamo con il sentiero incassato nel terreno circostante e saliamo alcuni rudimentali gradini.
Percorriamo un tornante destrorso molto ampio (m. 550).
Continuiamo con un tornante sinistrorso incassato tra rocce e saliamo alcuni scalini scavati nella roccia.
Proseguiamo in modo abbastanza ripido.
Superiamo un passaggio, stretto in basso, infilando gli scarponi tra due rocce.
Subito percorriamo una curva verso sinistra e continuiamo in salita.

Presso una curva a destra, saliamo un breve ripido tratto su di una roccetta obliqua aiutandoci con le mani e agevolati dalla presenza di un paio di intagli nei quali appoggiare gli scarponi (m. 570).
Percorriamo un tornante destrorso ignorando un sentiero che continua diritto (m. 575).
Proseguiamo con un tornante sinistrorso in salita e una semicurva verso destra in leggera salita.
Con due passi superiamo un breve ripido tratto (m. 590).
Continuiamo in salita con vista sul lago. Vediamo anche una grotta scavata nella parete rocciosa.
In modo abbastanza ripido percorriamo un tornante destrorso (m. 605).

Man mano che saliamo la vista sul lago diventa più ampia.
In salita percorriamo dapprima un tornante sinistrorso (m. 620) e poco dopo due tornanti destra-sinistra (m. 625).
Continuiamo con due curve destra-sinistra (m. 630).

Presso un bivio troviamo un masso che copre la parte sinistra del percorso. Ignoriamo il sentiero che prosegue diritto e andiamo a destra come indicato dal segnavia 74 e da una freccia bianca e rossa (m. 650).
Poco dopo, presso un tornante sinistrorso, troviamo la targhetta del Sentiero del Viandante e un quadretto, raffigurante una Madonna con Bambino, collocato in un anfratto roccioso.
Superiamo un paio di serpentine destra-sinistra (m. 655).
Saliamo dieci rudimentali gradini di pietra.

Alla sinistra troviamo un masso, con due quadretti raffiguranti altrettante Madonne, e lo aggiriamo con due semicurve destra-sinistra (m. 675).
Poco dopo la pendenza diventa abbastanza ripida.
Percorriamo una curva verso sinistra e continuiamo in salita. Troviamo un masso nella parte sinistra del sentiero (m. 685).
Superiamo una semicurva verso destra.
Saliamo 15 gradini di roccia (m. 695).
Lasciamo a sinistra una roccetta con il segnavia 74 e proseguiamo con poca pendenza (m. 710).

Per un tratto, alla sinistra scende un alberato precipizio.
Subito dopo, in modo abbastanza ripido saliamo 12 rudimentali gradini.
Alla sinistra il panorama ci mostra il Lario e le cime sulla sponda opposta, dai Corni di Canzo al M. S. Primo.
Subito giriamo a destra volgendo le spalle al panorama e proseguiamo in salita nel bosco.
Troviamo alcune pietre sopra al sentiero. Superiamo alcune serpentine appena accennate (m. 730).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 735).
Aggiriamo una pietra situata nella parte destra del sentiero (m. 740).
Superiamo una semicurva verso sinistra con il sentiero leggermente incassato nel terreno, seguita de una semicurva verso destra (m. 745).
Nella parte sinistra del sentiero troviamo una grossa pietra sulla quale sono stati dipinti due segnavia 74 (m. 760).
Continuiamo con una serpentina destra-sinistra.
Una dopo l'altra, aggiriamo altre pietre nel sentiero.

Ad un bivio, una scritta su di una pietra segnala che siamo arrivati a "Coria" (m. 780). Alla destra ci sono due ruderi. Davanti, oltre un prato, vediamo una vecchia baita. I segnavia del Sentiero del Viandante e alcune scritte aggiunte a mano indicano, davanti: S. Pietro, Ortanella (praticamente si va ad immettersi sulla variante alta); dietro: Lierna; a sinistra: Fiumelatte, Varenna. Dobbiamo proseguire verso sinistra ma andiamo innanzitutto a visitare la baita. Pertanto proseguiamo diritto e, poco dopo, con una breve deviazione alla sinistra, la raggiungiamo (m. 785). L'edificio è chiuso ma alla sua destra c'è un portico che può servire da riparo in caso di un acquazzone. Davanti alla baita ci sono: un tavolo e una panca di legno, un lavandino, una canna che porta l'acqua dentro un mastello e una vecchia vasca da bagno riciclata come abbeveratoio.

Riscendiamo al sottostante bivio e prendiamo il sentiero per Fiumelatte e Varenna iniziando ad attraversare la Val Vacchera (m. 780). Ora non troveremo più i segnavia 74 ma solo quelli del Sentiero del Viandante.
Percorriamo un tratto quasi in piano. Alla destra abbiamo il prato e la soprastante baita.
In leggera discesa rientriamo nel bosco e superiamo alcune serpentine appena accennate.
Quasi in piano percorriamo una semicurva verso sinistra e una curva verso destra.
Proseguiamo in leggera discesa (m. 765).

Percorriamo un tornante destrorso quasi in piano. Alla sinistra iniziano le protezioni (pali di legno che reggono due corde, una bianca e una gialla) verso un ripido precipizio alberato.
Scendiamo in modo abbastanza ripido con una serpentina destra-sinistra (m. 760).
Al termine delle protezioni, quasi in piano percorriamo un tornante sinistrorso e troviamo il segnavia del Sentiero del Viandante (m. 755).
Dopo due semicurve sinistra-destra continuiamo in discesa e dopo altre due semicurve sinistra-destra proseguiamo quasi in piano (m. 750).
Percorriamo una curva verso sinistra (alcuni legni rinforzano il sentiero all'interno della curva).
Superiamo una curva verso destra e dopo un breve tratto in salita proseguiamo quasi in piano (m. 745).

Continuiamo con pochi passi in leggera discesa su di una roccia liscia.
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Proseguiamo in discesa con il sentiero leggermente incassato nel terreno (m. 740).
Percorriamo una curva verso sinistra e una semicurva verso destra (m. 730).
Superiamo un altro breve tratto leggermente incassato nel terreno.
Percorriamo una semicurva verso sinistra, un curva verso destra e un tornante sinistrorso vicini tra loro (m. 705).
Davanti ad un castagno secolare percorriamo una curva verso destra passando accanto ad un segnavia del Sentiero del Viandante.

In leggera discesa raggiungiamo i due ruderi di "Roslina", vediamo un segnavia del Sentiero del Viandante e percorriamo un tornante sinistrorso (m. 685).
Dopo una curva verso destra scendiamo in modo abbastanza ripido (m. 680).
Con dei gradini di pietra percorriamo un tornante sinistrorso (m. 665).
Continuiamo in leggera discesa su sterrato. Superiamo un tornante destrorso e proseguiamo in discesa (m. 665).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 650) e delle serpentine dx-sx-dx.

Riprendiamo a scendere in modo abbastanza ripido agevolati dalla presenza di alcuni rudimentali gradini di roccia.
Continuiamo con minore pendenza. Alla destra c'è un masso che sembra in bilico (m. 620).
Percorriamo un tornante destrorso e poco dopo torniamo a scendere in modo abbastanza ripido. Anche qui ci sono dei rudimentali gradini.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 605) e due semicurve destra-sinistra (m. 600).

Il percorso si divide in due sentieri paralleli; quello alla sinistra è sterrato e quello alla destra ha il fondo di rocce lisce (m. 590). Poi si ricompone (m. 570).
Continuiamo in leggera discesa con un muretto a secco alla sinistra (m. 560).
In discesa percorriamo un ampio tornante destrorso.

Un altro sentiero si immette provenendo da dietro-sinistra. Vediamo un segnavia del Sentiero del Viandante e proseguiamo diritto (m. 545).
Quasi in piano superiamo due semicurve destra-sinistra.

Attraversiamo un ponte di legno con la sola sponda di sinistra.
Percorriamo una curva verso sinistra e continuiamo alternando due tratti in leggera discesa ad altrettanti quasi in piano.
Proseguiamo in leggera discesa.

Dopo una curva verso destra scendiamo ripidamente, con alcuni rudimentali gradini, tra due pareti di roccia. Alla sinistra una corda fissata alla roccia fa da corrimano (m. 535).
Proseguiamo in leggera discesa.

Poco dopo iniziano delle protezioni (con picchetti di ferro che reggono due cavi) che ci riparano dal precipizio alla sinistra. Percorriamo un tratto quasi in piano, uno in leggera salita ed uno in leggera discesa. In un anfratto tra le rocce troviamo un quadretto raffigurante una Madonna.
Alla sinistra vediamo il Promontorio di Bellagio.
Percorriamo un tratto con protezioni alla destra (paletti e un solo cavo). In questa punto probabilmente non era possibile posizionarle sul lato a valle.
Poco dopo le ritroviamo alla sinistra.
Superiamo un breve tratto in discesa ed un breve tratto quasi in piano.
Scendiamo dei rudimentali gradini.

Terminate le protezioni proseguiamo quasi in piano e percorriamo una curva verso destra (m. 520).
Rientriamo nel bosco.
Troviamo due pietre nella parte destra del sentiero.
Superiamo una semicurva verso destra.
Percorriamo un tratto di sentiero in discesa, uno quasi in piano ed un altro in discesa, incassati nel terreno circostante.
Dopo una semicurva verso destra continuiamo in leggera discesa e dopo una verso sinistra quasi in piano (m. 500).
Troviamo alcuni massi ai lati del sentiero. Percorriamo un tratto in leggera discesa.
Superiamo altre semicurve.
In discesa percorriamo una curva verso sinistra (m. 490).
Dopo una curva verso destra, la discesa diventa abbastanza ripida (m. 480).
Percorriamo un tratto in discesa con il sentiero incassato tra terreno e roccette (m. 470).
Superiamo una semicurva verso destra e poco dopo una verso sinistra. Continuiamo in leggera discesa.
Dopo una curva verso destra proseguiamo in discesa su rudimentali gradini di roccia.
Superiamo un tratto quasi in piano.
In discesa percorriamo un'ampia curva verso destra (m. 460).

Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 445) e poco dopo uno destrorso.
Continuiamo con altri tornanti: sx (m. 440) - dx (m. 435) - sx (m. 430).
Dopo alcuni gradini di pietra torniamo a scendere in modo abbastanza ripido.

Quasi in piano percorriamo un tornante destrorso. Alla sinistra c'è una staccionata dalla quale vediamo il Lario, il Promontorio di Bellagio e i Monti Crocione e Tremezzo. Alla destra ci sono una statuetta di S. Rita e un quadretto raffigurante Gesù. Troviamo anche una croce in memoria di una persona qui deceduta (m. 415).
Riprendiamo a scendere in modo abbastanza ripido. Inizialmente alla sinistra ci sono dei tronchetti collocati a protezione verso il ripido pendio.
Scendiamo alcuni gradini di pietra.
Continuiamo quasi in piano su sterrato. In questo punto il sentiero è esposto alla sinistra dove, come parziale protezione, ci sono dei paletti di legno che reggono un sottile cavo (m. 400).
Dopo un breve tratto in discesa proseguiamo in leggera discesa (m. 395).
Riprendiamo a scendere in modo abbastanza ripido e percorriamo due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 385).
Superiamo un breve tratto quasi in piano e continuiamo in leggera discesa (m. 380).
Poco dopo torniamo a scendere in modo abbastanza ripido.

Proseguiamo con un muretto alla sinistra. Alla destra c'è una pietra-termine. Tra gli alberi vediamo delle reti para sassi e i relativi tiranti.
In discesa superiamo due semicurve sinistra-destra e continuiamo in leggera discesa (m. 365).

Troviamo un sentiero che sale a destra. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano a destra e dietro. Lasciamo pertanto il sentiero che prosegue diritto e andiamo a destra (m. 335).
In leggera salita passiamo sotto ai tiranti di due reti para sassi situate alla sinistra del sentiero.

Continuiamo in salita nel bosco (m. 340).
Saliamo alcuni gradini di legno.
Percorriamo un tornante destrorso e saliamo otto gradini in modo abbastanza ripido (m. 350).
Continuiamo con una curva verso sinistra all'esterno della quale ci sono le protezioni con paletti di ferro e due cavi.
Poco dopo le protezioni continuano alla sinistra.
Percorriamo un breve tratto quasi in piano (m. 365).

In leggera discesa superiamo due semicurve destra-sinistra. In basso alla sinistra vediamo la S.S. 36
Percorriamo un tratto in salita, uno quasi in piano ed uno in leggera discesa
Quasi in piano, con una semicurva verso sinistra aggiriamo una roccia (m. 365).
Subito dopo proseguiamo in modo abbastanza ripido e saliamo alcuni gradini di legno.
Dopo una curva verso sinistra continuiamo quasi in piano.
All'esterno di una curva verso destra ci sono delle reti.
Percorriamo un tratto abbastanza ripido (m. 370).
Continuiamo quasi in piano (m. 375).

Camminiamo tra due file di reti situate poco sotto alla sinistra e poco sopra alla destra.
Dopo una semicurva verso destra proseguiamo in leggera salita e dopo una semicurva verso sinistra continuiamo quasi in piano e con un muro a secco alla destra.
Superiamo un breve tratto in leggera discesa.
Proseguiamo quasi in piano passando sotto ai tiranti delle reti parasassi situate alla sinistra del sentiero (m. 375).
Percorriamo un tratto senza e un tratto con le reti alla sinistra.

Dopo una curva verso sinistra scendiamo in modo abbastanza ripido.
Percorriamo una curva verso destra e continuiamo quasi in piano, nuovamente con le reti sul lato sinistro del sentiero (m. 365).
Scendiamo in modo abbastanza ripido e superiamo una serpentina destra-sinistra.
Percorriamo un tratto in ripida discesa (m. 360).
Continuiamo in leggera salita con le reti parasassi alla destra.
Quasi in piano percorriamo una curva verso sinistra.
Saliamo due gradini in cemento.
Alla destra abbiamo un muro.
Dopo pochi passi in discesa continuiamo in leggera discesa su sterrato.
Presso una curva verso destra transitiamo sotto ad un cavo. Vediamo il segnavia del Sentiero del Viandante (m. 350).
Continuiamo in salita. Superiamo due semicurve verso destra e proseguiamo in modo abbastanza ripido.

Ci immettiamo su di un altro sentiero e lo seguiamo verso sinistra quasi in piano (m. 360).
Alterniamo due tratti con poca pendenza ad altrettanti quasi in piano (m. 365).
Percorriamo un tratto in salita e uno breve in leggera discesa.
Continuiamo con poca pendenza.

Lasciamo a destra un masso, percorriamo una curva verso sinistra e proseguiamo in discesa (m. 375).
Alterniamo due tratti in leggera discesa ad altrettanti quasi in piano e superiamo una semicurva verso sinistra (m. 365).

Sotto un masso alla destra del sentiero vediamo due quadretti raffiguranti: Gesù e una Madonna col Bambino (m. 360).
Subito dopo percorriamo una curva verso destra.
In leggera discesa transitiamo sotto ad un cavo.
Quasi in piano passiamo accanto ad una postazione per grigliare.

Arriviamo ad una biforcazione dove i segnavia del Sentiero del Viandante invitano a proseguire verso sinistra (m. 350).
Dopo un tratto in leggera discesa scendiamo in modo abbastanza ripido. Percorriamo una curva verso destra e un tornante sinistrorso.
Con una staccionata di legno alla destra percorriamo un tornante destrorso.
Proseguiamo con altri due tornanti sinistra-destra.
Dopo un tratto in leggera discesa continuiamo in discesa.

Con una staccionata alla sinistra percorriamo un tornante destrorso e una semicurva verso sinistra quasi in piano (m. 330).
Scendiamo 28 gradini di pietra superando due tornanti sinistra-destra.
Proseguiamo in leggera discesa su sentiero (m. 325).
Alla sinistra abbiamo delle protezioni di ferro dipinte di verde; alla destra un muro di pietre a secco.
In due punti, ignoriamo dei gradini che salgono verso destra (m. 310).

Alla sinistra vediamo uno scorcio di Varenna.
Continuiamo in discesa con una rete verde alla sinistra e un muro di pietre a secco alla destra (m. 305).
Percorriamo una curva verso sinistra (m. 300).

Scendiamo tre gradini e ci immettiamo su di un altro sentiero. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano a destra e dietro. Una scritta in bianco su uno dei gradini indica a sinistra "Fiumelatte". [Andando a sinistra in leggera discesa dopo cinque minuti si raggiunge un'area pic-nic attrezzata e il Torrente Fiumelatte che purtroppo noi abbiamo trovato in secca]. Il Sentiero del Viandante prosegue a destra quasi in piano (m. 295).

Dopo una diecina di metri, troviamo un cartello che indica alla destra il "Baluardo". [Si tratta di un punto panoramico che si raggiunge in cinque minuti salendo 153 gradini. Ha un tavolo di legno con relative panche ed è protetto da una staccionata e da una fila di cipressi (m. 335)].
Proseguiamo diritto ed usciamo dal bosco.
Davanti, in alto, vediamo il Castello di Vezio.
Transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione (m. 290).
Continuiamo con pochissima pendenza e lasciamo a destra un traliccio.
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Alla destra troviamo due gabbie sovrapposte contenenti pietre.
Percorriamo un tratto in leggera discesa e uno in leggera salita.

Quasi in piano, camminando tra due muri di cemento, passiamo a monte del cimitero di Varenna (m. 280).
Arrivati in fondo, giriamo a sinistra e con un corrimano alla sinistra scendiamo 36 gradini in cemento.
Giriamo a destra e scendiamo altri 39 gradini con protezioni di ferro alla sinistra.

Giunti in basso troviamo dei segnavia che indicano, a destra: Castello di Vezio con il sentiero Scabium a 30 minuti; dietro: alla sorgente del Fiumelatte e al Baluardo.  Davanti abbiamo una santella con un affresco raffigurante i Re Magi che portano i doni a Gesù Bambino. Andiamo a destra con Via Roma, una strada asfaltata in leggera discesa passando accanto ad un parcheggio con sosta consentita per soli 30 minuti (m. 265).
Alla sinistra ci sono delle protezioni di ferro dipinte di verde.
Alla destra troviamo una santella.

Una ventina di metri più avanti, seguendo il segnavia del Sentiero del Viandante, lasciamo Via Roma e, con un tornante destrorso, imbocchiamo la strada che sale all'Hotel Eremo Gaudio (m. 255).
Alla sinistra abbiamo un muro e alla destra delle protezioni.

All'esterno di un tornante sinistrorso troviamo un vecchio cannone dipinto di verde (m. 260). Qui possiamo salire una scala che porta direttamente al successivo tornante sinistrorso e all'ingresso dell'hotel oppure possiamo seguire la strada. Seguiamo la strada e dopo il tornante troviamo una grande grata alla sinistra.
Percorriamo un tornante destrorso e proseguiamo camminando su delle piastrelle rettangolari in cemento (m. 265).

Poco prima di arrivare all'ingresso dell'hotel saliamo una scala di ferro con undici gradini (cartello: Sentiero degli Alpini).
In cima alla scala troviamo un cartello che indica il Castello di Vezio con il sentiero Scabium a 25 min. e, con un tornante sinistrorso, entriamo nel bosco.
Saliamo dieci gradini. Lasciamo a sinistra un cancello bianco (m. 275).
Continuiamo tra un muretto sormontato da una rete e un muro di pietre a secco.
Alla destra alcuni gradini salgono a "La Capanna"; proseguiamo diritto quasi in piano.
La recinzione alla sinistra termina. Continuiamo tra gli alberi e con il muro di pietre a secco alla destra.
Superiamo una semicurva verso destra (m. 290).
Proseguiamo in salita con dei gradini. In basso alla sinistra ci sono degli ulivi.
Sul muro vediamo un segnavia del Sentiero del Viandante e continuiamo con poca pendenza (m. 300).
Lasciamo il Comune di Varenna ed entriamo in quello di Perledo.

Trascuriamo dei gradini che salgono alla destra e proseguiamo in salita tra una fila di alberi e il muro a secco.
Dopo un tratto quasi in piano saliamo sette gradini di pietra.
Percorriamo un tratto quasi in piano seguito da uno in leggera salita con protezioni di ferro alla sinistra (m. 310).
Passiamo accanto ad una targa in memoria di una persona perita in questo luogo nel 1883.

In modo abbastanza ripido percorriamo un tornante destrorso. Alla sinistra c'è una santella contenente un quadro raffigurante una Madonna con Bambino.
Dopo una curva verso sinistra continuiamo con poca pendenza con il bosco alla sinistra e il muro a secco alla destra.
Saliamo ripidamente con dei gradini di pietra (m. 320).
Superiamo una semicurva verso destra e saliamo altri gradini (m. 335).
All'esterno di una curva verso sinistra c'è un cancello (m. 340).
Saliamo altri gradini.
Proseguiamo quasi in piano su sterrato (m. 345).

Giunti davanti ad un muro con tettoia, giriamo a destra e continuiamo in leggera salita.
All'esterno di una semicurva verso destra troviamo un cancello e un grande ficus.
Proseguiamo quasi in piano. Alla destra vediamo un campo da tennis.
Un segnavia del Sentiero del Viandante indica davanti e dietro.

Transitiamo sotto un arco di pietra.
Superiamo una semicurva verso sinistra e continuiamo con poca pendenza.
Alla sinistra abbiamo una rete metallica e alla destra degli ulivi.
Un cartello segnala a 200 metri il ristorante "Il Portichetto" e la "Casa Cristina".
Continuiamo tra due reti.
Superiamo una semicurva verso destra e proseguiamo con un muro di pietre alla sinistra e una rete alla destra.
Continuiamo quasi in piano con il fondo di sampietrini.
Sbuchiamo su di una viuzza e andiamo a sinistra in leggera salita (m. 355).
Subito percorriamo una curva verso destra e continuiamo quasi in piano.

Alla sinistra si stacca il viottolo che, parte con gradini e parte senza, sale al Castello di Vezio.
Con pochi passi in leggera discesa raggiungiamo la "Piazzetta". Alla sinistra c'è il piccolo cimitero di Vezio; davanti ci sono una fontana e tre panchine; alla destra c'è la Chiesa di S. Antonio Abate.
Giriamo a destra verso il campanile e subito a sinistra in un viottolo.
Percorriamo una curva verso destra.
Scendiamo 9 gradini. Alla sinistra c'è il negozio "Ceramiche di Vezio".
Giriamo a sinistra e scendiamo altri 13 gradini.

Raggiungiamo un crocevia (m. 345). I segnavia indicano: Vezio (Perledo);
diritto: Campallo, Sentiero del Viandante direzione Perledo e Bellano, Orrido di Vezio, Crott del Pepott, Regolo a ore 0.25, Perledo a ore 0.25;
a destra: Sentiero del Viandante direzione Ortanella, Il Portichetto, Agriturismo Castello di Vezio;
dietro: Sentiero del Viandante direzione Fiumelatte, Castello di Vezio, Chiesa S. Antonio Abate, Il Ristoro del Castello, Le Ceramiche di Vezio;
a sinistra: Varenna a ore 0.15.
Usciamo dal Sentiero del Viandante e proseguiamo verso sinistra in discesa per raggiungere la Stazione Ferroviaria di Varenna-Esino-Perledo.

Superiamo una semicurva verso destra all'esterno della quale ci sono quattro panche di pietra.
Un cartello indica dietro: Bellano, Fiumelatte e Ortanella.
Alla sinistra troviamo una fontana con vasca e un lavatoio al coperto.
Ignoriamo un sentiero alla sinistra che conduce verso una casa (m. 340).
Continuiamo tra gli alberi con un sottobosco di aglio orsino.
Percorriamo un tratto con un muro di pietre a secco alla sinistra e alberi alla destra.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 320).
Alla sinistra abbiamo un muretto di pietre a secco.

Incrociamo una stradina acciottolata. Un cartello indica Varenna davanti; un altro da il benvenuto a Perledo a coloro che salgono. Continuiamo in discesa tra gli alberi (m. 305).
Percorriamo un tratto di discesa abbastanza ripida (m. 295).
Continuiamo in discesa.
Ignoriamo una stradina che si stacca in leggera discesa alla destra. In alto a sinistra vediamo una casa (m. 280).
Proseguiamo in leggera discesa. Alla sinistra c'è un muro in cemento. Alla destra ci sono dei rovi.

Alla sinistra troviamo una cabina dell'energia elettrica e transitiamo sotto tre cavi (m. 270). Lasciamo il Comune di Perledo ed entriamo in quello di Varenna.
Per un breve tratto camminiamo con il bosco da entrambi i lati.
All'esterno di una semicurva verso sinistra c'è un cancello.
Ignoriamo un sentiero che sale a sinistra nel bosco (m. 260).
Alla destra ci accompagna un muretto sormontato da una rete.
Per un tratto, alla destra oltre la rete, vediamo il Lago di Lecco (m. 250).
Continuiamo tra due muri. Ignoriamo un sentiero che sale a sinistra (m. 235).
Una dopo l'altra, superiamo due grate per lo scolo dell'acqua.
I due muri di pietre terminano.
Camminiamo su ciottoli e cemento, con una grata alla sinistra (m. 220).
Percorriamo un tornante destrorso.
In leggera discesa, dopo una trentina di metri con il fondo acciottolato, giriamo a sinistra in Via della Croce (m. 215).
Scendiamo dei gradini di sampietrini; alla sinistra c'è un corrimano (m. 210).

Sbuchiamo su Via Venini. I segnavia indicano dietro: Vezio a ore 0.25, Perledo a ore 0.50 e c'è anche una vecchia targa che segnala la Capanna Monza (ora Rifugio Bogani) a ore 4.30 di cammino.
Andiamo a destra e percorriamo Via Venini, in leggera discesa, per un centinaio di metri.
Attraversiamo il ponte sul Torrente Esino che segna il confine tra Varenna e Perledo (m. 205).
Alla sinistra ci sono una santella con un affresco raffigurante la Madonna e una fontanella tra alcune panchine. Un cartello informa che siamo nella frazione di Oliveto. Giriamo a destra e prendiamo la SS 753 (ex provinciale 65) che sale verso Esino.
Camminiamo sul marciapiedi e lasciamo a sinistra un piccolo parcheggio con disco orario in Piazzetta Stati Uniti d'America.
Poco dopo giriamo a sinistra in Via dei Platani e camminiamo quasi in piano con un fondo di sampietrini.
In fondo alla via, con un corrimano alla destra saliamo diciotto gradini, ci immettiamo su Via Alla Stazione e andiamo a sinistra.
Percorriamo un tornante destrorso ignorando il Vicolo Malpensata che si stacca alla sinistra e conduce ad una spiaggia per i cani.
Poco dopo raggiungiamo Piazza Aldo Moro e la Stazione di Varenna-Esino-Perledo (m. 220).

Prendiamo il treno delle 17.05 che in otto minuti ci riporta a Lierna (stazione intermedia: Fiumelatte). Costo Euro 1.80 (anziani over 60 donne e over 65 uomini Euro 1.40).
Questo è il link per scaricare l'orario ferroviario:
https://trenord-europe-trenord-endpoint-prd.azureedge.net/fileadmin/contenuti/TRENORD/2-Linee_e_orari/Orario_ferroviario/ORARIO_IN_VIGORE/Q180_Orario_Trenord_in_vigore_dal_12.12.21_rev-85-94.pdf

Altre mete staccandosi dal Sentiero del Viandante


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