Rifugio Ventina

Il Rifugio Ventina sorge nel mezzo della vasta piana dell'Alpe Ventina situata ai piedi dell'omonimo ghiacciaio.
Dal rifugio possiamo ammirare il Pizzo Cassandra e il suo ghiacciaio, la Punta Rachele, e tutto il gruppo del Monte Disgrazia.

Primo itinerario: da Chiareggio con il sentiero 323

Lasciamo la statale 38 all'uscita per Sondrio centro (km. 35.4).
Dopo un rettilineo lungo un chilometro e mezzo, ad una rotonda giriamo a sinistra e prendiamo la provinciale 15 con la quale risaliamo la Val Malenco.
Al km. 13.5 lasciamo a destra la strada per Lanzada e Franscia.
Superiamo Chiesa e arriviamo fino a Chiareggio (m. 1612) al termine della vallata.
Parcheggiamo l'auto accanto alla chiesa.

Prendiamo un sentiero che con tre tornanti: sx-dx-sx scende verso il Torrente Mallero.
Lo attraversiamo con un ponte accanto al quale i segnavia indicano a destra con il sentiero 323: A. Ventina - Rifugi Gerli e Ventina a ore 0.50, Ghiacciaio del Ventina a ore 2.30; a sinistra con il sentiero 318: A. Zocche a ore 0.25, A. Pirolina a ore 1.20, A. Lagazzuolo a ore 3; a sinistra con il sentiero 322: A. Senevedo a ore 0.50, Carot a ore 1.10.
Proseguiamo verso destra con una stradina sterrata nel bosco.
La pendenza inizialmente è assai scarsa. Troviamo parecchi cespugli di lamponi.
Un rivolo attraversa la stradina passandole sotto.
Poi gli alberi diventano più radi. Cominciamo a trovare delle canaline di ferro collocate di traverso per lo scolo dell'acqua (m. 1620).

Entriamo in un lariceto.
Un cartello indica il pericolo di piene improvvise. Attraversiamo il letto di un torrente in secca in una zona priva di alberi (m. 1635).
Poi rientriamo nel bosco di larici e troviamo un altro cartello, identico al precedente, rivolto a coloro che provengono dall'opposta direzione.

Superiamo una stanga dipinta di giallo e nero, che troviamo alzata. Un cartello avverte che il transito è consentito solo ai mezzi autorizzati (m. 1640).
Alla sinistra troviamo dapprima un grande masso e poi un muro di pietre (m. 1650).
Proseguiamo in salita. Un ruscelletto attraversa la sterrata passandole sotto (m. 1670).
Ora alla sinistra ci accompagna un basso muretto di pietre coperte dal muschio.

Percorriamo un lungo tratto rettilineo.
Troviamo poi un rivolo che attraversa la sterrata scorrendo sopra alcune pietre (m. 1750).
Poco dopo un ruscello la passa sotto incanalato dentro un tubo.
Più avanti alla sinistra vediamo un caratteristico larice contorto che sembra un punto interrogativo capovolto. Tra gli alberi alla destra cominciamo a vedere il Ghiacciaio del Ventina (m. 1770).
Troviamo poi alla sinistra un gruppo di larici con le radici scoperte come se qualcuno vi avesse scavato sotto.
Alla destra vediamo scorrere il cavo di una teleferica (m. 1810).

Incontriamo il sentiero, descritto nel secondo itinerario, che sale dalla destra (m. 1845). I segnavia indicano diritto con il percorso 305-323: A. Ventina, Rifugi Gerli e Ventina a ore 0.20; a destra con il sentiero 301-305: Forbesina a ore 0.25; dietro con il percorso 323: Chiareggio a ore 0.30. C'è anche una freccia gialla che punta a destra.
Subito dopo percorriamo un tornante sinistrorso seguito da un altro destrorso, quest'ultimo tagliabile con un piccolo sentiero (m. 1855).
Superiamo il letto di pietre di un ruscelletto che troviamo in secca.
Vediamo poi una freccia su un masso e la scritta "Pirola" che indicano un vecchio sentiero in disuso per salire al lago (m. 1865).

Da questo punto la sterrata prosegue circondata da pietraie.
Dopo la prima la pendenza aumenta. Superiamo un gruppo di alberi e troviamo la seconda.
Ancora una piccola pausa in una zona con pochi alberi e attraversiamo la terza pietraia (m. 1880). Alla destra, non essendoci alberi, vediamo il cavo della teleferica. Davanti vediamo il ghiacciaio.
Poco più avanti, a frapporsi tra le successive due pietraie ci sono solo due alberi (m. 1910).

Una freccia bianca su di un masso e la sigla "LP" indicano verso sinistra il sentiero che sale al Lago Pirola (m. 1925).
Proseguiamo diritto e percorriamo un tratto con minore pendenza (m. 1935).
Poi torniamo a salire. Troviamo un ruscelletto che passa sotto alla stradina e poi un secondo che la attraversa bagnandola.
Percorriamo una curva verso sinistra.
Subito dopo ne percorriamo un'altra verso destra ignorando un sentiero che si stacca dall'altro lato.
Ancora pochi passi e arriviamo al Rifugio Porro-Gerli (m. 1960).

Superato il Rifugio Porro-Gerli entriamo in un pianoro e lo attraversiamo quasi in piano passando accanto ad una palina con vari segnavia che indicano: Alpe Ventina m. 1965; diritto con il sentiero 301-305: Passo Ventina a ore 2.40, Laghetti di Sassersa a ore 3.20, Primolo a ore 6; diritto con il sentiero 323: Sentiero Glaciologico V. Sella, Ghiacciaio del Ventina a ore 1.30; dietro con il percorso 305-323: Forbesina a ore 0.40, Chiareggio a ore 0.50; a sinistra con il sentiero 321/1: Lago Pirola a ore 1.30, Bocchel del Cane a ore 2.20, S. Giuseppe a ore 4.50, Torrione Porro a ore 1.30; a destra con il sentiero 324: A. Zocca a ore 0.50, A. Sentieri a ore 1.20, Chiareggio a ore 2.40.
Alla destra c'è la cappella dedicata "Ai caduti delle nostre montagne".
Arrivati in fondo al pianoro, pochi passi in salita verso sinistra ci conducono al Rifugio Ventina.

Tempo impiegato: ore 1 - Dislivello: m. 353
Data escursione: agosto 2013

Secondo itinerario: da Chiareggio per l'Alpe Forbicina

Questo percorso costituisce un'alternativa meno conosciuta e frequentata. Occorre però che il Mallero non sia in piena, dovendolo attraversare.

Come descritto all'inizio del primo itinerario arriviamo a Chiareggio (m. 1612).
Attraversiamo tutto l'abitato e poi scendiamo fino al greto del Torrente Mallero, dove c'è ampia possibilità di parcheggio.
Ci incamminiamo verso monte, seguendo il corso del torrente e le indicazioni per il Rifugi Tartaglione e Del Grande Camerini.
Alla nostra destra vediamo alcune baite. Poi ci addentriamo in una abetaia. Questa zona si chiama Pian del Lupo ed è il punto di confluenza delle valli Ventina, Muretto e Sissone.
Oltrepassiamo un quadrivio, dove un cartello indica i Rifugi Tartaglione e Del Grande.
Troviamo poi un bivio dove è indifferente scegliere quale percorso seguire in quanto poco dopo le due stradine si riuniscono.

Superiamo su un ponte di legno il torrente che scende dalla Val Muretto.
Poco dopo lasciamo a destra il sentiero per il Rifugio Del Grande Camerini. I segnavia indicano diritto: Forbesina a ore 0.05, Val Sissone, Alpe Ventina, Rifugio Tartaglione Crispo a ore 0.30; a destra con il sentiero 301-305: Alpe Vezzeda inferiore a ore 0.30, Rif. Del Grande Camerini a ore 3, Passo del Forno a ore 4; dietro: Chiareggio a ore 0.25. Un cartello informa se il Rifugio Del Grande Camerini è chiuso o aperto. Continuiamo diritto in leggera discesa.

Più avanti, abbandonata la stradina che prosegue verso sinistra, continuiamo diritto quasi in piano e raggiungiamo le baite dell'Alpe Forbicina (m. 1660). I segnavia indicano a sinistra con il sentiero 301-305: A. Ventina, Rifugi Gerli e Ventina a ore 0.50, Passo Ventina a ore 3.30, Ghiacciaio del Ventina a ore 2.30; a sinistra con il sentiero 323/1: Giro dei tre ponti, Chiareggio a ore 0.30; diritto con il sentiero 301-305: Alpe Laresin, Val Sissone, Rifugio Tartaglione a ore 0.20, Rifugio del Grande Camerini a ore 3.40; dietro con il percorso 323/1: Pian del Lupo a ore 0.20, Chiareggio a ore 0.30. Andiamo a sinistra e passiamo tra le baite dell'alpeggio.
Incrociamo poi un altro sentiero (nessuna indicazione) e continuiamo diritto.
Poco dopo però troviamo i segnavia (triangoli gialli e bandierine di colore bianco-rosso-bianco) e un cartello che indica il Rifugio Porro e il Lago Pirola.

Continuiamo tra gli alberi e raggiungiamo l'ampio letto del Mallero che dobbiamo attraversare. Quando il torrente non è in piena, si divide in due rami che scorrono accanto alle sponde lasciando un tratto scoperto al centro. Due ponticelli di legno consentono di arrivare sulla riva opposta. Il primo è formato da cinque tronchi squadrati e il secondo da sei; entrambi hanno delle protezione ai lati con paletti di legno che reggono due cavi.
Attraversato il torrente troviamo dei segnavia che indicano a destra con il sentiero 301-305: A. Ventina, Rifugi Gerli e Ventina a ore 0.40; a sinistra con il sentiero 323/1: Giro dei tre ponti, Chiareggio a ore 0.25; dietro con il sentiero 301-305: Forbesina a ore 0.10, A. Laresin a ore 0.20, Val Sissone. Andiamo a destra costeggiando il torrente.

Poi, volgendogli le spalle, cominciamo a salire con un lunghissimo tratto nel bosco.
La pendenza aumenta e proseguiamo in modo abbastanza ripido fino ad immetterci sulla sterrata del primo itinerario (m. 1845). I segnavia indicano a destra con il percorso 305-323: A. Ventina, Rifugi Gerli e Ventina a ore 0.20; a sinistra con il percorso 323: Chiareggio a ore 0.30; dietro con il sentiero 301-305 indicato anche da una freccia gialla: Forbesina a ore 0.25.
Continuiamo verso destra come descritto nella seconda metà del primo itinerario.

Tempo impiegato: ore 1.20 - Dislivello: m. 353
Data escursione: ottobre 2004 (aggiornata settembre 2017)

Escursioni partendo dal Rifugio:


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