Rifugio Uschione

Il Rifugio Uschione è situato presso l'omonimo borgo sulle alture a sud di Chiavenna.
L'edificio, a tre piani, è stato ottenuto dalla ristrutturazione della vecchia canonica e si trova in contrada Pighetti tra la chiesa dedicata all’Ascensione e il Circul.

Primo itinerario: in auto fino a 15 minuti da Uschione

Percorrendo la statale 36 da Colico a Chiavenna arriviamo fino al km. 117.5 dove deviamo a destra verso Prata passando sotto il ponte della ferrovia.
Saliamo (Via della Michela, Via Carducci) verso la chiesa e continuiamo sulla destra (Via Mulino, Via Ghezzi) fino ad un bivio presso il Torrente Schisone.
Senza attraversare il torrente proseguiamo con Via Dona.
Arriviamo ad un altro bivio dove la segnaletica stradale indica a sinistra: Dona, Case dei Conti, al Palazzo, Lottano, Uschione, Nirola, al Monte; e diritto: Ca' Bianca, Pradelli, Val Boera. Qui troviamo anche una palina con dei segnavia che indicano: Dona 430 m; dietro: Crotti di Prata a ore 0.15, Prata Camportaccio - stazione a ore 0.15, strada statale 36 a ore 0.20; dietro verso sinistra: incisioni rupestri a ore 0.15, Chiavenna a ore 0.30; a destra: Lottano - Monti di Lottano a ore 0.15, Rifugio Il Biondo a ore 2.10, Uschione a ore 1. Andiamo a sinistra.
La strada è sempre asfaltata e sale con vari tornanti.
Lasciamo a destra la deviazione per Lottano (m. 645) e continuiamo fino a trovare sulla sinistra uno slargo dove c'è posto per parcheggiare una diecina di auto (m. 775).

Lasciata la macchina ci incamminiamo quasi in piano lungo l'asfalto ignorando una strada a destra, chiusa da una stanga.
Sulla destra ci sono alcune pareti rocciose attrezzate come palestra di arrampicata.
Mentre percorriamo un tornante destrorso molto ampio troviamo una stanga che chiude la strada e un segnale stradale che indica il divieto di accesso agli automezzi (eccetto quelli autorizzati).
Proseguiamo in leggera salita attorniati dal bosco. Alla sinistra riusciamo intravedere il borgo di Uschione nel quale spicca il campanile.
Più avanti troviamo un sentiero che sale dalla sinistra (m. 810).
Percorriamo un'ampia curva a sinistra.

Con delle protezioni alla sinistra arriviamo ad una biforcazione (m. 825). Lasciamo la strada asfaltata e prendiamo una sterrata quasi in piano che si stacca alla sinistra. Un cartello giallo indica: Uschione, ristoro, Circul. Altri cartelli identici li troveremo più avanti ai bivi.
Percorriamo un tratto asfaltato e troviamo una palina con dei segnavia che indicano verso destra: Crotti Valcrondia, Alpe Damino, Piazlong; dietro: Lottano, Prata Camportaccio. Continuiamo diritto su sterrato verso le case di Uschione.
Troviamo un picchetto di pietra ed uno di ferro che impediscono il passaggio ai veicoli.
Con uno zig-zag sinistra-destra su fondo acciottolato percorriamo un tratto in discesa.
Giriamo a destra e proseguiamo quasi in piano su sterrato tra le case della Contrada Nesossi.

Poco prima di una fontana con vasca in pietra troviamo altri segnavia che indicano verso destra: Traversata dei Monti, Monti di Piuro a ore 1.30, Monti di Villa di Chiavenna a ore 5.30, Pesceda a ore 1.20, Prato del Conte a ore 1.40, Laghetto del Grillo a ore 3; diritto: Belvedere a ore 0.40, Chiavenna a ore 0.50; dietro: Lottano a ore 0.30, Plazlong-Damino a ore 1.20, Mottaccio a ore 2.40. Continuiamo diritto.
Le case del borgo, in buona parte sono state ristrutturate e rimesse a nuovo, altre mostrano ancora i segni del tempo, pochissime sono ridotte a ruderi.

Camminando tra due staccionate di legno giungiamo ad un bivio in Contrada Zaruchi. Dalla sinistra arriva la mulattiera B4 (descritta nel secondo itinerario). I segnavia indicano: Uschione 832 m; a sinistra: Belvedere a ore 0.40, Chiavenna a ore 0.50; dietro: Monti di Piuro a ore 1.30, Monti di Villa di Chiavenna a ore 5.30, Pesceda a ore 1.20, Prato del Conte a ore 1.40, Laghetto del Grillo a ore 3.
Continuiamo tra prati a arriviamo al campo sportivo, recintato con un'alta rete. Dietro al campo vediamo alcune altalene, più in alto c'è il cippo ai caduti delle guerre e verso destra il piccolo cimitero.

Lasciando a destra una fontana con due rubinetti che escono da un paletto di legno, giriamo a sinistra e proseguiamo in salita verso la Contrada Pighetti.
La prima casa che troviamo alla destra è il Circul (Circolo Giovanile Uschionese) recentemente ristrutturato, davanti al quale ci sono due tavoli in pietra e varie panche in legno.
Subito dopo troviamo il Rifugio Uschione, riconoscibile anche per la presenza di un affresco datato MDCCXVII raffigurante una madonna e, a seguire, la bianca chiesa risalente al 1609 con il grande campanile staccato.

Tempo impiegato: ore 0.15 - Dislivello: m. 65
Data escursione: marzo 2016

Secondo itinerario: da Chiavenna con la mulattiera B4

Con la SS 36 arriviamo a Chiavenna. Alla prima rotonda (km. 119) giriamo a destra in Via Risorgimento.
Lasciamo a destra la stazione FS.
Al termine della strada giriamo a destra in Corso Pratogiano dove alla sinistra troviamo un grande parcheggio (mercato al sabato). Alla destra invece iniziano due strade: Via Principe Amedeo che conduce ad un altro parcheggio e Via al Tiglio dove inizia la nostra escursione (m. 340). Qui, accanto al Crotto Ombra vari segnavia indicano con Via al Tiglio: Deserto, Ostello al Deserto, Uschione a ore 1.15, Monti di Piuro/Villa di Chiavenna a ore 7, Pesceda a ore 2.10, Prato del Conte a ore 2.40, Laghetto del Grillo a ore 4, Belvedere a ore 0.20, Dona a ore 0.45, Prata Camportaccio/Lottano a ore 1; proseguendo invece con Corso Pratogiano: Parco Marmitte dei Giganti a ore 0.15, Passo Capiola a ore 0.30, Prosto a ore 0.45.

Ci incamminiamo quasi in piano lungo Via al Tiglio, tra case e recinzioni, su di una strada acciottolata e con due strisce di pietra in corrispondenza del passaggio delle ruote.
Lasciamo subito a sinistra una grande parete di roccia, incombente verso la strada.
Di tanto in tanto troviamo delle grate in ferro, di traverso alla strada, per lo scolo dell'acqua.

Più avanti arriviamo ad un bivio. Potremmo proseguire diritto per un altro centinaio di metri e poi prendere la mulattiera che inizia alla sinistra. Giriamo invece subito a sinistra in Via Deserto, una strada acciottolata che procede in leggera salita con una roggia per lo scolo dell'acqua alla sinistra.
Passiamo accanto ad alcuni cancelli (due alla destra ed uno a sinistra) e percorriamo due curve destra-sinistra.
Alla destra c'è una recinzione.
Due ruscelletti, uno accanto all'altro, scendono dalla sinistra ed entrano nella roggia.

Raggiungiamo l'Ostello al Deserto (Opera don Guanella). In una nicchia nel muro alla sinistra del cancello c'è la statua di una madonnina protetta da una grata. La mulattiera B4 sale dalla destra e prosegue verso sinistra (m. 365). La seguiamo in salita e subito troviamo dei segnavia che indicano davanti: Uschione, Monti di Piuro/Villa di Chiavenna, Belvedere, Dona, Lottano, Pesceda, Prato del Conte, Laghetto del Grillo; dietro: Chiavenna centro storico - stazione.
Presso una curva a destra troviamo un palo Enel (m. 375).
Continuiamo con il bosco alla sinistra mentre alla destra c'è un muretto sormontato da una rete.

Al successivo tornante sinistrorso ignoriamo un sentiero che continua diritto (m. 390). I segnavia indicano a sinistra con la mulattiera: Traversata dei Monti, Uschione, Monti di Piuro, Villa di Chiavenna, Pesceda, Prato del Conte, Laghetto del Grillo, Belvedere, Belmonte - Roccolo, Parco Marmitte dei Giganti; diritto con il sentiero B6 (descritto nel terzo itinerario): incisioni rupestri, Dona di Prata a ore 0.30, Lottano a ore 0.40, Monti di Lottano; dietro: Chiavenna centro storico - stazione.
Alla sinistra troviamo subito un masso con un segnavia rosso bianco rosso a strisce orizzontali.
Percorriamo una curva a destra.
Lasciamo a sinistra un masso che si protende verso la mulattiera.

Con un tornante sinistrorso aggiriamo una baitella di pietra (m. 405).
Percorriamo due curve destra-sinistra transitando sotto ai cavi dell'alta tensione.
Alla destra della mulattiera scorre un ruscelletto.
La pendenza aumenta.

Percorriamo uno zig-zag destra-sinistra. Alla destra, sotto ad un masso, da un muretto con uno sportello metallico esce dell'acqua che passa in una vasca di pietra e poi origina il ruscelletto (m. 435).
La pendenza diminuisce un poco. Sotto ad un masso alla destra è stato collocato un quadretto raffigurante una madonna. Alla sinistra tra gli alberi cominciamo a vedere la sottostante Chiavenna.
Troviamo una pietra caduta sulla mulattiera.
Percorriamo una curva a destra passando sotto ai cavi dell'alta tensione. In questo punto, alla sinistra, prima degli alberi c'è una fascia erbosa (m. 445).
Lasciamo a destra una vecchia casa di pietra a due piani (m. 460).

Presso una curva a destra raggiungiamo il Belvedere (m. 470). Usciamo dalla mulattiera e ci portiamo su di una terrazza panoramica dove troviamo una piccola croce di legno. Protetti da un muretto che ci ripara dal precipizio possiamo ammirare per intero la sottostante Chiavenna fino all'imbocco della tre valli, il borgo di Pianazzola situato di fronte e, più in alto, la croce di Dalò. Una sosta è d'obbligo.

Ripreso il cammino lasciamo a destra un manufatto in cemento con due fori quadrati, forse la vecchia base di un traliccio.
Alla sinistra vediamo la vecchia Baita Fagetti con un affresco sopra la porta d'ingresso raffigurante una madonna con bambino (m. 485).
La pendenza aumenta. Transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione e subito giriamo a sinistra.
Alla sinistra si stacca il sentiero B7. I segnavia indicano: Belvedere 477 m; a sinistra: Belmonte Roccolo, Prato Grande a ore 0.25, Parco Marmitte dei Giganti, Passo Capiola - Prosto; diritto: Traversata dei Monti, Uschione, Monti di Piuro, Villa di Chiavenna; dietro: Chiavenna centro storico - stazione. Proseguiamo diritto.
Alla sinistra c'è una recinzione con vecchi pali di legno, alla destra un basso muretto di pietre.

Con un tornante destrorso rientriamo nel bosco (m. 505).
Alla sinistra troviamo una parete di roccia con un intaglio verticale.
Percorriamo tre coppie di tornanti sinistra-destra.
All'esterno del successivo tornante sinistrorso c'è un muretto con pietre a secco con un'apertura che conduce ad un grande masso aggettante (m. 550).
Con un tornate destrorso lo aggiriamo e sopra al masso vediamo due cubi in cemento utilizzati in passato come base per un traliccio. Da uno dei cubi escono ancora degli spuntoni di ferro.
Subito percorriamo un tornante sinistrorso aggirando un masso spaccato in due (m. 565).
Percorriamo un tratto incassato tra le pietre circostanti.

Alla destra troviamo una cappelletta contenente tre affreschi raffiguranti: al centro Cristo in Croce; alla destra una Madonna incoronata con Bambino; alla sinistra un santo, vestito con il saio francescano, che tiene in braccio un bambino. Una targhetta informa che è stata eretta nel 1884 e restaurata nel 2005 (m. 580).
Percorriamo due curve destra-sinistra (m. 590).
Troviamo una grande pietra caduta sulla mulattiera (m. 600).
Alla sinistra un po' in dentro c'è un muretto di pietre a secco che certamente non potrebbe arginare l'eventuale caduta del macigno sovrastante.
Notiamo che, da questo punto, i massi attorno alla mulattiera sono coperti dal muschio.

All'esterno di una curva a sinistra troviamo un masso con un bollo bianco ed un altro masso sotto al quale è stato collocato un quadretto raffigurante il volto di Gesù (m. 630).
Percorriamo un tornante destrorso seguito da uno zig-zag sinistra-destra (m. 645).
Continuiamo con poca pendenza (m. 655).
Cominciamo a trovare dei terrazzamenti protetti da muretti a secco per strappare alla montagna delle piccole porzioni di terreno che un tempo venivano coltivate con orti e viti.
Con una curva a sinistra aggiriamo una grande roccia coperta dal muschio sulla quale vediamo un bollo rosso.
Presso una curva a destra vediamo un bollo giallo su di un muro di pietre a secco (m. 670).
Proseguiamo con il muro alla sinistra sul quale vediamo un segnavia rosso bianco rosso a strisce orizzontali.
Alla destra, ad una diecina di metri di distanza, c'è un baitello (m. 685).

All'esterno di un tornante sinistrorso troviamo una fontana con vasca in cemento sulla quale è stato inciso l'anno 1961 (m. 710).
Subito dopo percorriamo un tornante destrorso passando accanto ad una roccia sporgente verso il sentiero. In alto, in una piccola nicchia, è stata collocata una madonnina.
Superiamo un tornante sinistrorso.
Un ruscelletto attraversa la mulattiera passando sotto alle pietre (m. 735).
Con delle protezioni sul lato a valle che fungono anche da corrimano, percorriamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 745).

Inizia qui il tratto con pendenza abbastanza ripida chiamato: "le scale".
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra seguito da una curva a destra. Vediamo un bollo rosso (m. 765).
Presso un tornante sinistrorso vediamo una piccola grotta sotto ad un masso.
Percorriamo un ampio tornante destrorso (m. 775).
Continuiamo con un tornante sinistrorso.
Con minore pendenza ne percorriamo uno ampio destrorso.

Arriviamo ad un bivio. Un cartello indica: "alla chiesa" con un sentiero che si stacca alla sinistra (m. 790). Possiamo utilizzare entrambi i percorsi e scegliamo di continuare con la mulattiera che fa un giro leggermente più lungo ma consente di visitare parte del borgo prima di raggiungere la nostra meta.
Passiamo accanto ad un segnavia rosso bianco rosso a strisce orizzontali.
La pendenza diminuisce un poco. Percorriamo uno zig-zag sinistra-destra (m. 805).
Continuiamo con una semicurva a sinistra seguendo un muro di pietre (m. 815).
Alla destra troviamo una piccola zona recintata con una rete a quadrotti.
Subito percorriamo un tornante sinistrorso. Alla sinistra, un po' in dentro, vediamo un recinto con pali di legno ed una rete metallica.
Proseguiamo in leggera salita attorniati da pochi alberi e piccole terrazze prative.

Dopo una curva a sinistra raggiungiamo la prima casa di Uschione sulla quale leggiamo la scritta: "Contrada Zaruchi".
Quasi in piano arriviamo ad un bivio. Dalla destra arriva il percorso descritto nel primo itinerario. I segnavia indicano: Uschione 832 m; dietro con la mulattiera B4: Belvedere a ore 0.40, Chiavenna a ore 0.50; a destra: Monti di Piuro a ore 1.30, Monti di Villa di Chiavenna a ore 5.30, Pesceda a ore 1.20, Prato del Conte a ore 1.40, Laghetto del Grillo a ore 3. Andiamo a sinistra.

Camminando tra dei prati arriviamo al campo sportivo, recintato con un'alta rete. Dietro al campo vediamo alcune altalene, più in alto c'è il cippo ai caduti delle guerre e verso destra il piccolo cimitero.
Lasciando a destra una fontana con due rubinetti che escono da un paletto di legno, giriamo a sinistra e proseguiamo in salita verso la Contrada Pighetti.
La prima casa che troviamo alla destra è il Circul (Circolo Giovanile Uschionese) recentemente ristrutturato, davanti al quale ci sono due tavoli in pietra e varie panche in legno.
Subito dopo troviamo il Rifugio Uschione, riconoscibile anche per la presenza di un affresco datato MDCCXVII raffigurante una madonna e, a seguire, la bianca chiesa risalente al 1609 con il grande campanile staccato.

Tempo impiegato: ore 1.25 - Dislivello: m. 500
Data escursione: marzo 2016

Terzo itinerario: da Chiavenna con il sentiero B6 e la strada

Come descritto nel precedente itinerario arriviamo al bivio dove i percorsi B4 e B6 si dividono (m. 390).
I segnavia indicano a sinistra con la mulattiera B4 (descritta nel secondo itinerario): Traversata dei Monti, Uschione, Monti di Piuro, Villa di Chiavenna, Pesceda, Prato del Conte, Laghetto del Grillo, Belvedere, Belmonte - Roccolo, Parco Marmitte dei Giganti; diritto con percorso B6: incisioni rupestri, Dona di Prata a ore 0.30, Lottano a ore 0.40, Monti di Lottano; dietro: Chiavenna centro storico - stazione. Continuiamo diritto in leggera salita.

Percorriamo uno zig-zag sinistra-destra. Ai lati ci sono delle pietre coperte dal muschio.
Continuiamo quasi in piano. Un ruscelletto attraversa il sentiero passandogli sotto.
In leggera salita superiamo due curve sinistra-destra vicine tra loro.
Subito ignoriamo un sentiero che sale a sinistra e continuiamo diritto come indicato da un bollo rosso-bianco-rosso.
Percorriamo un'ampia curva a sinistra seguita da una curva a destra (m. 405).
Passiamo tra alcuni massi coperti dal muschio.
Proseguiamo quasi in piano. Alla destra scorre una linea di tralicci che reggono tre cavi.
Alla sinistra c'è un muro mente alla destra c'è uno dei tralicci.
Proseguiamo in leggera salita attorniati da massi coperti da muschio.

Vediamo un grande blocco di roccia che scende alla destra del sentiero (m. 420).
Dopo una curva a sinistra, davanti abbiamo l'ingresso di una grotta che in caso di un improvviso acquazzone potrebbe fornire riparo a parecchie persone. All'interno c'è un quadretto raffigurante una Madonna (m. 430). Davanti alla grotta giriamo a destra.
Subito dopo, alla destra c'è uno slargo panoramico dal quale possiamo vedere: Chiavenna sul fondovalle, Pianazzola con i tornanti della strada che sale a raggiungerla, e più in alto la croce di Dalò.
Continuiamo diritto, dapprima in leggera salita e poi quasi in piano, tra gli alberi e le pietre di un'antica frana coperte dal muschio.

In discesa percorriamo due curve sinistra-destra vicine tra loro.
Proseguiamo in leggera salita con una verticale parete alla sinistra ed un precipizio alla destra, protetti da una serie di pali di ferro dipinti di verde che reggono tre cavi ed una catenella.
Continuiamo in salita con un'ampia curva a sinistra. Il precipizio e le protezioni terminano (m. 435).
Dopo un breve tratto quasi in piano, in salita percorriamo due semicurve sinistra-destra.

Giriamo a sinistra e subito passiamo accanto ad una baita/stalla (m. 445).
In leggera salita percorriamo una semicurva a destra. Continuiamo accompagnati alla sinistra da un alto muro formato da grosse pietre sovrapposte.
Dopo un tratto quasi in piano, superiamo due curve sinistra-destra e torniamo a salire.
Alterniamo due tratti quasi in piano ad altrettanti con poca pendenza (m. 460).
Saliamo alcuni gradini.
Nuovamente alterniamo due tratti quasi in piano ad altrettanti in leggera salita.
Saliamo altri gradini.
Proseguiamo con poca pendenza. Alla destra alcuni vecchi tronchi formano delle rudimentali protezioni.
Quasi in piano percorriamo una curva a sinistra.

Arriviamo ad un bivio (m. 485). I segnavia indicano con il percorso B6, a sinistra: Lottano; diritto: Dona di Prata, incisioni rupestri. Andiamo a sinistra, in salita, con dei gradini.
Dopo pochi metri proseguiamo quasi in piano con un sentiero.
Percorriamo un tratto con poca pendenza torniamo a salire.

Incrociamo il "piano inclinato", una lunga scalinata sulla quale si appoggiava la condotta forzata dell'Enel, in seguito rimossa, che collegava Lottano al fondovalle.
Alcuni passi prima di raggiungerla giriamo a sinistra. Poco dopo giriamo a destra e con un ponte la attraversiamo passandole sotto (m. 500).
Subito percorriamo una curva a sinistra e saliamo dei gradini.
Poco dopo, con una curva a destra, ci allontaniamo dal muraglione sopra al quale scorre la scalinata.
Passiamo accanto ad alcuni grandi massi e vediamo un quadretto raffigurante il Sacro Cuore. Giriamo a sinistra (m. 515).
Continuiamo con un muretto di pietre alla sinistra.
Passiamo alla destra di un masso e proseguiamo in leggera salita.

Alla sinistra, ad una diecina di metri di distanza, c'è una piccola grotta sotto ad un masso (m. 535).
Continuiamo in salita con uno zig-zag sinistra-destra. Su di una roccia vediamo il segnavia a bandierina rosso-bianco-rosso.
Alcune pietre formano dei rudimentali gradini.
Lasciamo a sinistra una colata di pietre franate (m. 555).
Proseguiamo in leggera salita.

Ci immettiamo sulla strada asfaltata, che da Prata-Dona sale verso Lottano e Uschione, presso un tornante destrorso all'esterno del quale c'è uno slargo (m. 570). Seguiamo la strada.
Percorriamo una curva a sinistra con la strada attorniata da pareti di roccia (m. 590).
Continuiamo quasi in piano. Alla destra c'è uno slargo. Passiamo su di una griglia.
In leggera salita percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio all'interno del quale c'è un masso (m. 600).
Proseguiamo con un secco tornante destrorso, seguito poco dopo da uno sinistrorso e da un altro destrorso (m. 620).

Presso il successivo tornante sinistrorso ignoriamo una strada che prosegue diritto verso Lottano. Inciso su di un asse di legno riparato da un tettuccio leggiamo: Lottano Fraz. Prata C. alt. 654 . Un cartello segnala un parcheggio più avanti seguendo la strada verso sinistra. Un altro indica Uschione e il Circul (m. 645).
Subito dopo troviamo un rivolo che scende dalla destra scorrendo su gradini di pietra e che attraversa la strada passandole sotto.
Per un tratto alla destra ci accompagna un muretto di pietre.

Presso una semicurva a sinistra, alla destra un cartello segnala un sentiero che proviene da Lottano (m. 650).
Dopo alcuni passi, percorriamo un tornante destrorso all'esterno del quale ci sono delle protezioni di ferro dipinte di grigio.
Continuiamo accompagnati alla sinistra da un muricciolo alto solo una ventina di centimetri.

Alla destra, un sentiero scende a Lottano. Da questo punto possiamo vedere dall'alto il piccolo borgo.
Subito dopo percorriamo un tornante sinistrorso (m. 670).
Alla destra una stanga di legno chiude l'accesso verso una stradina ed un rudere. Alla sinistra c'è un muretto con pietre cementate.
Dopo una curva a destra, alla sinistra tra gli alberi vediamo dei terrazzamenti (m. 680).
Continuiamo con un tornante sinistrorso molto ampio (m. 690).
La strada procede quasi sempre in leggera salita, solo a tratti la pendenza aumenta un poco.

Percorriamo un tornante destrorso all'esterno del quale ci sono delle protezioni di colore grigio (m. 710).
Continuiamo dapprima quasi in piano con un tornante sinistrorso e poi in leggera salita con uno destrorso (m. 720).
Alla destra c'è una parete di roccia nera.
Percorriamo un tornante destrorso all'esterno del quale ci sono cinque pali di legno e dei tronchi collocati in orizzontale (m. 745).
Superiamo una grata collocata di traverso alla strada.
Proseguiamo con un tornante sinistrorso molto ampio, attorniato da rocce (m. 770).

Subito dopo alla sinistra troviamo il parcheggio dove inizia il primo itinerario (m. 775). Ora non ci resta che percorrerlo per intero.

Tempo impiegato: ore 1.40 - Dislivello: m. 500
Data escursione: febbraio 2017

Escursioni partendo dal Rifugio:


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