Rifugio Trifoglio
- Altezza: m. 1345
- Gruppo: Val Brembana
- Ubicazione: Ceresola
- Comune: Valtorta - BG
- Carta Kompass: 105 C5
- Coordinate Geo: 45°58'37.80"N 9°30'48.90"E
- Gestore: La Quercia Srls
- Telefono gestore: 338 7450392 e 334 3047817
- Telefono rifugio: 0345 87746
- Posti letto: 60
- Apertura: continuativa 15-6/15-9 e 1/12-chiusura impianti; resto dell'anno solo weekends
- Pagina aggiornata il: 25/07/2017
Il Rifugio Trifoglio è situato in Località Piani di Ceresola, sulle piste da sci del comprensorio Valtorta-Piani di Bobbio, ai piedi del versante
meridionale del Pizzo dei Tre Signori.
Primo itinerario: in auto dalla Val Brembana
Con la statale 470 della Val Brembana arriviamo al bivio di Lenna dove giriamo a sinistra per prendere la provinciale 1 che sale al Passo S. Marco.
Al km. 41.5 imbocchiamo sulla sinistra la provinciale 6, all'inizio della quale la segnaletica indica: Valtorta 11, Ornica 9, Cassiglio 3.
Dopo Cassiglio la strada si divide: a sinistra verso Valtorta, a destra verso Ornica.
Arrivati a Valtorta (m. 940), continuiamo sulla sinistra e dopo altri 4 chilometri su asfalto raggiungiamo il vasto parcheggio sterrato alla cui
sinistra è situato il rifugio.
Secondo itinerario: dai Piani di Bobbio (Valsassina)
Lasciamo la statale 36 al km. 50 (ponte sull'Adda a Lecco) per prendere la nuova ss 36 dir che sale in Valsassina.
Giunti alla rotonda di Ballabio, all'uscita dell'ultima galleria, continuiamo diritto con la provinciale 62 che percorre il fondovalle. Al Colle del
Balisio troviamo una prima deviazione a destra per Barzio. Conviene comunque proseguire per un altro paio di chilometri fino a trovare la seconda
deviazione con la quale raggiungiamo il paese.
Prendiamo poi a sinistra Via Milano e proseguiamo fino ad una rotonda dove giriamo a sinistra. Da questo punto è sufficiente seguire i cartelli con il
fondo marrone che indicano la funivia. Passando per Via Bergamini, Via Arola, Via Todeschini e Via S. Eustacchio raggiungiamo il vasto parcheggio che
precede la stazione a valle dell'impianto di risalita (m. 810).
Prendiamo l'ovovia che sale ai piani di Bobbio (m. 1640), risparmiandoci la fatica di 830 metri di dislivello. Ricordo però che l'impianto è in
funzione solo d'estate e d'inverno e che dovremo essere di ritorno per le 17.30. Il costo del biglietto di sola andata è di 6 euro, A/R 10 euro,
parcheggio 3 euro.
Dalla stazione a monte, seguiamo l'ampia pista in direzione est, in leggera salita passando tra alcuni edifici (bar e noleggio sci).
Il fondo è in cemento. Alla destra c'è una statua raffigurante Paolo VI. Alcuni segnavia indicano: Anello dei Campelli, Bocchetta dei Mughi ore 1.30,
Rifugio Lecco ore 0.45; Sentiero degli Stradini n. 30 per Artavaggio ore 1.45; sentiero n. 36 per il Passo del Toro e il Rifugio Grassi. Un tabellone
con tettuccio in legno segnala il Rifugio Sora.
Lasciamo a destra una stradina che sale al Rifugio Ratti, ben visibile più in alto.
Poco dopo sulla destra si stacca una seconda stradina. Un cartello indica in quella direzione il Rifugio Sora.
Proseguiamo diritto, in leggera salita, seguendo i cavi dell'alta tensione.
Ad un bivio ignoriamo la stradina che conduce al Centro Assistenza Fondisti e andiamo a destra.
Poco dopo arriviamo ad un incrocio e andiamo a sinistra, in leggera discesa su fondo sterrato, verso Valtorta (m. 1685).
Su di una pietra vediamo il segnavia 101 a bandierina. Proseguiamo quasi in piano.
Nel prato alla destra, vediamo una piccola croce sopra un masso a ricordo di una ragazzina di 14 anni colpita da un fulmine nel lontano 1874.
Passiamo sotto i cavi dell'alta tensione. Davanti vediamo il Pizzo dei Tre Signori e alla destra lo Zuccone Campelli.
Troviamo un sentiero che si stacca a sinistra accanto ad un cartellone che parla del Sentiero delle Orobie Occidentali 101 (m. 1680). Alcuni segnavia
indicano a sinistra: Passo Gandazzo - Rifugio Buzzoni a ore 0.45, Passo del Toro a ore 1.30, Rifugio Grassi a ore 2.45; a destra: Bocchetta Corna
Grande a ore 0.45, Rifugio Cazzaniga a ore 2.
Passiamo nuovamente sotto i cavi dell'alta tensione e proseguiamo in leggera discesa.
All'esterno di una curva a destra si stacca una stradina. Un cartello indica in quella direzione il sentiero 101 e il Rifugio Buzzoni a 45 minuti (m. 1660).
Poco più avanti entriamo nel bosco. La stradina diventa asfaltata (m. 1650).
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 1640).
Troviamo un cartellone verde, rivolto a coloro che salgono, che indica il divieto di transito agli automezzi con esclusione di quelli autorizzati (m. 1625).
Vediamo un vecchio cartello giallo, con una scritta ormai illeggibile, inglobato in un faggio.
Passiamo accanto ad un cartello che indica il Rifugio Sora. In alto a sinistra vediamo la stazione di arrivo di una seggiovia. Attraversiamo la pista
da sci, attorno alla quale ci sono alcuni cannoni spara neve e i pali ricurvi per le reti di protezione (m. 1610).
Rientriamo nel bosco. Vediamo un cartello che segnala il ristorante-bar Campelli e transitiamo nuovamente sotto i cavi dell'alta tensione.
Passiamo sotto alla seggiovia. Alla destra c'è il pilone n. 11 che poco più avanti aggiriamo con un tornante destrorso ripassando sotto alla seggiovia (m. 1580).
Con due curve sinistra-destra, quasi in piano, passiamo nuovamente sotto i cavi dell'alta tensione e attraversiamo la pista (m. 1560).
In leggera discesa rientriamo nel bosco e poco dopo superiamo un tornante sinistrorso.
Passiamo sotto i cavi dell'alta tensione (m. 1545).
Superiamo un tornante destrorso all'esterno del quale scorre la seggiovia (m. 1530).
Transitiamo nuovamente sotto i cavi dell'alta tensione. In basso a sinistra tra gli alberi riusciamo a vedere una grande pozza recintata.
Usciamo dalla faggeta e con un tornante sinistrorso attraversiamo la pista (m. 1505).
Ora la stradina asfaltata fiancheggia il bordo destro della pista. Sugli alberi vediamo dei bolli rossi e dei segmenti blu. Un'altra pista scende dalla sinistra.
Lasciamo a destra un baitello e la grande pozza d'acqua recintata che avevamo precedentemente notato.
Attraversiamo un grande slargo. Dai prati alla sinistra sale un piccolo sentiero. Lasciamo la pista da sci e proseguiamo quasi in piano su sterrato (m. 1460).
Poi la strada torna ad essere asfaltata e procede in leggera discesa tra faggi e betulle.
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 1425) e, dopo alcune serpentine, un altro anch'esso sinistrorso (m. 1405).
La strada torna ad essere sterrata.
In vista di una casa di colore giallo chiaro e della seggiovia, percorriamo un tornante destrorso passando sotto i cavi dell'alta tensione (m. 1395).
Alcuni segnavia indicano con un sentiero che si stacca all'esterno del tornante: Rifugio Buzzoni, Passo del Gandazzo, Incrocio sent. 101, Passo del
Toro, Rifugio Grassi.
Continuiamo con la strada. In basso a sinistra vediamo la stazione di partenza della seggiovia.
Dopo una curva a sinistra torniamo a camminare sull'asfalto. Alla destra ci accompagna un muretto di pietre (m. 1375).
Poco dopo passiamo sotto i cavi dell'alta tensione (m. 1360).
Raggiungiamo un grande piazzale sterrato. Il rifugio è sulla destra e transitando per l'ultima volta sotto i cavi dell'alta tensione lo raggiungiamo.
Tempo impiegato: ore 1.10 - Dislivello: m. +45 -340
Data escursione: maggio 2013
Escursioni partendo dal Rifugio:
- ai Piani di Bobbio (m. 1640) in ore 1
- al Rifugio Lecco (m. 1780) in ore 1.30
- al Rifugio Buzzoni (m. 1560) in ore 1
- al Rifugio Grassi (m. 1987) in ore 2.50
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