Rifugio Schiazzera

Il rifugio è situato al margine inferiore dell'ampia conca dell'Alpe Schiazzera, in Val Saiento ed è stato ricavato dalla ristrutturazione di una vecchia caserma della Guardia di Finanza.
E' gestito da volontari dell'Operazione Mato Grosso e il ricavato viene destinato ad opere umanitarie in terre di missione.

La strada che sale verso il Rifugio Schiazzera è stretta e quasi interamente asfaltata. Ci sono però sei tornanti lastricati e più avanti due traversi con il fondo su pietre non proprio lisce. Le piazzole per lo scambio sono poche. E' opportuno utilizzare una vettura non troppo grande per evitare difficoltà di manovra in alcuni tornanti e quando si incontrano vetture che procedono in senso contrario. Generalmente gli escursionisti salgono al mattino e scendono nel pomeriggio/sera; pertanto è meglio non fare il contrario.
La strada è soggetta a un pedaggio di Euro 3. La macchinetta erogatrice del ticket si trova lungo la strada, vicino alla Chiesa di Rogorbello.

Percorrendo la statale 38 dello Stelvio in direzione Bormio, al Km. 71.5 prendiamo l'uscita per Vervio.
Allo stop giriamo a sinistra. Dopo il sottopassaggio della statale superiamo il ponte sull'Adda e arriviamo ad un bivio all'inizio del paese. Un cartello indica a sinistra il Rifugio Schiazzera.
Dobbiamo seguire sempre le indicazioni per Susen e/o Rifugio Schiazzera.

Percorrendo Via per Rogorbello troviamo un cartello che segnala a km. 3.8 la macchinetta che rilascia il ticket da esporre sul cruscotto. Infatti la troviamo alla sinistra subito dopo una chiesa (m. 770).

Passiamo da varie località segnalate da cartelli che ne indicano il nome e l'altezza: Zeppoli (m. 810), Al Solt (m. 1027), Quatro Rui (m. 1100), Sas del Sul (m. 1130), Pestai (m. 1177), Ca Lunga (m. 1240), Raulee (m. 1308), I Presi (m. 1380), Le Piane (m. 1430) e arriviamo a Susen (m. 1508) dove troviamo la chiesetta della Madonna delle Grazie.
Ora la strada è un poco più stretta. Altri cartelli segnalano l'Alpe Pramarnone e Colombee (m. 1648).
Troviamo una stanga alzata.
Superiamo un tratto in leggera discesa.
Percorriamo i due rettilinei con il fondo di pietre non perfettamente lisce.

Infine alla sinistra troviamo il parcheggio nel quale lasciamo la macchina (m. 2000).
Passando accanto ad una bacheca con tettuccio alla quale sono stati affissi due cartelloni (uno parla della discesa in bici da Schiazzera a Tirano ed entrambi mostrano una cartina della zona) usciamo dal parcheggio e riprendiamo la strada, ancora asfaltata.

In leggera salita arriviamo ad un tornante destrorso dove i segnavia indicano,
- seguendo il tornante (segnavia 201/230): Rifugio Schiazzera a ore 0.15, Alpe Schiazzera a ore 0.25, Lago Schiazzera a ore 1.30;
- a sinistra (sentiero 201/222): Alpe Ghiaccio a ore 0.50, Baruffini a ore 2.35, Tirano a ore 3.30;
- dietro (segnavia 230): Susen a ore 1, Bosca a ore 2.30, Vervio a ore 3.10.
Andiamo a destra. La strada ora è sterrata (m. 2005).
Alla sinistra abbiamo una fila di gabbie contenenti pietre, allo scopo di prevenire eventuali smottamenti del terreno.
Dopo una semicurva verso destra, per un tratto le gabbie sono state collocate su due file sovrapposte.

Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2025). Continuiamo con una mulattiera lastricata. Alla sinistra ci sono dei pali di ferro che reggono una catena e un cavo.
In modo abbastanza ripido superiamo una semicurva verso sinistra. Alla destra abbiamo una parete di roccia.
Superiamo altre due semicurve destra-sinistra. Alla destra ci sono altre gabbie piene di pietre.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 2050).
Dopo un tornante destrorso la pendenza diventa ripida (m. 2060).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2075).
La pendenza diminuisce. Superiamo un'ampia curva verso destra e raggiungiamo il piazzale sterrato che precede il Rifugio Schiazzera (m. 2080).

Su di una targa posta sulla facciata dell'edificio leggiamo: "Queste mura sono ricordate da molti con timore, per altre sono state dimora nello svolgimento di un dovere, in tempi diversi rifugio nella lotta partigiana. Le vediamo oggi, dopo la ristrutturazione e l'ampliamento, con occhi diversi. Le vediamo come luogo dove trascorrere alcune ore in amicizia, in allegria, in comunione con il "Signore delle Cime". Schiazzera 14 luglio 2002."

Tempo impiegato: ore 0.10 - Dislivello: m. 80
Data escursione: settembre 2022

Escursioni/ascensioni partendo dal Rifugio:


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