Rifugio Roccoli Lorla

Il Rifugio Roccoli Lorla è situato tra il Legnone e il Legnoncino.

Primo itinerario: in auto fin nei pressi

Lasciamo la statale 36 a Dervio, al km. 80,7. All'uscita del tunnel andiamo a sinistra e con la provinciale 67 risaliamo la Val Varrone.
Superiamo Vestreno, Introzzo e Tremenico dove voltiamo a sinistra con uno stretto tornante.
Ora la strada si restringe alquanto però è sempre asfaltata e con vari tornanti giunge fino all'insellatura tra il Legnoncino a sinistra e il Legnone a destra.
Il rifugio si trova sulla destra a pochi minuti di cammino in leggera salita.

Tempo impiegato: ore 0.05 - Dislivello: m. 10
Data escursione: agosto 2005

Secondo itinerario: da Artesso

Lasciamo la statale 36 a Dervio, al km. 80,7. All'uscita del tunnel andiamo a sinistra e con la provinciale 67 risaliamo la Val Varrone.
Superata Vestreno, ad un bivio, prendiamo sulla sinistra la provinciale 67 dir III (cartello indicatore per il Rifugio Bellano) con la quale raggiungiamo Sueglio.
Nel centro di Sueglio imbocchiamo sulla destra una stradina asfaltata (altro cartello indicatore per il Rifugio Bellano) che in leggera salita e con vari tornanti conduce ad Artesso.
Qui troviamo un laghetto circondato dai larici e un'area attrezzata a picnic con tavoloni e panche.
I segnavia indicano: Artesso m. 1210; a sinistra: Cannoniere Artesso a ore 0.05, Sommafiume a ore 0.15, Posallo -Fine DOL- a ore 1.30; a destra: Roccolo Artesso a ore 0.05, Rifugio Bellano a ore 0.15, Trincea a ore 0.30.

Lasciata l'auto ci incamminiamo verso destra quasi in piano contornando il laghetto.
Raggiungiamo una bacheca e una palina con dei segnavia che indicano, a destra: Casermetta - Rifugio Bellano a ore 0.10, Postazione in caverna a Ca' Crosìn a ore 0.50, Complesso trincerato ore 1; a sinistra: Trincee - Tracce a ore 0.05. Prendiamo una larga mulattiera, chiusa da una stanga, che sale a destra. Un cartello indica il divieto di transito ai veicoli.
Troviamo un cartellone che parla del Roccolo di Artesso, un tempo adibito alla cattura degli uccelli e, al termine della salita, lo raggiungiamo.
Alla destra, dopo il roccolo, ci sono larici e betulle, mentre a sinistra un gruppo di faggi secolari precede una casa bianca.
Dopo un breve tratto in leggera discesa, continuiamo in salita (m. 1235).

Un cartello segnala alla destra il sentiero della direttissima G.E.B. Continuiamo diritto su di una larga mulattiera.
Alla sinistra, alcuni spazi tra gli alberi consentono una parziale veduta sulla parte alta del sottostante Lago di Como.
Percorriamo un tornante destrorso molto ampio (m. 1250). Alla sinistra ci sono una roccetta seguita da una staccionata.
Terminato il tornante  continuiamo con un'ampia curva verso sinistra (m. 1260).
Per un tratto abbiamo una staccionata sul lato destro. Davanti vediamo sventolare il tricolore.
Superiamo una curva verso sinistra con il fondo in cemento e pietre (m. 1265).
Proseguiamo su sterrato.

Troviamo altri segnavia che indicano: Rifugio Bellano m. 1309; davanti con la DOL: Trincea a ore 0.15, Galleria Mitragliera a ore 0.30, Rif. Roccoli Lorla a ore 0.45. Dopo pochi passi raggiungiamo il Rifugio Bellano (m. 1280).

Lasciato a sinistra il rifugio continuiamo diritto. Troviamo un cartello che segnala trincee e postazioni.
Dopo una curva verso sinistra proseguiamo con maggiore pendenza.
Aggiriamo due alberi nel mezzo del percorso e vediamo un bollo bianco-rosso (m. 1305).
Un cartello segnala una "zona speciale ungulati e beccacce".
La mulattiera si riduce a sentiero e procede con poca pendenza (m. 1310). Poco dopo per un tratto si allarga e si restringe. Di tanto in tanto vediamo un bollo bianco-rosso sul tronco di un larice.

Dopo un tratto in leggera discesa continuiamo quasi in piano e raggiungiamo la prima trincea che scorre parallela poco più in basso alla sinistra del sentiero (m. 1325).
Proseguiamo in leggera salita tra radi larici.
Troviamo un masso alla sinistra e poco dopo un altro alla destra (m. 1335).
Continuiamo quasi in piano (m. 1340).
Dopo una curva verso sinistra proseguiamo in leggera discesa. In basso a sinistra, tra gli alberi riusciamo a vedere il Lago di Como con la penisola di Piona.
Continuiamo quasi in piano. Un cartello parla della trincea sottostante.

Stiamo iniziando l'aggiramento del Monte Legnoncino lungo il versante nord; qui il sole arriva raramente e solo nella bella stagione.
Dopo un breve tratto in leggera salita continuiamo quasi in piano.
Alla destra troviamo la postazione di un cannone (m. 1340).
Superiamo un breve tratto su fondo roccioso e continuiamo su sentiero sterrato.

Percorriamo un tratto in salita, incassato tra le rocce, con una mulattiera a gradini. Alla destra troviamo un'altra postazione per un cannone (m. 1345).
Proseguiamo su di un sentiero in parte sterrato e in parte roccioso.
Superiamo un breve tratto in ripida discesa.
Continuiamo in salita in un fitto bosco (m. 1355).
Dopo un breve tratto quasi in piano proseguiamo con poca pendenza. Ora il bosco torna ad essere rado (m. 1365).
In salita percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 1375).
Per un breve tratto il sentiero è incassato nel terreno circostante.
In leggera salita superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 1390).
Dopo un tratto quasi in piano proseguiamo con poca pendenza.

Poco sotto alla sinistra inizia la seconda trincea. Continuiamo in salita (m. 1395).
Una targa ricorda un giovane ventenne perito nel 1970 (m. 1400).
Il sentiero si divide solo per aggirare un alberello.
Troviamo dei cespugli di rododendro.

Proseguiamo quasi in piano. Alla sinistra c'è un parapetto di legno e, poco sotto, l'ingresso sbarrato di una galleria. Ricordo che tempo fa era possibile percorrerla per una ventina di metri facendosi luce con una torcia elettrica (m. 1405).
Continuiamo con un tratto in salita e uno con poca pendenza. Proseguiamo quasi in piano (m. 1440).
Lasciamo a destra uno slargo.
Poco più in basso alla sinistra vediamo un baitello verde.
Un cartello segnala una "zona speciale ungulati e beccacce".
Continuiamo in leggera salita.

Alla destra troviamo dei tavoloni in legno con relative panche oltre i quali c'è un laghetto. I segnavia indicano: Roccoli Lorla m. 1450; a destra: Rif. Roccoli Lorla a ore 0.05, Garitta Avvistamento a ore 0.10, Premana a ore 5; alla destra e poi dietro: Vetta Legnoncino a ore 1, Strada Militare, Percorso Botanico; dietro: Galleria Mitragliera a ore 0.20, Trincea a ore 0.30, Fortificazioni Artesso a ore 0.45; a sinistra: Sommafiume a 45 min., Colico.
Pochi passi più avanti, dove c'è un baitello, voltiamo a destra e continuiamo quasi in piano aggirando il laghetto.
Altri segnavia indicano con un sentiero a sinistra: Agrogno a ore 0.45, Bivacco Silvestri -Cà de Legn- a ore 2.15, Monte Legnone a ore 3.30.
Poco dopo alla sinistra troviamo una fontana con vasca in cemento e un tavolone con relative panche.
Superiamo una stanga che troviamo aperta.
Altri segnavia indicano, a sinistra: Rifugio Roccoli Lorla m. 1468 CAI Sezione Dervio, Agrogno a ore 0.45, Bivacco Silvestri -Cà de Legn- a ore 2.15, Monte Legnone a ore 3.30; diritto: Vetta Legnoncino a ore 1, Strada Militare, Percorso Botanico; a destra: direttissima del Legnoncino. Giriamo a sinistra.
In salita, su di una strada con il fondo in cemento e pietre, entriamo in un boschetto di larici.
Con poca pendenza percorriamo tre semicurve: dx-sx-dx.
Continuiamo in salita, superiamo una stanga che troviamo alzata e raggiungiamo il Rifugio Roccoli Lorla (m. 1463).

Tempo impiegato: ore 1.10 - Dislivello: m. 270 -17
Data escursione: agosto 2005 - novembre 2019

Terzo itinerario: da Sueglio

Lasciamo la statale 36 a Dervio, al km. 80,7. All'uscita del tunnel andiamo a sinistra e con la provinciale 67 risaliamo la Val Varrone.
Superata Vestreno, ad un bivio, prendiamo sulla sinistra la provinciale 67 dir III (cartello indicatore per il Rifugio Bellano) con la quale raggiungiamo Sueglio.
Percorrendo la via principale che si chiama Via Piave troviamo un grande parcheggio gratuito alla sinistra della strada e vi lasciamo la macchina (m. 745).

Ci incamminiamo in leggera salita seguendo Via Piave.
Dopo 50 metri, tra il Municipio e il Ristorante-Bar Süej, prendiamo sulla destra Via ai Monti, un viottolo con gradini fatti di sampietrini che attraversa in salita il paese. Una freccia indica S. Bernardino.

Lasciamo a destra Via alla Piazza e proseguendo diritto passiamo sotto ad un portico.
Ignoriamo a sinistra Via Nuova e poco dopo Via Roma all'inizio della quale ci sono una fontana e una presa d'acqua per i pompieri.
Percorriamo due curve sinistra-destra vicine tra loro (m. 765).

Dopo una curva verso destra passiamo sotto ad un altro portico (m. 770).
Giriamo a sinistra. Per un breve tratto, da entrambi i lati, c'è un corrimano fissato alle pareti della case.
Sbuchiamo in Via Castello (m. 775). Andiamo a sinistra e subito giriamo a destra.
Lasciamo a sinistra Via Crosète.
Percorriamo due curve destra-sinistra e vediamo una freccia bianca ricurva con la punta a sinistra.
Ignoriamo alla sinistra Via al Castagneto e continuiamo diritto, con il fondo in cemento, come indicato da una freccia bianca.
Giriamo a sinistra.
Presso una curva a destra trascuriamo Vicolo Corto che si stacca alla sinistra.

Percorriamo una semicurva verso destra e una curva verso sinistra lasciando a destra un piccolo parcheggio dove la sosta dalle 8 alle 20 è consentita per due ore (m. 790).
Troviamo una fontana all'incrocio con Via Scigascere a sinistra e Via V. Vascon a destra e proseguiamo diritto con una mulattiera.
Superiamo una curva verso sinistra seguita da un tornante destrorso.

Le case terminano e inizia il bosco (m. 805).
Saliamo con maggiore pendenza. Vediamo un bollo bianco sul tronco di un albero.
Continuiamo con delle serpentine appena accennate: dx-sx-dx. Alla sinistra scorre un ruscello incassato nel terreno circostante.

Saliamo tre gradini e per la prima volta attraversiamo la strada asfaltata (m. 820).
Riprendiamo la mulattiera accanto a un pilone metallico che regge dei cavi.
Superiamo subito uno zig-zag sinistra-destra.
Alla destra c'è una fila di pietre inserite di taglio nel terreno; alla sinistra vediamo un ruscello incassato; in alto un cavo scorre parallelo.
Poco dopo il ruscello attraversa la mulattiera passandole sotto (m. 835).
Percorriamo una curva verso destra (m. 840).
Un ruscello passa sotto alla mulattiera.
Continuiamo con tre curve: sx-dx-sx. Ci troviamo in un bosco con alberi di castagno e qualche betulla.
Superiamo una semicurva verso destra (m. 860).
Vediamo un bollo bianco sul tronco di un albero alla destra.
Attraversiamo un rivolo che scorre in una canalina di cemento (m. 870).
Superiamo due curve sinistra-destra vicine tra loro.

Subito dopo la mulattiera passa all'esterno di un tornante sinistrorso della strada asfaltata (m. 875).
Continuiamo in modo abbastanza ripido. Superiamo una semicurva verso sinistra. Davanti cominciamo a vedere le case di Loco Tocco (m. 890).
Con poca pendenza arriviamo al termine del bosco.

Attraversiamo la strada asfaltata per la seconda volta e vediamo un cippo che segnala il km. 2 (m. 900).
Dopo pochi passi verso destra sulla strada riprendiamo la mulattiera.
Con una curva a sinistra aggiriamo delle case.
Saliamo due gradini.

Per la terza volta sbuchiamo sulla strada asfaltata. Alla destra ci sono quattro funghi scolpiti nel legno (m. 905).
Per un breve tratto seguiamo la strada verso destra. Un ruscello la attraversa passandole sotto. Alla sinistra su di una casa vediamo l'insegna "La Casineta".
Riprendiamo la mulattiera alla sinistra (m. 910).

Poco dopo saliamo tre gradini e per la quarta volta ci immettiamo sulla strada (m. 915).
La attraversiamo e proseguiamo diritto tra prati e pochi alberi.
Tornati sulla strada, la attraversiamo (quinta volta) e, accanto a due paletti di legno che reggono una catena, riprendiamo la mulattiera (m. 925).
Alla destra vediamo un'altalena.
Continuiamo in leggera salita tra case e recinzioni.

Troviamo un bollo bianco, attraversiamo la strada per la sesta volta e riprendiamo la mulattiera (m. 935).
Alla destra oltre una staccionata di legno vediamo una casa mentre alla sinistra c'è un serbatoio GPL in un'area recintata con una rete metallica.
Continuiamo nel bosco. Troviamo parecchi bolli verdi concentrati in questa zona. Alla destra scorre un ruscello (m. 945).
Presso una semicurva verso destra vediamo una freccia bianca.
Subito dopo, davanti al ruscello, percorriamo due tornanti sinistra-destra vicini tra loro.
Il ruscello passa sotto alla mulattiera e per alcuni metri ci accompagna. Continuiamo con poca pendenza.
Percorriamo un tornante sinistrorso e riprendiamo a salire (m. 960).
Proseguiamo con un tornante destrorso (m. 965).
Presso una curva verso sinistra vediamo un bollo bianco dipinto su di una pietra della mulattiera (m. 975).
Superiamo una semicurva verso destra (m. 980).

Alla sinistra ci sono dei paletti di cemento. Percorriamo una curva verso sinistra (m. 1000).
Superiamo altre due curve sinistra-destra vicine tra loro (m. 1005).
Presso una curva verso sinistra vediamo un bollo bianco su di un paletto in cemento.
Subito percorriamo un tornante destrorso (m. 1010).
Troviamo tre paletti alla destra, prima di un tornante sinistrorso (m. 1015).
Dopo una curva verso destra continuiamo in leggera salita (m. 1020).
Superiamo una curva verso sinistra e subito, per un breve tratto, alla destra troviamo un muro di pietre a secco.
Percorriamo un ampio tornante destrorso (m. 1030).
Superiamo una curva verso sinistra.

Su di un pilone in cemento vediamo un segnavia rosso, blu e bianco a strisce orizzontali e, per la settima volta, attraversiamo la strada asfaltata (m. 1040).
Sull'altro lato, un segnavia indica gli appostamenti di artiglieria e continuiamo diritto in salita con la mulattiera, tra radi alberi.

Il bosco diventa meno rado e, presso una curva verso destra (m. 1060), troviamo una freccia bianca e un cartello che segnalano il Rifugio G.E.B. (Gruppo Escursionisti Bellanesi).
Continuiamo quasi in piano.
Presso una curva verso sinistra troviamo un palo di legno e un bollo bianco. Riprendiamo a salire (m. 1065).
Superiamo una semicurva verso destra.
Troviamo un bollo bianco e proseguiamo con poca pendenza. In basso alla destra vediamo una baita nel bosco (m. 1070).
Percorriamo una curva verso sinistra e riprendiamo a salire.

Quasi in piano attraversiamo un tratto tra l'erba e transitiamo sotto dei cavi che scorrono in alto.
Superiamo una curva verso sinistra, riprendiamo a salire e vediamo un bollo bianco (m. 1080).
Percorriamo una curva verso destra. Nel frattempo la mulattiera si è ridotta a sentiero.
Vediamo un bollo bianco. Continuiamo tra radi alberi.
Superiamo una curva verso sinistra (m. 1095).

Raggiungiamo il piccolo borgo di Letee. Passiamo tra una casa alla sinistra e dei ruderi alla destra.
Proseguiamo tra altre case/baite.
Saliamo alcuni gradini di legno. Alla sinistra c'è una recinzione con paletti di legno che reggono due cavi.
Giriamo a destra e dopo un tratto in lievissima discesa continuiamo in leggera salita (m. 1105).
Vediamo un bollo bianco su di un palo di metallo e troviamo altre case/baite (m. 1120). Dietro vediamo in lontananza la Grona e il Costone del Bregagno.
Riprendiamo la mulattiera, entriamo nel bosco e saliamo alcuni gradini di legno.
Pieghiamo a destra e proseguiamo in salita.

Sbuchiamo sulla strada asfaltata, la attraversiamo per l'ottava volta e la seguiamo verso destra con un tratto in leggera discesa (m. 1140).

Alla sinistra troviamo un garage e subito dopo saliamo undici gradini (m. 1135).
Continuiamo con un vialetto verso delle case bianche e superiamo due tornanti sinistra-destra.
Raggiungiamo la prima casa e alla sua sinistra saliamo altri gradini (m. 1150).
Attraversiamo un prato. Dietro vediamo il Lago di Como.
Ci immettiamo sulla strada asfaltata e, non vedendo un sentiero che continua diritto sull'altro lato, la seguiamo verso sinistra in leggera salita (m. 1170).
[Se vogliamo evitare di passare per case e prati che, seppur privi di recinzioni, sembrano proprietà private, possiamo aggirarli alla destra seguendo la strada asfaltata allungando un poco il percorso.
In tal caso, dopo il garage invece di salire gli 11 gradini proseguiamo con la strada (m. 1135).
Dopo pochi passi arriviamo ad un bivio dove i cartelli stradali indicano, dietro: Sommafiume; a sinistra Artesso, Rifugio G.E.B. Bellano; mentre la strada che alla destra scende a valle non è segnalata. Andiamo a sinistra in leggera salita.
Superiamo una curva verso destra.
All'interno della successiva curva a sinistra ignoriamo una stradina che sale verso una casa. Per alcuni metri alla destra c'è il guard-rail (m. 1140).
Più avanti alla sinistra troviamo un muro di pietre a secco.
Percorriamo un tornante sinistrorso all'esterno del quale c'è un muro di pietre a secco. (m. 1160).
In alto alla sinistra vediamo il Legnoncino. Per alcuni metri, alla sinistra c'è il guard-rail.
Con il guard-rail alla sinistra percorriamo una curva verso destra.
Abbiamo così aggirato le case che vediamo poco sotto alla sinistra e non trovando il sentiero che riprende alla destra continuiamo con la strada (m. 1170).]


Percorriamo un tornante destrorso ignorando due sterrate che continuano diritto [attenzione perché un bollo bianco sul tronco di una betulla parrebbe indicare una di queste sterrate].
Poco dopo, alla sinistra riparte il sentiero (che consente di evitare un tornante sinistrorso della strada presso il quale ci sono alcune case e un garage).

Sbuchiamo nuovamente sulla strada e la attraversiamo per la nona volta (m. 1185).
Ripartiamo sull'altro lato con un sentiero a gradini (che consente di tagliare un tornante destrorso della strada).

Ben presto ritroviamo la strada, la attraversiamo per la decima volta e ripartiamo con un sentierino (m. 1200).
Dopo pochi passi in discesa continuiamo in leggera salita tra radi larici.
Alla destra troviamo il baitello dei servizi igienici.
Poco dopo alla sinistra c'è un altare di pietra. Davanti vediamo un'altalena.

Ci immettiamo su di una sterrata. Alla destra c'è il Laghetto di Artesso. I segnavia indicano: Artesso m. 1210; diritto: Roccolo Artesso a ore 0.05, Rifugio Bellano a ore 0.15, Trincea a ore 0.30; dietro: Cannoniere Artesso a ore 0.05, Sommafiume a ore 0.15, Posallo -Fine DOL- a ore 1.30.

Da Sueglio ad Artesso abbiamo impiegato 1.20 ore per superare un dislivello di m. 475 -10
Continuiamo come già descritto nel secondo itinerario fino al Rifugio Roccoli Lorla.

Tempo impiegato: ore 2.30 - Dislivello: m. 745 -27
Data escursione: novembre 2019

Escursioni partendo dal Rifugio:


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