Malga Prisigai
- Altezza: m. 2159
- Gruppo: Val Camonica
- Ubicazione: a sud della Cima Bleis di Somalbosco
- Comune: Temù - BS
- Carta Kompass: 107 D3
- Coordinate Geo: 46°16'33.00"N 10°29'45.60"E
- Gestore: Comune di Temù
- Telefono gestore: 0364 906420
- Telefono rifugio: -
- Posti letto: -
- Apertura: attualmente chiusa
- Pagina inserita il: 15/11/2017
La Malga Prisigai è situata a sud della Cima Bleis di Somalbosco (m. 2637).
E' formata da una baita e da una grande stalla con portico. Attorno ci sono vari tavoloni di legno con relative panche. All'esterno della staccionata che la cinge c'è una fontana.
Proseguendo a monte della malga si raggiungono trincee, camminamenti e postazioni risalenti alla prima guerra mondiale.
Il panorama mostra verso sudest la catena formata dalle cime: Punta di Castellaccio (m. 3079), Punta di Lagoscuro (m. 3166), Cima Payer (m.
3056), Punte del Segnale (m. 3032), Punta Pisgana (m. 3088) mentre a sud possiamo vedere altre vette, tra le quali: Cima di Salimmo (m. 3104), La Calotta (m. 3225),
Adamello (m. 3539), Cima di Plem (m. 3182) e Baitone (m. 3331).
Attualmente la malga è chiusa ma è in programma di utilizzarla come rifugio. In effetti, appeso alla facciata della baita della malga c'è già un
pannello di legno con incisa la scritta: "Malga Prisigai mt. 2159 posto di ristoro".
Risalendo la statale 42 della Valle Camonica o scendendo con la statale 39 dall'Aprica, arriviamo a Edolo. Continuiamo poi in direzione del Passo del Tonale.
Superata Temù e la sua frazione Pontagna, al km. 135.3 giriamo a sinistra in Via Plazza.
Troviamo il cartello che segnala l'inizio di Villa Dalegno.
Con un tornante sinistrorso prendiamo Via Monte Coleazzo. Proseguiamo con Via Trieste e Via Battisti.
Parcheggiamo in Piazza Padre Corrado sotto alla Chiesa di San Martino a sinistra e l'Agriturismo Belotti alla destra (m. 1385).
Passando accanto ad una fontana con vasca situata all'inizio del parcheggio, imbocchiamo Via Castello che sale tra le case, con il fondo di ciottoli e
delle lastre di pietra nel mezzo.
Presso una hamburgeria-pizzeria percorriamo una curva a destra. Subito troviamo alla destra la Chiesa di San Martino e alla sinistra una fontana con
una grande vasca quadrata.
Alla destra c'è una panchina. Seguendo delle frecce con le scritte Stambec e Garòfui proseguiamo verso destra con Via Castello (m. 1395).
Arriviamo in località Runcal (m. 1410). Alla sinistra c'è l'Albergo Eden e alla destra un parcheggio. La strada si divide; teniamo la sinistra e con una curva aggiriamo l'albergo.
Accompagnati da una staccionata in ferro alla destra, raggiungiamo un bivio ed una cappella (m. 1425). I segnavia indicano a sinistra con il percorso 55: Bocc. di Valmassa a ore 4,
Bivio 54 a ore 3, S. Apollonia a ore 5; diritto con il percorso 64: Somalbosco a ore 2.30, Monticelli a ore 5.30, Bivacco Linge a
ore 7.30; inoltre diritto: Stambec, Garòfui, Precasaglio a ore 1; dietro: Ponte di Legno a ore 0.45. Alla sinistra un segnale stradale consente il transito
solo ai veicoli autorizzati e sul muro di pietre a secco vediamo il segnavia 55 in una bandierina a strisce orizzontali.
Andiamo a sinistra camminando su fondo acciottolato, con una staccionata alla sinistra e il muro alla destra.
Superiamo due grate, di traverso alla strada, per lo scolo dell'acqua. In basso a sinistra vediamo la chiesa e le case di Villa Dalegno.
Percorriamo un tornante destrorso molto ampio (m. 1435).
La pendenza aumenta. Ora le protezioni sono alla destra mentre alla sinistra ci sono dei cespugli. Superiamo due canaline in metallo per lo scolo
dell'acqua e percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1450).
La pendenza diminuisce un poco. Le protezioni continuano sul lato a valle mentre alla destra c'è un muro di pietre. La strada è divisa in due parti:
la parte alla sinistra e coperta da ghiaietto mentre quella alla destra è acciottolata.
Alla sinistra troviamo un tavolo con relative panche e una panchina mentre alla destra ci sono una fontana con una vasca scavata nella pietra e un casello
dell'acquedotto (m. 1470).
Una dopo l'altra superiamo diverse canaline in metallo per lo scolo dell'acqua.
Percorriamo un tornante destrorso molto ampio all'inizio del quale alla sinistra c'è un grande frassino. A metà del tornante inizia un muro sul
quale vediamo un bollo bianco-rosso (m. 1485).
Alla destra, per un breve tratto, ci sono dei paletti che reggono due cavi. Attorno ci sono dei prati.
Poi alla destra ricomincia la staccionata.
Con maggiore pendenza arriviamo ad un tornante sinistrorso all'esterno del quale c'è una casa (m. 1510).
Continuiamo con un muretto di pietre alla destra. Alla sinistra abbiamo una bella veduta panoramica sui monti oltre il fondovalle.
Con le protezioni alla sinistra, arriviamo ad un tornante destrorso (m. 1520).
Per un tratto la pendenza diminuisce un poco. Alla destra c'è un masso,
Continuiamo con maggiore pendenza. Superiamo un tornante sinistrorso all'esterno del quale ci sono delle protezioni con paletti di ferro e tre
traversine di legno (m. 1530).
Proseguiamo in salita tra frassini, pini e larici. Alla destra c'è un muro di pietre.
Dopo un tornante destrorso, alla sinistra abbiamo un muretto di pietre (m. 1550).
Alla destra vediamo l'anno 2005 inciso nel cemento.
Presso un'ampia curva verso sinistra la strada diventa sterrata (m. 1565).
Continuiamo tra gli alberi, con poca pendenza.
Alla sinistra troviamo una santella sotto alla quale c'è la scritta: "Ave Maria". Sulla parete esterna di sinistra leggiamo: "Località
Castel di Villa, Antica Residenza Feudataria. Alta Valcamonica". Su di un tronco segato vediamo il segnavia 55 a bandierina (m. 1570).
Subito arriviamo ad un bivio. Cinque cartelli di legno su di un palo indicano a sinistra: Pramprà, Val Canè; a destra: 55, Prebalduì, Prisigai.
Andiamo a destra con un tornante passando tra due case, una per lato. Un'altra casa la vediamo in alto a sinistra dietro alla santella. Alla sinistra
c'è una fontana, con l'acqua che cade in un tronco scavato, e un cartello che informa che nel periodo medioevale qui c'era un castello.
Proseguiamo in salita tra i larici e superiamo una curva verso sinistra incassata nel terreno circostante.
Subito la strada diventa acciottolata (m. 1580).
Presso una curva a sinistra la strada torna sterrata e continua con poca pendenza.
Poco dopo superiamo una curva a destra.
Percorriamo un lungo tratto in salita con delle semicurve appena accennate, tra alti larici e qualche pino.
Continuiamo poi in leggera salita (m. 1640).
Vediamo un bollo bianco-rosso su di un masso alla destra (m. 1645).
Alla sinistra ci sono dei cespugli di lamponi.
La strada prosegue, in modo abbastanza ripido, lastricata nella parte sinistra e sterrata in quella alla destra (m. 1655).
Presso una ripida curva a sinistra ignoriamo un sentiero che continua parallelo alla destra. Ora il fondo stradale è interamente formato da pietre cementate (m. 1670).
Poco dopo percorriamo un breve tratto sterrato in leggera salita.
Superiamo una semicurva a destra in salita. Per un breve tratto il fondo è in cemento.
In leggera salita su sterrato percorriamo una curva a sinistra (m. 1685).
Subito continuiamo con il fondo in cemento. Alla sinistra c'è un muro con pietre cementate.
Presso una curva a sinistra, troviamo alla sinistra una fontana con vasca in pietre e cemento e subito dopo una casa. Alla destra c'è una legnaia. Da
entrambi i lati si susseguono delle corte staccionate (m. 1700).
Subito dopo, alla destra troviamo un crocefisso mentre sull'altro lato della casa vediamo un pannello di legno con la scritta: "Püferét mt 1621" (m. 1705).
Continuiamo in salita accompagnati alla sinistra da un muretto di pietre e cemento sul quale vediamo il segnavia 55. Il fondo è acciottolato e alla
destra c'è una staccionata di legno appaiata ad una rete verde.
Presso un tornante sinistrorso, tagliabile con un viottolo cementato, ignoriamo una sterrata che prosegue diritto in discesa (m. 1725). I segnavia
indicano seguendo il tornante: 55, 58 Aquila (per ciclisti), 11 Stambec (per ciclisti); diritto: Palmù.
Percorriamo un tratto lastricato che una canalina in metallo separa dal successivo tratto acciottolato (m. 1740).
Continuiamo con poca pendenza. Ora il bosco è solo alla destra mentre alla sinistra ci sono dei prati.
Lasciamo a sinistra un rudere.
Davanti vediamo la Malga Prebalduino. Alla destra si stacca un sentiero-scorciatoia indicato dal segnavia 55 a bandierina dipinto su di un tronco segato (m. 1760).
Possiamo prendere il sentiero-scorciatoia che sale a destra oppure possiamo seguire la strada fino alla malga dove troviamo un quadrivio e dei
segnavia che indicano diritto: Coleazzo; a destra in salita: Chigolo, 11 Stambec; più a destra: Prisigai, 58 Aquila. Seguendo quest'ultima stradina,
ritroviamo il sentiero-scorciatoia che si innesta dalla destra (m. 1775).
Percorriamo due tratti con poca pendenza separati da uno quasi in piano.
Proseguiamo in salita.
Una stradina si stacca alla destra quasi in piano (m. 1805). I segnavia indicano diritto: 58 Aquila; a destra: "El tros de Pierino".
Continuiamo diritto e subito vediamo il segnavia 55 dipinto su di una pietra.
Percorriamo un tratto abbastanza ripido con il fondo lastricato (m. 1810).
Presso un'ampia curva verso sinistra torniamo a camminare su sterrato (m. 1825).
La pendenza diminuisce un poco. Sopra un muro di pietre c'è del muschio.
Tra gli alberi, vediamo una casa in basso a destra (m. 1845).
In leggera salita, con il fondo lastricato, percorriamo una curva a destra e guadiamo il Torrente Il Rio (m. 1860). Continuiamo su sterrato.
Superiamo una curva a sinistra (m. 1880).
Percorriamo un'ampia curva a destra. Qui il bosco è più rado (m. 1890).
Dopo un breve tratto lastricato proseguiamo in salita su sterrato.
Superiamo una curva a sinistra (m. 1900).
Percorriamo un altro breve tratto lastricato. Alla sinistra c'è un muretto di pietre coperto dal muschio. Torniamo a camminare su sterrato.
Continuiamo con un'ampia curva a sinistra (m. 1915) seguita da due semicurve destra-sinistra (m. 1930).
Lasciato a destra un prato, torniamo nel bosco.
Troviamo il segnavia 55 e subito percorriamo un tornante sinistrorso all'esterno del quale c'è uno slargo (m. 1940).
Alla destra riparte il muretto sul quale vediamo un altro segnavia 55. La pendenza è minima.
Presso una curva a sinistra, un rivolo attraversa la strada su di un letto di pietre.
Poco dopo, con il fondo lastricato, percorriamo un tornante destrorso. Alla sinistra c'è uno slargo. Vediamo il segnavia 55. Un cartello indica dietro Prebalduino (m. 1950).
Continuiamo su sterrato in leggera salita.
Superiamo una curva a destra (m. 1965).
Vediamo un masso tra gli alberi alla destra. In questo punto la sterrata è un po' incassata nel terreno circostante.
Percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio (m. 1980).
La strada prosegue in salita, incassata nel terreno e con il fondo in cemento e pietre.
Un'apertura alla destra consente l'uscita di un canalino per lo scolo dell'acqua (m. 1990).
Presso un tornante sinistrorso ignoriamo un altro percorso che continua diritto (m. 2010). Un cartello indica diritto Somalbosco mentre il segnavia 55
invita a seguire il tornante.
Proseguiamo con poca pendenza su sterrato.
Dopo alcune semicurve riprendiamo a salire.
Continuiamo quasi in piano con un muro alla destra.
Presso un tornante destrorso ignoriamo il sentiero indicato dal segnavia 55 che prosegue diritto verso la Bocchetta di Val Massa (m. 2045).
Ora il bosco è più fitto. Dopo un tratto con poca pendenza continuiamo in salita.
Proseguiamo con il fondo in cemento e pietre. Il bosco torna ad essere meno fitto (m. 2075).
Alla sinistra c'è un corto muretto di pietre (m. 2090).
Proseguiamo tra radi alberi. Il fondo è lastricato.
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 2105).
Tra prati e alcuni alberi percorriamo un tornante sinistrorso. Dalla destra si immette un altro sentiero (m. 2130). I segnavia indicano seguendo il
tornante con il percorso 154-155: Malga Prisigai a ore 0.05, B.tta di Val Massa a ore 1; a destra con il sentiero 154: Baita Somalbosco a ore 0.45, S.
Apollonia a ore 1.30; dietro con il 155: Prebalduino a ore 0.50, Villa Dalegno a ore 1.30. Un altro cartello indica a sinistra: Prisigai min. 2.
Seguiamo il tornante e vediamo il segnavia 54 su di una pietra.
Continuiamo su sterrato, in leggera salita, circondati da prati.
Quasi in piano percorriamo un tornante destrorso (m. 2140).
Percorriamo un tratto in salita con il fondo lastricato.
Attraversiamo un prato e raggiungiamo la recinzione oltre la quale ci sono i due edifici della malga.
Tempo impiegato ore 2 - Dislivello m. 774
Data escursione: agosto 2017
Escursioni partendo dal Rifugio:
- al Dosso Trincerato in ore 0.15
- alla Bocchetta di Val Massa in ore 1
- alla Malga Coleazzo in ore 1
- alla Baita Somalbosco in ore 0.45
- a Santa Apollonia in ore 1.30
- a Prebalduino in ore 0.50
- a Villa Dalegno in ore 1.30
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