Rifugio Premassone

Il Rifugio Premassone è situato nel parco dell’Adamello, in fondo alla Val Malga.

Lasciamo la statale 42 a Malonno (km. 110) e proseguiamo in direzione di Zazza. Al bivio che precede il centro di Zazza andiamo a destra (cartello Sonico).
In alternativa possiamo uscire dalla statale 42 a Sonico e prendere la strada per Rino.
In entrambi i casi arriviamo ad un quadrivio noto come "Le quattro strade". Qui, diversi cartelli indicano, diritto per chi proviene da Zazza o alla sinistra per chi proviene da Rino: Val Malga, Rifugio Gnutti, Lago Miller, Rifugio Lago Baitone, Rifugio Tonolini, Ristoro Premassone; alla destra: Garda.
Con una stretta carrozzabile asfaltata ci inoltriamo in un castagneto, superiamo il Ponte Faeto e il Rifugio Valmalga (m. 1130) e continuiamo fiancheggiando dapprima il Torrente Remulo e poi dei prati. Dopo un altro tratto al fresco di un'abetaia continuiamo fino al ponte del Guat (m. 1528).
Possiamo parcheggiare nei pressi del ponte oppure (ma solo da maggio a ottobre) proseguire in auto fino al Rifugio Premassone dove ci sono un parcheggio gratuito riservato ai clienti ed uno a pagamento: € 0.50 fino a 2 ore, € 1 fino a 5 ore, € 3 fino a 10 ore, € 5 fino a 24 ore.

Lasciamo l'auto al ponte e ci incamminiamo. Un cartello ricorda che la strada, da questo punto, diventa agro-silvo-pastorale e che il transito è soggetto al pagamento di un pedaggio da effettuare presso la Malga Premassone ma, se troveremo lo spazio per parcheggiare già interamente occupato, dovremo riportare la macchina al Ponte del Guat. Un segnale stradale avverte del pericolo di piene improvvise.
Dopo pochi passi l'asfalto termina e la strada prosegue in leggera salita con il fondo in cemento e pietre. Entriamo nel bosco.
Superiamo il letto di un affluente del Remulo che attraversa la strada. Alla destra c'è un muretto di protezione.

Usciamo dal bosco. Alla destra troviamo una madonnina in una nicchia posizionata sopra ad un masso (m. 1535).
Proseguiamo quasi in piano su sterrato.
Presso una curva a sinistra attraversiamo il letto di pietre di un altro ruscello; anche questo lo troviamo in secca come il precedente.
Torniamo tra gli alberi  e continuiamo con poca pendenza. Il basso alla sinistra vediamo il Torrente Remulo. Troviamo un altro segnale che avverte del pericolo di piene improvvise.
Superiamo una canalina in metallo, collocata di traverso alla strada per lo scolo dell'acqua, e proseguiamo con il fondo in cemento e pietre (m. 1545).
Continuiamo allo scoperto, accompagnati alla sinistra da una staccionata (m. 1560).
La strada ridiventa sterrata. Camminiamo quasi in piano. Alla destra c'è un traliccio (m. 1570).
Torniamo tra gli alberi. La pendenza è minima.
Troviamo altri due segnali che avvertono del pericolo di piene improvvise. Alla sinistra c'è una staccionata.

Usciamo dal bosco e davanti verso destra vediamo le costruzioni dell'alpeggio. Proseguiamo attorniati dai prati (m. 1580).
Alla sinistra ci sono i parcheggi. Un cartellone parla della Val Malga e mostra una cartina della zona sulla quale sono indicati alcuni sentieri.
Passiamo accanto ad un'insegna di forma ovale con la scritta: "Rifugio Premassone".
Continuiamo con pochissima pendenza accompagnati alla sinistra da una serie di pali intagliati nella parte alta in modo da formare dei petali tra i quali è stata inserita una lampadina.
Nel prato alla sinistra, sopra ad un masso, c'è una santella con tre affreschi.
Dopo una curva a destra raggiungiamo il rifugio.

Tempo impiegato: ore 0.15 - Dislivello: m. 62
Data escursione: giugno 2017

Escursioni partendo dal Rifugio:


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