Rifugio Baita Pompiano
- Altezza: m. 572
- Gruppo: Val Seriana
- Ubicazione: a monte di Sarnico
- Comune: Sarnico - BG
- Carta Kompass: 106 D3 (non indicato)
- Coordinate Geo: 45°40'56.90"N 9°58'48.10"E
- Gestore: G.E.S. (Gruppo Escursionisti del Sebino)
- Telefono x info: 035 910900 info@prolocosarnico.it
- Telefono rifugio: -
- Posti letto: -
- Apertura: -
- Pagina inserita il: 25/05/2021
Il Rifugio Baita Pompiano è situato a monte di Sarnico, in un grande prato con vista sul Lago d'Iseo, sulle pendici meridionali del Monte Bronzone (m. 1334).
La Baita Pompiano è gestita dall'Associazione G.E.S. (Gruppo Escursionisti del Sebino) che la utilizza come punto di riferimento per le attività sociali.
Lasciamo l'autostrada A4 a Ponte Oglio (km. 190.9) e prendiamo la SP 84 (Via Marconi) per Tagliuno con la quale seguiamo il corso dell'Oglio che
vediamo alla destra.
Arrivati a Tagliuno giriamo a destra e proseguiamo con la SP 91 (Via Roma).
Passiamo per Calepio, Credaro, Villongo e Castione.
Giunti a Sarnico, ad una rotonda (cimitero alla sinistra) proseguiamo diritto con la SP469 (Corso Europa).
Poco prima della successiva rotonda, parcheggiamo alla destra nel grande Piazzale delle Poste (m. 200).
Usciti dal parcheggio, attraversiamo Corso Europa sulle strisce pedonali verso una farmacia e continuiamo alla destra.
Poco dopo troviamo l'indicazione per il sentiero Forcella-Molere e giriamo a sinistra in Via Faletto.
Alla destra della strada vediamo un cartellone che mostra una cartina della zona, indica alcuni sentieri e parla della fauna e della flora
locale. Altri segnavia indicano con il Sentiero naturalistico del Sebino: davanti Lovere e dietro Sarnico.
Camminiamo sul marciapiede alla sinistra della strada, in leggera salita, tra case e recinzioni.
Accanto ad una colonnina antincendio e ai segnavia del Sentiero naturalistico del Sebino che indicano a destra Lovere e dietro Sarnico, percorriamo una
curva verso destra seguita da una verso sinistra (m. 210).
Continuiamo in salita con due semicurve destra-sinistra (m. 235).
In leggera salita prendiamo un viottolo alla destra chiuso tra due mura (m. 250).
Percorriamo un'ampia semicurva verso sinistra.
Lasciamo a destra una villa e percorriamo una curva verso destra, in salita e con il fondo in cemento (m. 265).
Camminiamo con un muro di pietre alla sinistra e la recinzione della villa alla destra.
Ci immettiamo su di una strada che in questo punto effettua un tornante destrorso. Proseguiamo diritto. Alla destra vediamo il Lago d'Iseo (m.
275).
Superiamo una grata per lo scolo dell'acqua.
Poco dopo, ad una biforcazione, lasciando la strada che continua alla destra con poca pendenza e prendiamo la stradina in salita alla sinistra. In una
nicchia vediamo un crocefisso. I segnavia del Sentiero naturalistico del
Sebino indicano Lovere davanti e Sarnico dietro. Altri segnavia indicano: TPC (Trans Padana Centrale), Sentiero Forcella-Molere. C'è anche una vecchia cartina
ormai illeggibile. Alla destra vediamo i tetti di Sarnico e la parte finale del lago (m. 285).
Continuiamo con un muro alla sinistra e una staccionata di legno alla destra.
Troviamo un vecchio cancello di ferro alla sinistra e un cancelletto di legno alla destra. Il fondo ora è in cemento (m. 290).
Poco sopra, alla sinistra, vediamo un baitello tra gli ulivi.
Lasciamo a sinistra il cancello di ferro che chiude l'accesso al baitello e l'edificio dell'acquedotto (m. 305).
La stradina diventa sterrata. Entriamo nel bosco. Alla destra c'è una rete verde.
Poco dopo la rete termina. Vediamo un bollo giallo dipinto su di una pietra nel mezzo della sterrata (m. 315).
All'esterno di una curva verso sinistra troviamo un tavolo di legno e relative panche con vista sul lago (m. 325).
Dopo la curva, alla destra riparte la rete e troviamo un cancelletto di ferro dipinto di verde.
Percorriamo una curva verso destra (m. 330).
Una traversina di legno forma un gradino. Proseguiamo con poca pendenza. Superiamo delle semicurve: sx-dx-sx. Tra gli alberi alla destra riusciamo a
scorgere il lago.
Troviamo una panchina alla sinistra mentre percorriamo una semicurva verso destra seguita da un'ampia curva verso sinistra (m. 340).
Continuiamo con delle serpentine appena accennate.
Superiamo una curva verso sinistra molto ampia (m. 365).
Proseguiamo con altre serpentine appena accennate.
All'esterno di una semicurva verso destra troviamo due panchine.
In salita raggiungiamo una chiesetta con bella vista sul lago. All'interno, dopo un piccolo portico, alla
destra vediamo un quadro raffigurante una Madonna con Bambino. Un cartello segnala il Lido Fontanì con un sentiero che scende alla destra. Su di un muro vediamo il
segnavia TPC (m. 375).
Proseguiamo con un viottolo selciato che ha dei gradini di pietra solo nella parte centrale. Alla sinistra abbiamo un muro di pietre e alla destra un
muretto sormontato da una rete. Vediamo un bollo giallo.
Saliamo sette gradini in cemento, accompagnati da un corrimano di ferro alla sinistra.
Sbuchiamo su di una strada asfaltata. Alla destra ci sono una fontana e il cancello del B&B La Forcella (m. 400).
Poco dopo alla sinistra troviamo un parcheggio sterrato. E' infatti possibile arrivare fin qui in auto percorrendo Via delle Sorti. I segnavia
indicano a destra: Monte Bronzone, Sentiero e Croce Gosnel, Pompiano, Cadè; dietro: Sentiero TPC Forcella-Sarnico.
Prendiamo la sterrata alla destra in leggera salita.
Percorriamo subito una curva verso sinistra all'esterno della quale c'è un altro cancello del B&B.
Continuiamo con un sentiero, indicato dal segnavia 701 a bandierina, che sale tra gli alberi accompagnato da una rete a quadrotti alla sinistra e da un muretto di pietre
alla destra.
Al termine del muretto, ignoriamo un sentiero che si stacca alla destra (m. 415).
Saliamo dei gradini. Alla sinistra ci sono dei paletti di legno che sorreggono una catenella (m. 420).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 430).
Troviamo dei gradini di pietra distanziati tra loro. Vediamo il segnavia TPC (m. 430).
Presso un tornante sinistrorso, un altro sentiero si immette salendo dalla destra. Vediamo il segnavia TPC (m. 440).
Subito dopo troviamo un bollo bianco-rosso dipinto su un gradino nel sentiero.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 455) e continuiamo con un lungo tratto quasi rettilineo.
Dalla destra si immette una traccia di sentiero. Troviamo il segnavia 701 (m. 480).
Presso un tornante sinistrorso, alcuni segnavia indicano, a sinistra: TPC Forcella-Lovere; diritto: Pompiano, Croce Gosnel; dietro:
Sarezzo. Il sentiero che passa per la Croce Gosnel è stretto e un po' esposto in alcuni punti. Decidiamo di proseguire con il sentiero principale verso sinistra (m. 485).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire.
Presso un tornante destrorso vediamo il segnavia TPC (m. 490).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 500).
Superiamo altri tre tornanti: dx-sx-dx vicini tra loro.
Un altro sentiero si immette da dietro-destra (m. 515).
Percorriamo un tornante sinistrorso seguito dopo pochi passi da uno destrorso (m. 525).
Vediamo il segnavia TPC (m. 530).
Con un sentiero che si stacca alla destra si potrebbe tornare su quello della Croce Gosnel. Proseguiamo diritto (m. 535).
In leggera salita superiamo una semicurva verso sinistra.
Alla sinistra c'è un rudere. Troviamo il volto di una Madonna bianca su fondo azzurro e la scritta: "Alla cara mamma. Giac Sarnico 1958/2009" (m. 540).
Proseguiamo in salita (m. 550).
Percorriamo un lungo tratto inizialmente con poca pendenza e poi in salita.
Vediamo il segnavia 701 su di un gradino nel sentiero (m. 585).
Continuiamo quasi in piano (m. 590).
Troviamo il segnavia TPC e, in leggera salita, percorriamo tornante un sinistrorso molto ampio.
Proseguiamo quasi in piano. Presso una semicurva verso destra, un altro sentiero si immette da dietro-sinistra (m. 595).
Ora alla sinistra il bosco è più rado.
In leggera salita arriviamo ad un bivio dove lasciamo a sinistra il sentiero che conduce ad un roccolo e proseguiamo diritto (m. 605).
Dopo pochi passi, alla sinistra troviamo una bacheca e i segnavia del Sentiero naturalistico del Sebino che indicano davanti Lovere e dietro Sarnico.
Qui dobbiamo lasciare il sentiero che continua diritto verso il Monte Bronzone e prendere la stradina, priva di indicazioni, alla destra.
Percorriamo un breve tratto in discesa e continuiamo quasi in piano (m. 600).
In discesa superiamo una curva verso sinistra e una semicurva verso destra (m. 585).
Una dopo l'altra, due stradine si staccano alla destra; prendiamo la seconda e poco dopo sbuchiamo in un grande prato.
Alla destra, preceduta da vari tavoli di legno, c'è la Baita Pompiano (m. 572).
Tempo impiegato: ore 1.30 - Dislivello: m. 405 -33
Data escursione: maggio 2021
Escursioni partendo dal Rifugio:
- al Monte Bronzone (m. 1334)
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