Baita Pizzo-Presanella
- Altezza: m. 1075
- Gruppo: Val Brembana
- Ubicazione: Cantiglio
- Comune: San Giovanni Bianco - BG
- Carta Kompass: 105 C6
- Coordinate Geo: 45°53'40.90"N 9°35'54.40"E
- Gestore: Simone Bonetti
- Telefono gestore: 0345 42362
- Telefono baita: -
- Posti letto: -
- Apertura: domenica (meglio telefonare prima)
- Pagina inserita il: 30/01/2017
La Baita Pizzo-Presanella è situata sul versante meridionale del M. Cancervo e a monte dell'Orrido della Val Taleggio, tra le poche case e stalle
sparse di Cantiglio ormai ridotte in cattivo stato di conservazione.
Sopra l'ingresso di un locale chiuso, al quale si accede dall'esterno, c'è l'insegna: "Bivacco la Presanella" e sulla porta leggiamo il
seguente cartello: "Locale di proprietà privata aperto solo di domenica in presenza dei proprietari. Fratelli Danelli."
Cantiglio è raggiungibile con tre itinerari che partono: da Pianca (fraz. di San Giovanni Bianco), dal Ponte del Becco (qui descritto) e direttamente
dall'Orrido (quest'ultimo per escursionisti esperti).
Durante la resistenza, fu sede di un gruppo di partigiani. Una targa sulla baita ricorda: Evaristo Galizzi, Giorgio Issel e Marcel Jabin uccisi
durante un rastrellamento nazifascista avvenuto il 4.12.1943.
Ogni anno il 25 aprile vi si svolge la "Festa della Montagna" mentre il 4 dicembre viene celebrata una messa nella chiesetta di San Lucio.
Accordandosi preventivamente con il Sig. Simone Bonetti (tel.: 0345 42362), alla domenica è possibile avere, per esempio, un piatto di polenta e poi cucinare
sul barbecue delle salamelle che avrete portato da casa.
Itinerario dal Ponte del Becco
Con la statale 470 della Val Brembana arriviamo fino a S. Giovanni Bianco dove imbocchiamo sulla sinistra la provinciale 25 della Val Taleggio.
Percorriamo questa strada per km. 6.5 passando per Roncaglia e poi per le gole del Torrente Enna, chiuse tra i Monti Cancervo e Sornadello, che
formano l'Orrido della Val Taleggio.
Dopo l'Orrido arriviamo al Ponte del Becco dove possiamo lasciare la macchina all'interno di un tornante sinistrorso oppure poco più avanti in uno
slargo alla sinistra della provinciale.
Un cartello affisso ad una bacheca parla del "Sentiero Partigiano Paganoni Vitali" e mostra una cartina della zona. All'esterno del tornante
prende avvio una sterrata. Su di un muro vediamo una freccia bianca e rossa con le scritte: Cantiglio, Cancervo. I segnavia indicano con il sentiero
130: Cantiglio a ore 1.30, Baite Cancervo a ore 3.30, Incr. sentiero 102 a ore 3.30. Un altro cartello segnala: Cà Corviglio a ore 0.45, Pizzino a ore
1, Ponte di Forcola a ore 0.20. Su due cartelli quadrati marroni del Parco delle Orobie Bergamasche leggiamo: "zona di protezione
speciale" e "sito di importanza comunitaria della Valle Asinina" (m. 595).
Prendiamo la stradina e, dopo una diecina di metri in leggera salita, arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano a sinistra seguendo la sterrata:
Sentiero 130, Sentiero Partigiano Paganoni-Vitali Ponte Becco-Cantiglio, Scorciatoia per Cantiglio; diritto con un sentiero: Cantiglio diretta,
Cancervo. Seguiamo la sterrata.
Accompagnati da un muretto di pietre alla destra, subito percorriamo un tornante sinistrorso e continuiamo quasi in piano nel bosco.
In leggera salita arriviamo ad una curva a destra all'interno della quale c'è un cancello.
Alla destra, sopra al muretto, c'è una staccionata di legno mentre in basso a sinistra vediamo scorrere il Torrente Asinina.
Terminata la staccionata proseguiamo quasi in piano con alcune semicurve appena accennate.
In leggera salita percorriamo una curva a sinistra. Alla destra c'è una parete con lastre di roccia oblique sovrapposte.
Troviamo la stradina coperta, per una diecina di metri, da una lastra di ghiaccio e, per evitarla, siamo costretti a scendere un po' a sinistra nella
neve verso il torrente.
Tornati sulla sterrata, lasciamo a destra una scorciatoia per Cantiglio. Alla sinistra oltre il torrente vediamo un baitello.
Continuiamo diritto e, dopo pochi passi, troviamo un cartello che segnala il Sentiero Partigiano nella nostra direzione di marcia.
Una stradina si stacca alla destra, attraversa un prato e sale verso una cascina. Proseguiamo diritto alla destra del torrente che scorre un poco più
in basso e troviamo altri due cartelli del Parco delle Orobie Bergamasche identici ai precedenti.
Dopo un tratto in discesa, continuiamo quasi in piano con un sentiero al margine tra un prato alla sinistra e il bosco alla destra. Vediamo un bollo
bianco-rosso (m. 610).
Continuiamo con poca pendenza. Troviamo un cartello che indica una "Zona Alpi 'A' di maggior tutela" e subito dopo il segnavia
del Sentiero Partigiano.
Quasi in piano arriviamo al termine del prato e rientriamo nel bosco.
Camminiamo accanto al Torrente Asinina.
Proseguiamo in leggera salita e troviamo un altro cartello che segnala una "Zona Alpi 'A' di maggior tutela". Vediamo un bollo
bianco-rosso su di una roccia alla destra (m. 620).
Quasi in piano, pieghiamo a destra allontanandoci un poco dal torrente.
Passiamo accanto ad alcuni massi coperti dal muschio oltre che dalla neve.
Percorriamo un'ampia curva a destra e proseguiamo quasi in piano.
Davanti vediamo il vecchio ponte ad arco di Forcola (m. 635). Non lo raggiungiamo ma seguiamo i segnavia che indicano con un tornante
destrorso: Mulattiera per Cantiglio, Sentiero Partigiano.
Dopo pochi passi in salita, troviamo un altro cartello che segnala con un tornante sinistrorso: Cantiglio a ore 1.10.
Vediamo un bollo bianco-rosso su di un masso.
Percorriamo uno zig-zag destra-sinistra.
Ci immettiamo su di una stradina con il fondo in cemento, sotto alla quale scorre il canale di gronda, che alla destra conduce verso la centrale
idroelettrica (m. 650). Alla sinistra c'è un ponte con le sponde dipinte di verde. Un sentiero prosegue diritto. I segnavia indicano diritto:
Cantiglio; a destra: Sentiero Partigiano. Andiamo a destra.
Camminiamo in piano sopra la copertura in cemento del canale di gronda.
Percorriamo un'ampia curva a sinistra.
Ora il canale, per un centinaio di metri, è scoperto. Seguiamo una rete di recinzione camminando su di un sentiero alla sua destra e percorrendo
un'ampia semicurva verso sinistra.
Il tratto di canale scoperto termina accanto ad un baitello.
Lasciamo a destra una bassa costruzione in cemento. Più in basso torniamo a vedere la cascina che abbiamo così aggirato evitando di entrare in una
proprietà privata.
Rientriamo nel bosco.
Passiamo accanto ad un termine con inciso il numero 88.
Dopo una curva a sinistra, percorriamo un tornante destrorso su di un ponte, con le sponde dipinte di verde, con il quale attraversiamo un torrente.
Presso una curva a sinistra, lasciamo il canale di gronda, che prosegue verso la centrale idroelettrica, e saliamo dieci gradini di legno verso
sinistra seguendo una freccia rossa ed un cartello che indica una scorciatoia per Cantiglio.
Dopo i gradini, in modo abbastanza ripido, superiamo alcuni zig-zag: sx-dx-sx. Vediamo dei piccoli bolli rossi rotondi.
Incrociamo un altro sentiero e proseguiamo diritto in salita seguendo i bolli rossi, come anche indicato da una freccia rossa (m. 665).
La pendenza diminuisce un poco e, in salita, superiamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 675).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 695).
Giriamo a sinistra ignorando un sentiero che scende a destra (m. 710).
Dopo pochi passi percorriamo un tornante destrorso.
Superiamo un tornante sinistrorso e proseguiamo con poca pendenza (m. 720).
Torniamo a salire (m. 740).
Più avanti ci immettiamo su di un altro sentiero. Un cartello indica a destra il Sentiero Partigiano (m. 765).
Percorriamo una curva a destra in leggera salita (m. 775).
Vediamo un bollo bianco e rosso sul tronco di un albero
Dopo un tratto in salita continuiamo con minore pendenza.
Superiamo una curva a sinistra e proseguiamo quasi in piano.
Con poca pendenza percorriamo altre due curve sinistra-destra.
Torniamo a salire e superiamo un tornante sinistrorso seguito poco dopo da uno destrorso (m. 810).
Continuiamo con uno zig-zag sinistra-destra.
Percorriamo una curva a sinistra ed un tornante destrorso (m. 820).
Proseguiamo con due tornanti sinistra-destra vicini tra loro.
Dopo uno zig-zag sinistra-destra percorriamo un breve tratto incassato nel terreno circostante.
Ci immettiamo su di un altro sentiero (m. 830). Alla sinistra, ad alcuni passi di distanza, c'è il segnavia 130. Andiamo a destra.
Poco dopo, presso un tornante sinistrorso, ignoriamo un sentiero che scende a destra. I segnavia indicano verso sinistra: Sentiero Partigiano; a
destra in discesa: sentiero 130 Ponte del Becco diretto; dietro: sentiero 130 Ponte del Becco mulattiera.
Continuiamo in leggera salita. Troviamo un cartello che segnala una zona di caccia selettiva esclusiva ungulati. In alto vediamo una guglia.
In salita percorriamo una curva a destra.
Giriamo a sinistra e subito a destra percorrendo un tratto incassato (m. 850).
Dopo una semicurva verso sinistra proseguiamo con poca pendenza. Vediamo un bollo bianco-rosso sul tronco di un faggio ed un altro su di una pietra.
Poco dopo percorriamo un tornante sinistrorso (m. 860).
Proseguiamo in salita con un tornante destrorso.
Saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra e subito percorriamo un tornante sinistrorso (m. 870).
Continuiamo con un tornante destrorso incassato.
In leggera salita arriviamo ad un tornante sinistrorso (m. 880).
Passiamo accanto ad un altro cartello riguardante le zone di caccia.
Percorriamo un tornante destrorso, seguito da due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 890).
Continuiamo con una curva a destra.
Davanti ad una parete di roccia percorriamo un tornante sinistrorso (m. 900).
Proseguiamo con un tornante destrorso incassato, subito seguito da uno sinistrorso.
Presso un tornante destrorso, alla sinistra vediamo una piccola apertura sotto ad una roccia (m. 910).
Dopo pochi passi, superiamo due tornanti sinistra-destra vicini tra loro.
Continuiamo con un altro paio di tornanti ravvicinati (m. 920).
Alla sinistra c'è un'alta parete verticale; alla destra due rocce che terminano con delle guglie.
Subito percorriamo un tornante sinistrorso.
Proseguiamo con tornante destrorso incassato tra il terreno alla sinistra ed una roccetta alla destra.
Superiamo un
tornante sinistrorso.
Attraversiamo un tratto incassato nel terreno circostante al termine del quale troviamo un altro cartello del Sentiero Partigiano (m. 935).
Continuiamo quasi in piano. Un cartello triangolare, appeso ad un albero, segnala il pericoli di incendi.
Riprendiamo a salire tra pareti di roccia alla sinistra ed un torrione alla destra sul quale vediamo una piccola croce e la statua di una madonnina,
entrambi su di uno sfondo dipinto in bianco e azzurro.
Proseguiamo a zig-zag: sx-dx-sx.
In leggera salita percorriamo un tratto incassato tra il terreno erboso alla sinistra ed una roccia alla destra.
In alto, davanti, in cima ad una roccetta, vediamo una croce.
Dopo una curva a sinistra riprendiamo a salire.
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra e vediamo un segnavia a bandierina su di una roccia (m. 960).
Percorriamo una curva a destra ed un tornante sinistrorso vicini tra loro.
Dopo un tornante destrorso, la mulattiera inizia a risalire un canale (970).
Percorriamo un tornante sinistrorso, subito seguito da uno destrorso incassato nel terreno circostante (m. 980).
Proseguiamo con due tornanti sinistra-destra vicini tra loro. Vediamo il segnavia 130 a bandierina su di una roccia.
Percorriamo un tornante sinistrorso.
Saliamo dei gradini di roccia. Continuiamo lungo il canale tra guglie e altre rocce.
Superiamo un tornante destrorso.
Presso un tornante sinistrorso vediamo una piccola apertura sotto ad una roccia (m. 995).
Subito percorriamo un tornante destrorso.
Continuiamo con una curva a destra ed un tornante sinistrorso.
Dopo un tornante destrorso, ne percorriamo uno sinistrorso davanti ad una parete rocciosa (m. 1005).
Superiamo altri due tornanti destra-sinistra vicini tra loro.
Saliamo alcuni rudimentali gradini.
Proseguiamo con altri tornanti: dx-sx-dx-sx.
Troviamo un paletto in metallo alla sinistra e continuiamo in leggera salita.
Davanti ad una parete, sulla quale è stato dipinto lo stemma del CAI su fondo rosso, percorriamo un tornante destrorso.
Continuiamo con una curva a destra ed un tornante sinistrorso lasciando a destra un sentierino che si dirige verso una guglia in cima alla quale c'è
una croce (m. 1025).
In leggera salita, superiamo uno zig-zag sinistra-destra.
Passiamo tra due rocce oltre le quali giriamo a sinistra.
Poco dopo percorriamo una curva a destra (m. 1040).
Continuiamo in salita con altri tornanti vicini tra loro: sx-dx-sx-dx.
Presso una curva a sinistra troviamo un cartello triangolare che segnala il pericolo di incendi (m. 1050).
Proseguiamo quasi in piano.
Dopo un tornante sinistrorso, davanti tra gli alberi, cominciamo a vedere la Baita Pizzo-Presanella riconoscibile tra altre baite sparse per il colore
rosso mattone.
Percorriamo una curva a sinistra e dopo un tratto in leggera salita torniamo a camminare quasi in piano (m. 1065).
Presso un'ampia curva verso destra, alla sinistra si stacca un sentiero. I segnavia indicano a sinistra con il sentiero 130: Cancervo a ore 1.30,
Venturosa a ore 2.30; diritto: Sentiero Partigiano, Pianca a ore 2 con il sentiero 131. Alla destra su di un cartello leggiamo: "La montagna è
bella se è pulita. Non gettate rifiuti!".
Continuiamo diritto in leggera salita. Alla destra ci sono due baite diroccate (m. 1075).
Proseguiamo dapprima in lievissima discesa e poi quasi in piano. Alla sinistra troviamo una santella contenente un affresco raffigurante una Madonna
con Bambino.
Lasciamo a sinistra una vecchia stalla senza l'uscio. Un cartello ci da il "Benvenuti a Cantiglio".
Ancora pochi passi e arriviamo alla Baita Pizzo-Presanella. Un cartello segnala più avanti una sorgente. Proseguendo in leggera salita per un
centinaio di metri si raggiungono altre baite e la chiesetta di San Lucio (m. 1095).
Tempo impiegato: ore 1.45 - Dislivello: m. 480
Data escursione: gennaio 2017
Escursioni partendo dalla Baita:
- Pianca (m. 810) a ore 2
- al Monte Cancervo (m. 1835) a ore 1.30
- al Monte Venturosa (m. 1999) a ore 2.30
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