Rifugio Palų

Il Rifugio Palų č situato in posizione panoramica sul lato nord dell'omonimo lago.

Primo itinerario: dal Rifugio Barchi

Lasciamo la statale 38 all'uscita per Sondrio centro (km. 35.4).
Dopo un rettilineo lungo un chilometro e mezzo, ad una rotonda giriamo a sinistra e prendiamo la provinciale 15 con la quale risaliamo la Val Malenco.
Superiamo Chiesa e arriviamo fino a San Giuseppe dove imbocchiamo, sulla destra, la stradina ben segnalata per i Rifugi Palų, Motta, Longoni ed Entova.
Fino al 2006 la strada asfaltata terminava nell'ampio parcheggio accanto al ristorante Sasso Nero (m. 1527) e bisognava proseguire a piedi su sterrata. Ora la strada č interamente asfaltata sino al Rifugio Barchi.
Salendo incontriamo due bivi e in entrambi i casi andiamo a destra. Passiamo sotto la seggiovia, superiamo alcune baite e una fontana e arriviamo al Rifugio Barchi.

E' comunque possibile lasciare la macchina nel parcheggio del Sasso Nero e salire a piedi tagliando i vari tornanti, utilizzando l'Itinerario Botanico o risalendo le piste da sci (vedi una descrizione dettagliata nella scheda del Rifugio Barchi).

La strada asfaltata termina accanto al rifugio e diviene una pista da sci.
Parcheggiata la macchina ci incamminiamo in salita, tenendoci sulla sinistra.
Arrivati al cartello che segnala la Pineta del Palų, lasciamo la pista, che prosegue verso il Rifugio Motta e voltiamo a sinistra.
Dopo un breve tratto in piano o in lieve discesa riprendiamo a salire, dapprima dolcemente poi via via in modo sempre pių ripido.
Ad una svolta l'ascesa termina e continuiamo alternando tratti in piano ad altri con poca pendenza fino a trovare una baita che precede di poco il lago.

Il rifugio giā si vede davanti a noi un poco pių in alto.
Ignorato il sentiero che circonda il lago verso destra e conduce al Rifugio Motta, proseguiamo sull'altro lato.
In lieve salita, con un ponticello superiamo un torrente che scende dalla montagna e si getta nel lago poco pių sotto.
Ancora pochi passi e raggiungiamo il rifugio.

Tempo impiegato: ore 0.40 - Dislivello: m. 255
Data escursione: agosto 2007

Secondo itinerario: da Franscia (per il Bocchel del Torno)

Lasciamo la statale 38 all'uscita per Sondrio centro (km. 35.4).
Dopo un rettilineo lungo un chilometro e mezzo, ad una rotonda giriamo a sinistra e prendiamo la provinciale 15 con la quale risaliamo la Val Malenco.
Al km. 13.5 deviamo a destra, superiamo Lanzada e saliamo con vari tornanti e gallerie fino a Franscia.
All'uscita dalla galleria che precede il piccolo abitato, giriamo a sinistra e, passando tra un parcheggio ed un ristorante, prendiamo una stradina asfaltata. La seguiamo per km. 1.3 tra varie baite, fino a trovare ai margini della strada due grandi spazi, uno per lato, dove possiamo lasciare la macchina (m. 1570).

Ci incamminiamo in salita, tra radi larici, seguendo la strada.
Percorriamo una curva a sinistra e poi un tornante destrorso all'esterno del quale c'č una casa.

Ad un bivio lasciamo la strada asfaltata che gira a sinistra verso una chiesa e proseguiamo diritto, quasi in piano su sterrato, verso una cava. I segnavia indicano: Dossi di Franscia 1597 m.; diritto con il percorso 339-340: Ciudče a ore 0.20, Cima Sassa a ore 1.20, Dosso dei Vetti a ore 0.40; a sinistra con il percorso 340: Ua a ore 0.25, Tornadri a ore 1, Lanzada a ore 1.20; dietro: Franscia a ore 0.15.
Davanti alla cava prendiamo una sterrata alla destra e camminiamo quasi in piano con delle grosse pietre ai lati.

Poco dopo troviamo un sentiero inerbito che si stacca alla destra, all'inizio del quale i segnavia indicano con il percorso 340-341: Dosso dei Vetti a ore 0.40, A. Campascio a ore 1.10, A. Campolungo a ore 1.20; con il percorso 339: Ciudče a ore 0.20, Cima Sassa a ore 1.20. Prendiamo questo sentiero, in leggera discesa.
Alla sinistra ci sono dapprima un muretto e poi una fontana con vasca in cemento.

Proseguiamo in leggera salita incanalati tra due file di paletti che reggono un cavo. Raggiungiamo un alpeggio, giriamo a destra e passiamo tra le baite.
Troviamo altri segnavia che indicano davanti: Orsera a ore 0.20, Fontane a ore 0.35, Dosso dei Vetti a ore 0.40; dietro: Tornadri a ore 1.10.
Transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione.
Al termine dell'alpeggio, in salita percorriamo due tornanti sinistra-destra.

Arriviamo ad un bivio (m. 1620). Vari segnavia indicano a sinistra con il percorso 339-338: Ciudče, Cima Sassa a ore 1, Rifugio Motta a ore 2, Ponte a ore 1.30, Chiesa Valmalenco-Lanzada a ore 2.20; a destra con il percorso 340: Dosso dei Vetti a ore 0.30, A. Campascio a ore 1, A. Musella a ore 1.30. Andiamo a destra.
Alla sinistra, poco pių in alto, vediamo un crocefisso sopra ad un masso.
Percorriamo una curva a destra molto ampia. Su una parete di roccia vediamo una freccia bianca ed un segnavia a bandierina rosso-bianco-rosso.
Davanti possiamo ammirare l'imponente piramide del Pizzo Scalino.
Superiamo tre tornanti: sx-dx-sx (m. 1640).
Poco dopo, in leggera salita, percorriamo una curva a destra e vediamo un segnavia a bandierina sulla parete di roccia.

Dopo un tratto in salita con alcuni massi alla sinistra, arriviamo ad un bivio (m. 1655). I segnavia indicano verso sinistra con il percorso 340-341: Dosso dei Vetti a ore 0.25, A. Campolungo a ore 1.20, A. Campascio a ore 1; verso destra: Orsera; dietro con il percorso 340: Dossi di Franscia a ore 0.10, Franscia a ore 0.25, Tornadri a ore 1.10. Continuiamo in leggera salita verso sinistra.
Percorriamo un tornante sinistrorso aggirando un grande larice (m. 1660).
Proseguiamo in salita nel lariceto. Saliamo alcuni gradini di pietra. Di tanto in tanto vediamo un bollo bianco-rosso.
Troviamo alla destra una parete di roccia leggermente sporgente verso la mulattiera (m. 1675).
La pendenza aumenta. Scavalchiamo un rivolo.
Dopo un tornante destrorso, alla sinistra ci sono delle rocce lisce.
In salita, allo scoperto, percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio e subito torniamo tra i larici (m. 1690).

Presso un tornante destrorso i segnavia indicano a destra con il percorso 340-341: Dosso dei Vetti a ore 0.20, A. Campolungo a ore 1; diritto: Ciudče; dietro con il percorso 340: Dossi di Franscia a ore 0.20, Franscia a ore 0.30, Tornadri a ore 1.20. Andiamo a destra (m. 1705).
Tra i larici vediamo vari massi e pietre.
Alterniamo due tratti con poca pendenza ad altrettanti in salita.
Continuiamo con radi larici alla sinistra mentre alla destra vediamo il Pizzo Scalino.
Vediamo due bolli gialli rotondi oltre ai soliti bianchi e rossi (m. 1740).

Di traverso alla mulattiera, troviamo una serie di quattro canalini di pietra per lo scolo dell'acqua; nel terzo scorre un rivolo dopo essere passato in una piccola vasca alla sinistra.
Con poca pendenza percorriamo un tratto allo scoperto (m. 1755).
Superiamo altri due canalini per lo scolo dell'acqua.
Torniamo a salire. Alla sinistra ci sono delle lisce pareti oblique.

Presso un tornante sinistrorso (m. 1765) ignoriamo il sentiero che continua diritto in discesa verso le baite di Fontane. I segnavia indicano a destra con il sentiero 341: Fontane, Franscia a ore 0.25; a sinistra seguendo il tornante con il percorso 340-341: Dosso dei Vetti a ore 0.05, A. Campascio a ore 0.40, A. Campolungo a ore 1; dietro con il percorso 340: Dossi di Franscia a ore 0.25, Franscia a ore 0.40, Tornadri a ore 1.30. Seguiamo il tornante e subito troviamo una freccia bianca sulla roccia alla destra ed un bollo giallo alla sinistra della mulattiera.
Troviamo altre due canaline di pietra ed entriamo in un lariceto.
Superiamo un ampio tornante destrorso (m. 1780).
Un rivolo bagna il percorso. Su di una pietra vediamo la scritta in giallo "Palų".
Dopo un tratto con poca pendenza torniamo a salire.

Usciti dal bosco, in leggera salita percorriamo una curva a sinistra molto ampia mentre un rivolo attraversa la mulattiera in una delle solite canaline di pietra (m. 1805).
Continuiamo in salita con una staccionata di legno alla destra. Alla sinistra c'č un tronco intagliato. Davanti vediamo l'ex Rifugio Scerscen e le altre costruzioni in localitā Dosso dei Vetti.
Alla sinistra troviamo: una madonnina nera, la scritta bianca sulla roccia: "Nostra Signora Aparecida Patrona del Brasil benedica la Nostra Gente", un altare ed un sedile entrambi di pietra.
Lasciamo a sinistra un baitello di pietra, ai piedi del quale dell'acqua sgorga da un tubicino. Alla destra c'č l'ex-rifugio. I segnavia indicano: Dosso dei Vetti m. 1810; davanti con il percorso 301-341: A. Campascio a ore 0.30, Bocchel del Torno a ore 1, A. Campolongo a ore 0.50; dietro con il percorso 340: Ciudče a ore 0.25, Franscia a ore 0.40, Tornadri a ore 1.30.
Alla sinistra c'č una baita di pietra sulla quale vediamo un triangolo giallo dell'Alta Via ed un segnavia a bandierina rosso-bianco-rosso.

Continuiamo con una sterrata.
Poco dopo alla sinistra troviamo un'altra costruzione in cemento (acquedotto) mentre alla destra c'č una bacheca con la cartina della "Ski Area Palų". Vediamo la lettera "D" dipinta in giallo su di una pietra. Davanti vediamo il Monte Roggione.
Subito percorriamo una curva verso sinistra all'esterno della quale, poco pių in basso, c'č una sorgente, l'acqua della quale passa in un tronco scavato e forma un ruscello.
Proseguiamo quasi in piano con un lariceto alla sinistra, prati e radi larici alla destra.
Presso una curva a destra, attraversiamo un torrente su di un ponticello di tronchi senza le sponde (m. 1835).

In leggera salita, superata una canalina per lo scolo dell'acqua, arriviamo ad una biforcazione (m. 1845). I segnavia indicano verso sinistra con il percorso 341: A. Campolungo a ore 0.40, Passo Campolungo a ore 0.50, A. Palų a ore 1.10; verso sinistra con il percorso 301-305: Bocchel del Torno a ore 0.50, A. Roggione a ore 1.20, Rif. Lago Palų a ore 1.30; verso destra con il percorso 301-305: A. Campascio a ore 0.25, A. Musella rifugi a ore 0.50, Rif. Carate - Rif. Marinelli, Foppa a ore 1.30, Campo Moro a ore 2, Rif. Poschiavo - Rif. Zoia a ore 2. C'č anche un cartello giallo che indica a sinistra il Rifugio Motta a 60 minuti. Andiamo a sinistra in salita.
Una dopo l'altra, superiamo tre canaline di ferro per lo scolo dell'acqua che troviamo di traverso alla sterrata.

Raggiungiamo una grande radura dove terminano delle piste da sci. Alla destra su di una base quadrata in cemento due scritte indicano davanti Palų e Motta. Alla sinistra c'č la stazione a valle della seggiovia a 4 posti Scerscen - Sasso Alto (m. 1857-2334). Continuiamo diritto con una sterrata lungo i pratoni che d'inverno si trasformano in piste da sci.
Superiamo una semicurva verso destra seguita da una verso sinistra all'esterno della quale, al margine del prato, c'č un cannone sparaneve (m. 1865).
Saliamo in modo abbastanza ripido. La sterrata per il momento si mantiene alla sinistra della larga pista ai lati della quale vediamo pini e larici. Nel bosco alla sinistra ci sono anche dei massi.
Alla destra vediamo il secondo cannone sparaneve (m. 1875). Continuiamo in leggera salita e lasciamo a sinistra il terzo (m. 1890).
La stradina ora si porta al centro della pista.
Superiamo un rivolo e passiamo accanto a una pietra con una freccia gialla che indica la direzione opposta alla nostra (m. 1895).
Presso una semicurva verso sinistra, alla destra troviamo il quarto cannone sparaneve. Un ruscello attraversa la stradina passandole sotto dentro a un tubo e va a gettarsi nel torrente che scorre lungo il lato destro della pista (m. 1910).

Continuiamo in salita. La sterrata torna lungo il margine di sinistra della pista. Percorriamo una semicurva verso sinistra all'interno della quale, dopo il quinto cannone, troviamo una casa. Una freccia di legno con la scritta incisa a fuoco "Polo Nord" invita a proseguire (m. 1925).
In leggera salita superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1935).
Alla destra vediamo il settimo cannone sparaneve (m. 1940).

Proseguiamo in salita piegando leggermente a destra.
Dalla sinistra scende un'altra pista. Su di un albero alla sinistra c'č un cartello bianco. Alla destra c'č l'ottavo cannone. Continuiamo diritto (m. 1965).
Su di una pietra alla sinistra vediamo un bollo bianco e uno bianco-rosso. Alla destra della pista c'č il nono cannone sparaneve (m. 1980). Dietro vediamo il Pizzo Scalino.
La stradina si porta al centro della pista.
Lasciamo a destra il decimo cannone e, con due semicurve destra-sinistra, superiamo un tratto con poca pendenza (m. 1995).
Proseguiamo in salita.

Quasi in piano raggiungiamo un incrocio di piste. Lasciamo a destra la stazione a valle della seggiovia quadriposto Bocchel del Torno (m. 2017-2350) raggiungibile in lievissima discesa e proseguiamo diritto in leggera salita. Alla destra c'č l'undicesimo cannone sparaneve.
Iniziamo a percorrere un tornante sinistrorso molto ampio (m. 2030).
Circa a metā del tornante troviamo una stradina che si stacca alla destra (m. 2040). Un cartello giallo indica a sinistra il Rifugio Motta a 30 minuti. Altri segnavia indicano:
- a destra (segnavia 301-305): Bocchel del Torno a ore 0.30, Rif. Lago Palų a ore 1.10, Sasso Nero;
- a sinistra (segnavia 341): A. Campolungo a ore 0.20, Passo di Campolungo a ore 0.30, A. Palų a ore 0.50;
- dietro (segnavia 301-305): A. Campascio a ore 0.35. A. Musella - rifugi a ore 1, Rif. Carate - Rif. Marinelli;
- dietro (segnavia 341): Dosso dei Vetti a ore 0.25, Franscia a ore 1.10.
Prendiamo la stradina alla destra che inizia con poca pendenza e prosegue in salita.

Troviamo un'altra pista che scende alla destra (m. 2060).
Continuiamo in leggera salita. Alla sinistra ci sono parti di una seggiovia smontata. Davanti vediamo il Monte Roggione.
Dopo una curva verso sinistra, la sterrata prosegue in salita (m. 2070).

Alla destra del prato/pista vediamo altri cannoni sparaneve. La sterrata invece si addentra tra gli alberi alla sinistra.
Un rivolo scorre lungo il lato sinistro.
Vediamo due bolli bianco-rossi su di una pietra alla sinistra (m. 2095).
Un rivolo attraversa la stradina. Continuiamo in salita.
Troviamo un bollo bianco-rosso su di una roccetta affiorante alla sinistra (m. 2110).
Alla destra, oltre alcuni alberi, riusciamo a vedere la pista che ci accompagna parallela.
Su di una parete di roccia alla sinistra c'č un bollo bianco-rosso. Continuiamo con poca pendenza (m. 2130).
Poco dopo la stradina rientra nella pista.

Alla sinistra, poco pių in alto, vediamo una palina con alcuni segnavia che indicano, con il sentiero 339/1 che retrocede alla sinistra: A. Campolungo a ore 0.20, Cima Sassa a ore 1.20; diritto con il percorso 301-305: Bocchel del Torno a ore 0.10, Rif. Lago Palų a ore 0.50, Sasso Nero; dietro con il percorso 301-305: Franscia a ore 1.20, A. Musella - rifugi a ore 1.10, Rif. Carate - Rif. Marinelli. Continuiamo diritto con la stradina chi si sposta verso il lato destro della pista.

Poco dopo, alla sinistra della pista, vediamo un sentiero con dei segnavia a bandierina di colore rosso-bianco-rosso e i triangoli gialli dell'Alta Via. Prendiamo questo sentiero che procede in salita tra i larici (m. 2155).
Continuiamo tra cespugli di rododendro e radi larici. I segnavia a bandierina e i triangoli gialli sono numerosi, impossibile sbagliare.
Lasciamo a destra un masso e poco dopo un altro (m. 2165).
Continuiamo con poca pendenza. Alla sinistra ci sono delle rocce.
Vediamo un triangolo giallo anche su di una pietra nel mezzo del sentiero e proseguiamo in salita (m. 2175).
Percorriamo due curve sinistra-destra vicine tra loro (m. 2180).
Continuiamo in leggera salita.

Vediamo un triangolo giallo all'inizio di una radura (m. 2185).
Pieghiamo a destra. Alla sinistra c'č una pozza mentre alla destra c'č una roccia con un altro triangolo giallo.
Al termine della radura riprendiamo a salire.
Passiamo accanto a un picchetto di pietra dipinto di bianco e rosso nella parte alta.

Arriviamo al Bocchel del Torno (m. 2203). I segnavia indicano, a destra in leggera salita con il percorso 305 var.: Sasso Nero; diritto in discesa con il sentiero 301-305: A. Roggione a ore 0.30, Rif. Lago Palų a ore 0.40, S. Giuseppe ore 2; dietro con il sentiero 301-305: A. Musella a ore 1.50, Rif. Carate - Rif. Marinelli, Franscia a ore 1.30. Una freccia gialla invita a proseguire diritto in discesa.
Cominciamo a scendere con un breve ripido tratto su fondo roccioso, aiutandoci un poco con le mani.
Percorriamo alcuni passi quasi in piano e cominciamo a vedere il Lago Palų.
Dopo una curva scendiamo ripidamente.
Superiamo alcuni zig-zag: sx-dx-sx-dx.
Continuiamo con un tratto rettilineo. Alla sinistra c'č una verticale parete di roccia (m. 2185).
Superiamo una curva verso destra (m. 2175).

Percorriamo un tornante sinistrorso. Dalle rocce alla destra scola dell'acqua. Vediamo la scritta in giallo: Rif. Palų.
Dopo alcuni passi troviamo una freccia gialla che indica la direzione contraria (m. 2165).
Proseguiamo con altre quattro coppie di zig-zag. Il torrente che scorre alla destra forma una cascata.
Ci avviciniamo un poco alla verticale parete di roccia alla sinistra, poi pieghiamo a destra (m. 2155).

Poco dopo, presso un tornante destrorso, il tratto pių ripido termina e proseguiamo in leggera discesa (m. 2150).
In discesa superiamo una serpentina sinistra-destra con il sentiero incassato nel terreno circostante.
Con pochi passi in leggera discesa guadiamo il torrente che ha formato la cascata e, quasi in piano, riprendiamo il sentiero (m. 2145).
In discesa superiamo un tornante sinistrorso (m. 2140).
Poco dopo, davanti al torrente, percorriamo un tornante destrorso.
Continuiamo quasi in piano (m. 2135).

Dopo una curva verso sinistra, scendiamo in modo abbastanza ripido.
Il sentiero si divide e dopo pochi passi si ricompone.
Percorriamo una curva verso destra (m. 2125).
Aggiriamo due massi bassi (m. 2120).
Continuiamo in leggera discesa con alcuni zig-zag: sx-dx-sx.
In discesa superiamo una serpentina sinistra-destra (m. 2115).

Ora il torrente scorre alla sinistra del sentiero (m. 2105).
Aggiriamo una roccetta affiorante dal terreno (m. 2100).
Presso una curva verso destra scendiamo un gradino di roccia (m. 2090).
Quasi in piano superiamo una curva verso sinistra.
Il sentiero si divide, dopo alcuni passi si ricompone e subito percorriamo una curva verso sinistra.
Alla sinistra c'č un masso (m. 2085).
Continuiamo in leggera discesa.

Il bosco diventa pių fitto. Scendiamo due rudimentali gradini di pietra.
Superiamo due curve destra-sinistra vicine tra loro (m. 2075).
Continuiamo con due curve, entrambe verso destra.
Presso una curva verso sinistra, gli alberi diventano pių radi (m. 2070).
Superiamo due brevi tratti quasi in piano intervallati da uno in leggera salita (m. 2065).
Dopo una semicurva verso destra proseguiamo in leggera discesa, tra larici e massi.

Pieghiamo a sinistra e attraversiamo una zona con vari massi (m. 2055).
Quasi in piano superiamo una semicurva verso destra.
Attraversiamo una zona con massi e lastroni di roccia su uno dei quali due frecce e delle scritte in giallo indicano, dietro il Rif. Marinelli e davanti Franscia (m. 2050).
In leggera discesa rientriamo nel bosco.
In discesa percorriamo due curve sinistra-destra (m. 2045).
Il sentiero di divide in due tracce parallele e, dopo uno zig-zag sinistra-destra, si ricompone (m. 2040).
Superiamo una curva verso sinistra e proseguiamo in leggera discesa.
Per un breve tratto il sentiero scorre incassato tra delle rocce alla sinistra e il terreno erboso alla destra (m. 2025).
Dopo una semicurva verso destra percorriamo pochi passi quasi in piano e in leggera salita.
Continuiamo quasi in piano.
Vediamo un bollo bianco rosso sul tronco di un albero e arriviamo alla fine del bosco (m. 2025).

Davanti vediamo le baite dell'Alpe Roggione e, in lontananza, il Monte Disgrazia. Continuiamo in leggera discesa con un sentiero tra l'erba.
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Raggiungiamo le baite dell'alpeggio.
Quasi in piano, su di una passerella formata da due mezzi tronchi, attraversiamo un ruscelletto. Un cartello giallo informa che siamo all'Alpe Roggione (m. 2007) e indica davanti il Rifugio Palų a ore 0.10 e dietro l'Alpe Campascio a ore 2.30.
Continuiamo quasi in piano e guadiamo il ruscello. Davanti vediamo il Lago Palų. Troviamo altri segnavia che indicano: Alpe Roggione 2007 m; dietro con il sentiero 301-305: Bocchel del Torno a ore 0.40, A. Musella a ore 2.20, Sasso Nero; a destra con il sentiero 301-305: A. Sasso Nero a ore 1.20, Rif. Longoni a ore 4.20; davanti con il sentiero 301-305: Rif. Lago Palų a ore 0.10, Barchi a ore 0.50, S. Giuseppe a ore 1.30; a sinistra con il sentiero 337: A. Palų a ore 0.25, Rif. Motta a ore 0.50, Passo Campolungo a ore 0.50. Un cartello sull'ultima baita indica il sentiero che prosegue verso il Rifugio Palų.

Continuiamo in leggera discesa con il sentiero che subito gira a destra. Alla sinistra ci accompagna una fila di pali di legno con i supporti per tre cavi che al momento non ci sono.
Percorriamo un'ampia semicurva verso sinistra e guadiamo un ruscello (m. 1995).
Rientriamo nel bosco e continuiamo in discesa (m. 1990).
Un'apertura tra gli alberi alla sinistra consenta la vista sul retro di una casa e sul lago (m. 1975).
Tra gli alberi davanti cominciamo a vedere il rifugio e poco dopo il sentiero va a sbucare sulla parte retrostante dell'edificio (m. 1965).

Tempo impiegato: ore 2.30 - Dislivello: m. 635 -240
Data escursione: giugno 2019

Escursioni partendo dal Rifugio:


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