Rifugio Murelli

Il Rifugio Murelli è situato sulla Via dei Monti Lariani, in posizione panoramica sul sottostante Lago di Como.
Nell'ottobre 1999 subì un grave incendio che distrusse completamente il tetto e causò altri gravi danni. La riapertura è avvenuta solo nel 2008.
Ecco i principali itinerari per poterlo raggiungere:

Primo itinerario: dalla Cà Bossi (Monte Bisbino)

Nel centro di Cernobbio (Co), in Piazza Mazzini, giriamo a sinistra in Via Volta. Superato l'ampio parcheggio, la strada sale con vari tornanti verso il Monte Bisbino (m. 1325).
Dopo 14 chilometri troviamo sulla destra una stradina che conduce alla Ca Bossi, punto di partenza della nostra escursione. Siamo all'Alpe Piella (m. 1188).
Le possibilità di parcheggio sono assai scarse; possiamo provare al tornante successivo o, volendo faticare un poco di più, lasciare l'auto un chilometro e mezzo prima, quando troviamo sulla destra una ripida mulattiera che in 15 minuti conduce alla Ca Bossi. Anche in questo caso però c'è pochissimo spazio per la nostra vettura.
(Chi volesse fare l'intero percorso a piedi, partendo da Cernobbio; può trovare la descrizione dettagliata del sentiero nella scheda della Capanna Falco, posta quasi in cima al Bisbino.)

Con una stradina sterrata in discesa, ci incamminiamo verso il cancello dell'Istituto dei Padri Somaschi.
Lasciamo a destra una cabina dell'Enel, sulle cui pareti una scritta indica il rifugio Bugone, e proseguiamo costeggiando il muro che fa da recinzione all'edificio.
Incontriamo la mulattiera di cui sopra che sale da destra e poco dopo raggiungiamo un trivio.

Possiamo utilizzare sia la sterrata a sinistra che l'ampio sentiero al centro. I segnavia indicano che, in ogni caso, raggiungeremo il rifugio Bugone in 15 minuti. Altri cartelli segnalano il rifugio Binate, il rifugio Murelli e l'agriturismo San Bernardo. Ignoriamo invece il percorso più a destra, chiuso da una sbarra verde.

Con la sterrata a sinistra facciamo un percorso più basso e, dopo la prima curva, proseguiamo in discesa su fondo in cemento. Ignorata poi una stradina a sinistra chiusa da una sbarra continuiamo quasi in piano su sterrato.
Con in sentiero invece procediamo quasi in piano tra le betulle.
Più avanti ignoriamo una stradina chiusa da una sbarra che sale a destra. Il percorso ora si restringe e scende nel bosco verso una casa bianca.
Prima di raggiungerla, troviamo un segnavia che indica a destra il sentiero che in 20 minuti conduce a Garzegallo.
Oltre la casa ritroviamo la sterrata con la quale continuiamo verso destra, dapprima in piano e poi in lieve salita, fino il rifugio Bugone (m. 1119).
Accanto al rifugio convergono diversi percorsi: da destra (accanto ad un grande faggio) sale una mulattiera che proviene da Moltrasio passando per i Monti di Lenno; a lato del rifugio termina invece la mulattiera che proviene Moltrasio passando per i Monti di Liscione; a sinistra una stradina scende verso l'Alpe Grosso.
Continuando invece con la stradina che passa davanti al rifugio i segnavia indicano la Colma del Murelli a ore 0.45 e San Fedele a ore 6.15

Prendendo quest'ultima direzione, lasciamo il rifugio Bugone, e attraversiamo una bella faggeta alternando alcuni tratti quasi in piano a brevi salite. A sinistra, oltre la vallata, distinguiamo nettamente il Sasso Gordona.
La prima salita termina mentre passiamo a destra e poco più in alto di una pozza d'acqua; la seconda e la terza hanno il fondo in cemento; la quarta invece finisce nei pressi di un bivio.
Seguendo alcuni cartelli che indicano i rifugi Binate e Murelli, ignoriamo il sentiero che sale a destra verso una casa bianca, così come, più avanti, un altro che ridiscende dalla stessa.
Siamo ormai arrivati in località Foo Storc dove troviamo alcune vecchie baite in posizione panoramica sul sottostante lago di Como.
Successivamente superiamo due tavoloni con panche e proseguiamo sempre all'ombra del bosco.
Troviamo poi un piccolo slargo a destra (Crinco m. 1167). Qui si innesta la mulattiera (descritta nel terzo itinerario) che sale da Urio (nessun cartello indicatore). Gli unici segnavia indicano il rifugio Binate e l'agriturismo San Bernardo diritto davanti a noi.
Continuiamo con un lungo tratto in piano, poi con una breve salita su fondo in cemento raggiungiamo il rifugio Murelli.

Come abbiamo visto si tratta di una camminata prevalentemente in piano con brevi saliscendi.
Tempo impiegato: Ca Bossi/Bugone: 0.20 + Bugone/Murelli: 0.45 = Complessive ore 1.05 Dislivello: m. +81 -69
Data escursione: marzo 2008

Secondo itinerario: da Argegno-Posa

Lasciamo la statale 340 Regina all'inizio di Argegno, al km. 17, per deviare a sinistra ed imboccare la provinciale 15 Erbonne, che sale verso le varie frazioni di Schignano.
Giunti ad Occagno prendiamo a sinistra Via Rosa del Sasso e con questa stradina, superate le frazioni di Perla, Vesbio e Marnico, arriviamo a Posa.

Verso la fine dell'abitato troviamo due strade che si staccano alla sinistra, una accanto all'altra (m. 836). I segnavia indicano con la prima: Sentiero delle Espressioni, Alpe Nava a ore 0.20, Alpe Comana a ore 0.45; con la seconda: Via delle Alpi, Monti Carolza - area di sosta a ore 0.30, Sasso Gordona - fortificazioni a ore 1.45, Colma Crocetta a ore 1.10, Rifugio Murelli. Prendiamo la seconda che comincia in leggera salita, con il fondo acciottolato, tra gli alberi.
Alla sinistra ci accompagna un roggia.

Lasciamo a sinistra una costruzione sulla quale leggiamo: "Comune di Schignano, acquedotto comunale 1982" (m. 845).
Alla destra troviamo una casa con l'insegna "Cà Cilin". In alto a sinistra, oltre una recinzione, vediamo altre case; una stradina privata sale a raggiungerle.
Subito dopo percorriamo una curva verso sinistra molto ampia.
Entriamo nel bosco e saliamo in modo abbastanza ripido. In basso a destra un torrente scorre profondamente incassato nel terreno (m. 850).

Presso una curva verso destra, in leggera salita e con il fondo in cemento superiamo una grata per lo scolo dell'acqua e attraversiamo il torrente su di un ponte con le sponde di ferro (m. 885).
Continuiamo in salita e, dopo pochi passi su cemento, proseguiamo camminando su pietre cementate.
Un rivolo attraversa la strada.

Troviamo una casa alla sinistra, poco più in alto, e un muretto sormontato da una rete lungo la strada. In questa zona ci sono meno alberi.
Rientriamo nel bosco (m. 895).
In leggera salita superiamo due semicurve sinistra-destra.

Un torrente attraversa la strada.
I segnavia indicano con una stradina a sinistra: Via delle Alpi, Alpe Nava a ore 0.10, Monti Onazzo a ore 0.30; diritto: Rifugio Murelli. Proseguiamo diritto.

Subito dopo una stradina si stacca alla destra. I segnavia indicano a destra: Alpe Fontanella a ore 0.20, faggio monumentale. Un cartello segnala diritto l'agriturismo Roccolo San Bernardo. Proseguiamo diritto in salita.
Alla destra c'è una recinzione, con paletti di legno e due cavi, oltre la quale vediamo una casa bianca.

Poco dopo un'altra stradina sale a sinistra (m. 935). I segnavia indicano a sinistra: Via delle Alpi, Monti Carolza a ore 0.15, Alpe Comana (agriturismo La Pratolina) a ore 0.30; davanti: Trincee militari, Colma di Binate - area di sosta a ore 0.20, Sasso Gordona - fortificazioni a ore 1.30; dietro: Posa a ore 0.15, Schignano a ore 0.40. Un cartello su di un albero indica davanti l'agriturismo Roccolo San Bernardo.
Proseguiamo diritto e poco dopo troviamo un altro percorso che si immette da destra. I segnavia indicano davanti con la VML (Via dei Monti Lariani): Colma Murelli a ore 1.20, Pian d'Alpe a ore 1.40. Continuiamo diritto.
Alla destra ci sono dei paletti di legno che sorreggono una rete a quadrotti.

Percorriamo un'ampia curva verso sinistra (m. 965). Camminiamo tra conifere, faggi e betulle. La strada è incassata nel terreno circostante.
Alla destra troviamo ancora la recinzione, con paletti e rete a quadrotti, oltre la quale c'è un prato. Qui l'assenza di alberi consente di vedere il Sasso Gordona, il Pizzo della Croce, il Monte San Zeno con la chiesetta sulla cima e inoltre la catena alpina all'orizzonte (m. 985).
Rientriamo nel bosco (m. 990).
La pendenza aumenta (m. 1010).

Più avanti, in leggera salita, troviamo a sinistra una casa bianca con un robusto muro di contenimento (m. 1040). Ora gli alberi sono più radi.
La strada si restringe e passa tra due muretti. In alto a sinistra ci sono due case. Alla destra c'è una baita di pietra sulla quale una scritta in giallo e una freccia indicano davanti il Rifugio Binate.

Subito dopo la strada si divide. I segnavia indicano: Treviglio m. 1058; a sinistra: Colma di Binate, Colma Murelli a ore 1, agriturismo Roccolo San Bernardo; a destra: Colma Crocetta, Sasso Gordona; dietro verso sinistra con un sentiero che parte tra le case: Carolza - area di sosta a ore 0.15, Alpe Comana - agriturismo a ore 0.30; dietro: Via delle Alpi, Posa a ore 0.20, Schignano a ore 0.40. Andiamo a sinistra in salita tra i faggi accompagnati alla sinistra da un muretto a secco coperto di muschio.

La pendenza diventa abbastanza ripida (m. 1070).
Troviamo dapprima alla sinistra una recinzione con un muretto di pietre sormontato da paletti di ferro verdi che sorreggono una rete a quadrotti (m. 1105) e poi alla destra un'altra recinzione con paletti di legno e due cavi. Oltre queste recinzioni ci sono due ville di colore giallo chiaro.
Passiamo accanto ai rispettivi cancelli e arriviamo al termine della salita.

Siamo alla Colma di Binate (m. 1131). Alla destra ci sono alcune vecchie baite ed un sentiero. La stradina piega a sinistra e cominciamo a vedere il Rifugio Binate. I segnavia indicano a sinistra: Via dei Monti Lariani, Colma Murelli a ore 0.50, Cernobbio a ore 4.25; a destra: Colma Crocetta, Rifugio Prabello a ore 0.35, Sasso Gordona (fortificazioni); dietro: Schignano a ore 0.45, Argegno a ore 2. Seguiamo la stradina che prosegue con lieve pendenza volgendo le spalle al Sasso Gordona.
Alla sinistra troviamo due vecchie stalle, una nevera e dei ruderi. Ci sono anche un tavolone con relative panche e tre cartelloni intitolati: "Le Cisterne", "Le Nevère della Val d'Intelvi" e "La Conca d Schignano".
La stradina prosegue sterrata. Gli alberi sono radi. Alla destra il pendio scende dapprima tra i prati e più in basso tra gli alberi. In lontananza vediamo il Monte Bisbino.

Alla sinistra sale un sentiero. Una palina nei prati segnala in quella direzione: Via delle Alpi, Frasnida a ore 0.45, Alpe Comana a ore 0.45. Proseguiamo diritto alternando due tratti in leggera salita ad altrettanti quasi in piano.
Troviamo dei ruderi alla sinistra.
Percorriamo poi una curva a sinistra attorniati da vari alberelli.
Passiamo tra un un vecchio edificio con il tetto crollato e due grandi alberi (m. 1160).
Troviamo poi altri alberi; in particolare alla destra ci sono faggi e betulle. Alla sinistra ci sono altri ruderi. Ora il fondo è in cemento.
Alla destra vediamo una targhetta segnavia a bandierina attaccata al tronco di un albero e da questo ormai inglobata (m. 1175).
Poco dopo la strada torna ad essere sterrata.
Proseguiamo in leggera salita. Dopo una curva a destra, troviamo una vecchia casa alla sinistra.

Poco dopo, sempre alla sinistra, ecco il Rifugio Binate davanti al quale c'è un alto muro di recinzione (m. 1200). I segnavia indicano davanti: VML, Colma Murelli a ore 0.45, Colma Bugone a ore 1.20; dietro: VML, Rifugio Prabello a ore 0.35, Pian d'Alpe a ore 1, Posa a ore 0.20, Schignano a ore 0.50.
Percorriamo una curva a sinistra e proseguiamo quasi in piano rientrando nel bosco. Alla sinistra ci accompagnano una serie di pali che reggono dei cavi attorcigliati.
Proseguiamo con delle serpentine appena accennate.
Poi torniamo a salire con il fondo è in cemento.
In leggera salita percorriamo una curva a sinistra (m. 1235).
Continuiamo quasi in piano su sterrato (m. 1245).
Con il fondo nuovamente in cemento alterniamo due tratti con poca pendenza ad uno quasi in piano (m. 1265).

Arriviamo alla Colma (m. 1285). Un cartello indica il Rifugio Murelli che già vediamo in lontananza. La stradina ora gira a sinistra e inizia a scendere alternando pezzi di asfalto e di sterrato.
Ignoriamo una stradina sterrata, chiusa da una stanga, che retrocede alla destra (m. 1235). Proseguiamo diritto, su fondo sterrato, dapprima in leggera discesa e dopo una curva a destra quasi in piano.

Più avanti, ad una biforcazione, due cartelli indicano a sinistra l'agriturismo Roccolo San Bernardo e alla destra il Rifugio Murelli (m. 1225). Andiamo a destra dapprima in discesa e poi con minore pendenza (m. 1210).
Percorriamo una curva a destra, con il fondo in cemento, terminata la quale alla sinistra troviamo il Rifugio Murelli.

Tempo impiegato: Posa/Binate: 1.00 + Binate/Murelli: 0.35 = Complessive ore 1.35. Dislivello: m. +449 -85
Data escursione: dicembre 2016

Terzo itinerario: da Urio

Da Como, con la nuova panoramica statale 340 che segue la sponda occidentale del lago passando a monte di Cernobbio, Moltrasio e Carate Urio, superiamo le quattro gallerie e continuiamo per altri km 2,3 fino a trovare sulla destra l'Hotel Concord.
A sinistra c'è uno slargo sterrato dove possiamo parcheggiare la macchina (m. 285).

Prendiamo una stradina selciata, Via al Cimitero, che sale tra un muro e una protezione.
Oppure percorriamo un centinaio di metri a lato della strada e poi prendiamo a sinistra una stradina asfaltata all'inizio della quale alcuni segnavia indicano: Cavadino, SS Trinità, Monte di Urio e Cimitero di Urio.
In entrambi i casi, poco dopo, raggiungiamo il cimitero. Alla destra del cancello di ingresso parte la mulattiera (segnavia n. 30; Monti di Urio a ore 1 e Rifugio Murelli a ore 2.15).

Saliamo ripidamente nel bosco, con bella vista sul lago alla nostra sinistra.
Raggiunto un muro, ignoriamo un sentierino contrassegnato da bolli rossi, che sale a destra; come pure un altro sentiero a gradini al termine dello stesso muro e prima di una casa.
Un sentiero di immette da sinistra. In questo tratto alla destra della mulattiera ci sono dei gradini che più avanti continuano sull'altro lato. Poco dopo, presso una curva a destra, superiamo una vecchia casa di pietra sulla cui facciata è appeso un cartello ormai illeggibile (m. 380).
Poi, passati sotto i fili della corrente elettrica, il percorso continua con poca pendenza fino a un tornante a sinistra dove troviamo un quadretto raffigurante una madonna.
Torniamo a salire ripidamente e superiamo altri due tornanti. Un sentierino si stacca sulla destra a metà di un muretto sul quale sono state dipinte una striscia gialla e una rossa (m. 465).
Poco più avanti, al successivo tornante, ignoriamo un altro sentiero che continua diritto.
Passiamo sotto i cavi dell'alta tensione. Il percorso ora è meno ripido.
Anche al successivo tornante c'è un sentiero che si stacca dalla mulattiera.
Continuiamo in leggera salita ripassando sotto i cavi dell'alta tensione. Poi, superato un vecchio baitello (m. 525) la pendenza aumenta.

Al successivo tornante passiamo accanto ad un traliccio; anche qui c'è un sentiero che continua diritto.
Proseguiamo con alcuni corti e ripidi tornanti che salgono come una serpentina poi percorriamo un lungo traverso a sinistra.
Dopo altri due ripidi tornanti (m. 625) continuiamo con minore pendenza; poi superato un altro tornante e una ampia curva a sinistra iniziamo a vedere tra gli alberi le case dei Monti di Urio.
Troviamo alcuni cartelli che indicano una zona di divieto di segugio e caccia alla lepre; incrociamo un piccolo sentiero e raggiungiamo un bivio. Continuiamo verso destra in leggera salita a raggiungiamo le prime case dell'alpeggio. Sulla prima casa a destra un cartello informa che siamo arrivati ai Monti di Urio (m. 720).

In salita tra le case raggiungiamo un bivio; un cartello indica a destra il Sentiero dell'Orlo che conduce ai Monti di Carate. Andiamo invece a sinistra e raggiungiamo un altro bivio nei pressi di una bella cappellina dedicata alla Madonna della Neve. Alcuni segnavia indicano a sinistra i Monti di Liscione, una fonte e il rifugio Bugone. A destra invece viene segnalato il rifugio Murelli.
Continuiamo pertanto sulla destra e raggiungiamo l'ultima fila di case disposte in orizzontale alla sinistra della mulattiera (m. 750).
Dietro queste case c'è un sentiero che le costeggia; anch'esso, come quello precedentemente indicato, conduce ai Monti di Liscione.

Continuiamo con la mulattiera passando accanto ad un quadretto raffigurante una madonna.
Saliamo ripidamente passando tra bassi muriccioli a secco in un bosco di roverelle e qualche betulla.
Continuiamo poi quasi in piano tra i castagni iniziando ad aggirare verso destra il Poncione della Costa.
Torniamo poi a salire e superiamo un torrente che scende da sinistra e passa sotto alla mulattiera.

Raggiungiamo un bivio (m. 865); i segnavia indicano a sinistra: Stufura, Monti di Carate, Sasso Grosso, Santa Trinità; a destra il rifugio Murelli. Nonostante l'indicazione andiamo sinistra in leggera salita. Troviamo dei bolli di colore giallo e rosso. La pendenza aumenta.
Percorso un tratto in piano (m. 915), riprendiamo a salire, inizialmente con poca pendenza e poi ripidamente.
Passiamo accanto ad una piccola croce di ferro arrugginito. La pendenza diminuisce. In alto a sinistra tra gli alberi vediamo una casa.
Continuiamo quasi in piano o in leggera salita e di tanto in tanto troviamo dei cartelli che indicano una zona di addestramento cani di tipo B.

Più avanti, sulla destra si stacca il Sentiero di Nusitt (m. 1050) contrassegnato da bolli rossi che conduce verso i Monti di Carate. Continuiamo diritto.
Dopo un tratto in ripida ascesa la mulattiera gira a sinistra. La seguiamo ignorando un sentiero che scende sulla destra, segnalato come Variante Alta del Sentiero di Nusitt (bolli gialli), ed un altro che invece continua diritto.
La pendenza diminuisce. Una grande S e una freccia su un faggio indicano un sentiero che si stacca a destra.
Con un ultimo ripido strappo raggiungiamo uno slargo a la stradina sterrata che percorre tutta la dorsale dal Bisbino al Sasso Gordona. Siamo alla Colma del Crinco (m. 1167). Non ci sono cartelli che indicano la mulattiera che abbiamo percorso. Gli unici segnavia indicano il rifugio Binate e l'agriturismo San Bernardo alla nostra destra.
Andiamo a destra e percorriamo un lungo tratto in piano, poi con una breve salita su fondo in cemento raggiungiamo il rifugio Murelli.

Tempo impiegato: ore 2.15 - Dislivello: m. 905
Data escursione: gennaio 2008

Quarto itinerario: da Carate (lungolago)

Da Como, con la nuova panoramica statale 340 che segue la sponda occidentale del lago passando a monte di Cernobbio, Moltrasio e Carate, superiamo le quattro gallerie e arriviamo, dopo circa un chilometro, ad un semaforo (bivio per Tosnacco).
Continuiamo diritto e dopo aver percorso altri due chilometri, prendiamo sulla destra Via Santa Marta con la quale scendiamo con vari tornanti verso il lago.
E' opportuno parcheggiare dove troviamo un apposito spazio in quanto non sarà possibile lasciare la macchina sul lungo lago.
Arrivati in basso ci immettiamo sulla vecchia statale e andiamo a destra passando accanto all'ufficio postale e alla chiesa di Santa Maria Assunta davanti alla quale c'è una piazzetta, Piazza Luigi Minoletti, con il monumento ai caduti (m. 204).
Continuiamo per un altro centinaio di metri e giunti al civico 87, di fronte alla Piazzetta Matteotti, imbocchiamo sulla destra una mulattiera a gradini (Via Roma). Non c'è alcun segnavia che indichi il rifugio.

Saliamo tra le case ignorando le possibili deviazioni (Via Battisti a destra, Via Carugati a sinistra).
Superiamo una fontana e dopo un tratto con un corrimano sul muro raggiungiamo una strada asfaltata.
La attraversiamo e continuiamo con la mulattiera a gradini ignorando altre possibili deviazioni (Via Fontana a destra, un'altra a destra accanto ad un rubinetto, Via San Rocco a sinistra).
Continuiamo sempre diritto con la mulattiera che ora diventa Via Crocetta.
Ignorata anche Via Colombo a sinistra, continuiamo tra le ultime abitazioni e qualche orto.
Giunti davanti ad una casa con un affresco, continuiamo sulla destra e con un tunnel passiamo sotto alla statale 340 e poi saliamo a livello della strada (m. 280).
Qui non c'è alcuna possibilità di parcheggio. Eventualmente c'è posto per tre auto dopo circa trecento metri in direzione Como, quasi nel punto in cui avevamo imboccato Via Santa Marta per scendere al lago. Alcuni segnavia indicano i Monti di Carate a ore 1 e il Rifugio Murelli a ore 2. Ci sono anche una rudimentale cartina e il primo dei segnavia a bandierina con il numero 1 della Via dei Monti Lariani.

La mulattiera ora è lastricata. Ignoriamo una scalinata che sale a sinistra e continuiamo diritto in leggera salita. A destra ci sono delle protezioni. Cominciamo a vedere il sottostante Lago di Como.
Superiamo una fontana. Ora il fondo della mulattiera è un misto di catrame e cemento.
Una ripida mulattiera sale da destra e si immette su quella che stiamo percorrendo.
Giunti ad un trivio prendiamo la strada più a sinistra, superiamo una cappella dedicata a S. Antonio e iniziamo a salire in modo molto ripido su fondo lastricato.
Lasciamo a destra un traliccio della corrente e superiamo un piccolo slargo tra due garages in metallo. Un cartello segnala che siamo in Località "Pien Lua" (m. 330).

Continuiamo tra muretti a secco eretti per formare dei terrazzamenti e strappare un poco di terra coltivabile alla ripida montagna.
Passati sotto i fili della corrente raggiungiamo alcune case e stalle in pietra; un cartello informa che siamo in Località "Pianel" (m. 372).
Trascuriamo un sentiero tra le case che inizia con dei gradini a sinistra.
Lasciate le case, presso una curva a sinistra, troviamo una cappellina contenente un affresco raffigurante un Crocefisso.
Percorriamo poi un tratto con minore pendenza tra gli alberi, per tornare ben presto a salire in modo molto ripido.
Dopo una semicurva a destra, un piccolo slargo e delle transenne a sinistra, continuiamo con poca pendenza.
Un sentierino sale da sinistra (m. 430).
Raggiungiamo una cappella e una stalla. Un cartello indica che siamo in Località "Madone de l'Eugeni" (m. 445).

Continuiamo con protezioni a sinistra e alte mura a secco a destra poste ad argine di una vecchia frana. Un altro cartello indica che siamo in località "Garuf de Schirela". Bello il panorama a sinistra verso il lago non avendo alberi davanti in questo tratto.
Continuiamo tra alberi a mura. Aggirata una gobbetta di terra ed un piccola torre di pietra, arriviamo in Località "Maloo" (m. 500). Da sinistra si innesta la mulattiera descritta nel successivo itinerario. La segnaletica indica in quella direzione: Somaina, Santa Marta, sentiero di Maloo.

Saliamo ripidamente e raggiungiamo un tratto con una breve protezione a sinistra, mentre sull'altro lato alcuni gradini in pietra conducono ad una cappellina affrescata con una madonna con bambino.
Poco dopo troviamo i ruderi di due case in pietra accanto ad una vecchia cava. Un cartello informa che ci troviamo in Località "Schirela" (m. 520); bel punto panoramico sul sottostante Lago di Como.
La mulattiera continua tra parapetti in ferro e poi diventa meno ripida.
Passiamo sotto due serie di cavi dell'alta tensione e ignoriamo un sentiero che si stacca a sinistra.
Raggiungiamo altre case (m. 575). Un cartello segnala: Località "Gisan"; a sinistra sentiero (non facile) di Barca per SS Trinità - Sasso Grosso; sorgente a 200 metri. Sulla casa di fronte c'è un bell'affresco raffigurante una madonna con bambino e la scritta Giseno.

Continuiamo con la mulattiera che compie una curva a destra.
Dopo pochi passi un altro cartello segnala sulla sinistra il Sentiero Pulacc per i Monti di Urio e il Rifugio Murelli via Stopora.
Proseguiamo e alla successiva curva passiamo accanto ad un traliccio dell'alta tensione.
Il percorso ridiventa assai ripido. Raggiungiamo una casa con mattoni a vista davanti alla quale c'è una panchina (m. 625).
Con percorso sempre ripido raggiungiamo un'altra casa; anche qui ci sono una panchina e un affresco raffigurante una madonna con bambino (m. 655).
A sinistra si stacca il sentiero segnalato per il Sasso Grosso, la Cascina Stupura e i Monti di Urio (non facile).
Continuiamo con la mulattiera che ora è gradinata. Poco dopo un cartello informa che siamo in Località "Quena". Anche qui troviamo delle vecchie baite in pietra e un affresco raffigurante S. Pietro su di un muro davanti al quale un sentiero sale da destra.
Superate le prime case continuiamo in leggera salita. In alto a sinistra già vediamo le case dei Monti di Carate.

Percorriamo una curva a sinistra accanto ad una casa bianca sulla cui facciata vediamo la scritta: "Monti di Carate" (m. 705).
Poco dopo raggiungiamo il borgo e passiamo tra le vecchie case di pietra quasi tutte ben conservate. Un cartello ci dà il benvenuto.
Più avanti troviamo uno slargo; sulla destra c'è una cappella con un affresco "Mater Creatoris" e una fontana.
Prendendo la stradina a destra con pochi passi si può raggiungere una grande vasca e l'Hosteria, posto di ristoro normalmente aperto nei festivi (m. 735).
Continuiamo invece diritto ed usciamo dall'abitato. L'ultima casa a destra porta un affresco semi cancellato dal tempo.

Raggiungiamo un bivio (m. 750); i segnavia indicano: Località "Vernu", a sinistra la Strada de Bas e a destra il Rifugio Murelli. Un altro cartello indica a sinistra il Sentee di Nusin per il Rifugio Murelli.
Rientriamo nel bosco e riprendiamo a salire. Sulla destra c'è una casa (m. 780).
La mulattiera diventa ripida poi la pendenza diminuisce un poco.
Superiamo tre ripidi tornanti non molto distanti l'uno dall'altro (m. 850) poi, dopo un tratto con poca pendenza, riprendiamo a salire ripidamente.
Troviamo un bell'albero di agrifoglio (m. 920) che precede un tornante verso destra.
Percorso un breve tratto in leggera salita, la pendenza torna ad aumentare.
Dopo un tornante verso sinistra, troviamo a destra un muro a secco di contenimento (m. 940).
La pendenza diminuisce poi riprendiamo a salire e troviamo una grossa pietra nel bel mezzo della mulattiera (m. 970).
Alterniamo alcuni tratti con maggiore o minore pendenza poi, presso una curva verso destra passiamo accanto ad una vecchia teleferica (m. 995).
La parte più ripida dell'itinerario è terminata. Inizia ora un lungo traverso che, generalmente con poca pendenza, ci porterà a compiere un semicerchio aggirando la vallata alla nostra sinistra.

Tra i noccioli alterniamo vari tratti in leggera salita ad altri quasi in piano.
Riprendiamo a salire (m. 1070) poi la pendenza diminuisce (m. 1110).
Alla sinistra tra i noccioli, vediamo un grosso faggio solitario.
Più avanti, sulla destra troviamo i ruderi di una vecchia casa (m. 1125).
Una apertura tra gli alberi alla sinistra consente di vedere, in lontananza, il Rifugio Murelli e l'agriturismo San Bernardo.

Proseguiamo con un lungo tratto quasi pianeggiante poi percorriamo pochi passi in salita (m. 1145) e continuiamo con un altro lungo tratto con pochissima pendenza. Nel frattempo il sentiero è diventato più stretto.
Con pochi passi in discesa e risalita superiamo il solco di un rivolo che comunque troviamo privo d'acqua (m. 1175).
Percorriamo un breve tratto su fondo roccioso.
Quasi in piano attraversiamo una faggeta e successivamente ritroviamo i noccioli.

Raggiungiamo un bivio senza indicazioni. Tra il sentiero a sinistra in piano e quello a destra in salita, scegliamo il primo.
All'uscita del bosco, davanti vediamo il lato nord-est del rifugio. Non ci sono indicazioni che segnalino il sentiero a chi volesse percorrerlo in discesa.
Attraversiamo un prato, passiamo sotto i rami di due grandi alberi e arriviamo al rifugio.

Tempo impiegato: ore 2 - Dislivello: m. 986
Data escursione: febbraio 2008

Quinto itinerario: da Lestresio frazione di Carate (sentiero Maloo)

Questo itinerario rappresenta una variante leggermente più corta, alla parte iniziale di quello precedentemente descritto.
Seguiremo i segnavia a bandierina di colore rosso-bianco-rosso con il numero 1 della Via dei Monti Lariani e dei bolli rotondi di colore giallo.
Da Como, con la nuova panoramica statale 340 che segue la sponda occidentale del lago passando a monte di Cernobbio, Moltrasio e Carate, superiamo le quattro gallerie e arriviamo, dopo circa un chilometro, ad un semaforo (bivio per Tosnacco).
Continuiamo diritto e dopo aver percorso ancora un chilometro e mezzo, troviamo sulla sinistra un piccolo slargo accanto ad una fermata dell'autobus e ad una cappella della Via Crucis (XI stazione).
Siamo a Lestresio, frazione di Carate Urio (m. 275). Alcuni segnavia indicano i Monti di Urio a ore 1.15 e il Rifugio Murelli a ore 2.30.

Prendiamo una stradina acciottolata che sale a sinistra (Via Santa Marta Vecchia) con la quale ben presto raggiungiamo il cimitero.
Prima del cimitero, accanto alla cappella della XII stazione, giriamo a destra. I segnavia indicano i Monti di Carate a ore 1 e il Rifugio Murelli a ore 2.
Saliamo ripidamente alla destra del cimitero con una mulattiera con bassi gradini.
Lasciamo un cancello alla nostra destra e continuiamo tra una recinzione metallica e un muretto con bella vista sul sottostante lago.
Proseguiamo camminando tra due muretti e raggiungiamo un bivio dove i segnavia indicano a sinistra la sorgente Colonghera e a destra la Via dei Monti Lariani.

Andiamo a destra tra un muretto e una siepe e poco dopo raggiungiamo alcune case. Un cartello su un muro informa che siamo arrivati a Somaina (m. 320).
Passando tra le case notiamo un affresco raffigurante S. Antonio Abate ed un altro con una Madonna Mater Christi.
La mulattiera continua verso sinistra passando accanto ad un altro cartello con la scritta Somaina.
Troviamo poi due frecce che indicano una falesia davanti a noi.
Superate le case, ignoriamo un sentiero sulla destra e continuiamo ripidamente tra due muretti.

Entriamo nel bosco (m. 350). Ad un tornante ignoriamo un sentiero che continua diritto e giriamo a destra passando accanto ad un muro.
A sinistra si stacca un altro sentiero (m. 375). Continuiamo diritto mentre a sinistra, tra gli alberi, vediamo il lago.
Il percorso è molto ripido. Aggiriamo sulla destra, con scalini di pietra, un tratto franato, poi continuiamo con minore pendenza.
Percorriamo poi un tratto in lieve salita passando accanto ad un muro di contenimento e con vista sul lago.
Presso una curva troviamo un rudere. Saliamo ripidamente fino a raggiungere l'altra mulattiera (più grande e meglio lastricata) descritta nel precedente itinerario.
Siamo in località Maloo (m. 500). I segnavia indicano a sinistra la Via dei Monti Lariani e alle nostre spalle Somaina, Santa Marta, sentiero di Maloo.
Continuiamo verso sinistra in salita come descritto nel precedente itinerario.

Tempo impiegato: ore 2 - Dislivello: m. 915
Data escursione: febbraio 2008

Escursioni partendo dal Rifugio:


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