Rifugio Martello

Il Rifugio Martello / Marteller Hütte è situato nell'omonima valle che fa parte del Parco Nazionale dello Stelvio. E' circondato da diverse cime che superano i tremila metri come il Cevedale e il Gran Zebrù.

Da Milano percorriamo la S.S. 36 fino a Colico.
Proseguiamo con la S.S. 38 passando per Sondrio, Tirano e Bormio.
Saliamo al Passo della Stelvio (m. 2758) e scendiamo in Alto Adige.
Alla rotonda di Vezzano (km. 169 della S.S. 38) lasciamo la statale e prendiamo la prima uscita su LS/SP 90 Via Val Venosta.
Dopo il cartello che segnala il chilometro quattro della LS/SP 90, a Coldano, accanto all'Hotel Bamboo giriamo a destra e proseguiamo con la LS/SP 2 della Val Martello. Questa strada inizialmente si chiama anche Via Schanzen e poi diventa Via Plima.

Passiamo per Masetti di Fuori.
Proseguiamo con curve e tornanti, attorniati da meleti fino a Burgaun.
Troviamo i cartelli che segnalano l'inizio di: Bagni di Salto, Transacqua e Ganda.
Alla destra ci affianchiamo al Rio Plima.
Passiamo da Santa Maria alla Fonderia.
Al km 14 della LS/SP 2 superiamo due tornanti.
Al km 15 strada e torrente si avvicinano.
Vediamo molti campi coltivati a fragole, patate e crauti.
Troviamo una pizzeria alla sinistra della strada.
Al km. 16 inizia una serie di tornanti ravvicinati e numerati.
Al km. 17 attraversiamo una galleria.
Dopo il km. 18 alla sinistra vediamo il Lago Gioveretto.
Quasi al km. 19 passiamo sotto ad un arco.
Raggiungiamo e superiamo il parcheggio di Zun See.
Tra i km. 20 e 21 ci troviamo vicini al torrente che attraversa la strada passandole sotto.
Percorriamo un'altra serie di tornanti ravvicinati e numerati.

Raggiungiamo i parcheggi di Hintermartell nel più grande dei quali c'è il baitello dei servizi igienici (m. 2050).
Ritiriamo il ticket valido 24 ore presso il parcometro pagando € 7.-- e lo lasciamo sul cruscotto in modo ben visibile.
I primi segnavia che troviamo indicano seguendo la strada
- (segnavia 151): Zufallhütte  / Rif. Nino Corsi: 30', Marteller Hütte / Rif. Martello;
- (segnavia 37): Ultner Markt, Marteller Hütte / Rif. Martello, Vorderer Rotspitz / Cima Rossa;
- (segnavia 12): Larchboden, Sallentjoch / Passo di Saent.

In leggera salita, passiamo accanto al cartellino che indica il km. 22 della strada. Il Rifugio Corsi è già visibile, davanti in alto.
Alla sinistra parte la teleferica di servizio al Rifugio Martello. Subito dopo, sempre alla sinistra, c'è un chiosco.

Poco dopo alla destra si stacca una sterrata. Vari segnavia affissi disordinatamente ad un palo indicano
- diritto (segnavia 37): Ultner Markt, Marteller Hütte / Rif. Martello; 
- diritto (segnavia 12): Larchboden, Sallentjoch / Passo di Saent;
- a destra (segnavia 151): Zufallhutte  / Rif. Nino Corsi 40', Madritschjoch / Passo del Madriccio;
- a destra (segnavia 150): Marteller Hütte / Rif. Martello variante 1 h 40';
- a destra: Gletscherlehrpfad / Sent. Glaciologico.
C'è anche un grande cartello che parla del Sentiero Glaciologico suddiviso in 9 tappe:
1 - dal parcheggio al Rifugio Corsi 30'
2 - dal Rifugio Corsi alla diga 15'
3 - dalla diga alla cascata 15'
4 - risalita del gradino di valle 30'
5 - alla fronte della vedretta alta 30'
6 - dalla fronte alla morena sinistra 15'
7 - dalla morena al Rifugio Martello 15'
8 - dal Rifugio Martello alla diga 30'
9 - dalla diga all'ex hotel <Paradiso del Cevedale> 30'

Andiamo a destra. La sterrata è chiusa da due bacchette elettrizzate per impedire il passaggio degli animali ma alla destra c'è un cancelletto pedonale (m. 2070).
Procediamo con poca pendenza. Su di una roccia vediamo il segnavia 150.
Un rivolo passa sotto alla sterrata.

Percorriamo un tornante sinistrorso e continuiamo in modo abbastanza ripido. Cominciamo a trovare delle canaline di metallo per lo scolo dell'acqua di traverso alla strada.
Poco dopo entriamo in un bosco formato principalmente da larici.
Proseguiamo con poca pendenza (m. 2105).
Dopo un tratto quasi in piano continuiamo in salita.
Alla sinistra vediamo un albero cresciuto sopra ad una roccia. Alla destra su di un'altra roccia c'è il segnavia 150 (m. 2115).
Dopo pochi passi quasi in piano riprendiamo a salire.
Quasi in piano superiamo due semicurve sinistra-destra.

Un ruscello passa sotto alla strada (m. 2120).
Dopo pochi passi in salita proseguiamo con poca pendenza.
Presso un breve tratto quasi in piano troviamo dei cespugli di ginepro alla destra (m. 2130).
Proseguiamo in salita e vediamo il segnavia 150.
Alla sinistra ci sono dei cespugli di rododendro.
Dopo un breve tratto quasi in piano continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 2140).

Proseguiamo in discesa fino ad una curva verso sinistra dove attraversiamo un torrente su di un ponticello in cemento e legno, senza le sponde.
Incrociamo una pista. In basso alla sinistra c'è un vecchio baitello. In alto alla destra un'altra costruzione in legno.
Continuiamo in salita.
Quasi in piano percorriamo un tornante destrorso e proseguiamo in salita (m. 2155).

Una piccola deviazione alla sinistra conduce ad un punto panoramico con vista sul Rifugio Corsi e su di una cascata sull'altro versante della valle.
Presso una curva verso sinistra, quasi in piano ci immettiamo su di una pista (m. 2165).
Proseguiamo in leggera salita con il Rio Mandriccio alla sinistra.

Percorriamo due curve sinistra-destra e attraversiamo il torrente su di un ponte di legno senza le sponde. Vediamo il segnavia 150. In alto, vediamo anche il Rifugio Corsi (m. 2170).
Continuiamo in salita.

Dopo una semicurva verso sinistra proseguiamo quasi in piano. Troviamo dei segnavia che indicano
- diritto (segnavia 103-150): Zufallhutte  / Rif. Nino Corsi, Marteller Hütte / Rif. Martello;
- a destra (segnavia 151): Zufallhutte  / Rif. Nino Corsi, Madritschjoch / Passo del Madriccio;
- a sinistra (segnavia 151): Enzianhütte / Alb. Genziana.
Continuiamo diritto (m. 2175).

Poco dopo troviamo altri segnavia che indicano
- diritto (segnavia 150): Zufallhutte  / Rif. Nino Corsi, Marteller Hütte / Rif. Martello;
- dietro (segnavia 150): Parkplatz / Parcheggio;
- a sinistra: Payer Stadel / Fienile, Ausstellungs / Esposizione
Continuiamo diritto, tra prati e radi alberi, passando accanto ad un cartello, scritto in tedesco, intitolato "Almwirtschaft (= agricoltura alpina)" (m. 2180).

In lievissima discesa superiamo due semicurve sinistra-destra.
Troviamo una piccola croce e una targa, in tre lingue, in memoria di Alois Pipal sulla quale leggiamo: "Il 3 Novembre 1918 in questo luogo durante la ritirata dal fronte del Cevedale venne ucciso l'ultimo soldato austro-ungarico, l'artigliere di montagna Alois Papal, colpito dallo Zufall (Nino Corsi) degli alpini italiani che avanzavano. Ci furono anche dei feriti."
Continuiamo quasi in piano.
Superiamo una semicurva verso destra in leggera discesa.

Quasi in piano attraversiamo un ruscello su di ponticello senza le sponde e continuiamo con poca pendenza.
Troviamo dei segnavia che indicano
- diritto (segnavia 103): Zufallhütte / Rif. Nino Corsi, Marteller Hütte / Rif. Martello;
- dietro (segnavia 103): Enzianhütte / Alb. Genziana;
- dietro (segnavia 150): Parkplatz / Parcheggio.

Percorriamo una curva verso sinistra e riprendiamo a salire.
Alla destra ci sono parecchi cespugli di rododendro.
Con poca pendenza superiamo due semicurve sinistra-destra vicine tra loro (m. 2200).
Proseguiamo in salita.
Superiamo una semicurva verso destra e troviamo alcuni grandi massi alla destra.
Continuiamo in leggera discesa (m. 2210).
Superiamo una semicurva verso destra e torniamo a salire.  Percorriamo un tornante destrorso con una staccionata alla sinistra e un'altra più corta alla destra. Proseguiamo con un tornante sinistrorso (m. 2215).

Percorriamo un tornante destrorso molto ampio, con vista su di una cascata sull'altro lato della valle.
Vediamo il segnavia 150. Alla sinistra ci sono delle foglie di rabarbaro.

Troviamo un tavolo di legno alla sinistra all'inizio di un tornante destrorso. I segnavia indicano a sinistra in discesa: Hängebrücke /Ponte sospeso, Zum steig nr. 31 /Verso sentiero n. 31. Vale la pena fare questa deviazione (10 minuti a+r). Scendiamo a sinistra e camminiamo sul ponte sospeso, inizialmente con gradini in discesa e poi quasi in piano. Oltre il ponte seguiamo un sentiero che sale a destra e raggiungiamo un bel punto panoramico con vista su di una grande cascata del Torrente Plima. Poi torniamo indietro, riattraversiamo il ponte sospeso e torniamo sulla strada.

Alla sinistra troviamo una casa museo in fase di realizzazione. Su un cartello leggiamo: "Qui il Comune di Martello restaura il Badhaus (casa bagno) dei soldati del fronte Ortles-Cevedale con progetto Leader. La casa ospiterà un museo sulla storia della prima guerra mondiale."

Alla destra, poco più in alto, vediamo il Rifugio Corsi.
Percorriamo con una semicurva verso sinistra, con il fondo roccioso ma liscio, aggirando il rifugio.

Raggiungiamo una chiesetta, una panchina e dei segnavia che indicano
- a sinistra (segnavia 103): Marteller Hütte / Rif. Martello;
- a sinistra (segnavia 150): Eisseepass / Passo del Lago Gelato, Casati Hütte / Rif. Casati;
- a sinistra: Gletscherlehrpfad / Sent. Glaciologico;
- diritto (segnavia 151): Madritschjoch / Passo del Madriccio;
- diritto (segnavia 33): Pedertal / Val Peder 3 h, Lyfi Alm / Malga
- dietro: parcheggio.
Alla destra, a poca distanza, c'è il Rifugio Nino Corsi (m. 2265).

Quasi in piano seguiamo il sentiero alla sinistra della chiesetta.
Un rivolo lo attraversa passandogli sotto.
Ad un bivio i segnavia 103-150 indicano a sinistra il Rifugio Martello. Pertanto lasciamo il sentiero che prosegue diritto e giriamo a sinistra in leggera discesa.
Dopo un tratto in discesa ci immettiamo su di un altro sentiero a andiamo a destra.
Lasciamo alla destra un edificio con una scritta in tedesco che tradotta dice: "Macello. Edificio storico della prima guerra mondiale, costruito nel 1916, ristrutturato nel 1994."

Ci immettiamo su di una sterrata e, in salita, percorriamo un tornante destrorso con una parete di roccia alla sinistra.
Continuiamo su di una mulattiera, incassata tra le rocce, e saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra (m. 2280).
Pochi passi bagnati da un rivolo sono accompagnati da un cavo passamano fissato alla parete di sinistra.
Percorriamo una curva verso sinistra con il cavo fissato alla parete di destra (m. 2295).
Proseguiamo in discesa (m. 2300).
Guadiamo un ruscello. Alla destra ci sono dei rododendri (m. 2290).

Continuiamo in salita e con una larga scala di legno passiamo sopra ad un ruscello.
Quasi in piano giriamo a destra (m. 2305).
Presso una semicurva verso sinistra, un muro di pietre scende come rinforzo alla sinistra.
Vediamo il segnavia 150.
Proseguiamo in salita su fondo roccioso e con protezioni di legno alla sinistra.
Alla sinistra vediamo ancora il Rifugio Nino Corsi e il Lago Gioveretto in lontananza.

Dopo un breve tratto quasi in piano, riprendiamo a salire e percorriamo un tornante destrorso su fondo roccioso.
Alla sinistra vediamo una cascata (m. 2320).
Quasi in piano superiamo due semicurve destra-sinistra.
In leggera discesa percorriamo una curva verso sinistra, seguita quasi in piano da una verso destra mente aggiriamo una zona rocciosa.
Superiamo due semicurve sinistra-destra e continuiamo con poca pendenza.
Proseguiamo quasi in piano circondati da prati e rododendri.
Percorriamo un breve tratto in leggera salita.

Troviamo un cartello che parla dell'Alta Via dell'Ortles e della diga nell'Alta Val Martello. A proposito della diga, vi leggiamo: "Nel XIX secolo, la lingua del ghiacciaio dello Zufallferner si estendeva fino al fondovalle. Il ghiacciaio con le morene laterali formava una possente barriera. Nel terreno pianeggiante sul versante montano di questa barriera naturale, l'acqua di fusione del Langenferner e degli altri ghiacciai laterali si accumulò fino a formare un vasto specchio d'acqua. Il lago era lungo circa 350 m, largo 150 m e profondo 12 m, con un volume d'acqua accumulato di circa 630.000 m³. Furono varie le sue devastanti esondazioni, che si verificarono in primavera con l'innalzamento delle temperature e lo scioglimento del ghiacciaio. La Val Martello, fino a Laces, subì enormi danni in un ristretto arco temporale. Esondazioni del lago glaciale sono documentate negli anni 1887, 1889, 1891. Per proteggersi dal pericolo del lago glaciale, negli anni 1892 e 1893 fu costruita una diga. Il suo costo ammontò a 36.756 fiorini (corrispondenti a 294.000 euro nel 2005)."

Continuiamo quasi in piano e raggiungiamo la diga e il paletto di legno che segnala la tappa n. 2 del Sentiero Glaciologico. I segnavia indicano
- diritto (segnavia 150): Rif. Casati Hütte 3 h 30';
- dietro (segnavia 103): Zufallhütte / Rif. Nino Corsi, Enzianhütte / Alb. Genziana
- diritto: Winterweg Marteller Hütte / Sent. invernale Rif. Martello.
Giriamo a sinistra e, seguendo il segnavia 103 dipinto su di una pietra, camminiamo sulla bassa diga accompagnati da un muro alla destra (m. 2325).
Dopo un centinaio di metri la diga gira a sinistra. La seguiamo per altri sessanta metri circa e poi la lasciamo scendendo alla destra dove, dei due sentieri prendiamo quello alla sinistra.
Quasi in piano transitiamo sotto ai cavi della teleferica di servizio al Rifugio Martello.

Arrivati vicino ad una roccia, lasciamo a sinistra il sentiero 40 glaciologico e proseguiamo diritto salendo dei gradini di legno con protezioni alla destra.
Presso una semicurva verso sinistra troviamo il paletto di legno che segnala la tappa n. 8  del sentiero glaciologico.
In leggera discesa percorriamo due curve sinistra-destra.

Attraversiamo un ponticello con le sponde, interamente di legno, su un affluente del Torrente Plima (m. 2325).
Subito giriamo a destra e proseguiamo in lievissima discesa attorniati da erba, rododendri e fiorellini gialli.
Il sentiero si allontana dal Torrente Plima ma poi si riavvicina.
Transitiamo nuovamente sotto alla teleferica di servizio al Rifugio Martello.
In leggera salita superiamo due semicurve sinistra-destra.
Continuiamo in leggera discesa con il torrente che nuovamente si allontana verso destra.
Quasi in piano superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 2325).

Passiamo ai piedi di una cascata e, seguendo il segnavia 103 accompagnato da una freccetta, cominciamo a salire verso sinistra attorniati dai rododendri.
Presso un tornante sinistrorso vediamo un segnavia bianco-rosso ricurvo (m. 2340).
Proseguiamo con alcune serpentine.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2350).
Presso un tornante sinistrorso lasciamo a destra un masso quasi sferico (m. 2355).
Subito percorriamo un tornante sinistrorso diviso in due tracce.

Troviamo dei segnavia che indicano: dietro il sentiero glaciologico; il sentiero 103A va a destra lungo il torrente; noi seguendo un bollo bianco-rosso andiamo a sinistra in salita (m. 2365).
Dopo una semicurva verso destra (m. 2370), arriviamo ad un'altra biforcazione e prendiamo il sentiero alla destra in migliori condizioni. Aggirato un masso con i bolli i due sentieri si uniscono (m. 2380).
Con poca pendenza percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2385) e in salita uno destrorso (m. 2390).

Per un breve tratto ci accompagnano tre pali di legno che reggono un cavo passamano.
Dopo un tornante sinistrorso cominciamo a salire ripidamente (m. 2400).
Ad una biforcazione possiamo proseguire diritto oppure con due tornanti destra-sinistra (m. 2405).
Il sentiero si divide e subito si ricompone.
Con poca pendenza percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 2410).
Continuiamo in salita.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2420).
Saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra.
Un'altra traccia rientra dalla destra.

Accanto ad una parete rocciosa, percorriamo un tornante sinistrorso e continuiamo ripidamente.
Superiamo due semicurve destra-sinistra salendo dei rudimentali gradini (m. 2430).
Proseguiamo in salita.
In basso vediamo la confluenza tra il Torrente Plima e un suo affluente.
Lasciamo a destra un masso con i bolli.
Ad una biforcazione prendiamo il sentiero alla destra, più largo (m. 2435).
Troviamo un'altra biforcazione e questa volta scegliamo la traccia di sinistra. Subito le due tracce si ricompongono.
Saliamo alcuni gradini di pietra.

Tra le pietre percorriamo una semicurva verso sinistra seguita da una curva verso destra.
Con poca pendenza percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2450).
Dalla sinistra si innesta un'altra traccia.

Troviamo una panca di legno e un ruscello che bagna il sentiero. Giriamo a destra e proseguiamo su pietre bagnate (m. 2455).
Troviamo un bollo bianco-rosso.
Saliamo due gradini di pietra.
Poco dopo percorriamo una curva verso sinistra.
Troviamo un altro bollo e vediamo dei rododendri poco più in basso alla sinistra (m. 2480).
In leggera salita percorriamo un tornante destrorso.
Continuiamo un salita con un tornante sinistrorso molto ampio (m. 2485).
Ad una biforcazione andiamo a sinistra come indicato da una freccetta rossa.

Quasi in piano attraversiamo una pietraia con pietre ben sistemate e su di un masso vediamo il segnavia 103 accompagnato da una freccetta. Continuiamo in salita (m. 2490).
Passiamo tra due massi.
Aggiriamo alla sinistra una pietra sul sentiero. In basso vediamo la piccola diga. Transitiamo sotto ai cavi della teleferica di servizio al Rifugio Martello.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2500).
Vediamo due bolli e continuiamo con un tornante sinistrorso (m. 2510).
Ad una biforcazione possiamo salire ripidamente verso destra oppure girare a sinistra in leggera discesa e subito percorrere un tornante destrorso in salita. Subito le due tracce si ricompongono.
Saliamo alcuni gradini di pietra.
Percorriamo una curva verso destra (m. 2520).

Con poca pendenza attraversiamo delle pietre franate e sistemate abbastanza bene.
Percorriamo un tornante sinistrorso e continuiamo in salita (m. 2530).
Una roccia affiora in mezzo al sentiero.

Dopo un tornante destrorso, davanti vediamo il traliccio che regge i cavi della teleferica (m. 2535).
Ad una biforcazione ignoriamo il sentiero che prosegue diritto e prendiamo il sentiero che gira a sinistra indicato da un segnavia bianco-rosso ricurvo (m. 2540).
Dopo un tornante destrorso vediamo il Rifugio Martello (m. 2550).
Superiamo tre brevi tratti: in leggera salita, quasi in piano e in leggera discesa. Continuiamo con poca pendenza.
Percorriamo una semicurva verso sinistra (m. 2555).
Dopo una curva verso destra riprendiamo a salire.

Lasciamo a destra il traliccio della teleferica (m. 2570).
Camminiamo su di una lunga roccia liscia oppure la costeggiamo alla sinistra.
Raggiungiamo il Rifugio Martello (m. 2580 ma "ufficialmente" quotato 30 metri in più).

Tempo impiegato: ore 2.15 / Dislivello: m. 570 -40 / Lunghezza km. 5.7
Data escursione: luglio 2024

Ritorno in sintesi

Prendiamo il sentiero 37+A che inizia sul retro del Rifugio Martello.
Inizialmente sale, poi prosegue con alcuni saliscendi e poi inizia a scendere.
Troviamo un solo bivio dove lasciamo a destra il sentiero 37 A che sale verso le Cime Venezia e continuiamo diritto in discesa con il sentiero 37.
Al termine di una ripida discesa, ci troviamo un po' più a valle rispetto alla diga. Qui se prendiamo il sentiero alla destra andiamo verso l'ex albergo Paradiso e da li al parcheggio mentre se prendiamo il sentiero alla sinistra andiamo alla diga e da li proseguiamo percorrendo a ritroso la prima parte fatta in salita all'andata, ripassiamo dal Rifugio Corsi e scendiamo al parcheggio.

Escursioni/ascensioni partendo dal Rifugio:


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