Rifugio Malga di Mezzo

Il Rifugio Malga di Mezzo è situato in Val d’Avio (Alta Val Camonica) nei pressi della diga del Lago Benedetto.

Risalendo la statale 42 della Val Camonica o scendendo con la statale 39 dall'Aprica, raggiungiamo Edolo e poi continuiamo verso il Gavia fino a Temù.
All'inizio del paese oppure più avanti nel centro troviamo due strade che scendono verso destra. La prima è una circonvallazione che aggira l'abitato, la seconda è Via Val d'Avio. In entrambi i casi, seguendo le indicazioni per la Val d'Avio, la Malga Caldea e il Rifugio Garibaldi, scendiamo verso il ponte sull'Oglio. Dopo il ponte andiamo a destra.
Prima di un altro ponte andiamo a sinistra. Presso un'area con panchine giriamo ancora a sinistra e continuiamo, per complessivi tre chilometri dalla statale, su strada ancora asfaltata.
Troviamo poi la stradina sterrata che si stacca a sinistra e che in km 2.7 conduce alla Malga Caldea.
Il fondo stradale non è in buone condizioni e pertanto, se non disponiamo di un fuoristrada, è opportuno procedere con la massima cautela. Dopo innumerevoli buche e due guadi, troviamo alla sinistra il segnavia che indica l'inizio del sentiero 43 per il Bivacco Spera raggiungibile in ore 1.30.
Superato un altro guado, raggiungiamo la malga e lasciamo la macchina in un parcheggio o presso alcuni slarghi a margine della strada (m. 1574).

Nell'estate 2023 nei giorni 30 luglio e 5-6-12-13-14-15-19-20-27 agosto è in funzione un servizio navetta. La navetta effettua le seguenti fermate: Ponte di Legno autostazione, Temù Via Roma Municipio, Temù Via Saletti parcheggio impianti di risalita, Temù parcheggio Malga Caldea.
Abbiamo preso la navetta in Via Saletti dove c'è un grande parcheggio gratuito e dove il pulmino passa alla ore: 7.08 - 8.48 - 10.28 - 15.08 - 16.48 - 18.28.
Per la discesa da Malga Caldea invece parte alle ore: 8.00 - 9.40 - 11.20 - 15.55 - 17.40 - 19.20.
La navetta ha solo otto posti, il costo è di 1 euro a tratta e la prenotazione è obbligatoria (tel.: 0364 91045).
Per arrivare in Via Saletti a Temù:
Con la SS 42 arriviamo a Temù dove alla rotonda con l'Albergo Veduta dell'Adamello prendiamo la prima uscita. Percorriamo un ampio tornante sinistrorso. Dopo una curva verso destra attraversiamo il ponte sull'Oglio e raggiungiamo il grande parcheggio (m. 1125).


La Malga Caldea è situata a sinistra del parcheggio, un po' più in alto (m. 1584) mentre a destra c'è un'area pic-nic con vari tavoli e panche, attrezzatura per grigliare, la baita con i servizi igienici e due cartelloni del parco. Accanto alla strada c'è un monumento a forma di libro aperto con i nomi dei 39 periti, l'8 marzo 1916, a causa di una valanga. Il monumento è stato collocato nel 2016 in occasione del centenario. Un cartello indica il Lago d'Avio. I segnavia collocati davanti alla Malga Caldea indicano: dietro (segnavia 43) Bivacco Spera a ore 1.30 e Temù (segnavia 11) a ore 1.30; davanti (segnavia 11) Rifugio Garibaldi a ore 3. Su un cartello CAi leggiamo: Malga Caldea 1584 m, SI tappa n. D29S Rif. Tonolini - Temù.

Continuiamo lungo la sterrata, in leggera salita nel bosco, passando accanto al primo di una serie di cartelli che segnalano il pericolo di piene improvvise.
Percorriamo una curva verso sinistra (m. 1590).
Continuiamo quasi in piano (m. 1595).

Presso una curva verso destra troviamo una bacheca con quattro cartelloni intitolati: "Il cervo europeo", "Altri galliformi", "La guerra bianca" e "La flora di rupi e macereti".
Superiamo una semicurva verso destra e attraversiamo un ponte con le sponde di legno. Accanto c'è un cartello che segnala il pericolo di piene improvvise (m. 1600).
Continuiamo con poca pendenza e cominciamo a trovare delle canaline, per lo scolo dell'acqua, di traverso alla strada.
A sinistra vediamo una cascata.

Superiamo una stanga di ferro, che comunque troviamo aperta. Passiamo accanto ad una bacheca con tettuccio alla quale è affissa una cartina dell'alta Valle Camonica. Percorriamo una curva verso destra. Ora la strada diventa asfaltata (m. 1610).
Dopo un breve tratto quasi in piano proseguiamo in leggera salita.
Un rivolo scende dalla sinistra (m. 1625).

Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1630).
Dopo un tornante destrorso alla destra troviamo delle gabbie piene di pietre per prevenire eventuali smottamenti del terreno. Continuiamo in salita (m. 1645).
Superiamo un tornante sinistrorso e subito dopo troviamo altre gabbie piene di pietre (m. 1660). La pendenza aumenta.
Continuiamo con un tornante destrorso (m. 1685).
Anche dopo il successivo tornante sinistrorso troviamo delle gabbie colme di pietre (m. 1710).
La pendenza diventa abbastanza ripida (m. 1720).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1750) e uno sinistrorso (m. 1770).
Alla fine di un tornante destrorso troviamo altre gabbie piene di pietre (m. 1795).
Alla sinistra, protetta da una roccia, c'è una targa in memoria di una persona scomparsa.
Presso una semicurva verso destra troviamo un masso e altre gabbie contenenti pietre (m. 1815).
Proseguiamo con poca pendenza. Poco dopo troviamo altre gabbie.
Continuiamo con un tornante sinistrorso (il nono e ultimo della serie). Questa volta non troviamo solo alcune gabbie piene di pietre ma parecchie gabbie che continuiamo sul lato destro della strada. In alto alla sinistra vediamo uno degli edifici di servizio alle dighe (m. 1830).

Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1850).
Per un tratto saliamo in modo abbastanza ripido (m. 1860).
Dopo una semicurva verso sinistra la pendenza diminuisce (m. 1885).

Ora la strada diventa sterrata e procede quasi in piano (m. 1895).
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Il Torrente Val di Fede attraversa la strada su una base in cemento e pietre.
Dopo una semicurva verso destra continuiamo con poca pendenza.

Quasi in piano attraversiamo un grande piazzale sterrato sul quale si affacciano alcuni edifici di servizio alle dighe. Ci sono anche: una fontana con vasca di pietre, la partenza della teleferica Enel di servizio e una bacheca con una cartina dell'alta Valle Camonica. Percorriamo un'ampia curva verso destra (m. 1900).
Cominciamo a trovare delle canaline di metallo, si traverso alla strada, per lo scolo dell'acqua.

Più in basso, alla sinistra, vediamo il Laghetto d'Avio. Questo lago è situato a un'altezza di m. 1869, è lungo metri 360 e largo 160.
Poco dopo alla destra inizia un muro di pietre.
Davanti a noi già vediamo le dighe del Lago Benedetto e del Lago Pantano. In fondo alla valle spicca la Cima Plem e cominciamo a vedere l'Adamello.
Camminiamo in piano alla destra del lago, ai piedi del Corno di Mezzodì.
Superiamo due semicurve sinistra-destra. Nel muro alla destra c'è una porta.
Continuiamo con una semicurva verso sinistra. Alla destra ci sono delle rocce e alla sinistra delle protezioni di ferro dipinte di grigio.
Presso una curva verso destra transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione. Un cartello segnala il pericolo di piene improvvise.

Passiamo accanto ad alcune costruzioni, percorriamo una curva verso sinistra e raggiungiamo la diga del secondo lago: il Lago d'Avio. Un cartello indica il divieto di accesso a questa diga. Il lago si trova ad un'altezza di m. 1900, è lungo metri 985 e largo 570.
Ignoriamo una stradina che sale alla destra.

Proseguiamo in piano con il lago in basso alla sinistra.
Alla destra, dopo una porta, inizia una lunga costruzione.
Percorriamo una semicurva verso sinistra molto ampia (m. 1905).
Troviamo una canalina di ferro, di traverso alla strada, per lo scolo dell'acqua.
Davanti vediamo le dighe dei Laghi Benedetto e Pantano d'Avio. Attraversiamo due griglie in ferro.
Superiamo una semicurva verso destra.

Senza arrivare in fondo al Lago d'Avio, presso una semicurva verso sinistra, un bollo bianco-rosso indica di lasciare la sterrata e salire a destra. Ci sono anche dei segnavia che indicano il Rifugio Garibaldi a ore 2.10 e il Rifugio Malga di Mezzo a ore 0.15.
Continuiamo quasi in piano con un sentiero attorniato da alberelli.
Proseguiamo con poca pendenza su sentiero pietroso.
Aggiriamo alla sinistra una grande pietra.
Torniamo a camminare su sentiero pietroso dapprima quasi in piano e poco dopo in leggera salita.
Percorriamo un tratto in lievissima discesa seguito da un altro in leggera salita (m. 1930).

Quasi in piano transitiamo sotto i cavi dell'alta tensione.
Proseguiamo tra gli alberi.
Per un tratto, un ruscelletto bagna e infanga il terreno.
Continuiamo in leggera salita. Alla sinistra scende un muro a rinforzo del sentiero.
Lasciamo a sinistra un sentiero che si dirige verso una costruzione di servizio e continuiamo diritto in salita (m. 1935).

Saliamo tre gradini e troviamo alla destra una cappellina all'interno della quale ci sono una croce e un monumento in memoria dei caduti durante la costruzione delle dighe.
Proseguiamo quasi in piano (m. 1945).
Passiamo accanto ad una bacheca con una cartina dell'alta Valle Camonica.

Alla sinistra vediamo la diga del Lago Benedetto e iniziamo a costeggiarlo. Questo lago si trova ad un'altezza di m. 1929, è lungo m. 795 e largo m. 580.
Un cartello di legno preannuncia la Malga di Mezzo.
Superiamo due semicurve destra-sinistra e raggiungiamo il Rifugio Malga di Mezzo (m. 1950).

Tempo impiegato: ore 1.15 - Dislivello: m. 376
Data escursione: agosto 2023

Escursioni partendo dal Rifugio:


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