Rifugio Madonna della Guardia

Il Rifugio è situato presso le baite di Alpone con bella vista panoramica sul sottostante Lago Maggiore e su una cerchia di monti tra i quali spicca l'imponente mole del Monte Rosa. Poco più in alto sorge la bella chiesetta della Madonna della Guardia.
Dal rifugio passa l'ottava tappa del sentiero 3V Via Verde Varesina.

Primo itinerario: dal Rifugio Campiglio

Dal lungolago di Luino, in direzione nord, poco prima della fine del paese, lasciamo la statale 394 per prendere sulla destra la provinciale 6 con la quale saliamo a Dumenza e a Due Cossari.
Successivamente lasciamo a sinistra la deviazione per Agra e continuiamo in direzione di Curiglia fino a trovare il bivio di Cinquevie (m. 551) dove giriamo a destra verso Pradecolo. La strada ora è più stretta e sale con 31 tornanti che, in qualche caso, possono richiedere una doppia manovra.
Dopo sette chilometri, superiamo il convento del Monaci Benedettini e raggiungiamo il Rifugio Campiglio dove l'asfalto termina (m. 1160).

Parcheggiata la macchina, superiamo una sbarra che chiude l'accesso ai veicoli e ci incamminiamo su una sterrata.
Ignoriamo la stradina sulla destra che sale verso una chiesa e andiamo diritto passando accanto ad una fontana. Alcuni segnavia indicano davanti a noi: Madonna della Guardia, Alpone, Curiglia e Monte Lema.
Poco più avanti troviamo un bivio. Qui viene segnalato il Monte Lema sulla destra e diritto Alpone a un'ora di cammino.
Successivamente incontriamo un ampio sentiero che sale da sinistra e si unisce al nostro percorso. Qui dovremo fare attenzione al ritorno per seguire correttamente la sterrata, che in questo punto procede in piano, evitando di scendere a destra.

Continuiamo nella faggeta con percorso che alterna vari tratti in piano e lievi saliscendi, effettuando un largo semicerchio alla testata della Valle Arasio. Il percorso segue fedelmente la sinuosità della montagna. Alcuni torrenti o semplici rivoli scendono dal Monte Lema (m. 1620) e dal Poncione di Breno (m. 1654) e attraversano la sterrata. Questa prima parte del percorso, durante il periodo invernale è completamente in ombra.
Sul lato opposto della vallata cominciamo a vedere la bianca chiesetta della Madonna della Guardia, posta su un poggio solatio, poco prima del rifugio. Sarà un buon punto di riferimento in quanto è quasi sempre visibile lungo il cammino.

Percorriamo poi un tratto in salita e, dopo una breve discesa, troviamo un bivio (m. 1300). I segnavia indicano diritto il Monte Lema, e a sinistra l'Agriturismo Le Gemelle, Alpone e la Chiesetta di Alpone. Lasciamo dunque la sterrata e prendiamo il sentiero che scende a sinistra.
Seguendo i bolli sui faggi scendiamo un poco e poi continuiamo quasi in piano passando accanto ad un casello dell'acquedotto.
Ora i faggi lasciano il posto alle betulle e il panorama consente una bella vista sul sottostante Lago Maggiore.
Superiamo una pietra con inciso il nome di uno sfortunato escursionista.
Dopo un tratto allo scoperto attraversiamo un altro gruppo di betulle ed un grande faggio.

Il percorso ora è sbarrato da una staccionata in legno ed in effetti più avanti c'è un burrone. Prendiamo un sentiero sulla destra con il quale dopo una breve salita, torniamo a scendere fino ad un'altra staccionata sulla quale un segnavia indica Pradecolo alle nostre spalle.
Ora continuiamo quasi in piano tra rade betulle, con bella vista sul lago.
Più avanti, vediamo il retro della chiesa, poco più in basso. Alcuni segnavia indicano che ci troviamo sulla tappa 8 (Dumenza-Curiglia) della 3V; a destra viene indicato il Monte Lema e alle nostre spalle Pradecolo e il Rifugio Campiglio.

Con pochi passi in discesa raggiungiamo la chiesetta (m. 1245).
Superiamo una fontana, due tavoli in legno e relative panche e raggiungiamo la facciata dove ci fermiamo un attimo ad ammirare lo splendido panorama. Proseguiamo poi sull'altro lato dell'edificio e troviamo una palina con altri segnavia: diritto viene segnalato il Monte Lema; dietro l'Alpe Sarona e Curiglia; a sinistra Alpone a 100 metri, Viasco e Cà del Sasso.
In leggera discesa su un ampio sentiero tra i faggi raggiungiamo le belle baite in pietra di Alpone, quasi tutte ben ristrutturate.
Il rifugio e l'Agriturismo Le Gemelle, posti l'uno accanto all'altro, sono tra le prime baite.

Tempo impiegato: ore 1.10 - Dislivello: m. + 140 -94
Data escursione: novembre 2008

Secondo itinerario: da Curiglia

In questo caso, al bivio di Cinquevie (m. 551) continuiamo diritto con la provinciale 6 fino a Curiglia (m. 670).
Parcheggiata la macchina nel centro del paese, alzando gli occhi a destra notiamo una vecchia insegna caratteristica: "Vini, Alimentari, Macelleria".
Saliamo in quella direzione e, raggiunto il negozio, prendiamo una stradina sulla destra, Via Filzi, con la quale passiamo sotto una casa e raggiungiamo una piazzetta dove, di fronte a una fontana, inizia Via Roma.

In alternativa possiamo prendere, sempre a destra ma un poco più avanti, una strada asfaltata che sale tra le case, all'inizio della quale vari segnavia indicano: Viasco, Monteviasco, Piero, e il sentiero 3V (Via Verde Varesina). Ci sono anche due bolli sovrapposti di colore rosso e bianco. Giunti alla prima curva a sinistra, davanti a una fontana, prendiamo sulla destra Via Battisti, una stradina stretta e acciottolata con la quale arriviamo all'imbocco di Via Roma.

Risaliamo Via Roma, attraversiamo la Piazzetta Carlo Viola e continuiamo su una mulattiera gradinata di sanpietrini. Superiamo una fontana.
Verso la fine del paese troviamo sulla sinistra una piccola cappella con una Madonna e una fontana (m. 710).
Subito dopo c'è un bivio e i segnavia indicano a sinistra: Cà del Sasso; diritto: Monte Lema, Sarona, Alpone.
Continuiamo diritto in leggera salita, tra le ultime case e una staccionata di legno.
Superiamo la cappelletta di Sant'Antonio e raggiungiamo un bivio (m. 730). I segnavia indicano a sinistra: Viasco e Monteviasco; a destra: Curiglia, Sarona, Alpone, Monte Lema.
Un cartello indica il divieto di transito agli automezzi. La stradina verso destra, che percorreremo nel bosco, dovrebbe essere asfaltata fino a Sarona, ma il condizionale è d'obbligo in quanto l'abbiamo trovata abbondantemente innevata.

Dopo un tratto in piano, con un ponte superiamo un torrente che scende da sinistra. Nei pressi c'è una panchina.
Saliamo con protezioni a destra fino ad un'altra cappelletta contenente l'immagine di un santo il cui nome è stato ormai cancellato dal tempo (m. 750).
Percorriamo un tratto con minore pendenza e poi torniamo a salire. Di tanto in tanto troviamo dei bolli di colore bianco e rosso.
Superiamo un tornante al cui interno c'è una cappella con una raffigurazione di Gesù. C'è anche una piccola croce di ferro (m. 840).
Il successivo tornante è abbastanza ripido poi la stradina continua in leggera salita.
Più avanti troviamo un sentiero sulla sinistra con il quale è possibile tagliare un tornante.
Sulla destra c'è una madonnina. Continuiamo, abbastanza ripidamente, con una staccionata a sinistra.
Percorriamo poi un breve tratto in piano (m. 895) e torniamo a salire tra betulle, castagni e faggi.

Arriviamo a Sarona. All'inizio dell'abitato c'è un bivio; un cartello indica l'altezza: m. 944 e la prosecuzione a sinistra per: Alpone, Madonna della Guardia, Monte Lema. Un altro segnavia indica la tappa n. 8 della 3V (Dumenza-Curiglia).
Passiamo tra le belle case interamente di pietra; in inverno completamente disabitate.
Ad un bivio andiamo a sinistra seguendo un bollo bianco-rosso e vediamo, dipinta su una casa, una bella madonna con bambino.
Raggiungiamo poi una cappelletta con un Crocefisso davanti alla quale c'è una grande vasca-abbeveratoio. Sulla sinistra ci sono anche dei tavoli e panche.
In ripida salita, passiamo dietro la cappella e superiamo una fontana tra le ultime case del borgo.

Continuiamo con un sentiero tra gli alberi.
Attraversato un gruppo di grandi faggi, il sentiero si porta verso sinistra sul bordo di un ripido costone. Poi ci addentriamo un un bosco di betulle.
Un cartello di legno su un faggio indica di andare a destra (m. 1090). Forse in questo punto c'è un bivio comunque le tracce nella neve, di chi ci aveva preceduto, andavano tutte a destra.
Ora il bordo del costone è alla nostra destra. Sempre tra le betulle, saliamo ripidamente.
Un altro cartello invita a proseguire diritto e segnala il percorso: "Gite ed escursioni locali n. 1".
Al termine della salita (m. 1160) troviamo dei segnavia che indicano: davanti l'Alpone e dietro Sarona e Curiglia.
Percorriamo un tratto quasi in piano e poi torniamo a salire avendo faggi a sinistra e betulle a destra.
In vista dell'Alpone la pendenza diminuisce e troviamo un bivio. A destra viene indicato il Monte Lema mentre a sinistra l'Alpone e il Rifugio Madonna della Guardia.
In salita tra le belle baite di pietra arriviamo al rifugio.

Tempo impiegato: ore 1.40 - Dislivello: m. 560
Data escursione: gennaio 2009

Escursioni partendo dal Rifugio:


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