Rifugio Loa
- Altezza: m. 1200
- Gruppo: Val Camonica
- Ubicazione: Loa
- Comune: Berzo Demo - BS
- Carta Kompass: 94 C5/6
- Coordinate Geo: 46°06'12.50"N 10°20'15.40"E
- Gestore: Marco Rocca
- Telefono gestore: 328 1886949
- Telefono rifugio: 328 1886949
- Posti letto: 20
- Apertura: attualmente chiuso causa incendio
- Pagina aggiornata il: 16/01/2020
Il Rifugio Loa, dedicato ai "Caduti di tutte le guerre" è situato nel Parco dell'Adamello.
E' raggiungibile con il "Percorso della Memoria", che partendo dalla statale 42 risale la dorsale a nord di Berzo Demo passando accanto o nei pressi
di vari manufatti risalenti alla prima guerra mondiale. Lungo il cammino infatti visiteremo 17 grotte ricovero, trincee, gallerie, postazioni di
artiglieria e i resti di un fortino situato in cima al Doss de l'Ora.
Primo itinerario: da Berzo Demo (località Lorengo) con il Percorso della Memoria
Con la statale 42 della Valle Camonica arriviamo a Berzo Demo dove al km. 107.8 in Località Lorengo lasciamo la macchina in un parcheggio alla destra della strada (m. 510).
Qui parte una bella stradina lastricata. Una bacheca riporta una cartina con il "Percorso della Memoria" e segnala il punto in cui troveremo le varie
testimonianze della Grande Guerra. I segnavia indicano: Prat de Sott, Berzo a ore 1.30, Loa - Dos de l'Ora a ore 3.
Percorriamo subito un tornante sinistrorso all'esterno del quale c'è una area pic-nic con barbecue, tavoli e panche. C'è anche una fontana ma un
cartello avverte che l'acqua non è potabile.
Superiamo una grata per lo scolo dell'acqua e in salita entriamo nel bosco.
Accanto ad una sbarra, che troviamo aperta, un cartello indica il divieto di transito ai veicoli eccetto quelli autorizzati (m. 525).
Troviamo delle canaline di ferro per lo scolo dell'acqua poste di traverso al percorso.
Ignoriamo una sterrata che si stacca alla destra. I segnavia indicano diritto: Berzo a ore 1.30, Loa - Dos de l'Ora a ore 3.
All'esterno di una curva a sinistra troviamo una vaschetta che raccoglie l'acqua che scende dalla destra. Qui termina il tratto lastricato e la
stradina diviene sterrata (m. 535).
Vediamo un segnavia a bandierina, con i colori verde bianco e rosso, dipinto su di un masso alla destra.
Per un po' alla sinistra ci accompagnano dei pali in cemento che reggono tre cavi poi giriamo a destra e ce ne allontaniamo.
Ad un bivio i segnavia indicano a destra con il "Percorso della Memoria": Berzo a ore 1.20, Loa - Dos de l'Ora a ore 2.50. Un altro cartello avverte:
"Strada chiusa. Solo passaggio pedonale". Andiamo a destra (m. 560).
Percorriamo una curva a destra tra le betulle, su una delle quali vediamo un segmento rosso (m. 570).
Su di un masso a destra è stata dipinta una bandierina tricolore mentre alla sinistra vediamo un segnavia bianco-rosso.
Lasciamo a destra un traliccio e passiamo sotto ai cavi dell'alta tensione.
Proseguiamo quasi in piano (m. 580).
Dopo una curva a destra percorriamo un tratto in discesa. Vediamo altri segnavia. Alla destra ci sono i tralicci dell'alta tensione.
Torniamo a salire. Oltre agli alberi, troviamo anche dei cespugli di fragoline di bosco, delle felci e vediamo del muschio sulle pietre.
Quasi in piano arriviamo a Prà di Sotto (m. 605). Alla destra c'è una casa, alla sinistra due, un baitello e una madonnina. Qui ci sono pochi alberi e
in basso a destra riusciamo a vedere la statale 42.
Con una passerella di metallo attraversiamo un torrente che scende dalla sinistra e rientriamo nel bosco. Alla destra c'è un'altra casa.
Continuiamo in leggera salita tra i castagni. Alla destra ci accompagna una staccionata.
Dopo una curva a sinistra percorriamo pochi passi quasi in piano e torniamo a salire.
Presso una curva a destra la staccionata termina (m. 625).
Alla destra troviamo una panchina. Un cartello parla del castagno. Ignoriamo un sentiero che a sinistra sale verso alcune vecchie costruzioni (m. 635).
Dopo un tratto in leggera discesa proseguiamo alternandone altri quasi in piano e in leggera salita.
Alla sinistra troviamo un grande masso appoggiato su altri.
Attraversiamo una zona con varie pietre attorno al sentiero.
Proseguiamo tra le betulle dapprima quasi in piano e poi in leggera salita.
Usciamo dal bosco e alla destra vediamo la vallata e i monti sul lato opposto. Un cartello indica in basso a destra una trincea (m. 645).
Subito dopo, quasi in piano, attraversiamo una zona con pietre franate e arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano a sinistra in salita: Berzo a ore
0.50, Loa - Dos de l'Ora a ore 2.30; dietro: Lorengo a ore 0.25.
Poi superiamo un tornante sinistrorso e proseguiamo con un muretto di pietre alla destra.
Dopo il successivo tornante destrorso il muretto lo troviamo alla sinistra (m. 660).
Rientriamo nel bosco.
In leggera salita percorriamo una curva a sinistra aggirando una roccia.
Alla sinistra troviamo la prima grotta. Un cartello in metallo su di un paletto di legno informa: "grotta ricovero n. 1" (m. 680). L'assenza di alberi
alla destra consente una veduta sul fondovalle.
Proseguiamo dapprima con una parete di roccia e poi con un muretto alla sinistra.
Percorriamo un tornante sinistrorso seguito poco dopo da uno destrorso (m. 690).
Dopo una curva a sinistra, il sentiero prosegue con un basso muretto di pietre sul lato a monte.
Poi, come rinforzo, troviamo alcuni tronchi collocati in orizzontale e fissati a dei bassi paletti di legno.
Dopo un tornante sinistrorso troviamo alla destra altri tronchi collocati in orizzontale per prevenire una eventuale frana (m. 710).
Superiamo un tornante destrorso.
Ne percorriamo uno sinistrorso attraversando un gruppo di alberi.
Poi ne superiamo un altro destrorso (m. 730)
Quasi in piano tra gli alberi, percorriamo un tornante sinistrorso ignorando un sentiero che prosegue diritto in discesa.
Troviamo dei segnavia che indicano davanti: Berzo a ore 0.30, Loa - Dos de l'Ora a ore 2.25; dietro: Lorengo a ore 0.35.
Terminati gli alberi, proseguiamo in salita.
All'esterno di un tornante destrorso troviamo la "grotta ricovero n. 2" (m. 750).
Dopo un tornante sinistrorso, lasciamo a destra un pollaio.
Alla destra troviamo la "grotta ricovero n. 3" e una panchina di legno (m. 760).
Quasi in piano rientriamo nel bosco.
Presso un tornante destrorso troviamo una panchina e un sentiero che prosegue diritto seguendo il quale possiamo raggiungere una "postazione di
osservazione e per mitragliatrice".
Continuiamo in salita. In questo punto gli alberi in prevalenza sono betulle.
Percorriamo una curva a destra.
Subito dopo alla destra troviamo un sentiero che ignoriamo ed un cancello oltre il quale vediamo due case.
Davanti al cancello, quasi in piano, giriamo dapprima a sinistra e poi a destra. Torniamo a salire.
Dopo un'altra curva a sinistra il sentiero si biforca (m. 785). Ignoriamo la sterrata alla sinistra e proseguiamo verso destra con una mulattiera come
indicato dai segnavia: Berzo a ore 0.15, Loa - Dos de l'Ora a ore 2; dietro: Lorengo a ore 0.45. Un cartello informa che siamo in "Località Rànc".
Percorriamo tre zig-zag dx-sx-dx.
Raggiungiamo la strada asfaltata e una santella, contenente un mosaico raffigurante la Madonna Addolorata, sotto la quale su di una targa leggiamo: "Gusgiòl"
(m. 800). Un cartello indica dietro il "Percorso della Memoria".
Con pochi passi verso destra, passiamo accanto ad un pannello sul quale sono riprodotte due pagine di un libro aperto che raccontano la storia della "Santela
de Rank". Apprendiamo così che la santella fu costruita nel 1860, demolita nel 1971 a seguito dei lavori di allargamento della strada e ricostruita nel 1988.
Troviamo una bacheca con una cartina del "Percorso della Memoria". Passando accanto a dei segnavia che indicano: Loa - Dos de l'Ora a ore 1.50, riprendiamo
il sentiero che sale con pendenza poco accentuata.
Dopo un tornante destrorso troviamo dei paletti e dei tronchi posti raso terra come rinforzo.
Presso un tornante sinistrorso rientriamo nel bosco (m. 810).
Superiamo altri tre tornanti dx-sx-dx poi continuiamo in salita.
All'esterno di un tornante sinistrorso troviamo la "grotta ricovero n. 4" (m. 845).
La pendenza aumenta un poco.
Superiamo un tornante destrorso e poi con maggiore pendenza uno sinistrorso.
All'esterno del successivo tornante destrorso c'è la "grotta ricovero n. 5" (m. 870).
La pendenza diminuisce un poco.
Superiamo un tornante sinistrorso.
Percorriamo un tornante destrorso più ampio dei precedenti ignorando un sentiero che prosegue diritto in discesa tra erba e alberelli. Su di una
pietra vediamo una bandierina tricolore. Qui, stando alla mappa, c'è la "grotta ricovero n. 6" che francamente non abbiamo notato.
Attraversiamo una sterrata (m. 885). I segnavia indicano a destra in discesa: Berzo; dietro in discesa: Lorengo; davanti verso destra in salita: Loa.
Su di un pannello vediamo un cartello che parla degli "interventi forestali lungo il percorso".
Proseguiamo quasi in piano con il sentiero verso Loa che per un tratto procede in parallelo con la sterrata.
Poi in leggera salita, attraversiamo un gruppo di alberi, terminati i quali alla destra vediamo un bel panorama sui monti.
Torniamo nel bosco.
Salendo alcuni gradini di legno verso sinistra possiamo raggiungere una piazzola e la "grotta ricovero n. 7" (m. 890).
Subito dopo il sentiero si biforca. I segnavia indicano a destra: Vial dal Chigheto. Andiamo a sinistra.
Superiamo un tornante sinistrorso.
Poi accompagnati da una parete di roccia percorriamo una serie di sette tornanti vicini tra loro dx-sx-dx-sx-dx-sx-dx.
Presso il successivo tornante sinistrorso torniamo a vedere il panorama sui monti (m. 920).
Poco dopo un tornante destrorso troviamo sulla sinistra un piccolo sentiero che conduce alla "grotta ricovero n. 8" (m. 930).
In basso alla destra, l'assenza di alberi consente una veduta del fondovalle, dove spicca un complesso industriale e la grande H di una piazzola per
l'atterraggio dell'elicottero.
Continuiamo con poca pendenza lasciando a sinistra delle roccette.
Poi in salita percorriamo un tornante sinistrorso tra radi alberi.
Subito dopo un tornante destrorso, un sentierino conduce alla "grotta ricovero n. 9" (m. 950).
Superiamo un tornante sinistrorso e proseguiamo con un muretto che scende alla sinistra del sentiero come rinforzo.
Percorriamo altri due tornanti destra-sinistra (m. 970).
Tra erba e cespugli ne superiamo un altro destrorso.
Incrociamo un altro sentiero. Su di un pannello di legno alcune frecce indicano davanti-destra: Goia - Loa a ore 1.15; dietro-sinistra: Berzo a ore
0.45, Lorengo a ore 1.30; a sinistra: Rampù a ore 0.05; basso-destra: Berzo a ore 0.20. Altri segnavia indicano con il sentiero 114 la prosecuzione
verso: Torbiera Goia Loa a ore 0.35, Malga Olda di Berzo a ore 2.05, Piz Olda a ore 5.05. Alla sinistra c'è una cappellina. Andiamo a destra in salita.
Troviamo una panchina alla sinistra del sentiero e percorriamo un tornante sinistrorso (m. 980).
Proseguiamo in salita tra pietre, erba e pochi alberi.
Presso un tornante destrorso, dalla sinistra rientra il sentiero che passava davanti alla cappellina al sottostante incrocio (m. 990).
Giriamo a sinistra ed entriamo in un bosco di alti larici.
Superiamo un tornante sinistrorso.
Al successivo tornante destrorso, si stacca un piccolo sentiero che prosegue diritto e conduce alla "grotta ricovero n. 10" (m. 1000).
Percorriamo un tornante sinistrorso.
Presso un tornante destrorso un sentiero si dirige verso un "osservatorio con grotta con galleria e trincee" (m. 1015). Prendendo questo sentiero
arriviamo ad un bivio dove possiamo andare da una parte e, passando sotto una galleria, tornare dall'altra. Qui c'è anche la "grotta ricovero n. 11".
Ripreso il percorso principale, proseguiamo con maggiore pendenza e percorriamo due tornanti sinistra-destra.
Passiamo accanto ad una panchina realizzata con mezzo tronco (m. 1035).
Superiamo altri tre tornanti sx-dx-sx (m. 1045).
Con poca pendenza arriviamo al tornante destrorso dove è situata la "grotta ricovero n. 12" (m. 1055).
Torniamo a salire e percorriamo due tornanti ravvicinati sinistra-destra con dei muretti di rinforzo sul lato a monte.
Superiamo un tornante sinistrorso.
Subito dopo ne percorriamo uno destrorso all'esterno del quale troviamo la "grotta ricovero n. 13".
Superiamo altri due tornanti sinistra-destra.
Quasi in piano arriviamo alla fine del bosco (m. 1070). Davanti torniamo a vedere i monti. Alla sinistra ci sono una panchina e la "grotta ricovero n.
14" (m. 1075)
Percorriamo un ampio tornante sinistrorso; alla sinistra troviamo la "grotta ricovero n. 15" mentre in basso a destra c'è una trincea. Bella la vista
sulle cime e sul fondovalle.
Ora il pendio alla destra precipita ripidamente.
In leggera salita attraversiamo dapprima un prato con molte felci e poi un gruppo di alberi.
Superiamo due tornanti sinistra-destra (m. 1100).
Camminiamo in leggera salita tra erba e alcuni alberi.
Raggiungiamo un punto panoramico con una protezione realizzata con sei paletti di ferro che reggono due cavi. Qui, protetti a valle, possiamo sostare
un attimo ad ammirare il panorama (m. 1120).
Subito dopo c'è un bivio. Alla sinistra vengono segnalate una "area di sosta" e delle "postazioni antiaeree".
Proseguiamo diritto, dapprima quasi in piano e poi in leggera salita, tra l'erba e con un notevole precipizio alla destra.
Giunti in vista della croce, situata più in alto alla sinistra, troviamo un bivio (m. 1145). Su di un pannello di legno vediamo delle frecce che
indicano davanti: Goia - Loa a ore 0.40, "osservatorio militare"; dietro: Berzo a ore 1.15, Lorengo a ore 2; a sinistra: "piattaforme antiaeree,
trincee" a ore 0.05.
Qui abbiamo due possibilità: andare a sinistra e passare a monte della croce con un percorso non esposto che in seguito rientra in quello principale
oppure proseguire diritto. Abbiamo scelto di proseguire diritto all'andata e di percorrere l'altro sentiero al ritorno in modo da poter visitare tutti
i vari manufatti della guerra.
Inizialmente il prato è largo per cui possiamo evitare di camminare accanto al precipizio. Alla sinistra troviamo la "galleria - grotta ricovero n. 16".
Poi si restringe e percorriamo due tratti assicurati da cavi passamano fissati alla parete.
Lasciamo a sinistra una solitaria betulla. Poi il tratto esposto termina.
Percorriamo un ampio tornante sinistrorso passando accanto ad un pannello di legno con frecce segnavia che indicano davanti: Goa - Loa a ore 0.30,
"osservatorio militare"; dietro: Berzo a ore 1.20, Lorengo a ore 2.05; a sinistra: Poggio della Croce a ore 0.05.
Quasi in piano, rientriamo nel bosco.
Dopo un tratto con poca pendenza torniamo a camminare quasi in piano. In basso a destra vediamo una casa a tre piani.
Alla sinistra troviamo la "grotta ricovero n. 17", l'ultima della serie (m. 1160).
Troviamo un cartellone con la cartina del "Percorso della Memoria". Qui il sentiero si biforca e i segnavia indicano davanti verso sinistra: Loa a ore 0.25;
dietro: Lorengo a ore 2.10.
In leggera salita percorriamo un tornante sinistrorso allo scoperto e subito rientriamo nel bosco. Poi torniamo al sole.
Il sentiero si divide (m. 1170). Dalla sinistra rientra la variante alta che passa a monte della croce. Un cartellone parla del "Modellamento
glaciale". Alla destra due cartelli di legno indicano il "Percorso della Memoria" e il "Percorso Geomorfologico". Andiamo a destra e rientriamo nel bosco.
Più avanti ignoriamo un sentiero che si stacca alla sinistra. Un cartello indica diritto: "Sito storico Doss de l'Ora".
Troviamo un sentiero che sale a sinistra (m. 1180). I segnavia indicano a sinistra: "Osservatorio con postazioni di artiglieria", Loa a ore 0.20; dietro: "Percorso
Geomorfologico". Lasciamo pertanto il sentiero che stiamo percorrendo per prendere quello a sinistra.
Subito percorriamo un tornante destrorso passando accanto ad un altro cartello. Ora camminiamo tra alberelli e arbusti.
Dopo un tornante sinistrorso proseguiamo quasi in piano.
Poi ne superiamo uno destrorso e in leggera salita attraversiamo una zona caratterizzata dalla presenta di molti mirtilli.
Percorriamo tre tornanti sx-dx-sx (m. 1200).
Presso il successivo tornante destrorso troviamo un cartello che indica: "trincee di cresta e osservatorio da galleria, osservatorio da sentiero di arroccamento".
Subito dopo arriviamo ad un bivio (m. 1210). I segnavia indicano a sinistra: "trincee e postazioni per fucilieri di cresta"; diritto: "osservatorio
con postazioni di artiglieria, galleria". Anche qui abbiamo due possibilità. Andando a sinistra raggiungiamo la cima del Doss de l'Ora dalla quale
possiamo vedere dall'alto i ruderi del fortino. Proseguendo diritto, tramite una galleria che passa sotto al dosso, andiamo a sbucare nel fortino
stesso. Poi i due percorsi piegano a destra e si riuniscono. Possiamo pertanto utilizzarne uno all'andata e l'altro al ritorno.
Scegliamo di percorrere subito quello che sale a sinistra.
Superiamo due tornanti destra-sinistra.
Presso il successivo tornante destrorso saliamo dei gradini e raggiungiamo la cima del Doss de l'Ora (m. 1223). Davanti vediamo i ruderi del sottostante fortino.
Seguendo i bolli bianco rossi, pieghiamo a destra, quasi in piano, camminando su fondo roccioso.
Poi in leggera discesa proseguiamo tra gli alberi seguendo l'ampia cresta rocciosa.
Troviamo due paletti di ferro infissi nel terreno, quanto rimane di qualche vecchia costruzione.
Scendiamo a zig-zag.
Dalla sinistra rientra l'altro sentiero che arriva dalla galleria e dal fortino. Un cartello indica dietro: "trincee e postazioni per fucilieri di
cresta"; davanti: "osservatorio con postazioni di artiglieria".
Più avanti scendiamo con minore pendenza.
Troviamo un sentiero che si stacca alla sinistra. Un cartello indica che conduce ad una "trincea con postazioni mitragliatrice". Un cartellone parla
della "postazione di artiglieria al Dos de l'Ora" (m. 1205).
Dopo aver visitato anche queste postazioni, torniamo sul percorso principale.
Percorriamo alcuni passi quasi in piano e torniamo a scendere dapprima su roccia e poi tra l'erba.
Raggiungiamo un prato con un'area attrezzata a pic-nic (m. 1195). Qui ci sono anche vari cartelloni che parlano del: "Percorso della Memoria, Parco
dell'Adamello, I Terrazzamenti, Piante Coltivate, Rocce sedimentarie, Geomorfologia, Anfibi e Rettili, Aquila e Marmotta, Gallo cedrone, Capriolo".
Ci immettiamo su di una stradina selciata e andiamo a sinistra. Dalla destra arriva la strada asfaltata che proviene dalla SP 84.
Alla sinistra ci accompagna una staccionata. In alto scorrono i cavi dell'alta tensione.
Troviamo una palina con dei segnavia che indicano con il sentiero 114, davanti: Malga Olda di Berzo a ore 1.30, Malga Aret a ore 2.15 (114A), Piz Olda
a ore 4.30; dietro: Poggio della Croce a ore 0.15, Rampù a ore 0.30, Berzo a ore 0.45.
Poco dopo vediamo una madonnina su di un masso.
Con una curva a destra passiamo accanto ad un'area giochi recintata nella quale vediamo uno scivolo.
Poi pieghiamo nuovamente a destra e con un ultimo breve tratto in leggera salita arriviamo al rifugio.
Tempo impiegato: ore 3 - Dislivello: m. 725 -35
Data escursione: giugno 2014
Secondo itinerario: in auto
Con la statale 42 risaliamo la Val Camonica.
Al km. 98.2, prendendo l'uscita per Cedegolo, lasciamo la nuova strada a scorrimento veloce per tornare sul vecchio tracciato della SS42 (Via Nazionale).
Dopo Cedegolo arriviamo a Demo (la frazione più a valle del Comune di Berzo-Demo) dove giriamo a destra per prendere la SP 84.
Superiamo Berzo e Monte.
Al km. 6.2 della SP 84 giriamo a sinistra (cartello LOA) e proseguiamo con una strada stretta. La strada è asfaltata, tranne tre tornanti sterrati, i
primi due dei quali con il guado di un ruscello.
Dopo km. 3.2 dall'uscita dalla SP 84, presso un tornante sinistrorso, lasciamo a destra la sterrata che conduce al Rifugio Palam Palè.
Continuiamo per altri 400 metri e raggiungiamo un prato con un'area attrezzata a pic-nic ed un parcheggio dove è opportuno lasciare la macchina. Dalla sinistra arriva il
sentiero descritto nel primo itinerario (m. 1195).
Proseguiamo a piedi per 200 metri e dopo una curva a destra raggiungiamo il Rifugio LOA (5 minuti).
Escursioni partendo dal Rifugio:
- al Rifugio Palam Palè (m. 1240) in ore 0.30
- alla Malga Olda di Berzo (m. 1659) in ore 1.30
- alla Malga Aret in ore 2.15
- al Piz Olda (m. 2516) in ore 4.30
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