Rifugio Gombo Alto
- Altezza: m. 1190
- Gruppo: Val Seriana
- Ubicazione: Monte Bronzone
- Comune: Vigolo - BG
- Carta Kompass: 106 D2 e 104 C10
- Coordinate Geo: 45°42'43.50"N 9°59'24.80"E
- Gestore: Comune di Vigolo
- Telefono gestore: 035 931054
- Telefono rifugio: -
- Posti letto: 35
- Apertura: ritirare le chiavi
- Pagina inserita il: 28/02/2017
Il Rifugio Gombo Alto è situato sulle pendici settentrionali del Monte Bronzone con bella vista sul Lago d'Iseo e Montisola.
Il rifugio è autogestito. Per maggiori informazioni, per prenotarlo e utilizzarlo occorre rivolgersi al Comune di Vigolo, Via Roma 2, telefono
035.931054.
Lasciamo l'autostrada A4 a Palazzolo (km. 193) e, seguendo le indicazioni per Sarnico e il Lago d'Iseo, prendiamo la provinciale 469.
A Paratico, ad una rotonda con tre cipressi giriamo a sinistra in direzione di Sarnico (Viale Madruzza - SP 469).
Alla successiva rotonda andiamo a destra (sempre SP 469).
Dopo il ponte sul Fiume Oglio giriamo a destra (cartello: tutte le direzioni) e seguendo le varie curve della strada attraversiamo Sarnico.
Alla rotonda davanti al cimitero andiamo a destra (Corso Europa) e poi, sempre con la SP 469, iniziamo a costeggiare la sponda occidentale del Lago
d'Iseo.
Superiamo Predore e arriviamo a Tavernola dove al km. 14.2 (i chilometri sono indicati a ritroso) giriamo a sinistra seguendo le indicazioni per
Vigolo e prendiamo la SP 78.
Seguiamo questa provinciale per km. 11.5: ad uno stop andiamo a sinistra (Via Calchere) e presso due biforcazioni teniamo la destra. Dopo Vigolo
continuiamo verso Bratta.
Lasciamo la macchina nello slargo che precede l'inizio della deviazione che sale a destra al Ristorante La Bratta (m. 780). Alla sinistra già vediamo
in lontananza il Monte Bronzone, riconoscibile per la grande campana sormontata da una croce situata sulla sua vetta.
Ci incamminiamo quasi in piano seguendo la strada asfaltata. Alla sinistra ci sono due case oltre una siepe; alla destra ci accompagna un muretto di
pietre.
Troviamo una palina gialla del metanodotto.
Raggiungiamo uno slargo. Alla destra c'è una bacheca con una cartina della zona e un elenco di sentieri. Troviamo varie indicazioni che indicano:
Ronchi della Bratta 776 m.; diritto: Percorso Vita, Percorso Azzurro, Cargadura a 45' (sentiero 726); a sinistra: Strada Verde, Dedine. Andiamo a
sinistra attraversando un ruscello su di un ponte.
Subito percorriamo una curva a sinistra all'esterno della quale vari segnali stradali sono raggruppati su di un unico pannello (max. 30 km/h, max. 3.5
t, max. 3 m. larghezza, obbligo catene 15/10-15/5, ciglio cedevole, presenza animali selvatici e domestici). La stretta strada asfaltata è comunque
aperta al traffico e potremmo continuare in auto.
Alla sinistra ci sono degli alberi mentre alla destra c'è un pendio prativo.
Proseguiamo in leggera salita. Lasciamo a sinistra una stradina, con il fondo in cemento, che scende verso una cascina. Superiamo una canalina per lo
scolo dell'acqua, collocata di traverso alla strada. Alla destra c'è un muretto alto circa mezzo metro mentre alla sinistra delle vecchie traversine
ferroviarie sono state recuperate per formare una protezione sul lato a valle.
Troviamo altre paline gialle del metanodotto.
Una stradina chiusa da una catenella scende a sinistra verso una proprietà privata (m. 795).
Nei prati, in basso alla sinistra, vediamo delle case sparse. Troviamo altre canaline di metallo, per lo scolo dell'acqua, di traverso alla strada.
La strada ora disegna una semicurva verso destra molto ampia.
Vediamo una casa in alto alla destra, circondata da un muretto sormontato da pali di legno che reggono due cavi di filo spinato (m. 815). Una stradina
con il fondo in cemento, chiusa da una catenella, sale a raggiungerla.
Continuiamo con dei prati alla destra.
Un cartello segnala "C. Spondelle" con una stradina che scende a sinistra (m. 840).
Proseguiamo diritto quasi in piano.
Poco dopo troviamo due recinzioni; una scende alla sinistra e l'altra sale alla destra della strada (m. 855).
Mentre camminiamo con alcuni alberi da entrambi i lati, lasciamo a destra una vecchia cascina. Vediamo una canalina in cemento che scende verso
sinistra.
Subito dopo percorriamo una curva a sinistra all'esterno della quale scendono due ruscelli (il primo a cascata e il secondo in modo ripido). Entrambi
passano sotto alla strada in un tubo, si uniscono e continuiamo a scendere in un valloncello (m. 870).
Continuiamo in leggera salita con un guard-rail alla sinistra ed un muretto alla destra.
Ignoriamo una stradina con il fondo in cemento che retrocede in salita verso destra. Proseguiamo diritto con pochissima pendenza.
Passiamo accanto ad una palina gialla del metanodotto.
Troviamo una casa all'interno di una curva a destra e torniamo a vedere il Monte Bronzone. Alla destra ci sono una recinzione formata da paletti di
legno che reggono quattro cavi di colore verde e un muretto sormontato da una rete. Una stradina in cemento, chiusa da una stanga, sale verso la casa.
Continuiamo attorniati da prati e alberi.
Poco più avanti alla sinistra troviamo delle protezioni ricavate da vecchie traversine ferroviarie.
Lasciamo a destra una vecchia cascina con un grande cartello giallo "Buon viaggio e arrivederci" rivolto a chi scende (m. 890).
Subito dopo alla destra, sotto ad un arco, c'è una fontana con una vasca quadrata. Davanti alla fontana c'è una griglia.
Proseguiamo in salita. Alla sinistra c'è un rudere, alla destra una parete di roccia.
Entriamo in un bosco.
Un rivolo attraversa passando sotto alla strada in un tubo (m. 905).
Percorriamo una curva a sinistra molto ampia all'esterno della quale c'è uno slargo.
Proseguiamo accompagnati alla destra da un muretto alto una trentina di centimetri.
Sull'asfalto vediamo la scritta "Vai" in rosso (m. 925).
Il cartello "Casa della Scuola" segnala una sterrata che, in leggera discesa, si stacca alla sinistra, chiusa, pochi metri più avanti, da una stanga
(m. 950).
Ignoriamo un largo sentiero che sale a destra verso una casa.
Terminato il bosco, proseguiamo attorniati da prati. Alla sinistra c'è il guard-rail (m. 970).
Davanti ad una vecchia cascina, la strada effettua un tornante destrorso (m. 990). Vediamo le indicazioni del Percorso Azzurro e della Strada Verde.
(Qui potremmo tagliare diritto con un sentiero nei prati che passa alla destra della cascina e poi rientra nel percorso). Seguiamo la strada.
Poco dopo lasciamo la strada asfaltata per prendere una sterrata inerbita, chiusa da una stanga con lucchetto, che si stacca alla sinistra con un
tornante (m. 1005).
I segnavia indicano diritto seguendo la strada asfaltata (TPC Trans Padana Centrale): Colle Cargadura a ore 0.35, Bratta Pineta a ore 1, Vigolo a ore
1.30; a sinistra (TPC): Gombo Basso a ore 0.40, Gombo Alto a ore 0.50, Monte Bronzone a ore 1.10, Agriturismo Dedine Cascina Merem. Un segnale
stradale vieta il transito ai veicoli con eccezione per quelli dei clienti dell'agriturismo.
Andiamo a sinistra e, superata la stanga, proseguiamo tra i prati, su di un ampio crinale, dapprima in leggera discesa e poi quasi in piano passando a
monte dell'ultimo tornante della strada e della vecchia cascina.
In lievissima discesa raggiungiamo alcuni segnavia che indicano: Colle Dedine 996 m slm; diritto: Gombo Basso a ore 0.35, Gombo Alto a ore 0.45, Monte
Bronzone a ore 1.05; a destra con il sentiero 714: Adrara San Rocco. Proseguiamo diritto con un sentiero tre due file di alberi, dapprima quasi in
piano e poi in lievissima salita.
Alla destra c'è un muretto di pietre coperte dal muschio.
Quasi in piano passiamo accanto ad un segnavia a bandierina.
Arriviamo ad una biforcazione davanti ad un roccolo (m. 1015). I segnavia indicano con il sentiero 727, diritto: Gombo Alto a ore 0.40, Monte Bronzone
a ore 1, La Rolla (701) a ore 1.20; a sinistra: Gombo Basso (TPC) a ore 0.30, La Rolla (TPC) a ore 0.55, Ponte Tombe (727) a ore 0.35; dietro: Foppa
di Volpe a ore 0.20.
In salita attraversiamo il roccolo passando accanto all'appostamento per la caccia abbondantemente coperto dall'edera.
Lasciamo subito a destra un sentiero che i segnavia indicano come: 746, ASR 04 Gombo-Zinvello e proseguiamo diritto entrando nel bosco.
Sui tronchi degli alberi vediamo due segnavia 727 a bandierina a pochi passi di distanza l'uno dall'altro. Cominciamo anche a trovare dei bolli gialli rotondi.
Proseguiamo in leggera salita. Vediamo un bollo bianco e rosso su di una pietra in mezzo al sentiero (m. 1050).
Continuiamo quasi in piano seppur con lievi saliscendi. Vediamo una freccia gialla su di un tronco.
Più avanti percorriamo un tratto in salita e torniamo a camminare quasi in piano.
Con un passo in salita ed uno in discesa scavalchiamo una roccetta nel sentiero (m. 1060).
Proseguiamo dapprima in leggera salita e poi quasi in piano passando sopra a delle radici affioranti dal sentiero.
Riprendiamo a salire. Vediamo un segnavia a bandierina su di un albero (m. 1075).
Dopo alcuni passi su sentiero roccioso torniamo a camminare su sterrato, quasi in piano.
Riprendiamo a salire.
Percorriamo un breve tratto quasi in piano e scavalchiamo due radici.
In salita arriviamo ad una biforcazione (m. 1085). Entrambi i sentieri sono accompagnati da bolli gialli. Teniamo la sinistra.
Continuiamo quasi in piano.
Dopo alcuni passi in salita, percorriamo un lungo tratto quasi in piano che termina con una curva a destra.
Pochi passi in leggera discesa e riprendiamo a salire, su fondo roccioso. Alla sinistra c'è una protezione formata da due tronchi collocati in
orizzontale e fissati agli alberi.
Continuiamo quasi in piano. Il sentiero è un misto di roccia e sterrato.
Alterniamo due tratti con poca pendenza ad uno quasi in piano.
Passiamo accanto ad uno slargo (m. 1105).
Torniamo a salire passando sopra a delle radici affioranti.
Presso un tornante destrorso (m. 1125), alcuni segnavia indicano con il sentiero 727: Gombo Alto a ore 0.10, Monte Bronzone a ore 0.30, La Rolla (701)
a ore 0.50.
Dopo un tratto con poca pendenza proseguiamo in salita. Il sentiero è un misto di roccia e sterrato (m. 1140).
Superiamo una semicurva a sinistra con pochi passi quasi in piano.
In leggera salita percorriamo una curva a destra.
Proseguiamo in salita.
Continuiamo quasi in piano lasciando a sinistra delle roccette (m. 1160).
Presso un tornante sinistrorso troviamo un altro sentiero che sale dalla destra.
Superiamo alcuni zig-zag in salita.
Passiamo tra due rocce (m. 1175).
Vediamo una freccia bianca e gialla.
Continuiamo quasi in piano con delle serpentine. Davanti, in alto, torniamo a vedere la campana sulla cima del M. Bronzone.
In leggera salita arriviamo alla fine del bosco.
Davanti tra i prati vediamo il rifugio. Dalla sinistra sale una sterrata.
Raggiungiamo alcuni segnavia che indicano dietro a sinistra: Gambo Basso a ore 0.10, Campolerone (757) a ore 0.50, Vigolo (701) a ore 1.20.
Ci immettiamo sulla sterrata e, superando una canalina in metallo per lo scolo dell'acqua, andiamo a destra in leggera salita.
Poco dopo raggiungiamo il Rifugio Gombo Alto.
Tempo impiegato: ore 1.30 - Dislivello m. 430-20
Data escursione: febbraio 2017
Monte Bronzone (via normale, versante nord)
Passiamo davanti al rifugio, giriamo a destra e, in leggera salita, raggiungiamo alcuni segnavia che indicano: Gombo Alto (m. 1195); a sinistra con il
sentiero 727: Monte Bronzone a ore 0.20, La Rolla (701) a ore 0.45, Sarnico (701 TPC) a ore 2.20; a destra con il sentiero 701: Ducone Alto a ore
0.40, Giogo di Viadanica a ore 1.15, Adrara S. Martino. Andiamo a sinistra con un sentiero tra i prati, dapprima con poca pendenza e poi in salita.
Lasciamo a sinistra un palo.
Entriamo nel bosco e vediamo il segnavia 701 a bandierina su di una pietra (m. 1220).
Dopo pochi passi quasi in piano arriviamo ad una biforcazione. I segnavia indicano verso sinistra con il sentiero 701: La Rolla a ore 0.30. Andiamo a
destra (bollo giallo) in salita.
Percorriamo alcuni passi quasi in piano e torniamo a salire.
Il sentiero si divide solo per aggirare alcuni alberi e subito si ricompone (m. 1250).
Superiamo due tornanti destra-sinistra (m. 1270).
Dopo un tratto con poca pendenza continuiamo in salita.
Lasciamo a sinistra una roccetta con un bollo giallo (m. 1295).
Percorriamo una semicurva a destra.
Usciamo dal bosco e saliamo dodici gradini di legno (m. 1310).
Dopo alcuni passi su sentiero ne saliamo altri quattro.
Continuiamo diritto in modo abbastanza ripido e raggiungiamo un palo dove giriamo a destra verso la grande campana (m. 1325).
Passiamo accanto ad un paletto con i bolli.
Troviamo dei segnavia che indicano dietro con il sentiero 727: Gombo Alto a ore 0.15, Colle Dedine a ore 0.45, Vigolo a ore 2.
Ancora pochi passi e raggiungiamo la vetta del Monte Bronzone (m. 1334).
Sulla cima c'è una grande campana sormontata da una croce e dalla scritta "Croce Papa Giovanni XXIII, Beato 3 Sett. 2000". Tirando la corda della
campana, con notevole sforzo è possibile farla suonare.
Accanto ci sono una rosa dei venti ed una palina con una serie di tubicini con il nome del monte sul quale sono puntati. Oggi purtroppo la foschia
copre sia l'orizzonte che il fondovalle per cui non riusciamo nemmeno a vedere il Lago d'Iseo.
Alcuni segnavia indicano verso sud in discesa con il sentiero 727: La Rolla (701) a ore 0.25; Sarnico (701-TPC) a ore 2, Predore (701-708) a ore 1.45.
Dal rifugio abbiamo impiegato 20 minuti per superare un dislivello di m. 144.
Escursioni partendo dal Rifugio:
- al Monte Bronzone (m. 1334) in ore 0.20
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