Rifugio presso l'Eremo delle Conche

L'eremo di San Costanzo in Conche e l'annesso rifugio sono situati quasi sulla sommità di una vetta, detta "Gosì" (m. 1109), tra la Valle del Garza e la Valle del Gobbia.
Il complesso degli edifici è molto antico. Su di una targa all'ingresso del santuario leggiamo: "Questa chiesa di S. Maria in Conche fu consacrata dal Vescovo di Brescia Arimanno nell'anno 1116".
Non ci sono strade per salire quassù ma solo diversi sentieri.

Primo itinerario: da Caino (sentiero 382)

Lasciamo l'autostrada A4 all'uscita Brescia Ovest (km. 215.3).
Dopo il casello giriamo a destra e poi tenendo la sinistra (cartello tangenziale sud) entriamo in una rotonda. Prendiamo la terza uscita (cartello Val Sabbia) immettendoci nella tangenziale ovest.
Al semaforo continuiamo diritto (Via Oberdan).
Ad una rotonda prendiamo la seconda uscita entrando nella Tangenziale Monte Lungo.
Alla successiva rotonda andiamo a destra in Via Triumplina (qui inizia la SP 237 del Caffaro).
Ad un'altra rotonda continuiamo diritto.
Poco dopo presso un'altra rotonda giriamo a sinistra (Via Conicchio).
Arriviamo a Bovezzo. Ad una rotonda proseguiamo diritto (Via Verdi. Cartello Odolo a km. 14, Val Sabbia).
Troviamo i cartelli che segnalano l'inizio di Cortine, fraz. di Nave (SP 237 Via Brescia).
Ad una rotonda troviamo il cartello che indica l'inizio di Nave. Superiamo altre tre rotonde sempre proseguendo diritto.
La strada diventa Via Trento (SP 237).
Attraversiamo Caino (SP 237 km. 11.5).
Arrivati in Piazza Trieste giriamo a sinistra in Via Villa Mattina e la percorriamo fino al termine dell'asfalto dove troviamo un acquedotto ed un parcheggio con una dozzina di posti auto (m. 485).

I segnavia indicano: Pian delle Castagne m. 480; Monte Doppo m. 1216 n. 385 ore 2, S. Giorgio m. 1125 n. 384 ore 1.40, Sant. Conche m. 1093 n. 382 ore 1.40.
In fondo al parcheggio ci sono una bacheca con una cartina della zona ed una panchina. Qui inizia una sterrata che in leggera salita entra in un bosco.
In basso alla destra scorre un torrente che poco dopo attraversa la sterrata passandole sotto.
Continuiamo in salita con il fondo in cemento.
Presso una semicurva verso sinistra, alla destra c'è la Baita degli Alpini di Caino.
Una staccionata alla sinistra fa da protezione verso il torrente. Superiamo una stanga verde che troviamo alzata.

Giriamo a sinistra, attraversiamo un ponte con le sponde di legno e continuiamo verso destra (m. 500).
Percorriamo due curve destra-sinistra. Alla sinistra c'è una rete metallica.

Arriviamo ad un bivio (m. 510). Alla destra c'è un baitello dal quale esce dell'acqua tramite un tubicino nero. Il segnavia 386 e una freccia gialla dipinti sul muro indicano verso destra. Dei vecchi segnavia in legno su di un palo indicano a sinistra: Madonna delle Fontane; a destra con il Sentér dèl Dialèl (Tese e Gasöl): Césa dè San Ròc, Caì Parròchia 30 min. Continuiamo verso sinistra passando sopra ad una grata per lo scolo dell'acqua.
Dopo pochi passi troviamo un'altra grata.
Alla terza, ignoriamo un sentiero che si stacca alla destra con un tornante. Alla sinistra c'è una casa e alla destra una panchina (m. 515).
Con pochissima pendenza superiamo una semicurva verso destra. Il fondo è acciottolato.
Subito percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio lasciando a destra un cancello (m. 525).

Dopo un'altra panchina, alla destra troviamo il cancello che chiude la recinzione del Santuario della Madonna delle Fontane (m. 530).
Continuiamo quasi in piano e troviamo il segnavia che indica a sinistra il sentiero per la chiesa di Sant'Antonio raggiungibile in ore 1.30. Proseguiamo diritto costeggiando il muro del santuario. Il fondo torna ad essere sterrato.
Alla sinistra vediamo un casello dell'acquedotto, recintato da una rete.

In salita raggiungiamo un palo di legno con dei segnavia (m. 540) che indicano: Madonna delle Fontane m. 532; con un sentiero che si stacca alla sinistra: Sant. Conche n. 382 a ore 1.30; diritto con la sterrata: Monte Doppo n. 385 a ore 1.40, S. Giorgio n. 384 a ore 1.30. Prendiamo il sentiero che subito gira a destra e procede con poca pendenza accompagnato da bolli gialli dipinti sui tronchi degli alberi.
Alla destra vediamo un casello dell'acquedotto.
Percorriamo un tornante sinistrorso all'esterno del quale c'è un altro casello, recintato da una rete metallica, sul quale vediamo una freccia e il segnavia 382.
Proseguiamo in salita.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 550).
Dopo una curva a destra continuiamo con un breve tratto quasi in piano e dopo una curva a sinistra continuiamo in leggera salita.

Quasi in piano arriviamo ad una curva a sinistra (m. 560). I bolli gialli seguono il sentiero che prosegue con un tornante sinistrorso. Lo ignoriamo e continuiamo diritto.
Percorriamo due tratti in leggera salita separati da uno quasi in piano. Alla destra abbiamo il solco incassato del torrente.
Un bollo bianco-rosso su di un albero conferma la corretta direzione. Proseguiamo in salita (m. 575).

Continuiamo con pochissima pendenza (m. 590)
Superiamo una curva a sinistra, seguita da una a destra incassata nel terreno circostante.
Alterniamo due tratti in salita ad uno con poca pendenza.
Dopo una curva a destra proseguiamo quasi in piano (m. 605).

Continuiamo in leggera salita. Il sentiero si divide solo per aggirare 3 faggi nati dallo stesso ceppo.
Poco dopo percorriamo un tornante sinistrorso (m. 615).
Un rivolo attraversa il sentiero.
Proseguiamo con delle serpentine appena accennate.
Un altro rivolo attraversa il sentiero. Continuiamo in salita (m. 625).
Troviamo un terzo rivolo.
Superiamo un tornante destrorso seguito da una curva a sinistra (m. 645).

Dopo un tratto in leggera salita proseguiamo quasi in piano tra faggi, castagni e vari agrifogli. Vediamo un bollo bianco-rosso sul tronco di un albero (m. 655).
Torniamo a salire con delle serpentine appena accennate.
Continuiamo con poca pendenza. Alla destra ci sono due tronchi stesi a terra come rinforzo al sentiero. Vediamo un bollo bianco-rosso e riprendiamo a salire (m. 675).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 700) e uno destrorso (m. 710).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire (m. 720). Davanti verso destra, sull'altro lato della valle, vediamo il Monte Doppo.
Proseguiamo in leggera salita.

Percorriamo un lungo tratto in salita (m. 730).
Dopo un breve tratto con poca pendenza continuiamo in salita (m. 780).

Presso un tornante sinistrorso, una teleferica termina la sua corsa (m. 795). All'esterno del tornante c'è un baitello con una tettoia sotto alla quale ci sono un tavolo di legno e relative panche.
Continuiamo con poca pendenza.
Un cartello appeso ad un albero indica Conche a ore 0.50.
Proseguiamo in salita e poi in modo abbastanza ripido.
Con poca pendenza percorriamo un tornante destrorso (m. 820).
Continuiamo in salita.
Una roccetta affiora dal terreno alla sinistra del sentiero (m. 840).
Poco dopo vediamo un bollo rosso sul tronco di un castagno.
Alterniamo due tratti quasi in piano ad uno in salita (m. 850).

Proseguiamo con poca pendenza. Vediamo un baitello verde raggiungibile con pochi passi in discesa verso destra (m. 860).
Continuiamo in salita e percorriamo un tornante sinistrorso ignorando un sentiero che prosegue diritto.
Superiamo un tornante destrorso  (m. 875).
Troviamo un agrifoglio accanto ad un faggio con un bollo rosso (m. 885).
Pochi passi più avanti percorriamo un tornante sinistrorso.
Continuiamo con un tornante destrorso (m. 895).

Attraversiamo il letto asciutto di un torrente che scende dalla sinistra.
Davanti, in alto, tra gli alberi riusciamo a vedere una casa rosa.
Superiamo due tornanti sinistra-destra (m. 905).
Poco dopo passiamo accanto ad un cartello che avverte di prestare attenzione per la presenza di un capanno di caccia (m. 910).

Dopo aver superato un tratto di sentiero profondamente incassato nel terreno circostante, raggiungiamo un baitello verde e la casa, parte in legno e parte con il muro dipinto di rosa.
Subito attraversiamo lo spiazzo con un appostamento fisso di uccellagione, piegando a sinistra (m. 925).
Riprendiamo il sentiero che sale, inizialmente con il bosco solo alla destra.
In leggera salita, con il sentiero incassato nel terreno circostante, rientriamo nel bosco e passiamo accanto ad un altro cartello che segnala la presenza del roccolo a coloro che procedono in senso inverso.
Torniamo a salire.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 950).
Poco dopo il sentiero si divide e subito si ricompone.

Continuiamo con alcuni zig-zag: sx-dx-sx-dx. Ora gli alberi sono più piccoli e più radi (m. 965).
Percorriamo un tratto quasi in piano e una curva a sinistra (m. 985).
Proseguiamo in leggera salita con il sentiero incassato nel terreno circostante.
Saliamo un gradino di pietra (m. 995).

Percorriamo un tratto quasi in piano, un po' esposto verso il ripido pendio boschivo alla destra.
Continuiamo in leggera salita. Per un tratto il sentiero è incassato nel terreno circostante.
Superiamo una curva verso sinistra.
Dalla sinistra arriva un altro sentiero.

Pochi passi più avanti arriviamo ad un crocicchio di sentieri (m. 1010). I segnavia indicano a sinistra: Conche (n. 381-3V) a ore 0.20; a destra: San Giorgio (n. 381-3V) a ore 0.30; dietro: Caino (n. 382) a ore 1; davanti scende un altro sentiero. Alla sinistra c'è una santella contenente un quadro raffigurante una Madonna con Bambino. Andiamo a sinistra.
Vediamo un bollo bianco-rosso sul tronco di un albero. Troviamo una canalina di metallo, di traverso al sentiero, per lo scolo dell'acqua.
Su di un altro tronco vediamo un bollo bianco-azzurro (m. 1025).
Il sentiero è rinforzato alla destra da tronchi fissati raso terra.
Alla sinistra c'è una piccola bacheca fissata ad un palo.

Subito dopo percorriamo un ampio tornante sinistrorso all'esterno del quale c'è un roccolo recintato (m. 1035).
Proseguiamo quasi in piano. Vediamo un bollo bianco-rosso.
Una roccetta affiora dal sentiero.

Poco dopo passiamo accanto ad un palo con una bacheca. Il percorso prosegue con una curva verso destra o verso sinistra. I segnavia indicano a destra con il 374: Conche; dietro: Eremo San Giorgio, Madonna delle Fontane. Andiamo a destra verso una casa bianca (m. 1040).
In leggera salita, ne lasciamo a sinistra la recinzione.
Saliamo alcuni gradini.
Una roccetta affiora nel mezzo del percorso che si biforca. Teniamo la sinistra.
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra (m. 1055).

Raggiungiamo uno slargo dove troviamo un crocefisso e una panchina (m. 1070). Li aggiriamo lasciandoli a destra e poi passandogli dietro camminando tra due staccionate.
Saliamo alcuni gradini in cemento e uno di legno.
Un altro gradino lo troviamo presso un tornante sinistrorso.
Subito dopo percorriamo un tornante destrorso aggirando due alberi.
Il sentiero si divide e si ricompone mentre, su fondo roccioso, aggira alcuni alberi da entrambi i lati.
Torniamo a camminare su sterrato, con poca pendenza.

Dopo una curva a sinistra (m. 1095) troviamo vari segnavia che indicano dietro: Eremo San Giorgio a ore 0.45, Passo del Cavallo a ore 1.40, Corna del Sonclino a ore 4.50, Località Calone a ore 0.25, Località Fraine a ore 0.50, Cascina Cocca a ore 1.10.
Lasciamo a destra il sentiero segnalato che sale al Monte Conche e a sinistra quello che conduce al Monumento degli Alpini.
Quasi in piano attraversiamo un prato passando tra due coppie di pali. Poco sopra alla sinistra c'è la piazzola per l'elicottero, non visibile da questo punto.
Continuiamo in leggera discesa. Alla destra ci sono dei tavoli con relative panche e dei giochi per i bambini.
Lasciamo a destra un edificio isolato dal nucleo principale dell'eremo.
Giriamo a sinistra, saliamo alcuni gradini, superiamo un cancello, passiamo sotto ad un portico ed entriamo nel cortile interno dell'eremo. Alla sinistra c'è il rifugio mentre in fondo c'è la chiesa dedicata alla Madonna "Mater Misericordiae".

Tempo impiegato: ore 1.40 - Dislivello: m. 608
Data escursione: novembre 2017

Secondo itinerario: da Nave per la Valle S. Antonio (sentiero 440-3V-381)

Lasciamo l'autostrada A4 all'uscita Brescia Ovest (km. 215.3).
Dopo il casello giriamo a destra e poi tenendo la sinistra (cartello tangenziale sud) entriamo in una rotonda. Prendiamo la terza uscita (cartello Val Sabbia) immettendoci nella tangenziale ovest.
Al semaforo continuiamo diritto (Via Oberdan).
Ad una rotonda prendiamo la seconda uscita entrando nella Tangenziale Monte Lungo.
Alla successiva rotonda andiamo a destra in Via Triumplina (qui inizia la SP 237 del Caffaro).
Ad un'altra rotonda continuiamo diritto.
Poco dopo, presso un'altra rotonda giriamo a sinistra (Via Conicchio).
Arriviamo a Bovezzo. Ad una rotonda proseguiamo diritto (Via Verdi. Cartello Odolo a km. 14, Val Sabbia).
Troviamo i cartelli che segnalano l'inizio di Cortine, fraz. di Nave (SP 237 Via Brescia)
Ad una rotonda troviamo il cartello che indica l'inizio di Nave. Seguiamo sempre la strada principale che attraversa Nave.
Subito dopo la chiesa parrocchiale, giriamo a sinistra in Via Monteclana e la percorriamo fino al termine dell'asfalto dove lasciamo la macchina accanto ad una fontana con vasca, poco prima del ponticello sul Torrente Zegna (m. 275).

All'inizio dell'inverno, al mattino salendo siamo rimasti in ombra dal parcheggio fino alla chiesa di S. Antonio e poi sempre al sole.
Al pomeriggio, al ritorno, siamo stati al sole dall'Eremo al bivio del Pater e poi sempre in ombra sino alla macchina.

Ci incamminiamo con poca pendenza. Il fondo è in cemento.
Dopo il ponticello c'è ancora dello spazio per parcheggiare. Un grande cartello illustra i sentieri della Valle del Garza.
La strada si divide e i segnavia indicano il Monte Conche:
- a sinistra per la Val Listrea - Val Monache (sentiero 436) in ore 2.15;
- diritto per la Valle S. Antonio (sentiero 440-3V) via normale in ore 2.
C'è anche un'altra stradina alla destra priva di indicazioni. Questa volta scegliamo la Valle S. Antonio, riservandoci di percorrere la Val Listrea alla prossima occasione.

Un segnale stradale vieta il transito ai veicoli trattandosi di una sterrata agro-silvo-pastorale.
Inizialmente la stradina è incassata tra un muretto alla sinistra e il terreno alla destra.
Alla destra troviamo una vecchia cascina (civico 1) sulle cui pareti vediamo un bollo giallo (m. 300).
Proseguiamo tra due muretti, oltre ai quali vediamo un vigneto alla sinistra e piante di cachi alla destra.
Lasciamo a sinistra un cancello. Transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione (m. 310).

Entriamo in un bosco che inizialmente è formato da alberi radi.
Alla sinistra c'è un rudere (m. 320).
Presso una semicurva verso sinistra superiamo una grata per lo scolo dell'acqua (m. 330).
Continuiamo in salita. Troviamo un'altra grata prima di una curva a sinistra (m. 335).
Vediamo un bollo giallo ed uno bianco-rosso.

Torniamo a transitare sotto ai cavi dell'alta tensione. Alla sinistra c'è una casa bianca (m. 350).
Proseguiamo in leggera salita. Di tanto in tanto vediamo altri bolli gialli o bianco-rossi.
Lasciamo a sinistra un traliccio e ignoriamo una sterrata che si stacca alla destra (m. 360).
Superiamo un'altra grata per lo scolo dell'acqua.

Quasi in piano, presso una curva a destra, raggiungiamo una stanga gialla. Un cartello invita a richiuderla dopo il passaggio (m. 370).
Continuiamo in salita.
Presso un tornante sinistrorso ignoriamo una sterrata che prosegue diritto. Un cartello con una punta indica verso sinistra: Conche, S. Antonio (m. 380).
Superiamo una grata e percorriamo un tornante destrorso.
Troviamo un'altra grata (m. 395).
Alla sinistra della stradina scorrono i cavi dell'alta tensione.
Percorriamo un breve tratto quasi in piano seguito da uno con poca pendenza, superando altre due grate.
Continuiamo con una semicurva a sinistra (m. 420).
Proseguiamo in salita con due curve destra-sinistra e ignoriamo una sterrata che si stacca alla sinistra.

Arriviamo ad un bivio (m. 450). I segnavia indicano a sinistra: S. Antonio a ore 0.10, Conche a ore 1.45; a destra: Nave-Dernago a ore 0.20. Teniamo la sinistra.
Vediamo dei bolli bianco-azzurri e bianco-rossi. Ignoriamo due sterrate che si staccano, una per lato.
Proseguiamo in leggera salita su sterrato (m. 470).
Alla sinistra scorre una piccola roggia.
Poco dopo, alla sinistra, su di un tombino in cemento vediamo i bolli. Il fondo della strada torna ad essere in cemento.

Ignoriamo una strada, chiusa da una stanga, che si stacca alla sinistra. Alla destra vediamo una cascina (m. 485).
Un rivolo attraversa la strada scorrendo all'interno di una cunetta in cemento (m. 495).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire.
Alla sinistra c'è una cascina circondata da prati e radi alberi; alla destra c'è il bosco (m. 505).

Ignoriamo un sentiero che si stacca alla destra. I segnavia indicano a destra: 381, Loc. Cuchet, Caino; diritto: 3V-381, S. Antonio, M. Conche; dietro: 3V-440, Loc. Piezze, Loc. Dernago, Nave.

Poco dopo alla sinistra c'è la Chiesa di S. Antonio. Nei prati circostanti vediamo tre tavoli con relative panche alla sinistra ed uno alla destra della strada. I segnavia indicano a destra: Loc. Fucina a ore 1, Val Bertone a ore 3.
Subito dopo la chiesa, altri segnavia indicano: S. Antonio 521 m; diritto: Cà della Rovere a ore 0.10, Santuario di Conche a ore 1.30, Eremo San Giorgio a ore 1.30, Santuario Madonna delle Fontane a ore 1.30, Chiesa di S. Rocco a ore 1.45, Val Bertone a ore 3; dietro: bivio per Piezze a ore 0.10, Nave-Dernago a ore 0.30, S. Vito a ore 2.30, Loc. Cuchet, Caino; a sinistra: C.ne Broli, Val Piana - Cocca, M. Pornio.

La strada diventa sterrata e procede con poca pendenza. Una cunetta in cemento la attraversa.
Percorriamo una semicurva verso sinistra e continuiamo quasi in piano. Un rivolo attraversa la strada scorrendo dentro ad una cunetta in cemento.

Dopo un breve tratto in leggera discesa, percorriamo una curva a sinistra e riprendiamo a salire.
Percorriamo pochi passi con il fondo in cemento e, presso una curva a sinistra, troviamo una cunetta e torniamo a camminare su sterrato (m. 550).
Poco dopo una curva a destra, una sterrata, chiusa da una catena legata a due alberi, sale verso sinistra. Superiamo una cunetta per lo scolo dell'acqua e proseguiamo diritto, con poca pendenza (m. 560).

Ad una biforcazione, un cartello segnala il divieto di accesso verso sinistra. Andiamo a destra come anche indicato da bolli bianco-rossi e bianco-azzurri (m. 565).
Superiamo alcune semicurve.

Alla sinistra c'è la Cascina della Rovere (Cà de la Ruer). Percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio e subito dopo troviamo dei segnavia che indicano: Cà della Rovere 588 m; a sinistra con il sentiero 3V-381: Pater a ore 0.50, Santuario delle Conche a ore 1.20, Eremo di San Giorgio a ore 2.05; dietro: S. Antonio a ore 0.10, bivio per Caino a ore 0.15, Nave-Dernago a ore 0.40. Un cartello appeso ad un ramo indica a destra: Fam. Porta Parecchini. Davanti vediamo una casa bianca. Andiamo a sinistra superando un parziale sbarramento che consente il passaggio solo ai pedoni.

Passiamo sul retro della cascina dove troviamo una grande vasca quadrata coperta da una rete.
Alla destra, vediamo una casa bianca. Superiamo una semicurva verso sinistra.
Continuiamo con una semicurva verso destra tornando a salire. Il sentiero è incassato nel terreno circostante (m. 605).
Presso una curva a sinistra vediamo un bollo bianco-rosso su di una pietra (m. 615).
Superiamo un'altra semicurva verso sinistra.

All'interno di una curva a sinistra troviamo un ometto. Superiamo un rudimentale gradino di pietra e vediamo una freccia sul tronco di un albero (m. 635).
Presso una semicurva verso sinistra troviamo una roccetta in mezzo al sentiero (m. 640).
Subito dopo percorriamo un tornante destrorso molto ampio al termine del quale arriviamo ad una biforcazione dove, seguendo i bolli, teniamo la destra.
Proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 655).
Percorriamo una curva verso sinistra divisa in due tracce.
Continuiamo con alcune serpentine.

Dopo un tratto con minore pendenza continuiamo in modo abbastanza ripido. Il fondo è, in parte, roccioso (m. 675).
Ignoriamo un sentiero che, quasi in piano, si stacca alla sinistra indicato da una freccia azzurra e continuiamo con una curva a destra in leggera salita (m. 685).
Percorriamo quattro passi in salita su fondo roccioso e proseguiamo con uno zig-zag sinistra-destra (m. 695).
Il sentiero ridiventa sterrato e procede con lievi serpentine, incassato nel terreno circostante.
Continuiamo in leggera salita. Per due volte il sentiero si divide e subito si ricompone (m. 710).
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Continuiamo quasi in piano, a mezza costa (m. 720)
Dopo un tratto in leggera salita torniamo a camminare quasi in piano.

Passiamo tra i piloni di un traliccio che regge i cavi dell'alta tensione (m. 725).
Lasciamo a destra alcune roccette che restringono il sentiero (m. 735).

Troviamo un sentiero che si stacca alla sinistra e, dopo alcuni passi, un altro alla destra (m. 740). Alcuni vecchi segnavia indicano a sinistra con il Sentiero N. Tocchini: M. Pornio, M. Conche; diritto con il sentiero 3V-381: M. Conche; dietro con il sentiero 3V-381: Caino, Nave-Piezze; a destra: Val Merolta. Subito dopo, altri segnavia indicano con il sentiero che scende a destra: Chiesa di San Rocco a ore 1.20, Santuario Madonna delle Fontane a ore 1. Continuiamo diritto dapprima in leggera salita e poi quasi in piano.
Dopo una curva a destra superiamo un tratto con poca pendenza ed uno quasi in piano.

In leggera salita percorriamo uno zig-zag sinistra-destra, aggirando delle basse roccette affioranti, seguito da un ampio tornante sinistrorso.
Proseguiamo con un tratto di sentiero sopraelevato tra una roggetta alla sinistra e il pendio alla destra (m. 765).
Aggiriamo alla destra delle basse roccette.

Quasi in piano, poco dopo, raggiungiamo un crocefisso ed una panca. Ignoriamo un sentiero che scende a destra e giriamo a sinistra con un tornante (m. 775).
Continuiamo con un tornante destrorso all'esterno del quale c'è una staccionata lunga circa tre metri.
Superiamo un tornante sinistrorso.
Saliamo due gradini di legno.
Lasciata a destra una staccionata lunga solo un metro, effettuiamo un tornante destrorso (m. 785).
Continuiamo tra roccette affioranti.
Subito dopo percorriamo un tornante sinistrorso seguito da uno destrorso (m. 790).
Dopo un tratto con poca pendenza torniamo a salire con delle serpentine.

Percorriamo un tornante sinistrorso incassato tra roccette e terreno coperto dell'erba.
Continuiamo con un tornante destrorso. Il sentiero è ancora incassato ma procede con minore pendenza (m. 810).
Sull'altro lato della valle, in alto a destra, vediamo l'Eremo di San Giorgio.

Superiamo un tornante sinistrorso incassato, salendo un gradino di legno e alcuni rudimentali gradini scavati nella pietra (m. 820).
Continuiamo con delle serpentine appena accennate.
Presso un tornante destrorso, un ripido sentiero sale dalla sinistra (m. 830).
Saliamo due gradini di legno in un tratto profondamente incassato.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 845).
Dopo alcuni ripidi passi su fondo roccioso, continuiamo in leggera salita su sterrato.

All'interno di un ampio tornante destrorso troviamo una moderna scultura in legno raffigurante una madonna con bambino. Accanto ci sono anche una piccola croce e una statuetta raffigurante un'altra madonna con bambino. C'è anche un piccolo giardino. Dalla sinistra sale un ripido sentiero (m. 845).
In salita percorriamo un tornante destrorso, passando tra un ometto ed una staccionata lunga solo un metro.
Continuiamo con poca pendenza e superiamo una curva a sinistra con il sentiero incassato nel terreno.
Proseguiamo con delle serpentine appena accennate.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 870).
Continuiamo con un ampio tornante destrorso, in parte su fondo roccioso (m. 880).

Una scorciatoia si stacca alla sinistra e rientra dopo un tornante sinistrorso (m. 890). Subito riparte alla destra e rientra dopo il successivo tornante destrorso (m. 895).
Su di un albero vediamo un bollo bianco-rosso ed uno bianco-azzurro (m. 910).
Percorriamo un lungo tratto in leggera salita.
Troviamo una roccetta aguzza nel mezzo del sentiero (m. 930).
Passiamo accanto ad un disco metallico, senza scritte, affisso ad un albero.

In salita raggiungiamo un palo con dei segnavia che indicano, diritto con il sentiero 3V: Conche; dietro verso sinistra: Sentiero Nunzio Tocchini, M. Pornio a ore 0.20; dietro: Nave, Caino. Continuiamo diritto (m. 940).
Pochi passi più avanti, un cartello indica Conche aggirando alla sinistra un roccolo ed una casa gialla. Vi leggiamo: "Si prega di percorrere i sentieri già esistenti per evitare di crearne altri !!!".
Saliamo dei gradini realizzati con tubi di ferro e legno. Lasciamo a sinistra un baitello verde.

Subito dopo arriviamo ad una biforcazione dove troviamo vari segnavia vecchi e nuovi.
Quelli vecchi indicano con il sentiero 436, verso destra: Monte Conche a ore 0.25 e verso sinistra: Loc. Piezze-Nave per Val Monache; dietro con il sentiero 3V-440: Loc. Piezze-Dernago, Nave per Via Normale.
Quelli nuovi indicano: Pater 945 m; verso destra con il sentiero 381-3V: Santuario di Conche a ore 0.30, Eremo di San Giorgio a ore 1.15, Passo del Cavallo a ore 2.15; dietro con il sentiero 381-3V: Cà della Rovere a ore 0.40, S. Antonio a ore 0.50, Nave-Dernago a ore 1.20.
Proseguiamo verso destra, quasi in piano, passando accanto ad un cancello oltre il quale vediamo la casa gialla.

Dopo pochi passi il sentiero si divide e teniamo la destra salendo alcuni gradini di legno.
In salita percorriamo un tornante destrorso (m. 955).

Dall'esterno di un tornante sinistrorso si immette un altro sentiero (m. 960).
Continuiamo con il sentiero incassato nel terreno circostante.
Saliamo un gradino di pietra tenuto fermo da un picchetto di ferro.
Troviamo alcuni gradini di legno. Percorriamo uno zig-zag destra-sinistra, in modo abbastanza ripido, con il sentiero incassato tra delle roccette (m. 975).
Dopo alcuni passi con pochissima pendenza torniamo a salire. Il sentiero si divide e ricompone (m. 985).

Proseguiamo in modo abbastanza ripido.
Dopo un tratto con il fondo roccioso continuiamo quasi in piano su sentiero sterrato. Un cartello indica una proprietà privata (m. 1005).
Torniamo a salire.
In modo abbastanza ripido percorriamo un tornante destrorso su fondo roccioso (m. 1010).
Continuiamo in salita su sentiero e superiamo un tornante sinistrorso.
Proseguiamo con poca pendenza (m. 1020).
Percorriamo una curva a destra (m. 1025).
Poco dopo, continuiamo in salita con delle serpentine appena accennate.
Superiamo due curve destra-sinistra.
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire.

Arriviamo ad un bivio (m. 1050). Dei vecchi segnavia indicano a sinistra con il sentiero 374: Cocca, Lumezzane a ore 0.30; a destra con il sentiero 3V-374-381-436: Santuario Conche a ore 0.10; dietro con il sentiero 381-3V: Caino a ore 1.35 e con il sentiero 3V-436: Nave. Andiamo a destra.
Saliamo sette gradini di ferro.
Percorriamo una curva a destra in leggera salita.
Alla destra ci sono delle protezioni realizzate con paletti ferro che reggono un cavo.
Saliamo altri cinque gradini.

Percorriamo una semicurva verso sinistra ignorando una traccia che prosegue diritto.
Troviamo altri cinque gradini.
Continuiamo in salita. Lasciamo a sinistra una roccia scavata. Davanti vediamo l'Eremo.
Proseguiamo con poca pendenza. Un cartello segnala il divieto di pascolo, motocross e pesca.
Camminiamo sopra delle radici affioranti.
Dopo pochi passi quasi in piano riprendiamo a salire.
Raggiungiamo l'unico edificio isolato del complesso delle Conche. Alla destra c'è l'Eremo.

Tempo impiegato: ore 2.10 - Dislivello: m. 818
Data escursione: dicembre 2017

Terzo itinerario: da Nave per la Valle delle Monache (sentiero 436)

Lasciamo l'autostrada A4 all'uscita Brescia Ovest (km. 215.3).
Dopo il casello giriamo a destra e poi tenendo la sinistra (cartello tangenziale sud) entriamo in una rotonda. Prendiamo la terza uscita (cartello Val Sabbia) immettendoci nella tangenziale ovest.
Al semaforo continuiamo diritto (Via Oberdan).
Ad una rotonda prendiamo la seconda uscita entrando nella Tangenziale Monte Lungo.
Alla successiva rotonda andiamo a destra in Via Triumplina (qui inizia la SP 237 del Caffaro).
Ad un'altra rotonda continuiamo diritto.
Poco dopo, presso un'altra rotonda giriamo a sinistra (Via Conicchio).
Arriviamo a Bovezzo. Ad una rotonda proseguiamo diritto (Via Verdi. Cartello Odolo a km. 14, Val Sabbia).
Troviamo i cartelli che segnalano l'inizio di Cortine, fraz.  di Nave (SP 237 Via Brescia).
Ad una rotonda troviamo il cartello che indica l'inizio di Nave. Seguiamo sempre la strada principale che attraversa Nave.
Subito dopo la chiesa parrocchiale, giriamo a sinistra in Via Monteclana e la percorriamo fino al termine dell'asfalto dove lasciamo la macchina accanto ad una fontana con vasca, poco prima del ponticello sul Torrente Zegna (m. 275).

Ci incamminiamo con poca pendenza. Il fondo è in cemento.
Dopo il ponticello c'è ancora dello spazio per parcheggiare. Un grande cartello illustra i sentieri della Valle del Garza.
La strada si divide e i segnavia indicano il Monte Conche:
- a sinistra per la Val Listrea - Val Monache (sentiero 436) in ore 2.15;
- diritto per la Valle S. Antonio (sentiero 440-3V) via normale in ore 2 (vedi il precedente itinerario).
C'è anche un'altra stradina alla destra priva di indicazioni.

Andiamo a sinistra, in salita, con il fondo in cemento.
Superiamo una griglia per lo scolo dell'acqua.
Camminiamo tra due recinzioni; alla sinistra c'è una rete e alla destra muri di pietre.
Transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione. Alla destra c'è un traliccio. Vediamo una freccia gialla sul muro (m. 295).
Poco dopo, presso una curva verso sinistra, ignoriamo una stradina che si stacca alla destra accanto a una casa.
Continuiamo con un muretto sormontato da una rete alla sinistra e una siepe alla destra.

Poco dopo, alla sinistra troviamo l'inizio del sentiero accanto ad un cancello sul quale è raffigurata una testa di mucca traforata (m. 305).
Proseguiamo con poca pendenza seguendo bolli bianco-rossi oppure gialli. Alla sinistra abbiamo un muretto a secco; alla destra c'è il bosco. Di tanto in tanto troviamo qualche gradino di legno.
Terminato il muretto, inizia una rete a quadrotti (m. 325).
Riprendiamo a salire. Alla sinistra ricomincia il muretto.
Lasciamo a sinistra un vecchio cancelletto di legno.

Camminando su 24 tronchetti di legno passiamo su di un ponticello con il corrimano solo alla sinistra (m. 335).
Una piccola deviazione alla sinistra consente di vedere la cascata del Torrente Listrea.
Lasciamo a sinistra un masso e saliamo dei gradini di legno.
Ora vediamo la cascata anche dal sentiero (m. 345).

In modo abbastanza ripido, con robuste protezioni in legno alla sinistra, saliamo dei gradini di pietra.
Subito dopo, con poca pendenza, percorriamo un tornante destrorso. Alla sinistra c'è una grotta nella quale è stata collocata una statuetta raffigurante S. Michele Arcangelo.
Riprendiamo a salire. Presso una curva verso destra ignoriamo un altro sentiero che continua diritto.
Subito il sentiero si divide ma solo per aggirare un albero da entrambe le parti.

Saliamo altri gradini, di legno e di pietra. Davanti si può scendere ai piedi della cascata mentre noi proseguiamo verso destra in salita.
Lasciamo a sinistra una rete e un cancelletto di legno.
Vediamo un bollo giallo su due pietre nel sentiero.
Con una semicurva verso destra aggiriamo un masso (m. 365).
Saliamo dei gradini di legno più altri due realizzati con pezzi di tubo di ferro.

Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 370).
Alla destra scorre un rivolo.
Saliamo altri gradini di legno e uno con un pezzo di tubo.
Troviamo un masso alla destra.
Scavalchiamo il piccolo corso d'acqua passando su di una pietra.

Davanti abbiamo una parete di roccia. Su di un cartello leggiamo: "Palestra di roccia 'La Cörna' dedicata a Giacomo Rossetti". Alla destra c'e un tavolo di legno (m. 380).
Continuiamo verso sinistra su fondo roccioso, con il rivolo alla nostra sinistra.
Passando sopra una pietra attraversiamo il rivolo che ora scorre alla nostra destra.

Subito dopo lasciamo a sinistra un ponticello di legno con il quale è possibile attraversare il Torrente Listrea. I segnavia indicano, a sinistra con il sentiero n. 437: Cascine Navazze, a sinistra con il sentiero n. 437-434: S. Onofrio a ore 1.20; a destra con il sentiero n. 436: Fratta dell'Erba, Monte Colme e inoltre: Scodele de le Strie; diritto con il sentiero n. 435 seguendo il torrente: Val Listrea. Andiamo a destra (m. 385).
Il sentiero, ora è più stretto, parte sterrato e parte su pietre, e sale nel bosco.

Lasciamo a destra un cartello che parla de "Le Scödèle dèle Strìe" e ne mostra alcune foto (m. 395).
Dopo pochi passi percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 400).
Continuiamo con poca pendenza.
Il sentiero si divide solo per aggirare un albero e si ricompone. Proseguiamo in salita (m. 405).

Poco dopo arriviamo ad un bivio (m. 410). I segnavia indicano a destra: Scodele de le Strie; a sinistra: Fratta dell'Erba, M. Conche; dietro: Val Listrea. C'è anche un bollo bianco-rosso ricurvo. Andiamo a sinistra.
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 420).
Vediamo il segnavia n. 436 su di una pietra nel sentiero (m. 430).
Percorriamo due semicurve destra-sinistra vicine tra loro.

Scavalchiamo una radice che sbuca dal terreno alla destra del sentiero, vi si adagia per attraversarlo, poi l'albero si alza alla sinistra.
Continuiamo quasi in piano. Il bosco è più fitto (m. 440).
Presso una curva verso sinistra facciamo due ripidi passi su fondo roccioso.
Proseguiamo con due brevi tratti; il primo quasi in piano e l'altro abbastanza ripido.
Continuiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera salita (m. 445).
Vediamo due bolli bianchi e rossi su di un masso.
Percorriamo pochi passi su due tracce parallele.
Continuiamo con un tratto in salita e uno con poca pendenza (m. 455).
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 485).

Ora il sentiero è sterrato. Ignoriamo un altro sentiero che retrocede alla destra e continuiamo diritto, quasi in piano, come indicato da un bollo bianco-rosso (m. 490).
Dopo pochi passi trascuriamo un sentiero che scende a sinistra mentre un bollo bianco-rosso invita a proseguire diritto.
Continuiamo con poca pendenza.

Ad una biforcazione, i segnavia indicano, diritto con il sentiero n. 436: Fratta dell'Erba, M. Conche - Val Monache; a destra: Variante Monte Conche, bivio sentiero Viapiana; dietro: Loc. Piezze, Val Listrea. Proseguiamo diritto e subito troviamo un cancelletto di legno alla sinistra (m. 500).
Percorriamo un breve tratto in salita con il fondo in cemento.
Continuiamo con pochissima pendenza su sterrato.
Superiamo un'ampia semicurva verso destra.
In basso alla sinistra, tra gli alberi riusciamo a intravedere due case.
Percorriamo una curva verso sinistra (m. 510).
Proseguiamo tra radi alberi con una curva verso destra molto ampia (m. 515).

Torniamo subito nel bosco. Il sentiero si biforca e, seguendo i bolli, teniamo la destra.
Continuiamo con un tratto in salita.
Alla destra c'è una parete di roccia (m. 525).
Quasi in piano scavalchiamo un albero caduto.
Proseguiamo con un sentierino a mezza costa. In basso a sinistra c'è un valloncello.
Continuiamo in leggera salita.

Percorriamo un ampio tornante sinistrorso seguendo dei vecchi bolli scoloriti e ignorando un sentiero segnalato da un bollo più recente che si stacca alla destra [è il sentiero con la quale si evita di passare per la cascina Fratta dell'Erba]. Proseguiamo in salita (m. 535).
Superiamo una semicurva verso destra e continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 545).
Ci immettiamo su di una stradina con il fondo in cemento e pietre e la seguiamo verso destra in salita (m. 555).
Poco dopo raggiungiamo la cascina segnalata da un cartello con la scritta: "Cascina Fratta l'Erba mt. 540" (m. 560) [Si tratta di una cascina privata].
Giriamo a destra e saliamo tra i prati cercando di costeggiare il bosco alla destra.

Ci riportiamo sull'altro sentiero (m. 570). I segnavia indicano: Fratta dell'Erba m. 560; a sinistra con il sentiero n. 436: Monte Conche a ore 1.40; a destra con il sentiero 436: Piezze - Nave a ore 0.25. C'è anche un paletto dipinto di bianco e rosso nella parte alta. Andiamo a sinistra in salita.
Dopo pochi passi superiamo una curva verso destra e proseguiamo nel bosco in modo abbastanza ripido.

La pendenza diminuisce un poco, gli alberi diventano radi e alla destra vediamo il panorama (m. 600).
Continuiamo con serpentine appena accennate.
In salita rientriamo nel bosco (m. 620).
Per un tratto alla destra gli alberi sono radi (m. 630).
Torniamo nel bosco.

Percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio e continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 645).
Superiamo un tornante destrorso (m. 655).
Continuiamo allo scoperto con due serpentine sinistra-destra (m. 660).
Rientriamo nel bosco.
Proseguiamo con uno zig-zag sinistra-destra (m. 670).
Dopo una curva verso destra la pendenza diminuisce (m. 675).
Poco dopo riprendiamo a salire in modo abbastanza ripido con delle serpentine: dx-sx-dx-sx-dx-sx-dx.
Continuiamo con minore pendenza (m. 695).

Raggiungiamo un altro sentiero (m. 705). I segnavia indicano, a sinistra con il sentiero n. 436: Monte Conche a ore 1.15; a sinistra con il sentiero n. 436-439: Cocca a ore 0.40; a destra con il sentiero n. 438: S. Antonio a ore 0.30; dietro: Piezze - Nave a ore 0.40. Andiamo a sinistra quasi in piano.
Proseguiamo in leggera salita.
Percorriamo un breve tratto in leggera discesa e uno quasi in piano.
Il bosco è più fitto. Superiamo una semicurva verso destra e riprendiamo a salire (m. 725).
Proseguiamo con poca pendenza (m. 740).
Troviamo una pietra con i bolli in mezzo al sentiero.
Poco dopo, su di una grande pietra alla destra, vediamo il segnavia n. 436.

Lasciamo a destra un traliccio.
Continuiamo quasi in piano (m. 750).
Su di una pietra vediamo due bolli bianco-rossi (m. 765).
Superiamo una semicurva verso destra.

Alla destra troviamo una baita preceduta da un baitello/legnaia (m. 770).
Rientriamo nel bosco.
Dopo due curve sinistra-destra riprendiamo a salire. Il sentiero ora è largo.
Percorriamo un breve tratto in discesa.
Superiamo una semicurva verso destra e continuiamo quasi in piano.

Ad una biforcazione i segnavia indicano, a destra con il sentiero n. 436: M. Conche a ore 0.55; a sinistra in leggera discesa con il sentiero n. 439: Cocca a ore 0.20; dietro con il sentiero n. 436: Piezze - Nave a ore 1. Andiamo a destra (m. 790).
Percorriamo un tratto in salita seguito da uno breve quasi in piano (m. 800).
Dopo un altro tratto in salita proseguiamo con poca pendenza.
Continuiamo quasi in piano. In basso a sinistra c'è un valloncello.
Riprendiamo a salire. Troviamo degli alberi caduti.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso destra e continuiamo con poca pendenza (m. 820).
Proseguiamo in salita. Gli arbusti situati ai margini del sentiero, parzialmente lo invadono.

Incrociamo una sterrata. Ci sono due paletti di legno dipinti di bianco e rosso nella parte alta, uno per lato, che indicano il punto in cui il sentiero riparte in entrambe le direzioni. Su di un albero vediamo il segnavia n. 436. Attraversiamo la sterrata e proseguiamo diritto (m. 840).
Percorriamo un lungo tratto in un bosco molto umido.
Superiamo una semicurva verso destra (m. 890).
Dopo pochi metri abbastanza ripidi continuiamo in salita.
Quasi in piano percorriamo una curva verso sinistra (m. 905).
Superiamo una semicurva verso destra e proseguiamo con poca pendenza.

Saliamo in modo abbastanza ripido (m. 910).
Troviamo un albero con un bollo giallo nel mezzo del sentiero (m. 925).
Poco dopo la pendenza diventa ripida.
Vediamo un ometto con un bollo giallo accanto ad un albero in mezzo al sentiero (m. 945).

Raggiungiamo un altro sentiero e continuiamo verso sinistra in leggera salita. Il segnavia n. 436 su di un albero indica il sentiero fin qui percorso.
Superata una curva verso destra arriviamo ad una biforcazione dove prendiamo il sentiero più a destra come indicato da un bollo ricurvo e da un bollo bianco-rosso su di un albero (m. 950).
Poco dopo riprendiamo a salire.

Ci immettiamo su di un altro sentiero. Troviamo un tombino/pozzetto e dei segnavia che indicano, a destra con il sentiero n. 436: M. Conche a ore 0.30; a sinistra: Cocca a ore 0.20; dietro con il sentiero n. 436: Loc. Piezze - Nave. Andiamo a destra in leggera discesa (m. 960).
Quasi in piano percorriamo un'ampia curva verso destra.
Passiamo accanto a un tombino/pozzetto.
Dopo un tratto in leggera discesa continuiamo quasi in piano e troviamo un altro tombino/pozzetto.

Arriviamo ad un bivio. Di fronte a noi, alla destra di un cancello, arriva il sentiero che risale la Valle S. Antonio descritto nel secondo itinerario. Qui troviamo vari segnavia vecchi e nuovi.
Quelli vecchi indicano con il sentiero 436, verso sinistra: Monte Conche a ore 0.25; dietro con il sentiero 436: Loc. Piezze - Nave per Val Monache; diritto con il sentiero 3V-440: Loc. Piezze - Dernago, Nave per Via Normale.
Quelli nuovi indicano: Pater 945 m; verso sinistra con il sentiero 381-3V: Santuario di Conche a ore 0.30, Eremo di San Giorgio a ore 1.15, Passo del Cavallo a ore 2.15; diritto con il sentiero 381-3V: Cà della Rovere a ore 0.40, S. Antonio a ore 0.50, Nave-Dernago a ore 1.20.

Ora non ci resta che proseguire verso sinistra come descritto nell'ultima parte del secondo itinerario.

Tempo impiegato: ore 2.25 - Dislivello: m. 833 -15
Data escursione: ottobre 2019

Escursioni partendo dal Rifugio:


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