ex Rifugio Cometti
- Altezza: m. 1720
- Gruppo: Valtellina
- Ubicazione: Alpe Piasci
- Comune: Torre S. Maria-SO
- Carta Kompass: 93 B6
- Coordinate Geo: 46°13'42.60"N 9°49'21.20"E
- Gestore: -
- Telefono gestore: -
- Telefono rifugio: -
- Posti letto: -
- Apertura: chiuso dal 2016
- Pagina aggiornata il: 30/09/2024
Il Rifugio Cometti è situato all'Alpe Piasci in Val Torreggio. Dal 2016 è una casa privata.
L'itinerario qui descritto è quello che parte da Torre di Santa Maria, frazione Bianchi, nei pressi della chiesetta di San Giuseppe.
Subito dopo la chiesa, tempo fa, c'era il divieto di transito agli automezzi in quanto la strada era classificata come agro-silvo-pastorale.
Attualmente la strada è stata migliorata e il divieto è stato tolto e pertanto è possibile arrivare in auto fino al parcheggio che precede l'Alpe
Piasci.
Noi abbiamo comunque effettuato l'intero percorso, come previsto dal precedente divieto, che tramite il sentiero 313 risale i boschi verso Pra Fedugno.
Lasciamo la statale 38 all'inizio della tangenziale di Sondrio per entrare in città. Giunti alla prima rotonda, giriamo a sinistra e imbocchiamo la
provinciale 15 con la quale iniziamo a risalire la Valmalenco.
Superate le frazioni di Torre S. Maria: Cagnoletti, Prato e Tornadù, giriamo a sinistra per imboccare la provinciale 15 dir B.
Arrivati a Torre, seguendo l'indicazione "ai rifugi" percorriamo Via Soncelli e Via S. Giuseppe verso la località Bianchi.
Raggiunta la chiesetta di colore giallo dedicata a S. Giuseppe, lasciamo la macchina nello slargo sottostante (m. 850).
Una targa a cura del comune recita: "La chiesetta di San Giuseppe, tra le più fotografate della Valmalenco poichè da essa si inquadra larga parte
della testata del bacino del Mallero, è una curiosa costruzione con un ampio portico che le dà un tocco di arcaicità, risale invece al XVI secolo".
Alcuni segnavia indicano diritto: Pizzi, Marsciana, Musci, Fedugno, Piasci (sent 312-313). Ignoriamo pertanto due stradine, una per parte, e ci
incamminiamo lungo quella centrale.
Poco dopo incontriamo un cartellone con vari segnali di divieto e di pericolo, dal quale apprendiamo tra l'altro che la strada sale a Piasci e Arcoglio
con 20 tornanti.
La pendenza è lieve. Al primo tornante ignoriamo il sentiero 312 che conduce a: Pizzi in ore 0.25, Curati in ore 1.10, Marsciana in ore 1.10.
Tra il primo ed il secondo tornante, sulla destra vediamo quattro vecchi baitelli.
Dopo il quarto tornante passiamo accanto ad una costruzione dell'acquedotto (m. 910). Poi la pendenza aumenta un poco.
Superiamo un altro casello dell'acquedotto (m. 950).
Al sesto tornante vediamo più in alto una santella e le case di Musci.
Poco dopo (m. 975) un sentiero si stacca sulla destra e raggiunge l'abitato formato da vecchie baite, in parte disabitate, e da strette viuzze.
Superato il tornante a monte di Musci troviamo sulla destra l'inizio del sentiero (m. 1000). I segnavia indicano: Alta Via della Valmalenco tappa n.
1, sentiero n. 313; Fedugno-Zocche a ore 1.20, Piasci a ore 1.50, Rif. Bosio a ore 3.30.
Lasciamo la strada e iniziamo a risalire ripidamente lungo la boscosa pendice orientale del M. Canale.
Attraversiamo un prato e poi, seguendo i bolli bianco-rossi entriamo nel bosco (m. 1025).
Troviamo poi uno slargo e un bivio e, seguendo i bolli andiamo a destra (m. 1040). Poco dopo però anche l'altro sentiero rientra (m. 1055).
Notiamo che il sottobosco è ricco di felci e che i massi sono abbondantemente coperti da muschio segno che la zona è molto umida e neppure nella
stagione estiva gode di molto sole.
Per un po' accanto al sentiero vediamo un tubo blu (m. 1080).
Troviamo il primo triangolo giallo con il numero 1 che indica la prima tappa dell'Alta Via della Valmalenco (m. 1090).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire, seppur in modo meno ripido che in precedenza, tra faggi e betulle.
In corrispondenza di un altro tratto con poca pendenza, vediamo altri bolli e subito dopo riprendiamo a salire (m. 1120).
Per un breve tratto il sentiero si sdoppia e si riunisce, poi la pendenza aumenta e saliamo ripidamente con dei rudimentali gradini di pietra mentre
il sentiero è incassato tra delle rocce (m. 1135).
Proseguiamo in leggera salita. Qui il bosco è un misto di pini, larici, faggi e noccioli. Ci sono anche diversi cespugli di fragoline selvatiche.
Poco dopo torniamo a salire in modo abbastanza ripido.
Alcuni gradini di pietra ci conducono al letto in secca di un torrente che attraversiamo in piano e allo scoperto (m. 1170).
Poi rientriamo nel bosco e proseguiamo in salita.
Percorriamo un tornante sinistrorso tra faggi, betulle e pietre ricoperte di muschio (m. 1185).
Con poca pendenza arriviamo ad un tornante destrorso dove riprendiamo a salire con alcuni zig-zag abbastanza ripidi (m. 1190).
Usciti per un attimo dal bosco, con alcuni gradini su delle grosse pietre riattraversiamo il letto del torrente (m. 1210).
Rientriamo nel bosco e riprendiamo a salire con dei zig-zag in modo abbastanza ripido alla sinistra del letto del torrente.
Il sentiero si sdoppia ma solo per pochi metri (m. 1230).
Continuiamo a salire a zig-zag. Gli alberi ora sono più radi.
Per la terza volta attraversiamo il letto del torrente camminando in piano e fuori dal bosco. Questa volta non ci sono gradini ma camminiamo tra
l'erba passando accanto ad un muro di pietre di rinforzo (m. 1265). Una rudimentale freccia di legno attaccata ad un albero invita poi a rientrare nel
bosco dove riprendiamo a salire a zig-zag.
Alla sinistra tra gli alberi, vediamo due muretti di pietre mentre il sentiero gira a destra.
In leggera salita percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1280) e, poco dopo, una curva a destra.
Saliamo dapprima in modo abbastanza ripido e poi con
pendenza minore e con delle serpentine. Di tanto in tanto troviamo un bollo bianco rosso.
Vediamo un triangolo giallo su di una betulla (m. 1320).
Dopo un breve tratto con poca pendenza riprendiamo a salire in modo abbastanza ripido con alcuni zig-zag.
Percorriamo altri due tratti in salita intervallati da uno con poca pendenza (m. 1350). Gli alberi ora sono più radi.
Percorriamo due tornanti vicini sinistra-destra (m. 1365), seguiti da altri due un po' più distanti tra loro (m. 1380) e poi da altri due ravvicinati
(m. 1390). La pendenza diminuisce un poco.
Superati altri quattro tornanti, percorriamo un breve tratto incassato nel terreno circostante seguito da un altro in piano (m. 1430).
Proseguiamo con due tornanti sinistra-destra in leggera salita poi la pendenza aumenta (m. 1440).
Percorriamo i prossimi due tornanti a cielo aperto e dopo alcuni zig-zag rientriamo nel bosco (m. 1460).
Superiamo un altro paio di tornanti con poca pendenza.
Per un attimo usciamo fuori dal bosco. Qui, in basso, oltre alla provinciale, vediamo le case di Spriana.
Rientrati tra gli alberi vediamo un triangolo giallo e saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra per poi proseguire quasi in piano (m. 1485) e
tornare a salire con altri gradini.
Camminando quasi in piano, troviamo un rudere alla destra e subito dopo, presso un tornante sinistrorso, una santella con un dipinto raffigurante una
madonna con bambino. Poco lontano c'è anche un baitello (m. 1500).
Proseguiamo dapprima in leggera salita e poi quasi in piano fino a una semicurva a destra dove riprendiamo a salire (m. 1510).
Tra gli alberi, in alto a destra, riusciamo ad intravedere le prime costruzioni di Pra' Fedugno.
Dopo altri tornantini arriviamo a un bivio e, seguendo i bolli, andiamo a sinistra in leggera salita (m. 1530).
Poco dopo troviamo un altro bivio dove ignoriamo il sentiero che prosegue diritto e giriamo a destra, seguendo un triangolo giallo e aggirando un
grosso masso. Un cartello indica Torre Santa Maria verso il basso.
Passiamo tra due ruderi e arriviamo al termine del bosco (m. 1555). Lasciamo a sinistra una ripida scorciatoia.
In salita percorriamo due tornanti sinistra-destra e poi con minore pendenza passiamo accanto ad un orticello recintato.
Raggiungiamo le prime costruzioni di Prà Fedugno; dapprima un baitello e una baita, poi tre case unite tra di loro.
Proseguiamo verso sinistra in salita verso un'altra casa (m. 1580).
Dalla sinistra rientra il ripido sentiero che si era staccato alla fine del bosco.
Ignoriamo un altro sentiero che si dirige a sinistra verso due baite. In basso torniamo a vedere la case di Spriana sul fondovalle.
Dopo una curva a sinistra, con maggiore pendenza, passiamo tra le altre baite sparse dell'alpeggio (m. 1600).
Continuiamo tra i prati con alcuni zig-zag e con un muretto a secco alla destra e arrivati in alto, al limitar del bosco troviamo un bivio (m. 1620).
Alcuni segnavia indicano a destra con il sentiero 313: Piasci a ore 0.25, Rifugio Bosio a ore 2.10; a sinistra con il sentiero 313/1: Braccia a ore
0.05, Corti a ore 0.20, A. Canale a ore 1, dietro con il sentiero 313: Musci a ore 1, Torre di S. Maria a ore 1.30.
Pertanto non entriamo nel bosco ma giriamo a destra e in piano attraversiamo un prato.
Dopo un leggero saliscendi pieghiamo a sinistra e riprendiamo a salire lasciando un baitello alla destra.
Raggiungiamo una pineta e un bivio e proseguiamo diritto (m. 1640).
Ora il sentiero è largo e per un po' procede in leggera salita, incassato nel terreno circostante.
Poi la pendenza aumenta. Il bosco è più fitto (m. 1670).
Ritroviamo la strada che avevamo lasciato a Musci; arriva dalla sinistra con un tratto in cemento e prosegue su sterrato (m. 1680). I segnavia
indicano verso destra: Piasci a ore 0.15, Rifugio Bosio a ore 2; dietro: Fedugno-Zocche a ore 0.10, Musci a ore 1.10, Torre di Santa Maria a ore 1.40.
Andiamo pertanto a destra, dapprima in leggera discesa e poi in leggera salita.
Poi, con il fondo in cemento e delle robuste protezioni alla destra, iniziamo a scendere. Arrivati in basso continuiamo su sterrato in piano (m.
1665).
Ed ecco che davanti vediamo il grande parcheggio che precede Pra' Piasci, e in leggera salita lo raggiungiamo (m. 1675). Alla sinistra scende
dell'acqua, in fondo c'è una bacheca con una cartina della zona. Un cartello di divieto di transito e una sbarra, che comunque troviamo aperta,
obbligano chi è arrivato fin qui in auto a proseguire a piedi.
Attraversiamo un torrente; alla destra c'è una passerella di legno che consente di evitare il guado.
In leggera salita attraversiamo un gruppo di alberi e, dopo una curva a sinistra, dapprima in leggera discesa e poi quasi in piano raggiungiamo un
altro torrente che dalla sinistra scende con una cascata. Sulla destra c'è un ponticello di legno che consente di passare evitando il guado.
Continuiamo in salita tra gli ultimi alberi e arriviamo all'Alpe Piasci. In alto a sinistra vediamo il rifugio; davanti c'è la chiesa.
In piano arriviamo ad un bivio dove ci sono alcuni segnavia: Piasci m. 1685; a sinistra con il sentiero 305: A. Arcoglio inferiore a ore 0.30, A.
Arcoglio superiore a ore 1.10, Rifugio Bosio a ore 4; a destra con il sentiero 305: Son a ore 0.50, Ciappanico a ore 1.30, Torre di Santa Maria a ore
1.50: dietro con il sentiero 313: Fedugno-Zocche a ore 0.30, Musci a ore 1.30, Torre di Santa Maria a ore 2.
Andiamo a sinistra in salita lasciando a destra la chiesa.
Poco dopo troviamo una casa alla sinistra. (m. 1700). Attorno, nei prati, vediamo le altre case sparse dell'alpeggio.
Passiamo accanto ad un altro cartello che indica: Pra' Piasci (m. 1720) e arriviamo al rifugio.
Dal parcheggio prima di Pra' Piasci: Tempo impiegato: ore 0.10 - Dislivello: m. 45
Da Torre di Santa Maria (loc. Bianchi - chiesa di S. Giuseppe): Tempo impiegato: ore 2.15 - Dislivello: m. 895 -25
Data escursione: luglio 2011
Escursioni partendo dal Rifugio:
- all'Alpe Arcoglio inferiore (m. 1976) in ore 0.30 (sentiero 305)
- all'Alpe Arcoglio superiore (m. 2123) in ore 1.10 (sentiero 305)
- al Lago d'Arcoglio (m. 2234 - sentiero 305)
- al Sasso Bianco (m. 2490 - sentiero 305)
- alla Colma di Zana (m. 2417 - sentiero 305)
- al Rifugio Bosio (m. 2086) in ore 4 (sentiero 305)
- all'Alpe Palù (m. 1971) in ore 1.20 (sentiero 313)
- al Rifugio Bosio (m. 2086) in ore 1.40 (sentiero 313)
- al Rifugio Desio (m. 2836) in ore 4 (sentiero 313+316)
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