Rifugio Biciocca
- Altezza: m. 400
- Gruppo: Valli Bresciane
- Ubicazione: Via Stefano Allocchio
- Comune: Paitone - BS
- Carta Kompass: -
- Coordinate Geo: 45°33'44.00"N 10°23'34.50"E
- Gestore: A.N.A. Paitone
- E-mail gestore: paitone.brescia@ana.it
- Telefono gestore -
- Telefono rifugio -
- Posti letto: -
- Apertura: -
- Pagina inserita il: 05/05/2021
Il Rifugio Biciocca degli Alpini di Paitone è situato a monte del Santuario della Beata Vergine.
Lasciamo l'autostrada A4 al casello di Brescia Est (Km. 228.8) e prendiamo la Statale 45 Bis Gardesana Occidentale.
Allo svincolo dopo un chilometro prendiamo la seconda uscita, svincolo Tangenziale Est per Brescia, Desenzano, Rezzato, Salò e Campiglio.
Continuiamo sulla SS 45 Bis e dopo circa km. 5 usciamo seguendo le indicazioni per Paitone, Nuvolera, Nuvolento, Serle e, percorrendo un giro ad anello in
senso orario, e ci immettiamo in Via Scaiola.
Superiamo una rotonda continuando diritto.
Giriamo poi a destra in Via Gardesana (SP 116).
Più avanti a strada diventa Via Trento (SP 116) o poi Via Italia (SP 116).
Ad una rotonda giriamo a sinistra in Via Roma.
Successivamente andiamo a destra in Via Moretto.
La strada diventa Via Viotti e poi Via Stefano Allocchio.
All'inizio di Via Allocchio troviamo alla destra il parcheggio del Santuario della Beata Vergine di Paitone (m. 265).
Se continuiamo in auto, dopo cinque tornanti: dx-sx-dx-sx-dx troviamo il rifugio alla sinistra della strada. Preferiamo però salire a piedi passando per il santuario
in modo da poterlo visitare.
La salita comincia con una larga scalinata all'inizio della quale su di un cartello leggiamo:
"Il Santuario si colloca a nord dell'abitato di Paitone, nel cuore di un bosco di conifere. Edificato nel 1534 sul luogo dell'apparizione della
Beata Vergine, avvenuta due anni prima.
La tela raffigurante l'apparizione venne dipinta intorno al 1534 dal Moretto secondo le precise indicazioni del veggente. Il dipinto è ricordato per
la prima volta dal Ridolfi (1648) il quale scrive che ''nella chiesa posta sulla cima di monte Paitone ammirasi ancora una miracolosa immagine della
Vergine che fece il Moretto a petizione di quel Comune per un tale miracolo avvenuto''.
Il Santuario, di semplice fattura cinquecentesca, venne terminato nelle sue decorazioni nel XVIII secolo. La struttura si sviluppa su un'unica navata
e gli stucchi, successivi, sono in stile tardo barocco. Gli affreschi che circondano il luogo sacro sono del secolo scorso.
L'atrio antistante è del XIX secolo, probabilmente costruito per necessità funzionali: i fedeli che nel tempo raggiunsero il santuario erano di gran
lunga superiori alle sue possibilità di capienza. Il locale, aperto all'esterno su due dei quattro lati è suddiviso dallo scandirsi di colonne di
ordine tuscanico sovrastanti ad una balaustra.
Antisante all'edificio vi è un ampio piazzale raggiungibile, come il Santuario, mediante una suggestiva scalinata. Dietro l'edificio di culto venne
costruita l'abitazione di un sacerdote che nel tempo accolse anche i pellegrini richiedenti asilo. Oggi la gestione della dimora è affidata alle
''figlie del Sacro Cuore di Gesù''.
L'ultimo restauro, del 1980, fu promosso dal parroco di Paitone don Angelo Treccani. Il piano di intervento interessò opere di ristrutturazione, di
rifacimento e di consolidamento, anche dell'edificio adiacente.".
Saliamo nove gradini di pietra e continuiamo con nove larghi gradini acciottolati. Ai lati abbiamo due muretti in cemento che terminano nella parte
alta con mattoni arrotondati.
Raggiungiamo uno slargo dove troviamo una santella con la Madonna di Guadalupe e giriamo a destra (m. 275).
Saliamo altri gradini acciottolati. Ai lati ci sono due corrimano di ferro dipinti di nero. Alla destra ci sono cinque lampioni.
Dopo altri diciotto gradini di pietra, passando tra due pilastri che sorreggono la lettera "M", raggiungiamo uno slargo dove ci sono della
panche e la chiesa sulla quale, in alto, leggiamo: "Virgini apparenti" (m. 285).
Visitiamo la chiesa e poi la aggiriamo alla destra passando accanto ad una bella meridiana.
Attraversiamo un portico ed un cancello. Su di una targhetta leggiamo: "Eremo effata (che in aramaico significa: apriti)"
Prendiamo una stradina cementata che subito effettua un tornante sinistrorso in salita.
Poco dopo troviamo una stanga aperta e un sentiero che si stacca alla destra tra alberi e roccette affioranti dal terreno. Prendiamo il sentiero (m. 295).
Quasi in piano percorriamo due curve destra-sinistra.
Percorriamo un tratto in leggera salita, uno in leggera discesa ed uno quasi in piano.
In leggera salita passiamo accanto ad un masso con il segnavia 530 (m. 305).
Quasi in piano superiamo due semicurve destra-sinistra.
Il sentiero continua in leggera salita passando tra alcune roccette.
Dopo un tratto quasi in piano proseguiamo con poca pendenza.
Ad un bivio andiamo a sinistra aggirando una stele con una croce e una scritta poco leggibile datata 1788. Su di un paletto di legno vediamo il segnavia 530 (m. 310).
Continuiamo in salita.
Poco dopo ci immettiamo su di una sterrata che proviene da dietro-destra. Anche qui c'è un paletto di legno con il segnavia 530. Proseguiamo diritto (m. 315).
Seguiamo la sterrata in salita nel bosco fino a sbucare sulla strada asfaltata che avevamo abbandonato al parcheggio. I segnavia indicano, a destra
seguendo l'asfalto: 530 SCB, Pieve San Martino Paitone, Sarzena Paitone, Parco Bacco Rezzato; dietro: 530 SCB, Santuario Assunta Paitone, Fonte Rudone
Paitone, Parco Bacco Rezzato. Andiamo a destra in leggera salita (m. 340).
Poco dopo, all'esterno di un tornante sinistrorso si stacca un sentiero con il quale i segnavia indicano: 530 SCB, Pieve San Martino Paitone, Sarzena Paitone,
Parco Bacco Rezzato. Seguiamo il tornante.
Subito dopo, superiamo una semicurva verso destra.
Ignoriamo una sterrata che retrocede alla destra della strada asfaltata (m. 350).
Percorriamo una curva verso sinistra molto ampia (m. 360).
Continuiamo con un tornante destrorso seguito da una semicurva verso sinistra (m. 375).
Percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio al termine del quale una scalinata sale a sinistra (m. 390).
Possiamo salire la scalinata o proseguire per alcuni metri fino a trovare una stanga che chiude l'accesso ai veicoli verso il rifugio.
Salendo i sedici gradini in cemento raggiungiamo la cappelletta e la bandiera del rifugio. Alla sinistra, oltre un spiazzo, c'è il rifugio (m. 400).
Tempo impiegato: ore 0.30 - Dislivello: m. 135 - Distanza: km 1.6
Data escursione: maggio 2021
Escursioni partendo dal Rifugio:
- alla Pieve San Martino Paitone
- a Sarzena Paitone
- al Parco Bacco Rezzato
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