Rifugio Basciarino
- Altezza: m. 1280
- Gruppo: Valli Lariane
- Ubicazione: dopo l'Alpe Basciarino
- Comune: Gravedona e Uniti
- Carta Kompass: 91 C1
- Coordinate Geo: 46°09'27.10"N 9°12'24.90"E
- Gestore: Municipio di Consiglio di Rumo
- Telefono gestore 0344 81265
- Telefono rifugio -
- Posti letto: 12
- Apertura: previo prenotazione e ritiro delle chiavi
- Pagina inserita il: 15/05/2021
Il Rifugio Basciarino è situato nella Valle S. Jorio, sul versante nord del Monte Cortafon. Lo si trova sulla sinistra proseguendo oltre il Rifugio Mottafoiada
e l'Alpe Basciarino.
Il rifugio dispone di dodici letti ed è attrezzato per uso cucina.
Viene concesso in autogestione. Per informazioni, prenotazione e ritiro delle chiavi, chi fosse interessato deve rivolgersi al Comune di Gravedona ed Uniti
(Municipio di Consiglio di Rumo tel.: 0344 81265).
Venendo da Milano o da Lecco con la SS 36, dopo il termine delle gallerie, percorriamo il grande raccordo ad anello seguendo le indicazioni per Chiavenna.
Alla rotonda del km. 97 lasciamo la SS 36 per prendere alla sinistra la SS 340dir.
Dopo il ponte sul Mera, la strada gira a sinistra e comincia a seguire a distanza il Lago di Como.
Passiamo per Sorico, Gera Lario, Domaso, Gravedona e arriviamo a Dongo.
In alternativa venendo da Como percorriamo dapprima la SS 340 e poi la SS 340dir sempre seguendo il lago fino a Dongo.
A Dongo, al km. 14.8 della SS340dir, imbocchiamo la provinciale n. 5 che sale a Stazzona, Germasino
e Garzeno.
Arrivati a Garzeno, al primo tornante destrorso, ignoriamo la deviazione che porta a Brenzeglio.
Ad un successivo tornante sinistrorso, con fontana, prendiamo invece la deviazione per S. Anna e la bocchetta.
La strada è ancora asfaltata, non molto larga e priva di protezioni a valle. Tra boschi di castagni, sale con vari tornanti lungo le pendici del Monte
Cortafon.
Troviamo i cartelli che segnalano le località Ciuccino (m. 880) e Cagnavo (m. 910).
Alla sinistra troviamo la chiesa del XVIII secolo dedicata a S. Anna davanti alla quale passa il sentiero della quarta tappa della Via dei Monti
Lariani (m. 940).
Altri cartelli segnalano le località Corlino (m. 1035) e Monte Grum (m. 1080) e l'azienda agricola La Camosciata (m. 1140).
Arriviamo alla Bocchetta di Germasino o di Sant'Anna dove alla sinistra troviamo uno slargo per parcheggiare. Un segnavia indica semplicemente: Bocchetta
1210 m. C'è anche un segnavia, per MTB, su fondo rosso, che indica: S. Jorio km. 12.1, Giovo km. 9.9, Ardalla km. 8.9.
La strada continua lungo il versante nord del monte, dapprima ancora asfaltata e poi sterrata.
Durante il periodo invernale, l'esposizione a nord dell'intero percorso, dalla bocchetta in avanti, fa si che la strada sia ghiacciata o innevata.
Può essere pertanto necessario parcheggiare la macchina alla bocchetta e incamminarsi.
Nella bella stagione invece, la strada è percorribile anche in auto, meglio se con un fuoristrada in quanto il fondo stradale non sempre è in perfette
condizioni.
Oggi è una bella giornata primaverile, il sole è tiepido e gli uccelli lanciano i loro richiami dai rami degli alberi. Non abbiamo voglia di
proseguire in auto per cui lasciamo la macchina e ci incamminiamo.
Il primo tratto è in leggera discesa. Alla sinistra c'è un muro in cemento allo scopo di prevenire eventuali smottamenti.
Alla destra vediamo un roccolo a circa venti metri di distanza.
Poco dopo, sempre alla destra, troviamo uno slargo.
Continuiamo in lievissima salita con un muretto alla sinistra (m. 1200).
Quasi in piano percorriamo una curva verso sinistra all'interno del quale ci accompagna un muro in cemento che poco dopo termina.
Un rivolo passa sotto alla strada.
Con pochissima pendenza superiamo una curva verso destra mentre un torrente attraversa la strada passandole sotto (m. 1205).
Superiamo alcune semicurve: sx-dx-sx.
Continuiamo quasi in piano. Alla destra vediamo le cime oltre la valle.
Presso un'ampia curva verso sinistra ignoriamo una sterrata che prosegue diritto in leggera discesa (m. 1220).
Dopo un tratto con poca pendenza, quasi in piano superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1225).
In leggera salita percorriamo una semicurva verso destra (m. 1230).
Poco più in alto alla sinistra, tra gli alberi vediamo una roccia che affiora dal terreno (m. 1235).
Superiamo una semicurva verso sinistra.
In basso a destra vediamo diverse case.
Troviamo anche una casa situata poco sotto alla destra e una stradina che scende a raggiungerla. Alla sinistra c'è uno slargo (m. 1245).
Dopo una semicurva verso destra percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio (m. 1260).
Continuiamo con delle serpentine appena accennate.
Alla sinistra riparte il muretto di contenimento (m. 1275).
Poco dopo, il muretto diventa un muro. Percorriamo una curva verso sinistra. Alla destra c'è una staccionata di legno (m. 1280).
Proseguiamo quasi in piano. Alla sinistra troviamo un piccolo casello dell'acquedotto in cemento.
Continuiamo con altre serpentine appena accennate.
Lasciamo a destra uno slargo (m. 1285).
Dopo un lungo tratto, alla sinistra riparte il muretto.
Presso una semicurva verso sinistra, la strada diventa sterrata. In questo punto
accanto al muretto c'è un canalino di scolo per l'acqua (m. 1300).
Presso una curva verso destra il muretto termina. Ignoriamo un sentiero che sale a sinistra. Alla destra c'è uno slargo nel quale troviamo una bacheca
con tettuccio in legno alla quale sono state affisse alcune cartine della zona (m. 1305).
Passiamo accanto ad un tombino/pozzetto situato in mezzo alla strada.
Alla sinistra troviamo dodici gradini di legno sul primo dei quali leggiamo: "Brunedo Natura 1350 m. Campo Addestramento Cani". Più
sopra c'è un prato in cima al quale vediamo una bandiera e una casa rosa attorniata da un muro (m. 1315).
Subito, quasi in piano, percorriamo una semicurva verso destra seguita da un'ampia curva verso sinistra.
Con pochissima pendenza superiamo un'altra semicurva verso sinistra.
Percorriamo una curva verso destra quasi in piano e proseguiamo in lievissima salita.
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Subito dopo, presso una semicurva verso destra, una sterrata si stacca con un tornante sinistrorso e sale a Brunedo. I segnavia indicano diritto: Alpe
Stazzona a ore 0.50, Passo Giovo a ore 1.45. Altri segnavia, per MTB, su fondo rosso, indicano: S. Jorio km. 10.3, Giovo km. 8.1, Ardalla km. 7.1.
Continuiamo diritto quasi in piano.
Superiamo due semicurve destra-sinistra e una curva verso destra, vicine tra loro.
Percorriamo un tornante sinistrorso. Gli alberi, in prevalenza faggi, sono più fitti.
Subito dopo raggiungiamo una biforcazione (m. 1325). Vari segnavia indicano, a destra il Rifugio Mottafoiada a 200 metri;
a sinistra: i Rifugi San Jorio, Giovo e Sommafiume mentre i segnavia per MTB, su fondo rosso, indicano: S. Jorio km. 10.1, Giovo km. 7.9, Ardalla km. 6.9.
Alla sinistra della strada c'è un piccolo slargo. Andiamo a destra in leggera discesa.
Poco dopo percorriamo un tratto quasi in piano.
In leggera discesa superiamo due semicurve sinistra-destra.
All'esterno di una curva verso sinistra, ad alcuni metri di distanza, vediamo una casetta a due piani con gli infissi verdi.
Dopo un tratto in discesa, alla sinistra troviamo il Rifugio Mottafoiada preceduto da una croce di legno con altare di pietra e da alcune panche. Su di un
cartello leggiamo: "Verso l'Alto" (m. 1316).
Continuiamo in leggera discesa. Un ruscello passa sotto alla strada. Dopo il rifugio troviamo: un baitello di legno, una piccola area recintata e, più
in alto, una tettoia. Per un tratto il fondo è in cemento.
Rientriamo nel bosco e, poco dopo, torniamo a camminare su sterrato (m. 1305).
Con il fondo in cemento percorriamo un tornante destrorso e continuiamo su sterrato (m. 1295). Stessa cosa, poco dopo, presso un tornante sinistrorso
(m. 1290).
Alla destra, poco più in basso, ci sono le poche case dell'Alpe Basciarino. Alcune sono state ristrutturate.
Più distante ci sono una cappellina e un altare di pietra. La cappellina contiene due statuette; una raffigura la Madonna di Lourdes e l'altra San Martino
a cavallo mentre dona metà del suo
mantello ad un povero. Su di una targa leggiamo: "Per i Fanti di Basciarino e per tutti coloro che in questo luogo hanno vissuto parte della
loro vita, un particolare ricordo e un ringraziamento. Sezione Fanti di Gravedona. Agosto 2006."
La sterrata prosegue in leggera discesa
aggirando l'alpeggio.
Al termine delle case guadiamo un piccolo torrente che segna il confine tra i comuni di Stazzona e di Gravedona ed Uniti (m. 1280).
Continuiamo in discesa. Alla destra abbiamo una fila di pietre ammonticchiate.
Presso una curva verso destra un torrente passa sotto alla sterrata (m. 1275).
Proseguiamo in leggera discesa.
Superiamo tre semicurve: sx-dx-dx. Un altro torrente attraversa la strada passandole sotto (m. 1270). Tutti questi torrenti vanno poi ad immettersi
nel Liro.
Percorriamo un ampio tornante sinistrorso, all'interno del quale, in alto vediamo il rifugio e la bandiera.
Al termine di questo tornante la strada prosegue con un tornante destrorso su cemento. Noi invece prendiamo una sterrata che si stacca alla sinistra,
quasi in piano (m. 1265).
Dopo pochi passi iniziamo a percorrere un ampio tornante sinistrorso in salita.
Con minore pendenza passiamo a valle del rifugio. Superiamo un ultimo tornante destrorso e lo raggiungiamo (m. 1280).
Tempo impiegato ore 1.15 - Dislivello: m. 140 -70
Data escursione: maggio 2021
Escursioni partendo dal Rifugio:
- al Rifugio Mottafoiada (m. 1316)
- al Rifugio Sommafiume (m. 1784)
- al Rifugio San Jorio (m. 1980)
- al Rifugio Capanna delle Aquile (m. 2185)
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