Rifugio Ardalla
- Altezza: m. 1615
- Gruppo: Valli Lariane
- Ubicazione: Alpe Ardalla
- Comune: Gravedona e Uniti
- Carta Kompass: 91 C1
- Coordinate Geo: 46°09'14.50"N 9°11'29.50"E
- Gestore: Municipio di Gravedona ed Uniti
- Telefono gestore: 0344 85291
- Telefono rifugio: -
- Posti letto: 6
- Apertura: previo prenotazione e ritiro delle chiavi
- Pagina inserita il: 07/08/2021
Il Rifugio Ardalla è situato nella Valle S. Jorio, sul versante nordest del Motto di Paraone.
Lo si trova lungo un sentiero che taglia l'ultimo tornante
destrorso della strada che dalla Bocchetta di Germasino/Sant'Anna conduce al Passo del Giovo.
Il rifugio dispone di sei posti letto ed è attrezzato per uso cucina.
Viene concesso in autogestione. Per informazioni, prenotazione e ritiro delle chiavi, chi fosse interessato deve rivolgersi al Municipio di Gravedona ed
Uniti tel.: 0344 85291.
Venendo da Milano o da Lecco con la SS 36, dopo il termine delle gallerie, percorriamo il grande raccordo ad anello seguendo le indicazioni per Chiavenna.
Alla rotonda del km. 97 lasciamo la SS 36 per prendere alla sinistra la SS 340dir.
Dopo il ponte sul Mera, la strada gira a sinistra e comincia a seguire a distanza il Lago di Como.
Passiamo per Sorico, Gera Lario, Domaso, Gravedona e arriviamo a Dongo.
In alternativa venendo da Como percorriamo dapprima la SS 340 e poi la SS 340dir sempre seguendo il lago fino a Dongo.
A Dongo, al km. 14.8 della SS340dir, imbocchiamo la provinciale n. 5 che sale a Stazzona, Germasino
e Garzeno.
Arrivati a Garzeno, al primo tornante destrorso, ignoriamo la deviazione che porta a Brenzeglio.
Ad un successivo tornante sinistrorso, con fontana, prendiamo invece la deviazione per S. Anna e la bocchetta.
La strada è ancora asfaltata, non molto larga e priva di protezioni a valle. Tra boschi di castagni, sale con vari tornanti lungo le pendici del Monte
Cortafon.
Troviamo i cartelli che segnalano le località Ciuccino (m. 880) e Cagnavo (m. 910).
Alla sinistra troviamo la chiesa del XVIII secolo dedicata a S. Anna davanti alla quale passa il sentiero della quarta tappa della Via dei Monti
Lariani (m. 940).
Altri cartelli segnalano le località Corlino (m. 1035), Monte Grum (m. 1080) e l'azienda agricola La Camosciata (m. 1140).
Arriviamo alla Bocchetta di Germasino o di Sant'Anna dove alla sinistra troviamo uno slargo per parcheggiare. Un segnavia indica semplicemente: Bocchetta
1210 m. C'è anche un segnavia, per MTB, su fondo rosso, che indica: S. Jorio km. 12.1, Giovo km. 9.9, Ardalla km. 8.9.
La strada continua lungo il versante nord del monte, dapprima ancora asfaltata e poi sterrata.
Durante il periodo invernale, l'esposizione a nord dell'intero percorso, dalla bocchetta in avanti, fa si che la strada sia ghiacciata o innevata.
Può essere pertanto necessario parcheggiare la macchina alla bocchetta e incamminarsi.
Nella bella stagione invece, la strada è percorribile anche in auto, meglio se con un fuoristrada in quanto il fondo stradale non sempre è in perfette condizioni.
Decidiamo di lasciare la macchina alla bocchetta e di fare l'intero percorso a piedi.
Il primo tratto è in leggera discesa. Alla sinistra c'è un muro in cemento allo scopo di prevenire eventuali smottamenti.
Alla destra vediamo un roccolo a circa venti metri di distanza.
Poco dopo, sempre alla destra, troviamo uno slargo.
Continuiamo in lievissima salita con un muretto alla sinistra (m. 1200).
Quasi in piano percorriamo una curva verso sinistra all'interno del quale ci accompagna un muro in cemento che poco dopo termina.
Un rivolo passa sotto alla strada.
Con pochissima pendenza superiamo una curva verso destra mentre un torrente attraversa la strada passandole sotto (m. 1205).
Superiamo alcune semicurve: sx-dx-sx.
Continuiamo quasi in piano. Alla destra vediamo le cime oltre la valle.
Presso un'ampia curva verso sinistra ignoriamo una sterrata che prosegue diritto in leggera discesa (m. 1220).
Dopo un tratto con poca pendenza, quasi in piano superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1225).
In leggera salita percorriamo una semicurva verso destra (m. 1230).
Poco più in alto alla sinistra, tra gli alberi vediamo una roccia che affiora dal terreno (m. 1235).
Superiamo una semicurva verso sinistra.
In basso a destra vediamo diverse case.
Troviamo anche una casa situata poco sotto alla destra e una stradina che scende a raggiungerla. Alla sinistra c'è uno slargo (m. 1245).
Dopo una semicurva verso destra percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio (m. 1260).
Continuiamo con delle serpentine appena accennate.
Alla sinistra riparte il muretto di contenimento (m. 1275).
Poco dopo, il muretto diventa un muro. Percorriamo una curva verso sinistra. Alla destra c'è una staccionata di legno (m. 1280).
Proseguiamo quasi in piano. Alla sinistra troviamo un piccolo casello dell'acquedotto in cemento.
Continuiamo con altre serpentine appena accennate.
Lasciamo a destra uno slargo (m. 1285).
Dopo un lungo tratto, alla sinistra riparte il muretto.
Presso una semicurva verso sinistra, la strada diventa sterrata. In questo punto
accanto al muretto c'è un canalino di scolo per l'acqua (m. 1300).
Presso una curva verso destra il muretto termina. Ignoriamo un sentiero che sale a sinistra. Alla destra c'è uno slargo nel quale troviamo una bacheca
con tettuccio in legno alla quale sono state affisse alcune cartine della zona (m. 1305).
Passiamo accanto ad un tombino/pozzetto situato in mezzo alla strada.
Alla sinistra troviamo dodici gradini di legno sul primo dei quali leggiamo: "Brunedo Natura 1350 m. Campo Addestramento Cani". Più
sopra c'è un prato in cima al quale vediamo una bandiera e una casa rosa attorniata da un muro (m. 1315).
Subito, quasi in piano, percorriamo una semicurva verso destra seguita da un'ampia curva verso sinistra.
Con pochissima pendenza superiamo un'altra semicurva verso sinistra.
Percorriamo una curva verso destra quasi in piano e proseguiamo in lievissima salita.
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Subito dopo, presso una semicurva verso destra, una sterrata si stacca con un tornante sinistrorso e sale a Brunedo. I segnavia indicano diritto: Alpe
Stazzona a ore 0.50, Passo Giovo a ore 1.45. Altri segnavia, per MTB, su fondo rosso, indicano: S. Jorio km. 10.3, Giovo km. 8.1, Ardalla km. 7.1.
Continuiamo diritto quasi in piano.
Superiamo due semicurve destra-sinistra e una curva verso destra, vicine tra loro.
Percorriamo un tornante sinistrorso. Gli alberi, in prevalenza faggi, sono più fitti.
Subito dopo raggiungiamo una biforcazione (m. 1325). Vari segnavia indicano, a destra il Rifugio Mottafoiada a 200 metri;
a sinistra: i Rifugi San Jorio, Giovo e Sommafiume. Ci sono anche i segnavia per MTB, su fondo rosso, che indicano: S. Jorio km. 10.1, Giovo km. 7.9, Ardalla km. 6.9.
Alla sinistra della strada c'è un piccolo slargo. Proseguiamo verso sinistra, in leggera salita.
Sul lato sinistro della strada ci accompagna un cordolo in cemento.
Superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 1335).
In basso alla destra vediamo il Rifugio Mottafoiada.
Continuiamo tra i faggi con un ampia semicurva verso sinistra seguita da due semicurve sinistra-destra (m. 1345).
In salita superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1355).
Alla sinistra ricomincia il cordolo in cemento.
Proseguiamo con poca pendenza. Presso una curva verso destra attraversiamo un ruscelletto (m. 1360).
Ora alla sinistra ci accompagna un muretto, inizialmente di pietre e poco dopo di cemento.
Percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio (m. 1365).
Presso una semicurva verso destra un ruscello passa sotto alla strada (m. 1370).
Subito percorriamo una curva verso sinistra. Alla sinistra, c'è un casello dell'acquedotto e ricomincia il cordolo in cemento (m. 1375).
Superiamo una semicurva verso destra.
All'interno di una semicurva verso sinistra c'è un muretto in cemento (m. 1385).
Continuiamo con una serpentina appena accennata destra-sinistra. Alla sinistra ci sono meno alberi e in alto vediamo il crinale che va dal Monte
Cortafon al Motto di Paraone.
Presso una semicurva verso destra, un paletto con i bolli segnala un sentiero che sale a sinistra. Alla destra c'è uno slargo (m. 1390).
Alla sinistra ricomincia il cordolo. Percorriamo una curva verso destra molto ampia (m. 1400).
Superiamo una semicurva verso sinistra all'ombra degli alberi, ora più vicini (m. 1410).
Presso una semicurva verso destra un rivolo attraversa la strada.
Subito percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio. Alla destra c'è uno slargo (m. 1425).
I segnavia indicano con una stradina che si stacca alla destra: Alpe Stazzona, Passo Giovo (via Alpe Stazzona). Altri segnavia, per MTB, su fondo rosso,
indicano diritto: S. Jorio km. 8.2, Giovo km. 6.0, Ardalla km. 5.0. Continuiamo diritto (m. 1435).
Superiamo una semicurva verso sinistra aggirando delle roccette.
Un rivolo attraversa la strada.
Percorriamo uno stretto tornante sinistrorso (m. 1445).
Superiamo due curve destra-sinistra (m. 1450).
Proseguiamo con un tornante destrorso molto ampio (m. 1460).
Ora gli alberi attorno alla strada sono meno alti e possiamo vedere, alla destra il M. Cortafon e alla sinistra le cime sul versante opposto della
vallata. Ignoriamo un sentiero che sale a destra (m. 1470).
Dopo una semicurva verso sinistra percorriamo uno stretto tornante destrorso (m. 1475).
Presso una semicurva verso destra un ruscelletto attraversa la strada.
Dall'esterno di una semicurva verso sinistra, sale un sentiero segnalato da un paletto con i bolli (m. 1485).
Superiamo tre semicurve: sx-dx-sx.
Presso una semicurva verso destra ignoriamo un sentiero che sale a sinistra (m. 1510).
Di tanto in tanto, sul lato a valle, troviamo una canaletta/invito per lo scolo dell'acqua piovana.
Superiamo due semicurve destra-sinistra, una curva verso destra, una semicurva verso sinistra, una semicurva verso destra all'esterno della quale c'è
uno slargo e una semicurva verso sinistra.
All'interno di un tornante destrorso delle roccette affiorano dal terreno. Un ruscello passa sotto alla strada (m. 1535).
L'assenza di alberi consenta una veduta panoramica sulla catena di monti oltre la valle.
Percorriamo un'ampia semicurva verso sinistra.
Dopo un tratto quasi in piano proseguiamo in leggera salita con una serpentina destra-sinistra (m. 1545).
Con un muro in cemento alla sinistra superiamo un'ampia semicurva verso destra (m. 1555).
Transitiamo sotto i cavi dell'alta tensione (m. 1560).
Poco dopo percorriamo uno stretto tornante sinistrorso all'esterno del quale c'è uno slargo (m. 1565).
Continuiamo con un muretto in cemento alla destra. Con due semicurve destra-sinistra transitiamo nuovamente sotto gli stessi cavi.
Percorriamo una semicurva verso destra molto ampia (m. 1575).
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Quasi in piano percorriamo due semicurve destra-sinistra (m. 1590).
Nel prato all'interno di una semicurva verso sinistra troviamo delle arnie. Continuiamo con poca pendenza.
Nel prato alla destra, seminascosta dagli arbusti, c'è una fontana con vasca di pietre; più in alto vediamo il Rifugio Ardalla.
Continuiamo sulla strada (m. 1595).
Dopo circa cinquanta metri, lasciamo la strada e prendiamo il sentiero che, tagliando il successivo tornante destrorso, sale verso il Rifugio Ardalla.
In leggera salita superiamo una curva verso sinistra e lo raggiungiamo (m. 1615).
Tempo impiegato ore 2.05 - Dislivello: m. 415 -10
(facendo a piedi tutto il percorso dalla Bocchetta di Germasino al Rifugio Ardalla)
Data escursione: luglio 2021
Escursioni partendo dal Rifugio:
- al Rifugio Mottafoiada (m. 1316)
- al Rifugio Basciarino (m. 1280)
- al Rifugio Il Giovo (m. 1714)
- al Rifugio Sommafiume (m. 1784)
- al Rifugio San Jorio (m. 1980)
- al Rifugio Capanna delle Aquile (m. 2185)
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