Rifugio Amici Miei
- Altezza: m. 955
- Gruppo: Valli Bresciane
- Ubicazione: Località Paghera
- Comune: Pertica Bassa - BS
- Carta Kompass: 103 F3 (106 I2)
- Coordinate Geografiche: 45°45'40.60"N 10°23'10.00"E
- Gestore: Cristina Gobbi
- Telefono gestore: 333 8970520
- Telefono rifugio: 333 8970520
- Posti letto: 24
- Apertura: estate e tutti i weekends
- Pagina inserita il: 26/09/2020
Il Rifugio Amici Miei è situato nei boschi sopra Ono Degno (Frazione di Pertica Bassa) in Valsabbia (BS).
Il panorama dal rifugio mostra: il Monte Ario (m. 1755), il Monte Tigaldine (m. 1765), il Monte Pezzolina (m. 1797) e la Corna Blacca (m. 2005).
Il rifugio è raggiungibile anche in auto ma vale la pena fare una passeggiata attraversando dapprima il paese, con le sue chiese e le sue fontane, e poi un bosco dove
abbiamo visto diversi ciclamini.
Lasciamo l'autostrada A4 all'uscita di Brescia Est (km. 228.8) e con la statale 45 bis continuiamo in direzione di Salò.
Al km. 65.7 circa, tra le gallerie che precedono Salò, seguendo le indicazioni per: Madonna di Campiglio, Val Sabbia, Lago d'Idro, lasciamo la SS 45bis
e proseguiamo con la SP 45ter che poi diventa la SP 237.
Trascuriamo le uscite per Vobarno, Sabbio Chiese e Barghe. Attraversiamo Nozza e arriviamo a Vestone.
A Vestone (Km. 36.6 circa) giriamo a sinistra e percorriamo alcune curve seguendo le indicazioni per Pertica Bassa. La strada diventa la SP 55.
Superiamo la Località Mulino.
Al bivio del Km. 3.1, la segnaletica indica diritto Forno d'Ono e a destra Levrange (entrambe frazioni di Pertica Bassa). Scegliamo di andare a destra.
Attraversata Levrange, troviamo un bivio dove la segnaletica indica a sinistra Ono Degno a km. 2.
Arrivati a Ono Degno parcheggiamo la macchina in Piazza P. Serafino Borra che troviamo alla destra. In questa piazza ci sono: il Santuario della Madonna del Pianto
risalente al secolo XVII, una fontana con due cannelli e una vasca circolare, quattro panchine e la fermata dell'autobus (m. 755).
Visitiamo la chiesa e poi ci incamminiamo in leggera salita riprendendo la strada con la quale siamo giunti fin qui.
Percorriamo una curva verso destra.
Presso una curva verso sinistra ignoriamo la strada che si stacca con un tornante destrorso all'inizio della quale vengono indicati Presegno e il percorso n. 3 Passata - Monte Zovo.
Alla destra ci sono delle fontane sotto un'alta costruzione con due colonne.
Subito dopo trascuriamo la scalinata sale verso la scuola e la chiesa parrocchiale dedicata a S. Zenone (l'abbiamo percorsa al ritorno). Continuiamo diritto quasi in
piano con una staccionata alla sinistra e il muro in alto al quale vediamo la scuola alla destra (m. 765).
Arriviamo ad un bivio. Vari cartelli indicano, a destra: Via Parrocchia, Rifugio Amici
Miei in Località Paghera a km. 2, percorso n. 2 Selva - Zenofer; a sinistra: Forno d'Ono a ore 0.20; dietro: percorso n. 3 Passata - Monte Zovo, percorso n. 4
Ono Degno - Levrange. C'è anche un grande cartello tricolore che mostra una cartina e parla del sentiero n. 8 Brigata Fiamme Verdi Giacomo Perlasca. Abbandoniamo la
provinciale, che prosegue diritto e poco dopo comincia a scendere, e giriamo a destra in Via Parrocchia.
In basso a sinistra vediamo il campo sportivo e in alto a destra la grande chiesa parrocchiale.
Continuiamo tra le case.
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Alla destra c'è una fontana coperta da un tetto.
Ad un bivio, davanti al civico 63, lasciamo a sinistra la strada che conduce al parcheggio che precede il cimitero e il campo giochi (m. 780). Continuiamo diritto. La strada ora è più
stretta e un segnale stradale ne vieta il transito dei veicoli eccetto quelli autorizzati. (Chi vuole arrivare in auto al rifugio, qui deve girare verso il cimitero e rientrare più
avanti.) Un segnavia indica diritto il percorso n. 2 Selva - Zenofer.
Camminiamo tra le vecchie case del paese su fondo acciottolato e con due strisce di lastre di pietra ai margini. Scattiamo alcune foto agli scorci più caratteristici.
Alla destra troviamo una fontana moderna con 11 cannelli e una vasca di pietra (m. 790).
Subito dopo dalla sinistra rientra la strada che proviene dal cimitero.
Davanti vediamo la Chiesa di San Lorenzo e poco dopo la raggiungiamo. Qui la strada si biforca e i segnavia indicano, verso sinistra: Cascata Acqua Bianca, percorso n. 5
Pian del Bene - Pezzeda; verso destra: percorso n. 2 Selva - Zenofer, Rifugio Amici Miei in Località Paghera a km. 1.5; dietro: Forno d'Ono a ore
0.20. Visitiamo la chiesa e proseguiamo verso destra.
Alla sinistra, oltre una recinzione con pali di legno e una rete metallica, vediamo un orto. Alla destra ci sono delle case recintate.
Lasciamo a destra un serbatoio di stoccaggio gas recintato.
Attorno ci sono dei prati.
Alla sinistra troviamo una vecchia stalla con un affresco sopra alla porta ormai scolorito dal tempo. Percorriamo una curva verso destra molto ampia (m. 795).
Tra gli alberi superiamo due semicurve sinistra-destra. Alla destra c'è una cascina.
Presso una semicurva verso sinistra due segnali stradali indicano che la strada è larga m. 2.20 e la pendenza è del 17%.
Pochi passi più avanti ignoriamo una sterrata che scende a sinistra.
Continuiamo con il fondo in cemento.
Superiamo due semicurve destra-sinistra. Alla destra c'è un prato. Per alcuni metri alla sinistra c'è il guard-rail (m. 810).
Alla sinistra, poco più in basso, vediamo gli edifici del circolo ippico La Sorgente.
Continuiamo tra prati e pochi alberi.
Percorriamo una curva verso destra. Alla sinistra c'è il guard-rail; alla destra c'è un muretto di pietre a secco sormontato da una recinzione con pali di legno e una rete
metallica (m. 820).
Continuiamo con bella vista alla sinistra sulla valle e su alcune cime tra le quali riconosciamo il Monte Tigaldine.
Arriviamo ad una biforcazione (m. 835). Vari segnavia indicano,
a sinistra con la sterrata n. 2 Guna - Cogne (cartelli: divieto di transito agli automezzi eccetto autorizzati e limite peso 10 t.): Rifugio Blachì 2 in Località Pezzeda, percorso n. 1
Cogne - Acqua Bianca, Loc. Frondine;
a destra: Rifugio Amici Miei, Loc. Paghera, percorso n. 2 Selva - Zenofer;
dietro: percorso n. 5 Pian del Bene - Pezzeda. Seguiamo la strada asfaltata verso destra.
Subito percorriamo una semicurva verso sinistra. Alla destra c'è una vecchia casa con una croce sopra alla porta d'ingresso.
Poco dopo alla destra si stacca la sterrata n. 9 Guna - Prada (cartelli: divieto di transito agli automezzi eccetto autorizzati e limite peso 4 t.). Continuiamo diritto nel bosco.
Alla sinistra ci accompagna una fila di paracarri, sul primo dei quali vediamo un bollo bianco-rosso (m. 840).
Troviamo diversi ciclamini che emanano un intenso profumo.
Alla sinistra abbiamo una recinzione con paletti di ferro rotondi che reggono una rete (m. 850).
Ora il fondo stradale è in cemento.
Percorriamo un tratto con una parete di roccia alla destra.
Troviamo una canalina di ferro, di traverso alla strada, per lo scolo dell'acqua.
Superiamo una semicurva verso destra.
Subito dopo percorriamo un tornante sinistrorso presso il quale il Torrente di Concassolo attraversa la strada passandole sotto ma anche sopra, su di un letto lastricato,
quando è in piena (m. 865).
Torniamo a camminare su asfalto.
Un rivolo attraversa la strada dentro una cunetta in cemento.
Alla sinistra troviamo alcuni bicchieri e tazzine appesi ad una corda. Un cartello giallo segnala alla destra il sentiero per il Rifugio Amici Miei (m. 880). Prendiamo il
sentiero (mentre al ritorno abbiamo seguito la strada).
Il sentiero entra nel bosco e parte in salita con una semicurva verso sinistra.
Superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 890).
Presso una semicurva verso destra vediamo un bollo verde-bianco-rosso.
Percorriamo un breve tratto quasi in piano e proseguiamo in salita tra i pini (m. 900).
La pendenza aumenta.
Presso una semicurva verso destra vediamo una freccetta rossa dipinta su di una pietra nel sentiero (m. 910).
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 920).
Gli alberi diventano radi. Un cartello segnala la presenza di animali al pascolo. Proseguiamo con poca pendenza (m. 940).
Continuiamo in salita e attraversiamo un prato con radi alberelli. Alla destra, poco più in alto, vediamo il rifugio, facilmente riconoscibile per il suo colore giallo
intenso che spicca tra il verde degli alberi.
Raggiungiamo il parcheggio e la strada che da questo punto prosegue sterrata. Alla destra c'è il Rifugio Amici Miei (m. 955).
Tempo impiegato: ore 0.45 - Dislivello m. 200
Data escursione: settembre 2020
Escursioni partendo dal Rifugio:
- Sentiero "Giacomo Perlasca" delle Fiamme Verdi.
- al Passo della Croce (m. 1220)
- a Selva (m. 1310)
- alla Cascata Acqua Bianca (m. 800)
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