Capanna Dötra
- Altezza: m. 1748
- Gruppo: Ticino - CH
- Ubicazione: Dottero/Dötra
- Comune: Blenio
- Coordinate Geo: 46°31'54.10"N 8°52'46.80"E
- Coordinate Svizzere: 710.550 / 154.392
- Guardiano: Barbara Hildbrand e Tiziano Vescovi
- Telefono guardiano -
- Telefono capanna +41 (0)91 8721129
- Posti letto: 34
- Apertura: quasi sempre
- Pagina inserita il: 14/07/2023
La Capanna č situata nel nucleo di Dötra, nel Lucomagno, con vista panoramica sul massiccio dell’Adula (m. 3402) il monte piů
alto del Canton Ticino.
Nel periodo invernale č raggiungibile con ciaspole e sci.
La capanna č stata costruita nell'anno 1937 ed č stata ristrutturata nell'anno 2018.
Per maggiori informazioni e per prenotare: telefono +41 (0)91 8721129 - e-mail: doetra@satlucomagno.ch
Venendo da sud, lasciamo l'autostrada A2 al km. 72 (uscita 44 Biasca) e giriamo a destra immettendoci sulla strada 408.
Attraversiamo il Fiume Brenno. Ad una rotonda proseguiamo diritto con la strada cantonale 416 del Lucomagno.
Il fiume torna alla nostra sinistra.
Dopo Biasca, uno dopo l'altro troviamo i cartelli che indicano le varie localitŕ che attraversiamo: Malvaglia, Motto, Dongio, Corzoneso
Piano, Camprovasco, Acquarossa (dove riattraversiamo il fiume verso destra), Lottigna,
Torre, Dangio, Aquila, Blenio/Olivone (con bella vista alla destra sul M. Sosto m. 2220), Camperio e Campra.
A Campra, in localitŕ Bolla del Corno, alla sinistra troviamo una fontana con l'acqua che cade in un tronco scavato e la fermata
dell'autobus della linea 136 Olivone - Lucomagno.
Una trentina di metri piů avanti, alla destra c'č il parcheggio gratuito nel quale lasciamo la macchina (m. 1420). Alla destra, accanto
ad un cartello intitolato: "Lucomagno-Dötra, paesaggio palustre di importanza nazionale", vediamo il segnavia
che indica la Capanna Dötra.
Prendiamo uno dei due sentieri (a pochi metri di distanza uno dall'altro) che subito si uniscono e, in salita, entrano nelle pineta.
Cominciamo subito a trovare i bolli di colore bianco-rosso-bianco che ci accompagneranno lungo il cammino.
Alcune pietre fanno da gradino.
Continuiamo in leggera salita e lasciamo a destra un masso (m. 1435).
Troviamo una roccia con i bolli alla sinistra e proseguiamo in salita (m. 1440).
Passiamo tra due rocce. Un rivolo attraversa il sentiero (m. 1450).
Subito dopo, quasi in piano, giriamo a sinistra e attraversiamo un prato con botton d'oro ed ellebori tra l'erba. Superiamo il
rivolo tramite un paio di passerelle, entrambe con due assi. Troviamo anche un paletto con i bolli.
In leggera salita rientriamo nel bosco. Superiamo una semicurva verso sinistra.
Dopo un tornante destrorso riprendiamo a salire (m. 1465).
Percorriamo un tornante sinistrorso camminando sopra delle radici che affiorano dal terreno.
Continuiamo con un tornante destrorso (m. 1475).
Superiamo una curva verso sinistra e proseguiamo in modo abbastanza ripido.
Dopo una semicurva verso destra proseguiamo con poca pendenza (m. 1485).
Saliamo dieci gradini di pietra.
Dopo alcuni passi in leggera discesa continuiamo quasi in piano.
Superiamo una semicurva verso sinistra e riprendiamo a salire.
Percorriamo pochi passi quasi in piano e proseguiamo in salita (m. 1490).
Quasi in piano percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1495).
Continuiamo in salita.
Lasciamo a sinistra una piccola radura tra i pini (m. 1500).
Quasi in piano camminiamo sopra delle radici che affiorano dal terreno.
Dopo una curva verso destra proseguiamo in leggera salita (m. 1505).
Continuiamo quasi in piano. Presso un tornante sinistrorso vediamo un segnavia ricurvo e ignoriamo un sentiero che prosegue
diritto (m. 1510).
Dopo un breve tratto con poca pendenza proseguiamo in modo abbastanza ripido camminando sopra delle radici.
Un cartello indica davanti e dietro "<sentiero>".
Quasi in piano superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1520).
Dopo tre passi in discesa riprendiamo a salire.
Con poca pendenza percorriamo un tratto allo scoperto (m. 1525).
Poco dopo torniamo a salire e superiamo una semicurva verso sinistra camminando sopra delle radici.
Proseguiamo quasi in piano.
Dopo una semicurva verso destra continuiamo con poca pendenza.
Presso una curva verso destra, in salita rientriamo nel bosco (m. 1535).
Passiamo tra due rocce e, dopo alcuni passi in leggera discesa, riprendiamo a salire (m. 1540).
Superiamo una semicurva verso destra (m. 1545).
Percorriamo un breve tratto quasi in piano e due semicurve sinistra-destra. Un rivolo attraversa il sentiero (m. 1550).
Continuiamo in salita su fondo roccioso.
Quasi in piano percorriamo un tornante sinistrorso e proseguiamo in salita, allo scoperto ma con gli alberi ai lati (m. 1555).
Tornati sotto le chiome degli alberi, in leggera salita percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1560).
Poco dopo una semicurva verso destra riprendiamo a salire.
Lasciamo a destra una roccetta.
Quasi in piano arriviamo al termine del bosco. Troviamo un paletto con un bollo bianco-rosso.
Attraversiamo un prato in lieve salita e raggiungiamo la baita, vecchia ma con il tetto nuovo, di Ronco Fichetto (m. 1585).
Presso una curva verso sinistra troviamo un paletto con un bollo bianco-rosso e continuiamo in leggera discesa.
Troviamo un altro paletto alla sinistra e un rudere alla destra (m. 1580).
Rientriamo nel bosco e proseguiamo in discesa. Cominciamo a sentire il Ri di Piera.
A lato del sentiero ci accompagna un tubo nero.
Proseguiamo in lievissima discesa (m. 1575).
Presso un breve tratto in discesa, una radice fa da gradino.
Percorriamo un breve tratto in salita. Alla destra scorre il torrente.
Continuiamo allo scoperto con un tratto in leggera discesa seguito da uno quasi in piano.
Presso una curva verso sinistra troviamo un altro paletto con un bollo (m. 1565).
Subito percorriamo una curva verso destra passando accanto ad un cartello con la scritta "<sentiero>".
Proseguiamo con poca pendenza.
Quasi in piano raggiungiamo due panche che precedono l'attraversamento del torrente. Il ponticello di legno č crollato e per
raggiungere l'altra sponda dobbiamo camminare sopra delle gabbie piene di pietre (m. 1570).
Troviamo un altro paletto con i bolli.
Percorriamo una curva verso sinistra e attraversiamo un rivolo passando sopra una pietra.
Riprendiamo a salire e superiamo due semicurve destra-sinistra.
Continuiamo tra gli alberi, radi alla destra dove vediamo il sottostante torrente (m. 1575).
Superiamo una semicurva verso sinistra ed usciamo definitivamente dal bosco. Davanti abbiamo una baita in bella posizione
panoramica sulla catena dell'Adula.
Troviamo il solito paletto con i bolli e piegando a sinistra seguiamo un sentiero tra l'erba in leggera salita.
Proseguiamo in salita verso le baite di Calzanigo. Ne vediamo due che nascondono la terza.
Davanti alla prima, proseguiamo con due tornanti sinistra-destra e raggiungiamo la seconda, interamente di legno, che lasciamo
alla destra (m. 1600). Molto bello il panorama verso l'Adula.
Proseguiamo con poca pendenza su di una stradina inerbita. Alla sinistra, poco sotto, c'č una radura circondata dagli alberi.
Cominciamo a trovare, di tanto in tanto, una canalina di ferro per lo scolo dell'acqua, di traverso alla stradina.
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Subito dopo percorriamo un tornante destrorso, con il fondo in cemento (m. 1635).
La stradina prosegue inerbita e con due strisce di cemento ai lati in corrispondenza del passaggio delle ruote, mentre tutti i
tornanti che troveremo sono interamenti coperti dal cemento.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1640). In alto a destra vediamo le prime case di Dötra.
Con una semicurva verso sinistra aggiriamo una piccola area recintata con pali di legno.
Tra gli alberi percorriamo un tornante destrorso e continuiamo allo scoperto (m. 1650).
Proseguiamo con un'ampia curva verso destra (m. 1655).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1660).
Superiamo due semicurve destra-sinistra sempre attorniati dai prati.
Continuiamo con una semicurva verso sinistra.
Scavalchiamo una grata per lo scolo dell'acqua, di traverso alla stradina (m. 1670).
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Dopo un'altra semicurva verso sinistra percorriamo un tornante destrorso (m. 1685).
Proseguiamo con due paia di curve sinistra-destra (m. 1690 - 1700).
Presso un tornante sinistrorso troviamo dei segnavia che indicano
- a sinistra: Dötra Cap. SAT, Bassa Gana Negra, Passo Lucomagno;
- dietro: Campra Sentiero Lucomagno;
- diritto: Camperio, Olivone.
Giriamo a sinistra seguendo il tornante (m. 1705).
Con una curva verso destra aggiriamo la prima casa del borgo.
Poco dopo superiamo una curva verso sinistra.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1720).
Cominciamo a vedere le bandiere che distinguono la capanna dalle altre case e percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1730).
Presso un tornante destrorso la stradina diventa sterrata (m. 1740).
Tra le case superiamo una curva verso sinistra.
Alla sinistra troviamo una fontana con una grande vasca, sotto ad un tettuccio.
Alla destra c'č la Capanna Dötra mentre alla sinistra la sterrata prosegue verso la Croce Portera e il Passo Lucomagno.
Giriamo a destra, costeggiamo la capanna e in leggera discesa raggiungiamo la facciata dell'edificio dove troviamo vari tavoli
all'aperto (m. 1748).
Tempo impiegato: ore 1.15 - Dislivello: m. 358 -30
Data escursione: luglio 2023
Prosecuzione verso la Croce Portera
Sul retro delle Capanna Dötra seguiamo la sterrata che, passando accanto ai segnavia, prosegue in leggera salita con il fondo
selciato (m. 1750).
Poco dopo alla sinistra troviamo l'Oratorio di S. Domenico.
Superiamo una grata per lo scolo dell'acqua e continuiamo su sterrato con prati alla sinistra e le ultime case del borgo alla destra.
Alla destra troviamo un'altra fontana con una lunga vasca sotto ad un tettuccio (m. 1760).
Subito dopo, ad una biforcazione teniamo la sinistra. Ora siamo attorniati da prati da entrambi i lati.
Per tre volte, percorriamo alcuni metri su fondo lastricato, forse il letto di ruscelli asciutti.
Troviamo un palo di legno attorniato da un cartello che parla di "Acqua, ghiacciai e cambiamenti climatici" (m. 1775).
Percorriamo altri due brevi tratti lastricati, come i precedenti.
Superiamo una semicurva verso destra.
Un ruscelletto passa sotto alla strada.
Alla destra c'č una panchina (m. 1780).
In leggera discesa raggiungiamo e attraversiamo il letto di un torrente che troviamo asciutto. Nel caso contrario potremmo evitare
il guado passando su un rudimentale ponticello con due assi.
Proseguiamo in leggera salita accompagnati alla destra dal letto del torrente.
Dopo pochi passi in discesa proseguiamo in leggera salita (m. 1790).
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1800).
Un ruscelletto attraversa la sterrata.
La valle si restringe e cominciamo a salire (m. 1805).
Alla sinistra, un ruscelletto segue la sterrata.
Troviamo un paletto con un bollo bianco-rosso e superiamo una semicurva verso destra (m. 1825).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido e percorriamo una semicurva verso sinistra (m. 1830).
Presso una semicurva verso destra la pendenza diminuisce un poco (m. 1840).
Un ruscelletto in secca attraversa la sterrata da destra verso sinistra.
In lievissima salita percorriamo un tratto tra alcuni alberi.
Continuiamo diritto in discesa ignorando un'altra stradina che scende alla destra.
Poco dopo anche un sentiero scende alla destra. Proseguiamo diritto in leggera salita. Alla destra ci sono alcuni cembri.
Troviamo un altro palo di legno attorniato da un cartello, uguale al precedente (m. 1865).
Vediamo un paletto con i bolli e proseguiamo in salita su fondo quasi acciottolato.
Cominciamo a trovare delle canaline di legno per lo scolo dell'acqua, di traverso alla sterrata.
Superiamo una semicurva verso sinistra. Alla destra ci sono alcune grandi pietre (m. 1875).
Dopo un breve tratto con poca pendenza riprendiamo a salire.
Alla destra vediamo un grande masso davanti ad un albero (m. 1880).
Superiamo due semicurve sinistra-destra. Alla sinistra vediamo il solco di un torrente asciutto.
Troviamo un paletto con i bolli.
Attraversiamo un piccolo valico tra due pareti di terra (m. 1895).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire.
Incrociamo un'altra sterrata e continuiamo diritto in leggera salita. Lasciamo a sinistra uno stagno con l'acqua rossa (m. 1905).
Davanti cominciamo a vedere la Croce Portera.
Alla sinistra c'č uno stagno con acqua e fango (m. 1910).
Troviamo dei segnavia che indicano
- a destra: Gana Negra, Passo del Lucomagno; Cap. Bovarina UTOE; Sentiero alto per Anvéuda-Campo;
- dietro: Dötra Cap. SAT, Anvéuda, Campo Blenio;
- davanti: Croce Portera, Acquacalda.
Poco dopo raggiungiamo la Croce Portera (m. 1917) oltre la quale un sentiero scende ad Acqua Calda in 25 minuti mentre dietro
viene segnalata la Capanna Dötra a 30 minuti.
Il panorama davanti a noi mostra i monti: Parč di Scut (m. 2450), Pizzo del Sole (m. 2773),
Pizzo Colombe (m. 2544) e Pizzo dell'Uomo (m. 2663).
Dalla Capanna Dötra alla Croce Portera: Tempo impiegato ore 0.45 - Dislivello m. 179 -10
Da Campra localitŕ Bolla del Corno alla Croce Portera: Tempo impiegato ore 2 - Dislivello m. 537 -40
Escursioni partendo dalla Capanna:
- Bassa Gana Negra 2 ore 30 min
- Passo Lucomagno 3 ore 30
- Croce Portera 40 min
- Acquacalda 1 ora 05 min
- Camperio Ospizio 1 ora
- Olivone 1 ora 45 min
- Campra sent. Lucomagno 55 min
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