Capanna Albigna
- Altezza: m. 2336
- Gruppo: Grigioni - CH
- Ubicazione: Lago Albigna
- Comune: Bregaglia - GR
- Carta Kompass: 92 D4
- Coordinate Geo: 46°19'47.90"N 9°39'18.90"E
- Coordinate Svizzere: 770.670 / 133.363
- Gestori: Annamaria Crameri e Martin Ruggli
- Telefono: +41 81 8221405
- Posti letto: 85
- Apertura: estiva
- Pagina inserita il: 01/01/23
La Capanna Albigna è situata, in posizione dominante, a est dell'omonimo lago. Siamo in Val Bregaglia, nel Canton Grigioni.
La vecchia Capanna costruita nel 1910 fu demolita a causa della costruzione della diga e la nuova fu inaugurata nel 1956.
Proprietaria della capanna è la sezione CAS Hoher Rohn.
Una funivia (che qui chiamano teleferica) sale da Pranzaira fin sotto al muraglione della diga. Per chi fosse interessato ad utilizzarla gli orari
sono: 7.00-11.30 e 13.15-16.45 (da metà maggio a metà ottobre). Il costo per la sola andata è di CHF15 e quello a/r di CHF 22.
Con la statale 36 arriviamo a Chiavenna e proseguiamo verso destra (est) con la statale 37.
Dopo Villa di Chiavenna entriamo in territorio elvetico e continuiamo in direzione del Maloja per km. 11.1 superando: Castasegna, Soglio, Bondo,
Stampa e Vicosoprano.
Giunti in località Pranzaira, lasciamo la macchina nel parcheggio alla destra della strada, un centinaio di metri prima del tornante sinistrorso
all'esterno del quale c'è la stazione a valle della funivia (m. 1200).
In leggera salita seguiamo la strada passando accanto ad una palina con dei segnavia che indicano: Pranzaira 1190 m.; Lägh da l'Albigna a ore 2¾,
Cap. Albigna CAS a ore 3½.
Dopo il tornante percorriamo delle semicurve e lasciamo a sinistra l'Hotel Pranzaira. Ignoriamo un sentiero che si stacca alla destra ed entra nel
bosco.
Oltrepassiamo delle sbarre bianco-rosse che troviamo aperte.
Alla destra, accanto ad una panchina, una stradina asfaltata entra nella pineta. I segnavia indicano a destra: Lägh da l'Albigna, Cap. Albigna CAS;
dietro: Pranzaira. Andiamo a destra (m. 1230).
Dopo pochi passi, alla sinistra c'è spazio sufficiente per parcheggiare cinque vetture.
Subito la strada diventa sterrata e un segnale stradale ne vieta il transito alle auto, alle moto e alla biciclette.
Cominciamo a trovare delle canaline per lo scolo dell'acqua di traverso alla sterrata.
Percorriamo due semicurve destra-sinistra vicine tra loro (m. 1250).
Ignoriamo un piccolo sentiero che si stacca alla sinistra.
Alla sinistra ci sono dei massi su uno dei quali vediamo un segnavia a bandierina bianco-rosso-bianco.
All'esterno di una semicurva verso destra troviamo una baita di legno e delle arnie (m. 1255).
Subito dopo ignoriamo il sentiero 679 per i ciclisti che esce alla destra e percorriamo un'ampia semicurva verso sinistra.
Alla destra sentiamo scorrere un torrente tra gli alberi ma non riusciamo a scorgerlo.
Proseguiamo con altre semicurve appena accennate.
Troviamo una grossa pietra alla destra. Il torrente passa sotto alla sterrata (m. 1265).
Alla sinistra, tra gli alberi, vediamo un gruppo di pietre ed un formicaio.
Percorriamo un'ampia curva a destra ignorando un sentiero che si stacca alla sinistra, all'inizio del quale c'è un masso appoggiato al tronco di un
albero (m. 1285).
Continuiamo con delle semicurve. Vediamo due segnavia a bandierina su di una roccia alla sinistra della sterrata.
Nel bosco alla destra vediamo scorrere un torrente.
Sempre alla destra troviamo una costruzione dell'acquedotto e, subito dopo, un masso e un cartello con una freccia rossa e la scritta: Albigna (m.
1305).
Il torrente attraversa la sterrata passandole sotto da sinistra verso destra.
La sterrata effettua una curva a sinistra e prosegue in salita. La lasciamo e, passando accanto ad una panchina, giriamo a destra come indicato da
una freccia (m. 1315).
Attraversiamo il Torrente Albigna su di una palancola realizzata con due mezzi tronchi e con le protezioni solo alla sinistra. In alto a sinistra
vediamo la diga.
Dopo il ponticello giriamo a sinistra e proseguiamo con un sentiero.
Subito percorriamo uno zig-zag destra-sinistra e continuiamo quasi in piano con un tornante destrorso.
Proseguiamo con poca pendenza e vediamo un segnavia a bandierina. Il sentiero si allarga e diventa una sterrata.
Percorriamo un ampio tornante sinistrorso ignorando un'altra stradina che continua diritto (m. 1325). I segnavia indicano seguendo il tornante:
Capanna Albigna CAS; diritto: Vicosoprano, dietro: Pranzaira.
Lasciamo subito a destra un grande masso.
Di tanto in tanto troviamo un segnavia a bandierina bianco-rosso-bianco.
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra e due semicurve destra-sinistra. Vediamo del muschio sopra ai massi. Alla sinistra, oltre alcuni alberi, scorre
un torrente.
In salita percorriamo un tornante destrorso molto ampio in una zona con bosco rado (m. 1350). Continuiamo con delle semicurve.
Arriviamo ad un bivio (m. 1375). I segnavia indicano a sinistra: Capanna Albigna CAS; a destra: Vicosoprano; dietro: Pranzaira teleferica.
Alla sinistra ci sono alcuni massi. Davanti, in alto, vediamo un traliccio.
Percorriamo un tratto incassato nel terreno circostante.
Proseguiamo in leggera salita e, poco dopo, alla destra vediamo la funivia e il fondo valle.
In salita percorriamo un tornante sinistrorso camminando sopra delle radici affioranti dal terreno (m. 1400).
Troviamo una pietra nel mezzo del sentiero.
Continuiamo con poca pendenza. Alla sinistra ci sono un tronco segato ed un masso.
Torniamo a salire. All'interno di una curva a destra ci sono dei massi sul sentiero (m. 1415).
Alterniamo dei tratti nei quali camminiamo sulle pietre ad altri su sterrato con radici affioranti.
Vediamo dei massi tra gli alberi.
Proseguiamo tra giovani pini e larici.
Quasi in piano percorriamo una curva a destra, seguita da una semicurva a sinistra in salita (m. 1430).
Troviamo una pietra nel mezzo del sentiero.
In salita giriamo a destra.
Subito, quasi in piano, superiamo uno zig-zag sinistra-destra.
Percorriamo un ampio tornante sinistrorso seguito da una curva a destra (m. 1445).
Camminiamo sopra delle radici affioranti dal terreno.
Dopo un tratto quasi in piano torniamo a salire attorniati da alberi e pietre (m. 1455).
Continuiamo con minore pendenza.
Il sentiero piega a sinistra. Alla destra c'è un albero cresciuto appoggiandosi sopra ad un masso (m. 1475).
Torniamo a salire. Alla sinistra c'è un masso con i bolli.
Pochi passi più avanti, percorriamo un tornante destrorso (m. 1485).
Con un tornante sinistrorso aggiriamo una roccia. Continuiamo tra altre rocce.
Vediamo un albero cresciuto sopra ad un masso più piccolo del precedente (m. 1505).
La pendenza aumenta. Aggiriamo un masso alla destra e subito percorriamo un tornante destrorso (m. 1510).
Dopo un tratto con poca pendenza torniamo a salire. Alla destra c'è un albero con il tronco segato. Delle pietre affiorano dal sentiero.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1515).
Scavalchiamo un masso oppure lo aggiriamo alla destra.
All'esterno di una curva a destra, sopra una roccia vediamo un pino con tre tronchi usciti dalla stessa radice (m. 1540).
Dopo un tratto abbastanza ripido, ne percorriamo uno breve quasi in piano nel quale alla destra vediamo un tronco segato (m. 1545).
In leggera salita, presso una semicurva a sinistra, aggiriamo un altro tronco segato.
Subito percorriamo una semicurva verso destra quasi in piano.
Torniamo a salire camminando su parecchie radici affioranti dal terreno (m. 1560).
Scavalchiamo un tronco, collocato di traverso al sentiero, sul quale è stato inciso l'anno "2010".
Troviamo dei cespugli di lamponi. Percorriamo un tratto con poca pendenza, uno in salita, uno quasi in piano ed un altro in salita.
Transitiamo sotto alla funivia. L'apertura tra gli alberi consente una veduta della vallata (m. 1585).
Percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio che termina con alcuni rudimentali gradini di pietra (m. 1595).
Dopo un breve tratto quasi in piano torniamo a salire e superiamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro.
Continuiamo quasi in piano (m. 1600).
In leggera salita passiamo sotto ad un tronco caduto obliquamente sul sentiero.
Dopo un tratto quasi in piano riprendiamo a salire.
Superiamo una curva ed un tornante entrambi verso destra (m. 1630).
Saliamo in modo abbastanza ripido.
Su fondo roccioso percorriamo un tornante sinistrorso e riprendiamo il sentiero camminando su di un fondo misto un po' sterrato e un po' coperto
da pietre (m. 1640).
Con poca pendenza superiamo un tornante sinistrorso (m. 1655).
Torniamo a salire. Passiamo accanto ad una rudimentale panchina.
Quasi in piano attraversiamo una passerella realizzata accostando sei piccoli tronchi (m. 1670).
Dopo pochi passi torniamo a salire e superiamo un tornante sinistrorso con vista sulla vallata verso il Maloja.
Continuiamo con altri due tornanti destra-sinistra (m. 1675).
La pendenza aumenta. Saliamo dei rudimentali gradini di pietra e di legno.
Con pochi passi risaliamo una roccetta e proseguiamo con dei gradini di pietra.
Con poca pendenza percorriamo un tornante destrorso (m. 1685).
Torniamo a salire.
Una passerella di tronchi lunga un paio di metri precede un tornante sinistrorso (m. 1715).
Continuiamo con delle basse pareti di roccia alla destra.
In leggera salita percorriamo un tornante destrorso.
Dopo alcuni passi quasi in piano con vista sulla vallata in basso a destra, superiamo una semicurva verso sinistra in salita e continuiamo con minore
pendenza.
Saliamo in modo abbastanza ripido (m. 1730).
Quasi in piano percorriamo una semicurva verso sinistra (m. 1740).
In salita passiamo tra le radici di un albero sradicato.
Con poca pendenza superiamo due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 1745).
Alla sinistra c'è una parete di roccia.
Saliamo due gradini di legno chiusi tra la roccia alla sinistra e una gobbetta di terra alla destra.
In leggera salita attraversiamo una passerella formata da tre assi ed un tronco.
Alcuni rudimentali gradini di pietra precedono un tornante sinistrorso (m. 1760).
Superiamo due zig-zag destra-sinistra, il secondo dei quali tra i massi.
Saliamo dei gradini, inizialmente di pietra e poi di legno, ben sistemati. Su uno di legno è stato inciso l'anno "2009" (m. 1765).
Continuiamo a zig-zag con altri gradini di pietra.
Dopo un tratto sterrato, proseguiamo in salita su sentiero in parte sterrato e in parte coperto da pietre.
Percorriamo una curva a destra e saliamo in modo abbastanza ripido (m. 1780).
Superiamo un tornante destrorso e saliamo ripidamente. Un muretto di pietre scende alla destra a rinforzo del sentiero. Alcune pietre formano dei
rudimentali gradini (m. 1790).
Dopo una curva a sinistra la pendenza diminuisce un poco (m. 1805).
Percorriamo un tratto in leggera salita seguito da pochi passi in leggera discesa e quasi in piano (m. 1820).
In leggera salita superiamo uno zig-zag sinistra-destra.
Alla destra vediamo i cavi della funivia.
In salita percorriamo un tornante sinistrorso.
Continuiamo con minore pendenza. Una freccia gialla con due punte, dipinta su di un masso, indica le due direzioni.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1825).
In salita passiamo accanto ad un tronco segato. Usciamo dal bosco e transitiamo sotto alla funivia (m. 1850). Alla sinistra c'è un traliccio; davanti
vediamo una cima aguzza.
Poco dopo percorriamo due tornanti sinistra-destra e passiamo nuovamente sotto alla funivia (m. 1865).
Presso un tornante destrorso aggiriamo un tronco segato.
Subito dopo passiamo accanto ad un traliccio della funivia e transitiamo sotto ai cavi (m. 1880).
Superiamo una curva a sinistra.
Davanti torniamo a vedere la cima aguzza. Seguiamo i cavi della funivia.
Percorriamo una curva a sinistra.
Passiamo tra delle rocce (m. 1890).
Dopo aver risalito dei gradini di pietra, giriamo a destra e vediamo la diga (m. 1905).
Proseguiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera salita tra roccette.
Torniamo a camminare in salita tra gli alberi.
Percorriamo un tratto quasi in piano. Alla sinistra vediamo un masso apparentemente in bilico sopra ad un altro (m. 1915).
Continuiamo con poca pendenza.
Saliamo dei gradini di pietra.
In leggera salita, passiamo accanto ad un tombino in cemento coperto da sei piastre.
Proseguiamo in salita. Un tubo di ferro affiora dal sentiero. Alla sinistra c'è una bassa parete di roccia. Alla destra scende un alberato pendio.
Continuiamo con poca pendenza. Alla sinistra c'è un muretto in cemento.
All'interno di una curva a sinistra, scende verticalmente una gola tra due pareti di roccia (m. 1940).
Proseguiamo in salita. Davanti vediamo delle pareti di roccia quasi verticali.
Torniamo tra gli alberi.
Percorriamo un tornante sinistrorso in modo abbastanza ripido seguito da uno destrorso in leggera salita.
Alla sinistra, poco più in alto, vediamo un pilone con dei ripetitori (m. 1960).
Saliamo dei rudimentali gradini di pietra.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1965).
Alla destra c'è un muro di pietre e alla sinistra i ripetitori.
Giriamo a destra, saliamo alcuni gradini e giriamo a sinistra.
Troviamo un tombino rotondo in cemento e uno slargo sterrato (m. 1970).
Continuiamo quasi in piano con una sterrata. Alla destra c'è una parete di roccia.
Proseguiamo con poca pendenza. In basso alla sinistra possiamo vedere il fondovalle.
Dopo una curva a destra vediamo in lontananza: davanti la diga e alla sinistra un traliccio con i cavi della funivia.
Superiamo un'ampia curva a destra.
Percorriamo un lungo tratto con il quale, lentamente, ci avviciniamo alla diga. Vediamo delle belle fioriture di camenerio.
Davanti, sotto al muraglione della diga, vediamo la stazione di arrivo della funivia.
Un rivolo attraversa la sterrata (m. 2015).
Lasciamo a destra un grosso masso.
Continuiamo con una parete di roccia alla destra.
Transitiamo sotto ai cavi della funivia (m. 2030).
Dopo una curva a destra torniamo a vedere la diga, ora più vicina (m. 2045).
In alto a destra c'è la stazione di arrivo della funivia.
Arrivati ai piedi del muraglione della diga, la sterrata gira a destra con un ampio tornante (m. 2050).
Lasciamo a destra una piazzola di cemento e un baitello di pietre.
Percorriamo una curva a sinistra molto ampia. Alla sinistra c'è una roccia liscia (m. 2060).
Ripassiamo sotto ai cavi della funivia.
Lasciamo la sterrata per salire, alla sinistra, una gradinata in cemento all'inizio della quale ci sono una freccia arrugginita e un segnavia a
bandierina (m. 2070).
Percorriamo due curve sinistra-destra vicine tra loro.
Arrivati davanti ad un muretto giriamo a sinistra (m. 2080).
Poco dopo la gradinata termina. Giriamo a destra e proseguiamo in leggera salita con un sentiero.
Percorriamo una curva a sinistra.
Raggiungiamo la stazione di arrivo della funivia (m. 2090).
Giriamo a destra e proseguiamo su di una larga strada con il fondo in cemento.
Ad una biforcazione ignoriamo la sterrata che in leggera discesa si stacca alla destra. I segnavia indicano verso sinistra: Pass dal Cacciabella,
Cap. di Sciora CAS, Cap. Albigna CAS; dietro: Pranzaira, Vicosoprano. Proseguiamo in leggera salita.
Alla sinistra c'è una parete di roccia.
Presso un tornante sinistrorso lasciamo la strada in cemento e proseguiamo su fondo sterrato (m. 2010).
Ignoriamo una scorciatoia che sale a destra e continuiamo diritto come indicato da un segnavia a bandierina.
Alla sinistra troviamo un cilindro in cemento con il coperchio di metallo e percorriamo un tornante destrorso molto ampio con il quale torniamo a
camminare vicino alla diga. La seguiamo lasciandola alla sinistra.
Trascuriamo poi una traccia che sale a sinistra e proseguiamo diritto passando accanto ad una roccia con i bolli. Dalla destra rientra la scorciatoia
(m. 2145).
Presso una curva a sinistra ignoriamo il sentiero che sale direttamente verso la casa cantoniera.
Incrociamo un altro sentiero e proseguiamo diritto in salita (m. 2150).
Giriamo a sinistra e raggiungiamo la casa cantoniera e la diga del Lago Albigna (m. 2165).
Alcuni cartelli spiegano e illustrano le caratteristiche della diga che, costruita negli anni 1955-59, è lunga 760 metri, alta 115 metri e larga in
cresta da 4.5 a 7 metri.
I segnavia indicano a sinistra attraversando il camminamento sopra alla diga: Cap. Albigna CAS a 50 minuti; alla destra: Pass dal Cacciabella a ore
2½; dietro: Teleferica a 10 minuti, Pranzaira a ore 1¾, Vicosoprano a ore 2.
La Capanna Albigna, sulla sponda opposta del lago, pare invitarci a raggiungerla.
Ripartiamo dunque e attraversiamo in piano il lungo camminamento sopra alla diga in fondo alla quale si erge il Piz Balzet.
Nella parte centrale scendiamo un gradino con scivolo e poi ne saliamo un altro.
Alla sinistra troviamo poi una serie di pali con dei martelli in cima, azionabili girando una ruota. Si ottiene così un brano musicale che l'eco
diffonde nella valle. Difficile resistere alla tentazione.
Arrivati in fondo alla diga, superiamo uno slargo e passiamo accanto ad una panca. I segnavia indicano la Capanna Albigna CAS a 40 minuti.
Prendiamo un sentiero che, dopo una curva destra, sale con poca pendenza.
Percorriamo una curva a sinistra e continuiamo in salita tra le pietre.
Seguendo i bolli giriamo a sinistra e ci immettiamo su di un altro sentiero (questo sentiero inizia alla sinistra al termine dello slargo dopo la diga
ma, non essendo indicato, viene spontaneo prendere quello a destra).
In ogni caso continuiamo su delle pietre, qualcuna delle quale fa da gradino.
Quasi in piano percorriamo un tratto sterrato (m. 2185).
Continuiamo dapprima con poca pendenza su sentiero in parte sterrato e in parte coperto da pietre e poi in salita tra le pietre che in qualche
caso formano dei rudimentali gradini.
Superiamo una passerella formata da tre assi (m. 2200).
Quasi in piano percorriamo due curve sinistra-destra.
Attraversiamo una zona dove ci sono vari massi e pietre seguendo una buona traccia e, verso la metà, riprendiamo a salire.
All'uscita percorriamo un breve tratto quasi in piano, saliamo dei gradini e continuiamo su fondo roccioso.
Saliamo su di un masso e lo scendiamo agevolati da alcune pietre disposte in modo da formare alcuni gradini.
Dopo un tratto quasi in piano continuiamo in salita un po' su roccette e un po' su sterrato.
Saliamo dei gradini di pietra e di legno. Alla sinistra c'è una liscia parete obliqua (m. 2220).
Continuiamo tra sterrato, roccette, pietre e ciuffi d'erba.
Quasi in piano percorriamo una curva a sinistra (m. 2235).
Torniamo a salire camminando su delle pietre.
Ad un bivio teniamo la destra, in leggera salita, seguendo una freccia rossa (m. 2245).
Superiamo una curva a destra.
Saliamo quattro gradini di legno.
Quasi in piano attraversiamo una passerella realizzata con tre assi e subito giriamo a sinistra (m. 2255).
Torniamo a salire con dei zig-zag: dx-sx-dx.
Quasi in piano superiamo due curve sinistra-destra vicine tra loro (m. 2265).
Percorriamo una curva a sinistra.
In salita passiamo tra due rocce lisce; quella alla destra è più bassa rispetto all'altra.
Dopo una curva a sinistra saliamo alcuni gradini.
Superiamo alcuni zig-zag: sx-dx-sx-dx (m. 2275).
In leggera salita camminiamo su di una lastra di roccia e vediamo la bandiera della Capanna Albigna.
Un ruscello scorre tra le pietre (m. 2290). Qui giriamo a sinistra e risaliamo un canalino tra due pareti di roccia. Alcune pietre formano dei
gradini.
Prima di arrivare in cima al canalino, i bolli ci fanno uscire verso a destra, in leggera salita.
Lasciamo subito a sinistra una pozza con delle pietre affioranti dall'acqua (m. 2295).
In alto, davanti, vediamo la capanna.
Dopo un tratto di sentiero sterrato riprendiamo a salire tra le pietre. Per due volte il sentiero si divide e si ricompone (m. 2310).
Continuiamo su sentiero sterrato. Percorriamo un tratto quasi in piano (m. 2315).
Pieghiamo a sinistra e continuiamo dapprima con poca pendenza e poi in salita.
Con un altro paio di curve passiamo a valle della capanna, la aggiriamo e poi la raggiungiamo (m. 2336).
Tempo impiegato: ore 3.50 - Dislivello: m. 1136
Data escursione: agosto 2017
Escursioni partendo dalla Capanna:
- al Pass dal Casnil in ore 1.45
- alla Capanna Forno CAS in ore 3.15
- al Pass dal Cacciabella in ore 3
- alla teleferica in ore 0.40
- a Pranzaira in ore 2.30
- a Vicosoprano in ore 2.45
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