Bivacco Mezzeno

Il Bivacco Mezzeno è situato in una conca, lungo la salita dal versante meridionale al Passo di Mezzeno.
Si tratta di una recente costruzione, ricavata dal rifacimento della vecchia Baita della Croce, e contiene solo un tavolo in legno e due panche.
Di fronte al bivacco si impone il Monte Arera con il suo versante nord, mentre alle spalle è ben visibile la croce in cima al passo.

Con la statale 470 percorriamo il fondo della Valle Brembana fino al bivio di Lenna dove lasciamo a sinistra la provinciale 1 che sale al Passo San Marco e continuiamo verso destra con la provinciale 2 in direzione di Foppolo.
Dopo quattro chilometri e mezzo prendiamo sulla destra la provinciale 3 per Roncobello.
Superiamo Borgogna, Bàresi, Roncobello e Capovalle poi la strada diventa più stretta ed entra nel bosco.
Presso uno slargo alla sinistra, troviamo la colonnina per il ritiro del ticket, valevole per un giorno, al costo di 2 euro.
Saliamo con 14 tornanti.
La strada termina poco prima delle Baite di Mezzeno, visibili in basso a destra. Parcheggiamo accanto a una fontana e a una bacheca con una cartina della zona. Un segnale stradale indica il divieto di transito ai veicoli.
Vari segnavia indicano: Località Mezzeno (m. 1600);
- diritto con il sentiero 215: Passo di Mezzeno (m. 2142) a ore 1.30, Rifugio Laghi Gemelli a ore 2;
- diritto con il sentiero 217: I Tre Pizzi (m. 2153) a ore 2, Monte Pietra Quadra (m. 2287) a ore 2.45;
- diritto con il sentiero 272: Sentiero dei 7 Roccoli (Tino, Campo, Veroppio, Larici, Cornela, Fontana e Corno) in ore 3;
- a destra con il sentiero 219: Passo Branchino (m. 1821) a ore 1, Rifugio Branchino a ore 1.05, Sentiero dei Fiori ore 1, Rifugio Capanna 2000 a ore 2.30;
- a destra con il sentiero 270 A: Passo Marogella a ore 0.30.

Ci incamminiamo in leggera salita con il sentiero 215-217 tra prati e radi alberi.
Lasciamo a sinistra un casello dell'acquedotto.
Percorriamo delle serpentine appena accennate.
Su di una pietra vediamo il segnavia 215-217 a bandierina (m. 1615).
Continuiamo in salita con il bosco alla sinistra e superiamo cinque gradini distanziati l'uno dall'altro.
Di tanto in tanto vediamo un segnavia rosso-bianco-rosso.
Proseguiamo con poca pendenza. Il sentiero si sdoppia e dopo il guado di un ruscello si ricompone (m. 1635).

Raggiungiamo un bivio dove una freccia consiglia di andare a destra (m. 1645). In effetti il percorso a destra sale dolcemente con un giro più largo mentre quello a sinistra è più ripido e diretto. Andiamo a destra.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1650).
Presso una curva verso destra ritroviamo l'altro sentiero che si immette dalla sinistra. Continuiamo in salita (m. 1660).

Subito dopo il sentiero nuovamente si divide. Possiamo proseguire diritto in salita. Se invece andiamo a destra con minore pendenza, anche in questo caso dopo un tornante sinistrorso riprendiamo a salire e rientriamo nell'altro (m. 1665).

Continuiamo con poca pendenza e presso un tornante sinistrorso guadiamo un torrente. Più in alto vediamo un casello dell'acquedotto (m. 1675).
Riprendiamo a salire e percorriamo un tornante destrorso molto ampio.
Poco dopo raggiungiamo e lasciamo a destra il casello dell'acquedotto (m. 1690).

Con alcuni gradini di legno, distanziati tra loro, arriviamo ad una curva verso sinistra presso la quale guadiamo nuovamente il torrente (m. 1695).
Troviamo altri gradini di legno distanziati.
Aggiriamo una roccia che affiora in mezzo al sentiero (m. 1705).

Pochi metri più avanti percorriamo un tornante destrorso.
Il sentiero si divide ma fatti pochi passi si ricompone.
Subito dopo si divide nuovamente e teniamo la destra (m. 1715).
Dopo una semicurva verso destra continuiamo con poca pendenza e dopo una semicurva verso sinistra riprendiamo a salire (m. 1720). Nel valloncello alla destra, in basso vediamo il torrente e il casello dell'acquedotto precedentemente incontrato.
Davanti, più in alto, ci sono altri caselli vicini tra loro e un muro di pietre.

Percorriamo un'ampia curva verso destra che nella prima metà è bagnata dall'acqua del torrente (m. 1745).
Troviamo subito una biforcazione dove, ignorato il sentiero che scende a destra, continuiamo verso sinistra in modo abbastanza ripido.
Subito il sentiero si sdoppia e si ricompone. Percorriamo una curva verso sinistra indicata da un segnavia bianco-rosso ricurvo.

Pochi passi più avanti il sentiero nuovamente si divide (m. 1750) Dopo una diecina di metri si ricompone dopo aver aggirato un masso da entrambi i lati.
Il sentiero nuovamente si divide. Alla sinistra ci sono i caselli dell'acquedotto che avevamo già visto dal basso.

Passiamo su di una lastra di roccia bruna. Il sentiero si ricompone accanto ad un masso con delle scritte che segnalano: a sinistra i Tre Pizzi (sentieri 217-272) e a destra i Laghi Gemelli (sentiero 215).
Poco dopo raggiungiamo questo bivio (m. 1775). Qui altri segnavia ribadiscono:
- a sinistra con il sentiero 217: Tre Pizzi a ore 1.30, Monte Pietra Quadra a ore 2.30; con il sentiero 272: Sentiero dei Roccoli;
- a destra con il sentiero 215: Passo Mezzeno a ore 1, Rifugio Laghi Gemelli a ore 1.30;
- dietro: località Mezzeno - Roncobello.
Andiamo a destra.
Per due volte il sentiero si sdoppia e si ricompone.

Il sentiero si divide e procede alla destra in salita e alla sinistra in modo abbastanza ripido (m. 1785). Prendiamo il sentiero alla destra che, dopo un tornante sinistrorso incassato nel terreno circostante, nuovamente si divide.
Superato un tratto abbastanza ripido la pendenza diminuisce un poco. Ora tutte le tracce girano a sinistra e si uniscono (m. 1815).
Continuiamo con poca pendenza attorniati dall'erba (m. 1820).
Percorriamo una semicurva verso destra e proseguiamo in salita (m. 1825).

Troviamo delle pietre, infisse di taglio nel sentiero, che dirottano l'acqua piovana alla destra. Il sentiero si divide in due tracce parallele e si ricompone.
Il sentiero ancora si sdoppia (m. 1840) e procede: alla sinistra in salita in modo più diretto e alla destra in leggera salita percorrendo un ampio tornante sinistrorso.
Dopo un po' i due sentieri si ricompongono (m. 1860).
Quasi in piano superiamo un'ampia curva verso sinistra e vediamo il segnavia 215 a bandierina.

Percorriamo un tratto in discesa e uno in lievissima discesa.
Continuiamo quasi in piano. Il sentiero si divide all'inizio di una curva destrorsa molto ampia. Prendiamo quello più basso, alla destra (m. 1855).
Al termine della curva lasciamo a sinistra un grande masso.
Alterniamo due tratti in salita a uno con poca pendenza.

Lasciamo a destra il sentiero, lungo circa trenta metri, che conduce alla Baita delle Foppe (m. 1862). La scritta "Gemelli" e una freccia bianca su di un masso invitano a proseguire diritto.
Percorriamo un tornante destrorso volgendo le spalle alla baita.
Proseguiamo con delle serpentine: sx-dx-sx.
Dopo un tratto con poca pendenza torniamo a salire (m. 1875).

Ad una biforcazione prendiamo il sentiero più largo, quello alla destra (m. 1885). In basso a destra vediamo una pozza e la tettoia di una pensana.
Presso un tornante sinistrorso molto ampio, su di una roccia vediamo il segnavia 215 a bandierina (m. 1900).
Subito dopo, passiamo tra due massi oppure li aggiriamo alla destra.

Proseguiamo quasi in piano con delle serpentine appena accennate.
In leggera salita percorriamo una curva verso destra camminando tra due dossi rocciosi coperti dall'erba e seguendo il letto di un torrente asciutto che ci accompagna alla destra.
Dopo una semicurva verso destra riprendiamo a salire (m. 1910).
Alcune pietre formano dei rudimentali gradini.
Continuiamo su fondo roccioso. Il sentiero si sdoppia e dopo un tratto con poca pendenza si ricompone (m. 1925).
Raggiungiamo il pianoro al centro della quale è situato il Bivacco Mezzeno e quasi in piano lo raggiungiamo (m. 1933).

Tempo impiegato: ore 0.50 - Dislivello: m. 338 -5
Data escursione: novembre 2008 - settembre 2018

Escursioni partendo dal Bivacco:


Copyright © Diska (www.diska.it) 2001,2020 - All Rights Reserved