Bivacco Baitello di Manavello
- Altezza: m. 1060
- Gruppo: Valsassina
- Ubicazione: Zucco di Manavello
- Comune: Mandello - LC
- Carte Kompass: 105 A6 - 91 D6
- Coordinate Geo: 45°55'22.10"N 9°20'46.60"E
- Gestore: Gruppo Amici del Manavello
- Telefono gestore: 0341 735835 - 0341 735383
- Telefono bivacco: -
- Posti letto: no, è vietato il pernottamento notturno
- Apertura: sempre
- Pagina aggiornata il: 11/03/2019
Il Bivacco Baitello di Manavello è situato sullo Zucco di Manavello con bella vista panoramica sul gruppo delle Grigne ed in
particolare sul Sasso Cavallo, sul Sasso dei Carbonari e sullo Zucco dei Chignoli. Sull'altro lato invece la vista abbraccia quasi tutto il Lago di
Lecco e i monti del Triangolo Lariano.
Il bivacco è gestito dal Gruppo Amici del Manavello e alla domenica è presente un responsabile.
Dispone di fornello, dispensa, stoviglie, stufa e legna, cassetta di pronto soccorso, tavolone con panche e sedie. All'esterno ci sono un barbecue, due tavoloni e altre panche. Non ci sono posti letto
e su di un cartello leggiamo: "In baita è vietato il pernottamento notturno tranne casi di assoluta emergenza."
Primo itinerario: da Rongio (sentiero più corto)
Lasciamo la statale 36 al km. 57.5 per prendere la provinciale 72 che segue il Lago di Lecco.
Alla prima rotonda di Mandello (km. 61.2) giriamo a destra (Via Parodi) passando sotto il ponte della ferrovia e continuiamo fino al termine della strada.
Poi voltiamo a destra (Via Combattenti), aggiriamo la chiesa di San Zenone e arriviamo al cimitero.
Continuiamo verso sinistra con Via per Maggiana e la seguiamo fino a trovare la deviazione a sinistra per Rongio e Luzzeno (Via Segantini).
Percorriamo tutta la Via Segantini fino al termine (circa km 1.6) e arriviamo alla piazzetta di Rongio (Piazza S. Antonio) dove lasciamo la macchina (m. 398).
Nel caso lo spazio fosse già interamente occupato possiamo parcheggiare un centinaio di metri prima sulla destra.
Ci incamminiamo e, dopo aver percorso pochi metri lungo Via Rossana, troviamo un'altra piazzetta sulla sinistra. Qui, accanto ad una fontana, c'è una
palina segnavia che indica i sentieri che possiamo percorrere; a sinistra: 14 verde (Rifugio Elisa - Buco di Grigna - Traversata alta) e 18 verde
(Gardata - Alpe Cetra - Rifugio Bietti); a destra: 12 verde (Colonghei - Piani Resinelli - Rifugio Rosalba), 13 verde (Versarico - Rifugio Rosalba),
13 B blu (Zucco di Manavello).
Continuiamo pertanto sulla destra lungo Via Rossana, una strada asfaltata inizialmente in leggera salita.
Subito troviamo un cartellone giallo che segnala il sentiero 12 per Colonghei, Piani Resinelli, Rifugio Rosalba e il sentiero 13 per il Rifugio Rosalba.
Continuiamo in modo abbastanza ripido. Superata l'ultima casa di Rongio, la strada si restringe e diventa una mulattiera acciottolata (m. 430).
Ignoriamo un sentiero a sinistra ed entriamo nel bosco.
In salita arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano diritto con il sentiero 13: Versarico, Rifugio Rosalba; a destra con il sentiero 12: Colonghei,
Piani Resinelli, Rifugio Rosalba; a destra con il sentiero 13 B: Zucco di Manavello. Un cartello indica il divieto di transito agli automezzi.
Andiamo a destra e saliamo in modo abbastanza ripido con una mulattiera a gradini.
Incrociamo un sentierino.
Percorriamo una curva a sinistra (m. 450).
Dietro alla sinistra, è visibile una piccola porzione del Lago di Lecco.
Superiamo una curva a destra (m. 455). Alla sinistra c'è una recinzione inizialmente in legno e, più avanti, metallica.
La pendenza diminuisce. Ora è alla destra che vediamo il lago.
Accompagnati da un muretto di pietre a secco alla sinistra, arriviamo ad un bivio (m. 490). I segnavia indicano a sinistra con il sentiero 13 B: Zucco
di Manavello; diritto con il sentiero 12: Colonghei, Piani Resinelli, Rifugio Rosalba; dietro con il sentiero 12: Rongio, Mandello.
Andiamo pertanto a sinistra, quasi in piano su sterrato.
Poco dopo, sulla destra, troviamo un baitello, una vecchia casa ed una fonte, l'acqua della quale forma un rivolo che attraversa il cammino (m. 495).
Su di una pietra scolpita leggiamo: "Rossana m. 480". E' questa l'unica possibilità di rifornirsi di acqua lungo il tutto cammino.
Con vista lago a sinistra, camminiamo con una recinzione alla sinistra ed un prato situato un poco più in alto alla destra.
Troviamo una stalla alla sinistra; sull'altro lato l'accesso al prato è chiuso da una stanga di legno.
Arriviamo ad un quadrivio (m. 500). Andiamo a destra in salita con un sentiero incassato nel terreno circostante. Cominciamo a trovare dei segnavia azzurri.
Alla sinistra vediamo una casa in un prato (m. 515).
Lasciamo a destra una costruzione. Continuiamo con prati e qualche albero alla sinistra e una grande siepe alla destra (m. 525).
Vediamo tre baitelli in alto a sinistra. Subito percorriamo una curva a sinistra e li aggiriamo (m. 545).
Proseguiamo tra radi alberi e incrociamo un altro sentiero. Alla destra c'è un cancelletto verde. Un segnavia indica a destra l'Alta Via delle Grigne.
Seguendo i segni azzurri, continuiamo diritto in salita nel bosco (m. 550).
Percorriamo un tratto con poca pendenza, poi torniamo a salire e troviamo alcuni gradini in legno.
Poco dopo ignoriamo un sentiero che si stacca a sinistra (m. 560).
Nel bosco alla sinistra riusciamo a intravedere una vecchia casa (m. 575).
Su un masso vediamo un segnavia metallico a bandierina di colore azzurro bianco azzurro con il n. 13 B (m. 580).
La pendenza diminuisce. Percorriamo due curve destra-sinistra.
Il sentiero si biforca e prosegue verso sinistra in salita e verso destra in discesa. Andiamo a sinistra (m. 590).
Con minore pendenza percorriamo una curva a sinistra, aggirando due alberi nati dallo stesso ceppo, e riprendiamo a salire (m. 610).
Continuiamo in leggera salita e, dopo un'altra curva a sinistra, torniamo a salire.
Proseguiamo con poca pendenza e percorriamo due semicurve destra-sinistra (m. 635).
Superato un gradino di legno, riprendiamo a salire (m. 645).
Il sentiero si divide in due tracce parallele (m. 660). Quella di sinistra, incassata nel terreno circostante, è più lineare; l'altra invece sale zigzagando.
Più avanti, le due tracce si riuniscono e tornano a dividersi (m. 705).
Poi il sentiero si ricompone (m. 715).
Poco dopo, raggiungiamo un bivio ed un grande ometto (m. 725). Un cartello indica a sinistra il Baitello di Manavello. Il percorso a sinistra è più
breve ma possiamo anche proseguire diritto come descritto nel secondo itinerario. [parziale fin qui: ore 0.45, dislivello m. 327]
Andiamo dunque a sinistra con bella vista sul lago.
Il sentiero diventa ripido. Saliamo con vari zig-zag. A volte troviamo alcuni tronchetti di legno che fanno da gradino.
Più avanti percorriamo un tratto con poca pendenza (m. 795) per tornare nuovamente a salire.
Poi il sentiero diventa assai ripido, tra erba, alberelli e arbusti e con bella vista panoramica sul lago.
Troviamo altri gradini in legno (m. 850) poi la pendenza diminuisce. Ora alla sinistra abbiamo uno scosceso pendio alberato.
Torniamo a salire con altri gradini. Poi alterniamo alcuni tratti di piano e salita.
In salita rientriamo nel bosco.
Incontriamo un sentiero che sale dalla sinistra (m. 890). Ora seguiremo dei bolli bianchi.
Dopo una curva a destra (m. 910) troviamo una lunga serie di gradini. Qui il sentiero è rinforzato a valle con dei tronchi messi rasoterra.
Il sentiero prosegue su fondo di pietra, terra e scivoloso pietrisco. Alla destra c'è uno scosceso pendio.
Percorriamo un tornante a sinistra (m. 940) e alcune serpentine.
Poi la pendenza diminuisce. Cominciamo a vedere dei bolli gialli.
Proseguiamo in leggera salita con un tratto di sentiero rinforzato sulla sinistra.
Percorriamo un tornante verso destra (m. 970) con bella vista sul gruppo delle Grigne e passiamo accanto ad una crocetta di legno inchiodata ad un albero.
La pendenza aumenta e con altre serpentine arriviamo in cresta (m. 985).
Poi, in leggera salita, percorriamo un tratto alla destra della cresta, quindi torniamo sull'ampio crinale. Proseguiamo in salita con splendida vista
da entrambi i lati.
Raggiungiamo una palina gialla che precede la prima catena fissa (m. 1015).
Pochi metri dopo il termine della prima catena, ne inizia una seconda, molto più lunga. Queste catene sono utili nel periodo invernale quando la zona
è in ombra. Il sentiero infatti è abbastanza largo ma è esposto a sinistra.
Saliamo ripidamente con alcuni gradini di legno e di pietra.
Verso il termine della seconda catena, giriamo a destra. Qui ci sono delle protezioni anche sul lato a valle (due catene sorrette da paletti di ferro
dipinti di verde).
Ancora pochi passi in leggera salita e raggiungiamo il bivacco.
Tempo impiegato: ore 1.30 - Dislivello: m. 662
Data escursione: marzo 2010
Secondo itinerario: da Rongio (sentiero più lungo)
Come descritto nel precedente itinerario arriviamo al bivio dove troviamo un grande ometto ed un cartello che indica il Bivacco di Manavello alla sinistra (m.
725). [parziale fin qui: ore 0.45, dislivello m. 327] Questa volta continuiamo diritto.
In salita percorriamo un tratto incassato nel terreno circostante.
Proseguiamo con poca pendenza (m. 735).
Torniamo a salire e troviamo una pietra che chiude parzialmente il sentiero e un segnavia a bandierina 13B azzurro bianco azzurro.
Con poca pendenza arriviamo ad una curva a sinistra e riprendiamo a salire.
Troviamo altre pietre ai lati o in mezzo al sentiero. Una di questa è situata davanti ad un gruppo di cinque alberi che escono dallo stesso ceppo. Li
possiamo aggirare da entrambi i lati (m. 770).
Percorriamo uno zig-zag sinistra-destra ed un tornante sinistrorso (m. 785).
Troviamo tre alberi in mezzo al sentiero e li possiamo aggirare da entrambi i lati.
Presso una curva a destra vediamo un segnavia rosso bianco rosso a bandierina.
Alcune radici formano dei gradini.
Percorriamo una curva a sinistra (m. 800).
Alla sinistra troviamo un ramo incastrato in orizzontale tra gli alberi. Dalla destra sembra arrivare un altro sentiero. Vediamo un segnavia a bandierina (m. 810).
Poco dopo troviamo un sentiero che si immette dalla destra e percorriamo un tratto quasi in piano fino ad una curva a sinistra oltre la quale riprendiamo a salire.
Alla sinistra tra gli alberi riusciamo a vedere il lago.
Percorriamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 820).
Poco dopo saliamo in modo abbastanza ripido.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 835).
Superiamo una curva a sinistra incassata nel terreno circostante.
Continuiamo con uno zig-zag destra-sinistra (m. 850).
Dopo alcuni passi con rudimentali gradini di pietra, percorriamo uno zig-zag destra-sinistra.
La pendenza diminuisce un poco e, camminando tra radi alberi, percorriamo un'ampia curva a sinistra. In basso a destra vediamo Mandello e il Lago di Lecco (m. 860).
Con alcuni rudimentali gradini di pietra, in modo abbastanza ripido superiamo un tornante sinistrorso (m. 870).
Il sentiero si divide solo per aggirare, da entrambi i lati, un faggio con un segnavia a bandierina di colore rosso bianco rosso.
Continuiamo con un tornante sinistrorso incassato nel terreno circostante (m. 880).
All'uscita del successivo tornante destrorso troviamo il segnavia 13B su di una bandierina di colore azzurro bianco azzurro.
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra (m. 895).
Camminiamo tra radi alberi e possiamo così vedere un bel panorama sul lago in basso verso destra.
Dopo un tornante sinistrorso ne percorriamo subito uno destrorso ignorando una traccia che prosegue diritto (m. 905).
Saliamo alcuni rudimentali gradini. Su di una pietra vediamo dei bolli.
Tra due curve sinistra-destra percorriamo un tratto con minore pendenza (m. 925).
Continuiamo ripidamente con delle serpentine (m. 940) e raggiungiamo un panoramico costolone dove giriamo a sinistra (m. 950).
Dopo alcuni passi quasi in piano torniamo a salire ripidamente.
Alla destra troviamo una panchina, scavata in un tronco, che inviterebbe ad una sosta (m. 965).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido tra erba, cespugli e radi alberi, con uno zig-zag sinistra-destra.
Con minore pendenza percorriamo un tornante sinistrorso seguito da un ampia curva a destra (m. 980).
Continuiamo faticosamente con ripidi zig-zag. Troviamo, una dopo l'altra, due isolate betulle. Dopo la seconda la pendenza diventa assai ripida (m. 1010).
Su di una pietra vediamo una bandierina di colore rosso bianco rosso ed un'altra di colore azzurro bianco azzurro con il segnavia 13B (m. 1035).
Passiamo poi accanto ad un paletto che termina con un disco rosso (m. 1050).
Dopo una curva a sinistra e alcuni passi con poca pendenza, continuiamo in salita con un tornante destrorso.
Percorriamo uno zig-zag sinistra-destra (m. 1060).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido tra l'erba e pochissimi alberi.
Superiamo un tornante destrorso ed uno sinistrorso (m. 1070).
Continuiamo con uno zig-zag destra-sinistra.
Passiamo sotto ai rami di due betulle.
Camminando tra alberelli percorriamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 1090).
Dopo una curva a sinistra arriviamo ad un bivio dove la salita termina (m. 1100). I segnavia indicano a sinistra con il segnavia 13B azzurro: Zucco di
Manavello; a destra con il segnavia 13B azzurro: Versarico, Rongio, Mandello; a destra con il segnavia 13B rosso: Z. Pertusio, Rif. Rosalba; dietro
con il segnavia 13B azzurro: Rongio, Mandello. Andiamo a sinistra su di un largo crinale, dapprima quasi in piano e poi in leggera discesa.
Poi il crinale si restringe un poco ma è comunque abbastanza largo per procedere in sicurezza.
In discesa passiamo sotto ad un cavo (m. 1075).
Dopo un tratto in salita proseguiamo con minore pendenza.
Scendiamo per un paio di metri e subito torniamo a salire.
Quasi in piano continuiamo, a mezza costa, alla sinistra della cresta (m. 1090).
Dopo una semicurva verso destra, davanti in basso vediamo il bivacco, il lago e la penisola di Bellagio.
Scendiamo ripidamente con alcune serpentine.
Dopo alcuni passi in piano (m. 1075) riprendiamo a scendere. Alla destra il sentiero è protetto da una catena sorretta da quattro paletti di ferro dipinti di rosso.
In leggera discesa superiamo un breve passaggio esposto (circa due metri) con una staccionata alla sinistra che fa da protezione (m. 1065).
Con un ultimo tratto in discesa arriviamo al bivacco.
Tempo impiegato: ore 1.50 - Dislivello: m. 724 -62
Data escursione: novembre 2015
Escursioni partendo dal Rifugio:
- al Rifugio Rosalba (m. 1730) EE
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