Bivacco Involt da li Resa (Madonon)
- Altezza: m. 2830
- Gruppo: Alta Valtellina
- Ubicazione: Mont da li Resa
- Comune: Livigno - SO
- Carta Kompass 96 A4
- Coordinate Geo: 46°29'52.30"N 10°05'44.90"E
- Gestore: Gruppo Alpini Livigno e Trepalle
- Telefono gestore: 0342 996935
- Telefono bivacco: -
- Posti letto: -
- Apertura: sempre
- Pagina aggiornata il: 30/07/2022
Il Bivacco Involt da li Rèśa è situato a cinque minuti dalla cima del Mònt da li Rèśa (Monte delle Rezze - m. 2858) ed è stato realizzato dagli Alpini nel 1999.
Si tratta di una costruzione con pietre del luogo, con il soffitto a volta, attorniato e coperto da altre pietre ad esclusione della sola facciata.
L'interno contiene tre tavoli con relative panche e alcuni sgabelli, una stufa con un po' di legna da ardere, un fornello quattro fuochi, un lavandino con due vaschette, alcune stoviglie, delle
bottiglie d'acqua e la cassetta per le offerte. Non ci sono posti letto. Illuminazione con dei faretti. Sulle due finestrelle ai lati della porta d'ingresso ci sono delle tendine. Una porta, sulla parete
di fondo conduce nella cantina dove abbiamo visto altre bottigliette di acqua minerale.
Guardando la facciata, alla destra ci sono la statua della Madonna del Soccorso chiamata "Madonon" e quattro pannelli fotovoltaici per l'illuminazione della stessa e del bivacco.
Alla sinistra invece, ad un centinaio di metri di distanza c'è il gabinetto in un baitello simile ad una garitta, anch'esso in pietra e con il soffitto a volta, senza l'uscio ma in compenso con
una bella veduta panoramica sui monti.
Primo itinerario: da Livigno (parcheggio P14)
Dal centro di Livigno prendiamo la strada che conduce verso il Passo della Forcola percorrendo Via Florin e Via Palipert.
Alla destra troviamo tre campeggi (Acqua Fresca, Palipert, Stella Alpina). Lasciamo poi la macchina nel parcheggio P14, anch'esso sul lato destro
della strada. Qui troviamo un pannello esplicativo con una cartina della zona ed una fontana l'acqua della quale cade in un tronco scavato (m. 1880).
Poco dietro, tra i prati, passa il sentiero 190. I segnavia indicano a sinistra in direzione Forcola: Tröi da li Téa, Cheséira dal Campác a ore 1.10,
Cheséira dal Vach a ore 1.50; a destra in direzione Livigno: Tröi da li Téa, Ristoro Téa da Bórch a ore 0.45, Pónt da la Calchéira a ore 2.05. C'è
anche un cartello che segnala a destra il Ristoro Cip e Ciop a 40-50 minuti. Ci incamminiamo verso destra in salita.
Vediamo un bollo bianco e rosso su di una pietra alla sinistra del sentiero.
Proseguiamo con poca pendenza e percorriamo due curve sinistra-destra.
Vediamo un altro bollo bianco e rosso su di una pietra.
Quasi in piano entriamo in un bosco di larici (m. 1890).
Un rivolo attraversa il sentiero scorrendo in una canalina di legno.
Poco dopo superiamo un altro rivolo. In questo punto alla sinistra c'è il bosco mentre alla destra c'è un prato e più in basso vediamo un campeggio.
Continuiamo con poca pendenza tra i larici.
Alterniamo due brevi tratti in leggera discesa ad altrettanti in leggera salita. Superiamo delle semicurve (m. 1920).
Vediamo un bollo rosso-bianco-rosso sul tronco di un albero alla destra.
Proseguiamo con alcuni brevi saliscendi.
Usciamo dal bosco. Vediamo un bollo su di una pietra e percorriamo una curva a sinistra (m. 1935).
In leggera salita, superiamo una curva a destra e raggiungiamo un ponticello con le sponde, interamente in legno, con il quale attraversiamo il Torrente Rin de la Roina.
Subito dopo incrociamo un sentiero. I segnavia indicano
- diritto con il sentiero 190: Tröi da li Téa, Ristoro Téa da Bórch a ore 0.25, Pónt da la Calchéira a ore 1.50;
- dietro con il sentiero 190: Tröi da li Téa, Pónt Lónch a ore 0.15, Parcheggio P14 a ore 0.15;
- a sinistra con il sentiero 157: Baitèl da Plasgianét a ore 0.45, Baitèl dal Cantón a ore 1.10, Mónt da li Rèśa a ore 2.50;
- il sentiero alla destra (non segnalato), costeggiando il torrente riconduce sulla Via Palipert alcune diecine di metri prima dell'Hotel Sport.
Andiamo a sinistra.
Quasi in piano percorriamo un ampio tornante sinistrorso tornando nel bosco.
Il sentiero si divide solo per aggirare un alberello e subito si ricompone (m. 1945).
Dopo un tratto con poca pendenza, in salita percorriamo una curva a destra.
Continuiamo in modo abbastanza ripido; il sentiero si scompone in alcune tracce che salgono a zig-zag ma nel complesso mantiene la stessa direzione.
Poi le varie tracce si riuniscono. Proseguiamo in leggera salita e superiamo un tornante sinistrorso (m. 1985).
Poco dopo percorriamo un tornante destrorso camminando tra radi alberi.
Torniamo tra i larici e riprendiamo a salire (m. 2000).
Un rivolo attraversa il sentiero.
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra (m. 2010).
Dopo un tratto quasi in piano proseguiamo in leggera salita.
Alla sinistra troviamo una fontana. L'acqua tramite una cannella esce da un tronco, cade in un altro tronco scavato e prosegue attraversando il sentiero. Accanto ci sono due rudimentali
panche di legno.
Percorriamo un lungo tratto in salita.
Superata una curva a sinistra, il sentiero si divide e si ricompone una ventina di metri più avanti nel punto in cui un rivolo lo attraversa (m. 2045).
Il sentiero nuovamente si divide e prosegue verso sinistra in modo abbastanza ripido attraversando un prato e verso destra in leggera salita tra i larici. Andiamo a destra.
In salita superiamo uno zig-zag sinistra-destra.
Percorriamo un tornante sinistrorso. Poco dopo i due sentieri si riuniscono (m. 2070).
Dopo un tratto allo scoperto torniamo a camminare tra i larici (m. 2080).
Subito percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio, tagliabile con un sentierino.
Proseguiamo con serpentine appena accennate.
Un sentiero si stacca alla destra ma rientra una diecina di metri più avanti (m. 2105).
Dopo un tratto quasi in piano torniamo a salire in un rado bosco camminando in un largo corridoio tra gli alberi.
Il sentiero si divide e subito si ricompone (m. 2125).
Proseguiamo con poca pendenza tra alberelli e cespugli di ginepro (m. 2135).
Riprendiamo a salire.
Il sentiero nuovamente si divide e si ricompone.
Usciamo dal bosco e davanti cominciamo a vedere una croce e la bandiera del Baitel da Plasgianet.
Ad un bivio proseguiamo diritto ignorando un sentiero che si stacca con un tornante destrorso (m. 2150).
Un sentiero esce alla destra. Poco dopo un altro sentiero si immette.
Alla destra troviamo una croce con tettuccio ed una targa sulla quale leggiamo: "Plascianet al Caciastria". I segnavia indicano davanti con il
sentiero 157B: Baitèl dal Cantón a ore 0.25, Mónt da li Rèsa; dietro verso sinistra con il sentiero 157A: Planégl Bas a ore 0.30, Tröi da li Téa a ore
0.30, Livigno; dietro verso destra con il sentiero 158: Plan di Cörf a ore 0.20, Tröi da li Téa a ore 0.40, Livigno.
Subito dopo alla destra c'è il Baitel da Plasgianet sulla porta del quale vediamo una targa raffigurante una befana in volo con la scopa e la scritta:
"Contrada da Florin - Baitel da Plascianet" (m. 2170).
Il baitello è una costruzione con la base in pietra e tutto il resto in legno. Contiene un tavolo con due cassapanche, una stufa economica, un
lavandino, due mobiletti pensili, alcune pentole e stoviglie. Una scala a pioli conduce nel sottotetto dove ci sono quattro materassi. Illuminazione
da pannello solare. All'esterno ci sono tre tavoli con relative panche, una fontana ed una postazione per barbecue.
Proseguiamo in leggera salita. Vediamo un bollo rosso-bianco-rosso. Attorno al sentiero ci sono dei prati.
Dell'acqua esce da un tubo alla destra e attraversa il sentiero.
Continuiamo quasi in piano tra cembri e larici (m. 2175).
In leggera discesa raggiungiamo un rivolo oltre il quale proseguiamo in leggera salita con delle serpentine appena accennate.
Superiamo un tratto rinforzato a valle.
Continuiamo in lievissima discesa. Troviamo dei cespugli di ginepro (m. 2185).
Dopo un tratto in salita proseguiamo quasi in piano.
Torniamo a salire. Un rivolo bagna il sentiero.
Superiamo una canalina di legno (m. 2210).
Continuiamo con poca pendenza. Alla sinistra c'è una valletta in fondo alla quale scorre il Rin de la Roina (m. 2230).
Saliamo un gradino di legno.
Superiamo un breve tratto in discesa, seguito da uno quasi in piano con una curva a sinistra.
Percorriamo un tratto in leggera discesa, uno in leggera salita ed uno in discesa.
Quasi in piano attraversiamo un ruscelletto.
Proseguiamo in leggera discesa. Un rivolo attraversa il sentiero (m. 2220).
In leggera salita raggiungiamo il Rin de la Roina e lo attraversiamo con un tornante sinistrorso camminando su delle assi di legno (m. 2225).
Proseguiamo retrocedendo sull'altro lato della valletta, dapprima in salita poi con minore pendenza.
Percorriamo un breve tratto in leggera discesa seguito da un altro in leggera salita. In basso a sinistra vediamo Livigno.
Torniamo a salire e vediamo un bollo su di una pietra (m. 2240).
In leggera salita percorriamo una curva a destra tra rododendri, ginepri e mughi. Proseguiamo tra cembri e radi larici.
Il sentiero si divide solo per aggirare un albero da entrambi i lati. In basso a sinistra vediamo il Baitel da Plasgianet e, più lontano, Livigno e parte del lago (m. 2250).
Dopo una semicurva a destra, davanti cominciamo a vedere il Baitel dal Canton.
Proseguiamo con un tratto quasi in piano, uno in leggera discesa, uno in leggera salita e lo raggiungiamo (m. 2250).
Il baitello e una costruzione, in pietra all'esterno e in muratura e legno all'interno, che dispone di: tavolo con panche/cassapanca, stufa economica,
armadietto, scaffale con alcune pentole e stoviglie e spazio per quattro persone su tavolati sospesi (con solo 2 materassi e una coperta
complessivamente). Acqua dalla fontana all'esterno dove ci sono anche un tavolo con panche ed una postazione per barbecue. Illuminazione da pannello solare.
Riprendiamo a salire con un sentierino tra l'erba, passando accanto ad una palina con dei segnavia che indicano a destra con il sentiero 157C: Mònt da li Rèśa a ore 1.40, Rifugio Carosello 3000
a ore 2.30; dietro con il sentiero 157B: Baitèl da Plaśgianét a ore 0.20, Plaŋ di Cörf a ore 0.40, Tröi da li Téa a ore 0.50. Alla destra vediamo una croce; dietro il panorama ci mostra Livigno
e il suo lago.
Troviamo ancora qualche rado alberello.
Dopo un po' il sentiero si divide in due (m. 2300). Teniamo la sinistra, percorriamo un tornante destrorso e al successivo tornante sinistrorso ritroviamo l'altro sentiero che rientra dalla destra (m. 2315).
Continuiamo con poca pendenza. Alla sinistra, sul versante opposto, vediamo un altro sentiero che sale.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2330).
Proseguiamo tra due pendii coperti da cespugli di mirtilli. All'inizio dell'autunno le loro foglie sono già rosseggianti.
Il sentiero che avevamo precedentemente notato, ora si innesta dalla sinistra (m. 2350). Un cartello di legno indica davanti la Madonna del Soccorso e dietro il Baitel dal Canton.
Subito troviamo una presa d'acqua e un rivolo che attraversa il sentiero. Ormai non ci sono più alberi ma solo qualche arbusto e ciuffi d'erba secca.
In salita percorriamo alcuni tornanti: dx (m. 2355), sx (m. 2360), dx (m. 2370), sx (m. 2375).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2395).
Alla destra troviamo un masso con un segnavia a bandierina (m. 2415).
Percorriamo un tratto camminando tra le pietre e riprendiamo il sentiero.
Continuiamo con poca pendenza (m. 2430).
Dopo un breve tratto quasi in piano torniamo a salire. In questo punto, alla sinistra precipita un verticale pendio.
Lasciamo a destra un altro masso con i bolli (m. 2440).
Il sentiero si divide e dopo un paio di metri si ricompone (m. 2450). Di tanto in tanto troviamo un segnavia a bandierina dipinto su qualche pietra.
Passiamo accanto ad una pietra-ometto con i bolli.
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire.
Presso un tornante destrorso, davanti vediamo gli impianti del Carosello 3000, ancora molto lontani (m. 2465)
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2470).
Dopo un tornante destrorso lasciamo a sinistra una roccetta e subito superiamo un tornante sinistrorso (m. 2475).
Continuiamo con un tornante destrorso (m. 2480).
Con poca pendenza arriviamo al successivo tornante sinistrorso (m. 2485).
Presso un tornante destrorso troviamo un ometto (m. 2490).
Riprendiamo a salire e, giunti davanti ad una roccia, percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2495).
Superiamo altri due tornanti destra-sinistra (m. 2505-2510).
Ora saliamo ripidamente. Attorno al sentiero ci sono delle pietre e ciuffi di erba secca.
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra.
La pendenza diventa molto ripida (m. 2530).
Continuiamo con due coppie di zig-zag destra-sinistra (m. 2535).
Con pochi passi quasi in piano aggiriamo un masso che sporge sul sentiero rendendolo un po' esposto alla sinistra (m. 2540).
In modo abbastanza ripido percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 2550).
Lasciamo a destra delle roccette.
La pendenza diminuisce un poco. Attorno al sentiero c'è solo qualche ciuffo di erba secca.
Alla destra il pendio precipita in una gola (m. 2565).
Saliamo ripidamente tra massi e pietre (m. 2570).
Dopo alcuni passi quasi in piano continuiamo in salita (m. 2575).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2590).
Superiamo una semicurva verso sinistra ed un tratto con poca pendenza (m. 2595).
Riprendiamo a salire tra le pietre.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2600) e uno destrorso (m. 2610).
All'esterno di un tornante sinistrorso il pendio precipita ripidamente (m. 2615).
Continuiamo con altri tornanti: dx-sx-dx (m. 2630-2635).
Il successivo tornante sinistrorso è tagliabile con un sentierino. Alla destra c'è una roccia spaccata di netto in due (m. 2650).
Poco dopo superiamo un tornante destrorso.
Continuiamo con un tornante sinistrorso un po' esposto alla destra. (m. 2655).
Percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 2660).
Superiamo un tornante destrorso (m. 2670).
Presso un tornante sinistrorso aggiriamo una pietra sulla quale vediamo due segnavia a bandierina e proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 2675).
Dopo un tornante destrorso la pendenza diminuisce un poco (m. 2690).
Presso un tornante sinistrorso troviamo delle pietre disposte in modo da formare dei gradini (m. 2695).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2715).
Proseguiamo dapprima in leggera salita e poi in salita.
Continuiamo con un tornante sinistrorso (m. 2720).
Dopo un tratto con poca pendenza (m. 2730) riprendiamo a salire e superiamo un tornante destrorso (m. 2740).
Con poca pendenza percorriamo un tornante sinistrorso.
Poco dopo riprendiamo a salire. Attorno al sentiero ci sono delle pietre.
Proseguiamo con due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 2750).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2760).
Il successivo tornante sinistrorso è un po' esposto alla destra (m. 2765).
Con pochi passi quasi in piano arriviamo ad un tornante destrorso e dopo alcuni passi in leggera salita al successivo sinistrorso.
Continuiamo con due tornanti destra-sinistra (m. 2770-75).
Il sentiero è un po' esposto alla destra fino ad una curva verso sinistra.
Dopo pochi passi quasi in piano percorriamo un tornante destrorso (m. 2780).
Ora il sentiero è formato e attorniato da piccole pietre. In basso alla destra vediamo un laghetto.
Continuiamo con una curva a sinistra subito seguita da un tornante destrorso (m. 2785).
Dopo una semicurva verso sinistra il sentiero diventa abbastanza ripido (m. 2790).
Davanti cominciamo a vedere la statua della Madonna del Soccorso.
La pendenza diminuisce un poco (m. 2800).
In leggera salita arriviamo ad una curva verso destra e proseguiamo in salita (m. 2805).
Poco dopo percorriamo un tornante destrorso.
Continuiamo con due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 2810).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2815).
Ignoriamo una traccia che si stacca alla destra e continuiamo con poca pendenza.
In salita superiamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro.
Passiamo accanto a dei cartelli gialli che indicano dietro con il sentiero 157: Baitel dal Canton, Baitel de Plasgianet, Cabinovia Livigno Centro.
Con uno zig-zag destra-sinistra raggiungiamo il Bivacco Invert da li Rèśa. Alla destra c'è la statua della Madonna del Soccorso (m. 2830).
Tempo impiegato: ore 2.40 - Dislivello: m. 970 -20
Data escursione: agosto 2018
Secondo itinerario: dalla stazione a monte del Carosello 3000
A Livigno percorrendo Via Saroch in direzione Passo Forcola raggiungiamo il parcheggio della cabinovia Carosello 3000 nel quale lasciamo la macchina.
Nell'estate 2022 (25/6 - 18/9) i prezzi sono i seguenti
bambini (fino a 5 anni): gratis
junior (6-16 anni): Euro 10 corsa singola e Euro 12.50 andata e ritorno
adulti: Euro 14 corsa singola e Euro 18 andata e ritorno
senior (over 65 anni): Euro 12.50 corsa singola e Euro 16 andata e ritorno
per
famiglie e gruppi sono previsti sconti particolari; per maggiori informazioni vedi:
https://www.carosello3000.com/it/estate/tariffe/tariffe-estate
In dieci minuti raggiungiamo la stazione a monte della cabinovia e l'annesso Ristoro-Rifugio Carosello 3000 (m. 2750).
Usciti dalla stazione prendiamo la larga sterrata in discesa di fronte a noi (direzione sud).
Incrociamo un'altra sterrata (m. 2725). I segnavia indicano,
dietro (segnavia 162): Bleśécia, Rifugio Cosc'técia a ore 1.20, Pónt de la Calchéira a ore 2.20;
a sinistra (segnavia 157): Intermedia Carosello 3000 a ore 1.10, Téa dal Pél a ore 1.40, Livìgn;
diritto (segnavia 157): Laghét a ore 0.10, Mònt da li Rèśa a ore 1, Federía.
Continuiamo diritto in discesa verso il Lago della Blesaccia o Lac Salin.
Superiamo una semicurva verso destra.
Quasi in piano percorriamo con una semicurva verso sinistra molto ampia lasciando a destra il lago (m. 2700).
Ad un bivio troviamo altri segnavia che indicano
dietro (segnavia 157): Rifugio Carosello 3000 a ore 0.10, Rifugio Cosc'técia a ore 1.30, Téa dal Pél a ore 1.50;
diritto (segnavia 157): Mònt da li Rèśa a ore 0.55, Baitèl dal Cantón a ore 2.15, Livìgn;
a destra (segnavia 162): Cheśéira da Fedarìa a ore 1.10, Federía, Pónt da la Calchéira a ore 2.40.
Continuiamo diritto in leggera salita.
Vediamo in alto a destra un baitello senza le porte; in basso a sinistra Livigno e il suo lago.
In salita percorriamo un tornante destrorso molto ampio (m. 2710).
Alla destra vediamo il Carosello 3000.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2730).
Percorriamo un tratto abbastanza ripido. In basso alla destra vediamo ancora il lago.
All'interno di una semicurva verso destra c'è il baitello senza porte che avevamo già notato precedentemente (m. 2745).
Continuiamo quasi in piano.
All'esterno di una curva verso sinistra troviamo la stazione di arrivo della Cabinovia Federia (m. 2752). La aggiriamo con una curva verso destra e
continuiamo in discesa.
In leggera discesa arriviamo ad un bivio dove teniamo la sinistra (m. 2745).
In discesa superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2730).
Vediamo un bollo rosso ed uno bianco-rosso. Attraversiamo un ruscello e continuiamo in salita (m. 2720).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 2735).
Dopo un tratto con poca pendenza (m. 2750) riprendiamo a salire in modo abbastanza ripido.
Percorriamo una curva verso destra e continuiamo con poca pendenza (m. 2765).
Presso una curva verso sinistra troviamo dei segnavia che indicano,
davanti (segnavia 157): Mònt da li Rèśa a ore 0.40, Baitèl dal Cantón a ore 2, Livìgn;
dietro (segnavia 157): Rifugio Carosello 3000 a ore 0.25. Continuiamo in discesa (m. 2770).
Al termine della discesa riprendiamo a salire (m. 2760).
All'esterno di una curva verso sinistra troviamo uno slargo (m. 2770).
La strada si riduce a sentiero e prosegue con poca pendenza lungo il fianco del Pizzo
Cantone. Vediamo un bollo bianco-rosso.
In discesa superiamo due semicurve destra-sinistra.
Percorriamo un tratto quasi in piano. Attorno al sentiero ci sono solo pietre.
Proseguiamo con poca pendenza. Alla sinistra vediamo, in alto il Rifugio Mottolino e il Rifugio Camanel di Planon, in basso la strada per il Passo
della Forcola. Di tanto in tanto troviamo un bollo bianco-rosso.
Continuiamo in salita (m. 2780).
Proseguiamo con poca pendenza (m. 2790).
Percorriamo un'ampia semicurva verso destra e una curva verso sinistra (m. 2795).
Quasi in piano superiamo una semicurva verso destra e continuiamo in leggera salita (m. 2800).
Ora attorno al sentiero non ci sono solo pietre ma anche terreno e ciuffi d'erba.
Superiamo una semicurva verso sinistra e una curva verso destra (m. 2805).
Quasi in piano percorriamo un'ampia curva verso sinistra attorniati da terreno e pietre (m. 2810).
Proseguiamo con una curva verso destra.
Presso una curva verso sinistra ignoriamo un sentierino che continua diritto.
In basso alla sinistra vediamo Livigno e il suo lago.
Con poca pendenza percorriamo una curva verso destra e continuiamo quasi in piano.
In basso vediamo un laghetto e due pozze, praticamente asciutti data la siccità di questa estate.
Dalla destra rientra il sentierino.
In leggera discesa percorriamo due curve destra-sinistra.
Continuiamo in leggera salita.
Passiamo tra due ometti.
Ci troviamo sul largo crinale che collega il Pizzo Cantone al Monte delle Rezze. Alla destra ci sono
un Crocifisso e una panchina di legno sulla quale possiamo sederci per ammirare il panorama da entrambi i lati (m. 2800).
Percorriamo una curva verso sinistra e continuiamo in salita. Alla destra un cartello di legno indica il sentiero per Tröï Val dal Mont.
Proseguiamo con poca pendenza (m. 2810). Alla sinistra vediamo il Carosello 3000 sul lato opposto della valle.
Superiamo una semicurva verso destra aggirando una roccetta (m. 2815).
Continuiamo in salita attorniati da roccette e pietre.
Un sentiero esce alla destra e dopo pochi passi rientra (m. 2825).
Percorriamo un tratto con poca pendenza ed uno quasi in piano (m. 2840).
Un cartello indica a destra il sentiero che in un paio di minuti sale alla vetta del
Mònt da li Rèśa (vedi descrizione poco sotto). Continuiamo diritto in leggera discesa.
Arriviamo al bivio dove alla sinistra c'è la statua della Madonna del Soccorso chiamata "Madonon" e alla destra il bivacco (m. 2830).
Tempo impiegato: ore 1.10 - Dislivello: m. 200 -120
Data escursione: luglio 2022
SALITA AL MONTE DELLE REZZE
Dietro al bivacco prendiamo il sentiero, segnalato da un cartello, che conduce alla vetta.
In salita tra le pietre percorriamo una serpentina destra-sinistra.
Saliamo alcuni gradini di pietra. In basso alla sinistra vediamo il tetto del bivacco.
Percorriamo due curve destra-sinistra seguite da due semicurve destra-sinistra.
In leggera salita raggiungiamo la cima del Monte delle Rezze o Mònt da li Rèśa (m. 2858).
Tempo impiegato: un paio di minuti.
In vetta troviamo un cilindro di pietre sul quale ci sono un cannocchiale e un rosone con il nome e l'altezza delle cime che possiamo vedere. Ecco l'elenco
in senso orario partendo da Nord:
Piz Fier (m. 3058), Piz Sallente (m. 3048), Corna Cavalli (m. 2991), Piz da l'Acqua (m. 3118), Cima dal Fopel (m. 2928), Cima Paradiso (m. 3020),
Cassa del Ferro (m. 3140), Cima Valbruna (m. 2915), Cima Palla Bianca (m. 3738), Piz Murtarol (m. 3180), P. Tea Fondada o Monte Cornaccia (m. 3144),
Monte della Neve (m. 2785), Piz Schumbraida (m. 3125), Monte Ortles (m. 3905), Monte Cristallo (m. 3434), Gran Zebrù (m. 3851), Monte Cevedale (m. 3768),
Palon de la Mare (m. 3703), Cime di Pejo (m. 3549) / Punta Taviela (m. 3612), Pizzo Tresero (m. 3594) / P.ta S. Matteo (m. 3678), Monte Foscagno (m. 3058),
Monte Forcellina (m. 3087), Monte Rinalpi (m. 3009) / Corno Tre Signori (m. 3360), Cima de Piazzi (m. 3439), Punta Campaccio (m. 3143), Pizzo Filone (m. 3133),
Pizzo Dosdè (m. 3280), Pizzo della Valle (m. 2988), Monte Buon Curato (m. 2768) / Cima Lago Spalmo (m. 3291), Corno di Capra (m. 3133), Pizzo Val Nera (m. 3160),
Pizzo Paradisin (m. 3302), Corna di Campo (m. 3232), Corn da Mürasciola (m. 2793), Piz Ursera (m. 3032), Monte Vago (m. 3059), Pizzo Scalino (m. 3323),
Piz Varuna (m. 3453), Piz Palù (m. 3900), Le Bellavista (m. 3922) / Pizzo Zupò (m. 3996), Cresta Aguzza (m. 3854), Pizzo Bernina (m. 4049),
Piz Morteratsch (m. 3751), Monte Breva (m. 3104), Piz Misaun (m. 3249), Monte Garone (m. 3030), Monte Campaccio (m. 3007), Monte Cotschen (m. 3104),
Corna dei Gessi (m. 2684), Pizzo Cantone (m. 2904), Piz Mezzaun (m. 2963), Pizzo Leverone (m. 3052), Piz Arpschella (m. 2032), Piz dal Bouchs (m. 2907),
Piz d' Esam (m. 3127), Piz Cassana (m. 3071), Blesascia 2 / Piz da Rin (m. 3007).
Escursioni partendo dal Bivacco:
- al Mònt da li Rèśa in ore 0.05
- al Baitèl dal Canton (m. 2250) in ore 1
- al Baitèl de Plaśgianét (m. 2170) in ore 1.15
- alla funivia Federia (m. 2752) in ore 0.30
- al Lago della Blesaccia o Salin (m. 2700) in ore 0.40
- al Rifugio Carosello 3000 (m. 2750) in ore 0.50
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